Eugenio Pacelli, Doctor Mellifluus, 1953

scrisse con riverenza di lui: "Abbiamo rievocato alla nostra

qualsiasi parte raccolti; da lui impetrando la luce alle

Dio, per convertire a lui gli uomini. Il dottore

dire, all'intelligenza. A lui, insomma, la dottrina non

un solo spirito con lui"".[16] ¶ Questa sublime dottrina mistica

ma si sperimenta in lui la sua volontà buona

fa sì che a lui volgiamo e dirigiamo noi

interporre tale autorità, da lui riconosciuta, nel dirimere tali

profonda riverenza verso di lui, unita con quella libertà

nell'eternità";[34] e in lui "l'umana ragione usurpa

umana, ma risplendeva in lui sempre quella cristiana umiltà

e sulle opere da lui intraprese. ¶ In modo specialissimo