Vittorio Alfieri, Saul, 1784

se impugnan essi ¶ contro lui l´armi, ecco per

l´armi, ecco per lui le impugno, ¶ finché sian

va pur porgendo a lui qualche sollievo, ¶ benché ognor

credi tu, che in lui più assai l´amore

ben legge, ¶ che a lui non siede la vittoria

primo ¶ null´uomo a lui malignamente narri ¶ la tua

esser tu ligio a lui cessasti. ¶ Da pria ciò

profonda cupa orribil valle, ¶ lui su raggiante monte assiso

pietoso in atto a lui si prostra, e niega

volte vel dissi: in lui l´aspetto ¶ vostro importuno

Saùl mel toglie: ¶ per lui s´udia il mio

sorgeva appena, Abner ver lui si trasse, ¶ e un

dal re Saùl così? lui, già tuo servo, ¶ lasci

ha se stesso in lui, manca egli mai? ¶ Ei

sei suo, se in lui, ma se in lui

lui, ma se in lui sol, ti affidi. ¶ Saul

d´Iddio nemici; a lui ministri, voi?... ¶ Negr´alme

di perenne facondia a lui tu fiume, ¶ tu brando

senno, e scudo a lui ti festi; ¶ deh! di

placato ¶ non è con lui Saùl; benché in se

profonda è troppo ¶ in lui la invidia; e fia

vide ¶ Samuèl moribondo: a lui gli estremi ¶ detti parlava

ma, tremo ¶ oggi per lui. — Tu, pria che sposa

inalzarsi?... ¶ Misero padre!... a lui si corra... Oh vista