Antonio Moresco, Gli increati, 2015

tempo passava, e la luce declinava oltre la piccola

si indovinano nella lontana luce che viene dal firmamento

qualche piccolo bagliore di luce che viene da alcuni

indovina nel buio alla luce di questi lumini. ¶ Io

inginocchiatoio, una seggiola, alla luce di un lumino che

Dalle vetrate irrompe una luce buia. ¶ Imbocchiamo una scaletta

spartito e sorride, alla luce di quel lumino. ¶ Sì

scorgo appena, nella poca luce che viene da quel

brilla un po’ alla luce di quel lumino si

chiedere l’allacciamento della luce. Lei è arrivata anche

stavamo fuggendo illuminati dalla luce dell’angelo che correva

che palpitano nella poca luce del lumino che sta

rischiarato appena dalla leggera luce che filtra attraverso le

a nuovi giganti di luce in zone remote dell

folla di globi di luce in resurrezione, che guarderà

forma di fotoni di luce? Può esistere il fuoco

cos’era? Era la luce? Ma, se la luce

luce? Ma, se la luce non c’era, non

ancora detto: ‘Sia la luce’, se nessuno lo dirà

non era dentro la luce? E dov’era la

E dov’era la luce, se non era dentro

a essere dentro la luce, se il fuoco brucia

fuoco brucia anche la luce? Come fa la luce

luce? Come fa la luce a essere dentro il

il fuoco se la luce brucia anche il fuoco

essere dentro quello della luce, come fa il sogno

fa il sogno della luce a essere dentro quello

fuoco brucia quello della luce e il sogno della

e il sogno della luce brucia quello del fuoco

e che hanno chiamato luce? Cosa può sognare il

la fine della sua luce, del suo sogno e

di essere fuoco e luce senza divorare il fuoco

il fuoco e la luce? Di non essere fuoco

per non divorare la luce? Di non essere luce

luce? Di non essere luce per non divorare il

fuoco che si fa luce? Cosa può sognare? Può

il fuoco e la luce saranno così grandi che

più distinzione tra la luce e il fuoco e

fuoco e tra la luce e il resto del

proveranno a nascere nella luce che nascerà, e allora

villa abbagliata dalla mia luce che morde e tormenta

cerca dell’origine della luce e del fuoco e

lineamenti cancellati dalla mia luce e dal sogno della

dal sogno della mia luce, come se tutti e

di fuoco e di luce, quando era ancora prima

fuoco e la stessa luce? Che cosa c’è

del fuoco, tra la luce e la visione della

e la visione della luce? Che spazio è questo

questa fornace seminale di luce. ¶ Non mi risponde. Trema

questo finimondo seminale di luce. «Agnus Dei, qui tollis

la vita era la luce degli uomini. E la

dopo, verrà? E la luce splende tra le tenebre

le tenebre. Ma quale luce? Questo bombardamento di onde

quali tenebre? Se la luce è la luce del

la luce è la luce del buio e il

è il buio della luce, se anche luce e

della luce, se anche luce e buio sono spaccate

La Parola era la luce vera che illumina ogni

sto guardando, in questa luce che filtra tra i

me, in questa prima luce. ¶ Dal basso, dalla chiesina

finché rimane solo la luce. ¶ Anche l’uomo con

Poi, all’improvviso, una luce ha cominciato a sfolgorare

hanno gridato verso quella luce...» ¶ Sento venire dei passi

perché io emano questa luce che non so da

dentro questo scrigno di luce, che si possa stampare

voce oppure la mia luce, perché non saprei dire

in me tra la luce e la voce. E

in questo carapace di luce, non vedo, non riesco

questa mia voce di luce che io non sento

voce dentro la sua luce. «Arrivano altri pastori, e

che cosa sarà quella luce? Sarà una stella? Ma

oltre la velocità della luce, un’astronave con sopra

qualcuno, mi sembrava la luce della torcia che mio

può capire se la luce ride, perché la luce

luce ride, perché la luce non si può vedere

angelo, oppure la sua luce, chi può dire «e

l’angelo, nella sua luce «poi si rimettono in

angelo della salvezza? Che luce irradio, se serve solo

guarda, con tutta quella luce che non si vede

Filtra anche una piccola luce dalla sua finestrella, che

gridando con la sua luce. «E poi cosa ho

Si vede solo la luce dell’angelo che sta

mi pare, la sua luce palpita intensamente vicino all

nella radice della sua luce. ¶ «Contro chi devo combattere

un po’ per la luce delle candele e dell

a dire: ’Sia la luce!’, e poi che la

e poi che la luce sarà? Come farò a

prendermi in faccia la luce che viaggia a 300.000 chilometri

con la sua sola luce tutto il refettorio oscurato

Si vede solo la luce dell’angelo che fugge

noi, con la sua luce. ¶ Nessuno si ferma, nessuno

nel bagliore della sua luce? Chissà come farebbe a

suoi contorni mangiati dalla luce, anche Jura, anche il

strada con la sua luce. ¶ Non c’è più

e c’era molta luce, che mangiava i contorni

del mondo tutta la luce che si era messa

guardo attorno, in questa luce seminale che cancella il

a pedalare in questa luce che cancellava il mondo

in questa combustione di luce, mi apparirà, e io

fotoni che qui chiamano luce. Io attraversavo una stradina

questa universale combustione di luce. ¶ Si vedono, da lontano

entrare quei fotoni di luce che stanno mangiando il

lama di fotoni di luce. ¶ Si indovina la presenza

da quella lama di luce che viene dalla finestrella

tutta questa combustione di luce. ¶ Saltiamo in macchina. Il

questi fotoni tracimati di luce. ¶ Scorgo vicino a me

melma di fotoni di luce. ¶ “Eppure io questi posti

tempesta di fotoni di luce: “Io sono qui, sono

fotoni in combustione di luce...”. Quelli stavano immobili di

imbracciando l’evidenziatore nella luce, nel buio, e intanto

c’è tutta questa luce che mangia e cancella

non si distingue la luce che fa il buio

quella che fa la luce. Sono balzato dentro questa

in silenzio, in questa luce che evidenzia e cancella

bagliore di fotoni di luce, scalette di pietra che

i sentieri immobili nella luce che veniva dopo e

delle montagne, in quella luce che cancellava ogni cosa

tempesta di fotoni di luce. ¶ “Sì, sì, quella è

po’ così, in questa luce che mangia il mondo

naufragio di fotoni di luce. ¶ «Ma tu chi sei

tracimazione di fotoni di luce. ¶ Provo a fare qualche

tormento di gameti di luce che divora i contorni

e in questa infinita luce. ¶ Sono di nuovo aggrappato

batte contro, in questa luce che smangia i contorni

gameti che qui chiamano luce. ¶ Spinge la testa verso

in questa fornace di luce. ¶ «Sei venuto a tormentarmi

cieca e abrasiva di luce. ¶ «Fammi entrare!» gli chiedo

se non è la luce che smangia i contorni

è questo finimondo di luce buia che sta mangiando

delle striscioline accecanti di luce che filtrano qua e

abbassate. ¶ Scorgo, in questa luce segreta di fornace, le

in queste lame di luce. ¶ Comincio a cantare anch

che queste lame di luce che filtrano tra i

sta entrando sempre meno luce, non ci sono candele

linea dell’orizzonte, la luce non c’è quasi

Com’è buia la luce! Com’è luminoso il

ma dentro un’unica luce è accesa, perché non

un fiammifero. ¶ Una piccola luce si accende, nel buio

suo piccolo alone di luce si distinguono appena le

volto investito dalla leggera luce della candela che sta

nel piccolo alone di luce rossa del lumino, con

lame di gameti di luce che filtrano tra i

rasoiate di fotoni di luce che entrano dai listelli

da lame seminali di luce, mentre lo aiuto a

queste particelle seminali di luce. «C’è ancora la

e in questa poca luce buia, comincia a venire

pranzo, scorgo, nella poca luce che viene dal lampadario

queste particelle seminali di luce, di buio. ¶ “È qualcuno

po’, per guardare. ¶ La luce è poca, ma riesco

poche particelle seminali di luce. ¶ Attraversa l’anticamera, entra

fioche particelle seminali di luce che vengono dal piccolo

strada, il chiarore della luce accesa che filtra dai

fissi dei riflessi di luce. Il tacchino ci sta

che brillano nella poca luce proveniente da qualche parte

scritto in questa poca luce seminale che viene giù

fioche particelle seminali di luce che scendono dalla lampadina

buio che fa la luce dei vivi. «Sei tornata

La guardo, in questa luce seminale buia: è vero

e quelle sbarre di luce sfondate a calci dentro

nelle poche particelle di luce buia che scendono dalla

immobili, luccicanti nella poca luce buia che scende dal

buio che fa questa luce buia, piano piano, per

qui c’è la luce e c’è il

buio, anche se la luce è buia, anche se

il buio è la luce che fa tutto questo

buio che fa la luce. ¶ Ma la bambina non

attraversato come da una luce che trema e che

e inventata, nella sua luce seminale buia, e non

molto emozionati, in questa luce seminale buia, in questa

i loro punti di luce brillano in uno stesso

a me, in questa luce buia, nel buio. ¶ «Vieni

vede in tutta questa luce buia, in mezzo alle

solo un po’ di luce dalla grata che c

ma anche la sua luce è tutta buia, è

in basso, in questa luce buia. ¶ «Ma è la

e là in questa luce seminale che scende dai

ma che non fa luce, fa buio, fa ancora

casa illuminata da questa luce seminale buia che viene

questa melma seminale di luce buia. ¶ Mi arresto, sulla

girato verso la poca luce della finestra, abbassando una

a questo alone di luce, su questa seggiola nera

vedo balenare in questa luce nera e quelli della

mi aggirerò, in questa luce che sta cominciando a

questa combustione universale di luce. ¶ “Ecco, questa è la

più in questa prima luce tracimata nel mondo. ¶ Qualcuno

fotoni di questa prima luce tracimata che continua a

tormento di fotoni di luce che sta evidenziando e

tremare l’aria, la luce, da qualche parte. ¶ «È

tormentata dai fotoni di luce, le prime colonne di

brillano in questa prima luce tracimata che sta mangiando

labbra, in questa nuova luce tracimata che inonda e

si sta allontanando. ¶ La luce inonda questo continente che

queste indistinguibili traiettorie di luce come in un bombardamento

antenne venute improvvisamente alla luce in quel sotterraneo mondo

e la notte, la luce e il buio, ci

saranno, anche se la luce è la luce del

la luce è la luce del buio e il

buio che fa la luce che viene dopo e

che è dentro la luce che è dentro il

viene prima. E la luce non fa rumore, attutisce

delle particelle dislocate di luce, grandi città su cui

laghi seminali immobili nella luce, brilleranno, città turrite dalle

di particelle seminali di luce? Da dove vengono le

velo delle particelle di luce che facevano affiorare le

questo inconcepibile sfondamento di luce dentro lo spazio e

di spazio dentro la luce. ¶ «Tu chi sei?» provo

questo velo seminale di luce. ¶ «Come faccio a riconoscerti

loro bozzolo seminale di luce. Però piccole, basse, non

questa indistinguibile colla di luce. ¶ «E lo dici a

questo bagliore seminale di luce, insieme a tutti questi

altri corpi indistinguibili dalla luce che stanno tracimando e

questo tormento seminale di luce configurata e questa voce

non c’è solo luce, non c’è solo

suo bozzolo tormentato di luce. «Noi stiamo andando a

da particelle seminali di luce, e stessi entrando in

di particelle seminali di luce l’apparizione di una

morti, c’è la luce e c’è il

giorno, ci sarà, la luce che è la luce

luce che è la luce del buio e il

è il buio della luce, sarà.” ¶ Sento che Manto

di particelle seminali di luce che fa tracimare il

di particelle seminali di luce. ¶ «Ma come si fa

di cavalli intravisti nella luce che viene prima e

voci non arrivavano, la luce non arrivava, rasentavo quelle

nessuna voce e nessuna luce, come se all’interno

se qui non arriva luce, non arriva neppure il

le estreme particelle di luce?”. ¶ Mi addentro sempre più

adesso c’è ancora luce. Forse sale da questo

qualche particella seminale di luce con il mio corpo

spalancati e tracimati nella luce nera del mondo. E

lontane particelle seminali di luce. Metto uno dopo l

è rossa, in questa luce fioca che arriva a

salire, in questa lontana luce, senza fiatare. Vedo tutt

guardarla, in questa poca luce, in questo mondo mai

a me, nella poca luce che viene da qualche

lontane particelle seminali di luce. “Non un rumore di

di montone. ¶ La poca luce è già accesa, l

particelle seminali tracimate di luce. ¶ Esco dalla stanza, corro

Scorgo appena, nella poca luce che arriva dalle lampade

vedo quasi tanto la luce è poca, tanto i

questa assoluta assenza di luce che fa sfolgorare ogni

spalancano come ferite di luce nel buio. ¶ “Che sia

ancora un po’ della luce fosforescente che c’è

dentro la morte la luce delle nostre stelle morte

non riflettono più la luce nera del mondo che

ancora un po’ della luce liquida dei corpi da

com’è abbacinante la luce nera che esce dalle

vede niente, perché la luce è tale che smangia

specchi che riflettevano soltanto luce e luce in luce

riflettevano soltanto luce e luce in luce. In questa

luce e luce in luce. In questa reggia dove

a me, in questa luce nera che mangia i

viene prima.» ¶ Scorgo, alla luce dei lampadari neri che

le loro corolle di luce si espandono di nuovo

da infinitamente vicino, nella luce nera, nel buio. ¶ «Tu

dalle onde elettromagnetiche della luce che viene prima, con

e la sua accecante luce nera nel buio.» ¶ «Ma

in questa guaina di luce fosforescente nel buio che

resto dell’acqua, della luce...» ¶ «No, tu non le

mi grida ancora, nella luce, nel buio. «Dobbiamo riuscire

illumina di un’accecante luce nera i fianchi oscuri

E dov’è la luce? Dov’è il velo

pioggia sul quale la luce può far balenare la

presenza nel mondo?» ¶ «La luce è quella che sale

di sperma!» ¶ «Sì, di luce e di sperma! Il

dei morti dove la luce può far presagire per

se qui anche la luce è nera e più

e più c’è luce c’è buio, cosa

giorno e notte alla luce dei riflettori, blocchi industriali

poi poterli manovrare alla luce! Ecco, adesso i primi

dentro queste nubi di luce nera e questo impenetrabile

impercettibile mutazione in questa luce nera, ogni sfrangiatura buia

che solleva contro la luce la lastra di una

volto come chiodi di luce nera nel buio, e

di potermi dare alla luce, se tu morirai?». ¶ Sento

queste traiettorie balenanti di luce che piovono come stelle

spazio? ¶ Prima la troppa luce era nera, adesso l

l’assoluta mancanza di luce è bianca. ¶ Guardo in

questa assenza totale di luce che sta divorando il

quest’assenza abbacinante di luce una figura indistinguibile dal

abbacinante massa seminale di luce. ¶ «Ecco, adesso dobbiamo andare

in questa garza di luce, e io sento frusciare

diversamente colorato per la luce che attraversava quel lucernario

sempre più di questa luce che non si vede

e cantano nell’infinita luce che sta tracimando. E

pieno di traiettorie di luce e di canti. ¶ «Io

specchi che riflettevano soltanto luce in luce, in quel

riflettevano soltanto luce in luce, in quel palazzo dove

più è forte la luce e più rende evidente

troviamo. Credo che la luce sia tutta dentro il

sia tutto dentro la luce che c’è dentro

c’è dentro la luce buia. Non c’è

non c’è nessuna luce nel buio. Io sto

non c’è nessuna luce, non c’è nessun

tenere accesa una piccola luce dentro tutto questo buio

due, che anche la luce si è spaccata in

è buio. E la luce che c’è in

fantasticavo. C’era una luce che non faceva vedere

non faceva vedere la luce. Il mio corpo avanzava

contro il muro della luce che c’è dentro

della fiamma, in quella luce bianca che cancella la

bianca che cancella la luce che non fa vedere

non fa vedere la luce? Perché continuo a combattere

c’è dentro la luce? Perché devo gettare tutta

viaggia alla velocità della luce? In quell’onda d

contenuto nella palla di luce? Per venire iniettato un

si riflette solo la luce, fino al cuore della

al cuore della sua luce, adesso che sono morto

morti, perché anche la luce viene prima, perché anche

che i vivi chiamano luce vengono prima, prima ancora

e c’era una luce forte, e si poteva

pomeriggio in cui la luce mangiava coi suoi fotoni

niente, non entrava più luce dalle finestre, eppure quei

turbine, altre strisce di luce che tagliano il buio

contro la parete di luce del mondo. Tu eri

dal mondo e dalla luce che cancella l’evidenza

anche se tutta la luce è nera, non si

non si vede la luce, non si vede niente

non c’è altra luce che il buio, nel

a distinguere in questa luce nera, nel mezzo di

che viene prima, nella luce nera, nel buio: «Anche

governano i morti, nella luce nera, nel buio, in

Spalancate le finestre!» ¶ «Aria! Luce!» gridano altre voci indistinguibili

la Suora Nera, nella luce nera, nel clangore, nel

lunghezza d’onda della luce, non è l’insieme

che era in piena luce ma che invece era

da un riflettore, nella luce nera, nel buio, per

sconosciute immerse in una luce nera e gremite fino

orecchio in questa inconcepibile luce nera che avvolge il

clangori soffici in questa luce infinitamente nera che illumina

cui esce un’abbacinante luce nera che sale dalle

dal buio e dalla luce nera nel buio. ¶ «Vieni

e trema anche questa luce nera che sfonda il

cui esce un’accecante luce nera e un clangore

tanto è abbagliante questa luce nera che erompe da

questa abbacinante assenza di luce, verso la testa della

piene di liquami di luce e suoni. Qualcuno li

di particelle morte di luce, li carica uno dopo

è nera, e la luce nella casa è saltata

occludono ogni varco alla luce, ed è notte fonda

limite dell’esponenzialità della luce e del mondo. ¶ C

candele accese, anche la luce era spenta, si vedevano

la riflessione e la luce sono spaccate in due

da un lampo di luce, o dentro l’oceano

che il lampo di luce che si sprigiona là

quel lontano uovo di luce che si accende e

per andare verso la luce. Il bagliore si spegne

è come se la luce che si sprigiona all

che non sia la luce. ¶ La fila si assottiglia

dall’improvviso lampo di luce o se rimarrà d

con i raggi di luce, con gli ultrasuoni, delle

corpi dentro tunnel di luce o di suoni. ¶ Poi

è un po’ di luce all’interno. Quanto basta

pareti, sembra che la luce provenga direttamente da lei

in un finimondo di luce, nella catastrofe della luce

luce, nella catastrofe della luce. Che saremmo stati una

sola, una supernova di luce... Ma adesso quello che

da sposa che emana luce. ¶ La guardo, continuo a

improvvisamente. ¶ Guardo, in quella luce che emana dal suo

stanza rischiarata dalla sua luce. ¶ «E, prima ancora, quella

cortile resa fosforescente dalla luce. Sono arrivata davanti alla

completamente soli, in quella luce che metteva a nudo

ghiaia che riverberava la luce cancellava ogni cosa. E

entra nella catastrofe della luce! Ed era quello il

pianeta morto la cui luce riflessa arrivasse da uno

attraversati da sbarre di luce fracassate che si scorgevano

casa. Non filtrava nessuna luce dagli stipiti delle finestre

trasparente, più chiaro. La luce si stava sollevando dalla

pietra. Però non entrava luce all’interno, segno che

da molto vicino, nella luce morta che c’è

sono esposti in questa luce nera i vestiti dei

dei vivi nell’abbagliante luce nera dei morti. ¶ Ci

testa fendendo l’accecante luce nera che illumina la

mi sorride, stagliato nella luce nera che illumina le

morta, in quest’accecante luce nera che c’è

si accende la loro luce nera che palpita sul

sul fondo nero della luce dei morti. Riprendono ad

piano, con la sua luce accecata e il suo

in silenzio in questa luce nera che c’è

volano via in questa luce nera che c’è

due dentro la stessa luce che c’è dentro

un istante in questa luce nera che c’è

nel buio e nella luce del mondo? O era

Credo che anche la luce sia un manifestarsi di

di fuoco e di luce. ¶ “Dove stiamo andando?” pensavo

in quel corridoio di luce e di fuoco che

dietro il velo di luce e di fuoco che

dalle finestre divorate dalla luce e dal fuoco a

di combustione e di luce. ¶ Le linee della sua

come radiografati da una luce che ci aspettava al

al di là della luce. ¶ Adesso eravamo fermi di

il fragore morbido della luce e del fuoco che

le mani disegnate dalla luce e dal fuoco. «Adesso

di quella valanga di luce e di fuoco.» ¶ «Che

di combustione e di luce. ¶ «Vieni!» mi ha risposto

sua voce indistinguibile dalla luce e dal fuoco. ¶ E

di questa galassia di luce che si srotolava e

quello smisurato manto di luce e di fuoco che

al centro. ¶ Era tutto luce, era tutto fuoco. ¶ «Dove

di fuoco e di luce, tenendo per mano me

di combustione e di luce, e poi verrà verso

del mondo divorato dalla luce e dal fuoco. E

questo sterminato anello di luce e di fuoco. E

di increazione e di luce, che la musica, da

di fuoco e di luce e che si avvicina

di fuoco e di luce in cui è immerso

di fiamme e di luce. ¶ Si stanno fermando di

di fuoco e di luce. ¶ Ci stanno guardando da

è fermo, tutta la luce è ferma. ¶ Io non

una nuova galassia di luce e di fuoco che

lacerandosi dal resto della luce e del fuoco. ¶ «Chi

anello più grande, di luce e di fuoco. ¶ Non

meravigliosi volti in questa luce increata. ¶ «E allora la

le spalle, in questa luce. ¶ Non c’è risposta

crepitare l’anello di luce e di fuoco. ¶ «Come

che sta divorando la luce, solo la luce che

la luce, solo la luce che sta divorando il

ho detto: “Sia la luce!”, e di colpo è

di un fiume di luce e di fuoco e

delle lacrime, o della luce, non saprei dire, le

anello più grande, di luce e di fuoco. «Io

degli altri creatori, nella luce livida che veniva da

c’era più altra luce che potesse arrivare, era

c’era più altra luce nel mondo, ce ne

stavamo tutti in quella luce livida e ferma che

stava finendo di essere luce, in quel pianeta dove

si era fermata la luce...» ¶ «E allora anch’io

dei creatori dove la luce che arrivava da un

stava finendo di essere luce, perché avevo sentito che

questa reggia circonfusa dalla luce e dal fuoco, alla

si è fermata la luce, forse perché si è

dietro uno strascico di luce e di fuoco che

da un mare di luce. ¶ “In che specchio starò

starò vedendo tutta questa luce crivellata di punti di

crivellata di punti di luce?” pensavo mentre mi gettavo

niente, tanta è la luce che sta invadendo i

anche tu la tua luce!» ¶ E io correvo, correvo

quel mare seminale di luce. ¶ «Voi chi siete?» domandavo

Scaturivano da tutta quella luce delle voci, delle vocine

quella sterminata garza di luce. ¶ “Chi saranno tutte quelle

in quel mare di luce che si apriva per

in quella matassa di luce...» ¶ «Noi siamo quelle che

in una garza di luce che non si staccava

con la loro piccola luce nell’infinito buio. Noi

che cos’è la luce?» ho provato a domandare

di disperata e morbida luce. «Ma allora che cosa

c’è tra la luce e la luce?» ¶ «Io

la luce e la luce?» ¶ «Io sono quella di

il crepitare della loro luce e del loro fuoco

carezza amniotica di quella luce, e io avrei voluto

qualche scrigno pieno di luce che neanch’io sapevo

là dentro, in piena luce, intatta... Io credevo di

io adesso una piccola luce...» ¶ Sprofondavo sempre più in

quel mare sconfinato di luce che si espandeva di

di fuoco e di luce si sta aprendo così

me un sentiero di luce che mi sta portando

mare verticale di morbida luce e di fuoco, «io

questo mare genitale di luce e di fuoco, in

in quell’oceano di luce e di fuoco. “Perché

amore? Che la sua luce e il suo fuoco

mezzo a tutta quella luce e a quel fuoco

fiamma e nella stessa luce che non si vede

in un soffio, nella luce, nel fuoco. ¶ E allora

da sposa avvolto dalla luce e dal fuoco. ¶ «Non

come può sorridere la luce, come può sorridere il

smettere di sorridere nella luce e nel fuoco. «E

di quel mare di luce. ¶ E intanto mi dicevo

questa combustione universale di luce e di fuoco e

di voci e di luce? Come faccio a sapere

questo indistinguibile mare di luce e di fuoco? Come

solo il crepitare della luce nel silenzio della luce

luce nel silenzio della luce e del fuoco. ¶ «Io

mano in tutta quella luce e quel fuoco. ¶ «Io

immortale.» ¶ Tremavo, in quella luce e in quel fuoco

la prima e ultima luce proveniente da una stella

nell’immortalità della sua luce morta...» ¶ Mi sono fermato

in quel bozzolo di luce e di fuoco. ¶ «Vieni

in un mare di luce e di fuoco. ¶ E

in un mare di luce e di fuoco che

la pressione soffice della luce che si rimetteva in

in questa guaina di luce increata... E quello è

dall’utero di questa luce increata mentre lei sta

gli occhi bendati di luce il suo piccolo volto

reso trasparente dalla sua luce dentro l’aureola amniotica

l’aureola amniotica della luce... E quello è il

di fuoco e di luce che non si consuma

parte quel bambino di luce al termine del caos

proprio quel bambino di luce che veniva attraversato da

adesso nel bambino di luce inconcepito e increato per

Il creatore ¶ «Sia la luce!» ho detto all’inizio

all’inizio. ¶ E la luce fu. ¶ E io mi

secondo di fotoni di luce che hanno cominciato a

parte dal flagello della luce creata. E i batteri

e di fotoni di luce e tra quelle metastasi

chilometri al secondo di luce, tutt’intorno alla mia

fotoni di questa nuova luce, le forme chiare delle

che scintillavano nella nuova luce appena inventata «in questo

di forme e di luce che si levavano sul

con il flagello della luce creata, tra tutte quelle

illuminata appena dalla fioca luce della lampadina che pendeva