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Dante Alighieri, Divina Commedia, 1321

concordanze di «luce»

nautoretestoannoconcordanza
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vento, ¶ che balenò una luce vermiglia ¶ la qual mi
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in loco d'ogne luce muto, ¶ che mugghia come
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splende, ¶ distribuendo igualmente la luce. ¶ Similemente a li splendor
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quei c'ha mala luce, ¶ le cose», disse, «che
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dinanzi vider rotta ¶ la luce in terra dal mio
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al carro de la luce, ¶ ove tra noi e
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tu mi nieghi, ¶ o luce mia, espresso in alcun
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ond' io parlo ora, ¶ luce del ciel di sé
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così mi parve da luce rifratta ¶ quivi dinanzi a
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cose terrene, ¶ di vera luce tenebre dispicchi. ¶ Quello infinito
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ove di butto ¶ nova luce percuote il viso chiuso
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tanta ¶ grazia in te luce prima che sie morto
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tienvi alcun sospetto; ¶ ma luce rende il salmo Delectasti
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genti elette, ¶ sì come luce luce in ciel seconda
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elette, ¶ sì come luce luce in ciel seconda, ¶ vennero
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O isplendor di viva luce etterna, ¶ chi palido si
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casca ¶ giù la gran luce mischiata con quella ¶ che
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amici, dipartirsi pigri. ¶ «O luce, o gloria de la
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più de la sua luce prende ¶ fu' io, e
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acqua recepe ¶ raggio di luce permanendo unita. ¶ S'io
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intelletto ¶ voglio informar di luce sì vivace, ¶ che ti
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mista per lo corpo luce ¶ come letizia per pupilla
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vien ciò che da luce a luce ¶ par differente
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che da luce a luce ¶ par differente, non da
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credi; ¶ ché la verace luce che le appaga ¶ da
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disciolta. ¶ Quest' è la luce de la gran Costanza
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intelletto tuo l'etterna luce, ¶ che, vista, sola e
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elli stessi ¶ per troppa luce, come 'l caldo ha
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a la presente margarita ¶ luce la luce di Romeo
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presente margarita ¶ luce la luce di Romeo, di cui
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vid' io in essa luce altre lucerne ¶ muoversi in
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certi, ¶ rivolsersi a la luce che promessa ¶ tanto s
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io penso!». ¶ Onde la luce che m'era ancor
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suo tesoro. ¶ La quinta luce, ch'è tra noi
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Ne l'altra piccioletta luce ride ¶ quello avvocato de
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la mente trani ¶ di luce in luce dietro a
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trani ¶ di luce in luce dietro a le mie
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tardo: ¶ essa è la luce etterna di Sigieri, ¶ che
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sì, riguardando ne la luce etterna, ¶ li tuoi pensieri
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terra fue ¶ di cherubica luce uno splendore. ¶ De l
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e sì del fiammeggiarsi ¶ luce con luce gaudïose e
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del fiammeggiarsi ¶ luce con luce gaudïose e blande, ¶ insieme
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Spano, ¶ lo qual giù luce in dodici libelli; ¶ Natàn
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concordi numi ¶ poscia la luce in che mirabil vita
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che ne la quinta luce è chiuso. ¶ Or apri
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Sire; ¶ ché quella viva luce che sì mea ¶ dal
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sua virtù supprema, ¶ la luce del suggel parrebbe tutta
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radice. ¶ Diteli se la luce onde s'infiora ¶ vostra
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io udi' ne la luce più dia ¶ del minor
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ricoperchia; ¶ né potrà tanta luce affaticarne: ¶ ché li organi
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caldo e con la luce è sì iguali, ¶ che
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così vid' io quella ¶ luce risplendere a' miei blandimenti
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diss' io a quella luce stessa ¶ che pria m
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tempo chiameranno antico». ¶ La luce in che rideva il
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li sommi. ¶ Colui che luce in mezzo per pupilla
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nol seguiva la mia luce. ¶ Vidi anche per li
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dire e con la luce che mi ammanta; ¶ né
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che v'era dentro: ¶ «Luce divina sopra me s
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La mente, che qui luce, in terra fumma; ¶ onde
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e per la viva luce trasparea ¶ la lucente sustanza
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detto. ¶ Ed ella: «O luce etterna del gran viro
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la fronte ¶ in quella luce onde spirava questo; ¶ poi
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Appresso uscì de la luce profonda ¶ che lì splendeva
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stelle mi vien questa luce; ¶ ma quei la distillò
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virtù ch'ei piove. ¶ Luce e amor d'un
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appresso ¶ alo cigner la luce che 'l dipigne ¶ quando
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che solo amore e luce ha per confine, ¶ udir
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e mente, ché la luce si nascose ¶ da sé
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si cela. ¶ La prima luce, che tutta la raia
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ciel ch'è pura luce: ¶ luce intellettüal, piena d
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ch'è pura luce: ¶ luce intellettüal, piena d'amore
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obietti, ¶ così mi circunfulse luce viva, ¶ e lasciommi fasciato
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raccesi ¶ tale, che nulla luce è tanto mera, ¶ che
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lo splendore: ¶ ché la luce divina è penetrante ¶ per
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un segno. ¶ Oh trina luce che 'n unica stella
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su per la viva luce passeggiando, ¶ menava ïo li
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raggio ¶ de l'alta luce che da sé è
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di Sibilla. ¶ O somma luce che tanto ti levi
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lo viso per la luce etterna, ¶ tanto che la
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faceasi accesa. ¶ A quella luce cotal si diventa, ¶ che
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a dicer 'poco'. ¶ O luce etterna che sola in