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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, Komokokis, 1902

concordanze di «luce»

nautoretestoannoconcordanza
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il senso, e la luce blanda della lampadina invitava
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occhi intontito. ¶ Una vivida luce inondava lo scompartimento. ¶ Il
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immensa vallata piena di luce allegra e diffusa: la
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allegra e diffusa: la luce chiara del mattino, ch
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Un’immensa fascia di luce bianca, candidissima in alto
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pareva spruzzare una viva luce diffusa, evanescente, mai veduta
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dal fluttuante mare di luce che laggiù s’era
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ormai tutta luminosa. La luce d’oro del sole
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sulla valle chiara di luce, contemplava in silenzio lo
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l’hanno veduto, mandavano luce! ¶ — Diamine! ¶ — Proprio così. Dicono
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che lo sprazzo di luce che cerchiamo.... ¶ — Non ci
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piedi. ¶ — Un lampo di luce! ¶ — Di’, dunque.... ¶ — Il pozzo
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era una strana, sottile, luce diffusa, quale io non
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vagamente l’impressione: una luce siderale, da astro, quale
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dalle stelle lontane. ¶ Questa luce avvolgeva tutto, come una
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volto di Edoardo emanava luce, il suo abito candido
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di una nebbia di luce…. ¶ — Ah! – mormorai, guardando sotto
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acqua, – mormorai. ¶ — Ma questa luce?.... – disse Edoardo. ¶ — Sarà la
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bel pezzo.... ¶ — E questa luce? ¶ — Ecco. Dapprima i miei
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noi era la bianca luce diffusa, mite ed eguale
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limpida, irradiata dalla bianca luce che ne circondava. ¶ Ad
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maggior o minore vivida luce. ¶ — È evidente. ¶ — Ma quand
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quand’è che questa luce comincia ad esistere? Per
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sia causa produttiva di luce? luce magari così tenue
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causa produttiva di luce? luce magari così tenue da
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sien colpiti d’altra luce, sia pur quella d
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sempre circondati da una luce vivissima, riesce incomprensibile l
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e il calore essendo luce, le tenebre più non
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tutte vibran di propria luce.... Tu conosci gli studi
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molecolare è luminoso di luce propria – luce che se
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luminoso di luce propria – luce che se non è
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dia sempre luogo a luce,e come tutta la
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e luminosa di una luce che varia d’intensità
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pietre e luminosissimi di luce candida i cristalli naturali
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poi emanano ciascuno una luce differentemente colorata: rosso incandescente
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corpo sia luminoso di luce propria e di diverso
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scienziato dette a tale luce, tu lo sai, il
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sai, il nome di luce Od, facendo derivare dalla
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cosa splende di propria luce e se il sole
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il sole emana una luce intensissima, anche il nostro
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una tenue e sottile luce, e noi stessi siamo
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candida e direi vaporante luce si sprigiona da ogni
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non più tenebre! ovunque luce! E noi sprofondati ne
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un nuovo mondo di luce, ove ogni cosa, ogni
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risplende di una strana luce per noi ignota, noi
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gocciola un atomo di luce. ¶ La scìa che la
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era un solco di luce. ¶ Io stupefatto, rapito, mormorava
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e tutta circonfusa di luce candida, come ogni cosa
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mettevan la loro vivida luce nella nebbia fulgente che
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le rive piene di luce, morendo sulla fine sabbia
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senza orizzonte, perdendosi nella luce, davanti ai nostri occhi
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di piccoli diamanti sprizzanti luce. ¶ Poichè la luce era
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sprizzanti luce. ¶ Poichè la luce era sempre e da
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da per tutto! La luce era padrona di ogni
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quel mondo meraviglioso, la luce compenetrava ogni cosa, – tutto
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tutto parea fatto di luce – era essa l’essenza
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Come ho detto, questa luce s’era fatta padrona
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come delle vallette di luce: altrove s’alzavan dei
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dei lievi guizzi di luce cilestrina, e di riflessi
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una grande conca di luce più chiara emergeva più
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in pace.... nella nostra luce eterna e in mezzo
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non sia veramente la luce che manchi! ¶ — No, certamente
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in mezzo a tanta luce.... finora noi abbiamo finito
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questo strano mondo.... di luce e di pace, così
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essi, nel paese della luce eterna e fedele.... ¶ Noi
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paga nè gas nè luce elettrica.... e si arriva
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la neve e tramandanti luce che venivan a lui
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i diamanti che mandan luce nelle tenebre, i rubini
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quell’umano fiorellino di luce? ¶ — Quindici o sedici, immagino
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creature fatte solo di luce e di pensiero!... ¶ Noi
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scendeva con la blanda luce una misteriosa potenza che
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Una immensa visione di luce. Il lago era uno
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grande nebbia diafana di luce ch’era, quasi direi
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una bianca veste di luce, le sue mani eran
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di anima e di luce. ¶ E mi era apparsa
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mormorando. Poi come una luce celestiale di speranza illuminò
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eterna pace fatta di luce. ¶ III. ¶ Kamelia – il più
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suoi occhi dolcissimi una luce ignota alle figliuole del
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di neve e di luce, che Amore empieva ora
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il desiderio della mia luce, della mia aria, del
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occhi che una grande luce di amore animava, in
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un certo punto la luce veniva a mancare ai
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nuovo mondo pieno di luce e d’incanti.... ¶ VI
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mi doveano guidare alla luce del sole: dietro di
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occhi che una dolce luce di amore e di
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mano che salivamo la luce mancava. ¶ Si stendeva sotto
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occhi, raffinati ormai dalla luce di laggiù, hanno imparato
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nell’assenza totale della luce solare, assenza che dà
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espandere la propria loro luce naturale. ¶ — Sicchè queste tenebre
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tenebre sono imbevute di luce solare.... ¶ — Sembra un paradosso
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mio! questa è la luce del sole! ¶ — Come? ¶ — Sì
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vero faro, brillante di luce vivissima. che fe’ tremare
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orecchio: ¶ — Vedi laggiù quella luce? è il nostro sole
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condur ci dovea alla luce del sole. ¶ * ¶ Andavamo di
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di diametro e la luce intorno a noi si
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di colore e di luce. ¶ Il mare! il sole
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riapersi gli occhi alla luce e al dolore una
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esile, vana nella trionfante luce del sole.... ¶ Allora Edoardo
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Ella si dissolve nella luce!... Il vecchio Kalika l