Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

gloria: quando prese su lui stesso dal cuscino cremisi

pigiò su la capa lui stesso, cointeressando l’Onnipotente

ce l’avesse solo lui! Oh! lavandaie oneste della

esterrefatti. «Perchè da per lui», spiegò, «non poteva esserci

corruccio decedente dal Sinai; lui invece intenebràtosi nella chiocciola

alle difficoltà dell’entrata, lui, Bruno, senza neanche una

persone, dovendo esser sempre lui a cicalare, de plenitudine

in culo, è ancor lui, sempre lui, a Milano

è ancor lui, sempre lui, a Milano come a

dalla voglia, non meno lui che Carnot, di levarselo

carriera politica. Aveva bazzicato lui pure, e non invano

incoronarli, così sbroffò, nè lui nè sua moglie, se

per far qualcosa anche lui, prese a recitar l

nel rito che da lui si denomina, ma che

altronde, quanto le di lui doti fornivano piena ragione

persisteva di fronte a lui, ragazzo, circonfusa di una

avvìo; certo non fu lui a principiarlo. E non

quello che aveva calcolato lui, al politecnico.... in calcestruzzo

per nulla. E finiscila». Lui la strinse: furono baci

di spettacolo, opera di lui medesimo, ch’e’ proponeva

di acciaccargli un piede, lui che calzava solo scarpe

e, prima ancora di lui, la stupenda lettrice. ¶ NON

dondolare la gamba, nervoso lui! col suo cravattino di

all’atto pratico neanche lui non osava rifiatare. Lustrati

di decidersi a scodellarlo lui. Oh, sì, sì: una

glie lo sparasse a lui, questa volta, lui Gilberto

a lui, questa volta, lui Gilberto Gaudenzio – per quanto

invano, sia lei che lui, alla bronzatura permanente (delle

ludro non sapeva neanche lui dove andare?». Il fulmine

verga, abbastanza insigne per lui, rimbalzò subito indietro come

sa bene se contro lui o contro quegli altri

della Giuseppina: dal come lui stesso l’Estinto li

intanto anche il dottore, lui pure chiamato, per telefono

giorni, non pareva più lui. ¶ Dimenticò a casa il

per poi buttar là, lui, come niente, quelle tre

uomo.... ¶ Sul conto di lui, anche a Pastrufazio, correvano

aspetto della serenità, a lui inconsueto ma nativo a

che comanda. No, no. Lui era bianco e rosso

del naturale porcino di lui, altresì adduceva la favola

e per nulla; e lui allora, el hidalgo, invece

poichè ben vedeva pure lui, per quanto hidalgo fosse

scienza, fra cui primo lui stesso, il dottore, e

sua stella. Onta, per lui, e rammarico immedicabile in

del giudizio, che in lui appariva essere inalazione prima

verme solitario, e per lui disastrosa, tanto dal barbiere

E c’era, per lui, il problema del male

Museo Etrusco che da lui si denomina. Lasciamo del

facilita, dopo avertela suggerita lui stesso, una felice orizzontalità

il Pesce, o entrato lui nei Pesci, «ecco», pensano

meno informati ancora di lui circa i diportamenti del

ferito. ¶ Nessuno, certo, richiedeva lui della «gesta gloriosa», buie

aver a strider di lui. ¶ Ma, tutto, tutto, è

tetra, come se fra lui e la mamma ci

però li vedeva solo lui, Gonzalo, nel suo delirio

coppia estrema ed elegantissima, lui, lei, lontan lontano, avevan

due anni più di lui. ¶ Un lieve orgasmo, come

ne posso io, se lui mi viene addosso a

imbirbita. Gli è che lui, rilevatosi, aveva minacciato in

o vegiabbia?», le diceva lui ridendole in faccia a

triciclo?... Ci pensa già Lui a purgarmi dalla mattina

eodem cogimur». Così, – perchè Lui possa arrivare al Cimitero

l’elettrotecnico di famiglia: lui solo potrà darvi un

Naviglio. E pensava anche lui, di certo, a quell

che se scarlìga!». Scarligò lui stesso, defunse. Oggi (1943) ricordato

a balia: e felice lui. Sane sono. ¶ 55 «I portinai

dentro le meningi di lui) fra tanti e così

ribaltato a ogni giro lui e il cocchio e

più Gros,6 a pitturar lui che rampicava nel vento

vedè la légora.... In lui si vuol vedere decisione

un po’ barbificate di lui. La bella zia, mi

trauma. ¶ «È passato anche lui», osservò il piccino. ¶ «In

un piccolo litigio di lui con la moglie, a

nous. Fermo davanti a lui sulla sua bicicletta, un

tirato.... (Il nome di lui, però, le zuzzurullava sui

per quanto vezzeggiativo-diminutivo lui pure. Una allitterazione un

dopo Marengo): e riuscì lui pure a riscòtere. Oh

non fosse stato per lui.... ti dico io che

Luciano si affievolì subito lui pure. ¶ Elsa ebbe delle

E le parve, mentre lui la guardò, un pensiero

occhio, esasperata anche di lui, come di una cosa

a clemenza. Soprattutto, diceva lui, «stràkk me n’àsen

È buonissimo, proprio!» conveniva lui. Ma poi lo scelus

che ci dormicchiassero: e lui dietro! col suo retino

si scerpò netto: e lui patapùmfete!: dentro come un

che io volevo impormi, lui alza la voce ankamò

fatto qualche cosa anche lui, a sto mondo, povero

sotto i piedi: e lui ci andava apposta: si

nulla, bastioni enormi a lui. La pallottola, perfettamente sferica

felici....». (Era felice anche lui). «Dénter in del venter

era andato in brìciole lui, ma aveva anche infranto

cantone del Nerino, che lui conosceva perfettamente per avergli

perchè morirò tisica». E lui le disse qualche cosa

uomo, che divenne anche lui un suo ammiratore: ma

fazzolettino di marchesa, allora lui, il Carlo, non vide

della voce sembrò, in lui, aver centuplicato l’amore

cadrèga.44 Così mi raccontò lui stesso, non senza umore

che cos’ era per lui quella creatura inviperita, quel

che aveva fatto per lui». ¶ Ed egli? ¶ Pensò di

vena di tenerezze: (e lui non graffia). Ebbe, poi

vivo, così balzante, così «lui». «Ah l’è lü

regioni boschive della di lui persona erano drappeggiate d

e, altrimenti, dal di lui fratello Giacomo, in Id