Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

due passi da casa loro; e io dovevo, appunto

e volgare; mentre, nel loro confronto, la vedevo lontanissima

distanza? Il cielo fa loro da sfondo. Nel barbaglio

mi curvo su di loro, le distinguo una per

Sto bene accanto a loro, seduta sull'erba. Avevo

rispondenza di respiro: rendo loro in fiducia e in

l'intera giornata. Il loro «buongiorno» mi giunge con

sola, quando sto con loro nel parco. ¶ Sono pieni

pace: i padroni son loro. Al tempo dei volastri

che vi rifrangono la loro luce. Bello e giusto

di temporale; e i loro fiori, bianchi calici colmi

silvestre: piú semplici con loro i rapporti, piú facile

un po' malato: il loro profumo aveva il potere

rimaste nude con le loro asperità, il loro grigio

le loro asperità, il loro grigio sporco rotto da

smeraldo, turchino-lapislazzuli. Con loro s'entra nel regno

accorge che, a modo loro, danzano, nell'aria e

ondine, le ninfe. Il loro corpo è troppo lungo

son tutti infiltrati della loro umida freschezza, del loro

loro umida freschezza, del loro pianto nascosto: dolce e

il palpito ritmico del loro passaggio quasi non si

inganno delle distanze, la loro altezza pare vicina a

uomini, per difendere il loro pezzo di terra, l

l'abbiano intriso del loro sangue: è lo stesso

gli uccelli hanno il loro regno, e cantano, sempre

in quest'ora, il loro inno corale. ¶ Lo scorso

morire. Che travaglio, il loro distacco. Noi rose ci

e del Piave ai loro parenti, non fa piú

senza requie vicino a loro; e nella fossa scopersero

che gli uccelli coi loro discorsi m'avevan fatta

tornavano a vivere in loro; la vita è appunto

quercia, senza un filo – loro – di soggezione. So ch

cui verranno ricondotte ai loro stambugi. Contenta è la

in moltitudine indisturbata la loro effimera vita d'innocenza

quali si libera la loro superbia e malinconia. Il

che dalla curva del loro volo gli antichi abbiano

con le punte dei loro stridi. ¶ Piú timidi e

le mamme a dar loro amorosi colpi di becco

quasi muto è il loro instancabile roteare. Ombre d

sono andati a dormire, loro e i colombi. Qualche

mi ha svegliata il loro starnazzare dietro i vetri

dei violenti. E con loro furono Ortolana madre di

in questo rifugio dalla loro vita misteriosa. E senza

vennero pronunciate contro di loro, ed ella si curva

dalla candida neve, ai loro piedi e sui colli

uscite dalle labbra, le loro parole si sublimano in

incominciano a vivere la loro vera vita, che si

è un'apparizione. Nella loro fissità, vecchia di secoli

Chiara le ondate del loro profumo si mischiavano a

riempirsi e sgocciolare, dà loro un'illusione di frescura

già i figli dei loro primi scolari stanno terminando

corso elementare sotto il loro insegnamento. Maria ha tre

erba che cresce alla loro ombra. Malinconia, diffidenza, sgomento

la ragione segreta della loro solitudine, Lenor fu senza

amiche mi raccontano, nelle loro lettere quasi uguali, che

parola per comunicare fra loro, e comprendersi. ¶ «Lassú la

paterni come patriarchi. La loro ombra, interrotta da spicchi

e la terracotta. Le loro figlie sembrano d'un

serio. Le narrano le loro disavventure, le confessano certe

e piú cordiale, la loro ombra da quella delle

di via Porta tengono loro compagnia. ¶ Nell'evo medio

lasciarono l'eco delle loro preghiere. Ma le due

ricovero ad alcuno: le loro buche pontarie, inespressive come

o nella piazza: annuncia loro l'Angelus del mattino

appunto per questo. La loro solitudine è assoluta. Chi

di montagna; e il loro grigio-roccia aggiunge alla

fittone di centro delle loro radici deve configgersi nelle

Sull'altra sponda, i loro fratelli, della stessa altezza

fischiettano, indifferenti: uno di loro tende una rete: forse

incontrerà col Po: le loro acque si confonderanno, e

da stradette laterali. Fra loro, ma un poco a

scure dei capelli: il loro sguardo vien di lontano

riprendendo cammino secondo il loro capriccio. ¶ La luce speciale

di certi angoli, la loro nascosta bellezza, il loro

loro nascosta bellezza, il loro autentico carattere ci si

vista i tre, col loro codazzo spensierato. ¶ Qui, quasi

Ugo Foscolo, allacciate fra loro da vicoli dove in

poeti è che i loro versi piú belli son

lasciarono, né egli lasciò loro, se non quando ciò

fatica, non abbandonano il loro posto, approfittando delle ultime

se ci fosse fra loro la lavandaia del romanzo

mamme, e a dar loro una mano a raccogliere

di legno. Un di loro s'era portato, chi

spirito e corpo alla loro acerba, curiosa vitalità, non

è di nascosto fra loro due. È bella, con

cosí, tristamente somiglianti fra loro nella truccatura e nell

a piú tardi. Per loro, per Stania, l'amore

anni passano, con le loro vicende. Che è, che

momento solo. Voglio mostrar loro una cosa. Si convinceranno

due sorelle Paloski, dalla loro Polonia, erano venute a

bere un bicchiere con loro; e m'ha fatto

vuota, fanciullesca, consolante come loro. La verità è ch

i capelli, contrastanti nella loro fiacchezza col resto della

figlio, e unita a loro: due giovani sposi innamorati

C'era andato; e loro, un di qui, un

era stato durante la loro tempestosa convivenza. Ma nell

forse era la vera loro espressione, e solo adesso

gliel'aveva mandata? Dalla loro unione non avevano avuto

maschio: non era figlia loro. Non si poteva immaginare

essere l'esistenza: la loro esistenza. Perché avevano lasciato