Giordano Bruno, Il candelaio, 1582

rapportiamo prima, da per lui, l’insipido amante, secondo

frutti di borse, e lui non era giovane né

vi fusse sopragiunta da lui. [VII SCENA] Bonifacio se

prese ordine di stravestirsi lui come Gio. Bernardo. Lucia

tanto ch’impetrorno da lui che si contentasse di

che si burlava di lui e lei. Nell’atto

Bartolomeo: cioè che, mentre lui attendeva ad una alchimia

che si lamentava di lui, come consapevole e complice

Bartolomeo che si tirò lui appresso; e rimasero cossì

staffilate a brache calate. Lui arrebbe accettata ogni altra

voglio dir de chi, lui e tuti quest’altri

vi dica chi è lui? voletelo sapere? desiderate ch

a punto suttili come lui. Io, per me, di

d’essere. E sa lui che io sono stato

te; — ché certo tanto lui quanto altro ti arebbe

che m[esser] Bartolomeo, lui, ebbe tutta la ricetta

cose che vi concorreno; lui mandava al speciale per

bisognano, il suo putto, lui è stato presente al

tutto che si faceva; lui faceva tutto; e da

noi facciamo? ¶ Gioan Bernardo Lui essendo nella miseria che

comodità nella quale era lui, con aver oltre seicento

che di questo tratto lui ne sii stato informato

il conto suo, anche lui. Non bisogna ch’io

pesce in acqua, come lui presso que’ carboni vivi

Ahi me lassa! per lui sarò mostrata a dito

questo va dirlo a lui e non a me

Va’ pure, accostati a lui, madonna cara; e guardati

che io scorgo in lui mi fa inamorar di

non paiono buone a lui simili giostre; né perché

tanto da guardar a lui, quanto debbo aver pensiero

gli ha composta, che lui vuole inviare non so

Io non dubito di lui: tra noi passano negocii

si estingua da per lui; e locarrete la figura

un castrone: aspettavo da lui una certa risoluzione. ¶ Scarramuré

Scarramuré Che volete da lui? ¶ Lucia Per dirvela come

Vittoria dimanda troppo, e lui, con mezza duzena di

per cento canne”: disse lui. Allora, tutti insieme, per

A qual gioco”, disse lui, “volemo giocare? cqua ho

una pessima memoria”. Disse lui: “Ho di carte ordinarie

siino state ancor adoperate?” Lui rispose de non. “Dunque

di cinquantamila diavoli”, disse lui, “si vuoi giocare, proponi

a spaccastrommola”. “Va’”, disse lui, “ché tu mi dai

questi è falsa”: disse lui. Ed io soggionsi: “Al

volea giocare, e giocò lui, e giocorno dui altri

quel che va con lui? ¶ Marca Mi par mastro

sin che con esso lui si fece dentro la

che parlassivo con esso lui più che con noi

perché non correvate appresso lui? ¶ Manfurio Volete voi ch

il furto, perché, benché lui non mi abbia visto

visto, io ho veduto lui fuggire. ¶ Marca E noi

del negocio, o perché lui per qualche rima ne

ad uno, — avaro, ecco lui morto di freddo; e

il mondo agghiacciato per lui. Certo, quel dir povero

lo bramo e per lui mi consumo, che me

sola crudele, che possa lui venir a me, quel

costui scaldò troppo, e lui doveva esser tettato e

a proposito, che quanto lui era più povero ch

è più bisognoso di lui. Chi più ha, più

seno di Abrammo! — ecco lui posto in pensiero, angosce

a Barra, ché, se lui non fusse, potrei giurare

Cencio, e dice che lui non sa che cosa

chiavare; e tosto che lui arrà cacciato il suo

sete più forte che lui. ¶ Carubina Allora siate certa

casa; e peggio per lui si non cridarrà bene

incontrate per il camino, lui non vi parlarà, perché

affare; e poi cercarrò lui e lo menarrò in

Temporina, che mi par lui costui. ¶ Scena 14 ¶ Lucia A

accomodatevi voi altri, perché lui lo accomodarrò io. ¶ Scena

ché t’intendiamo! ¶ Barra Lui parla bon cristiano; perché

e disputarrò con esso lui. ¶ Sanguino “Cennera nomino quotta

risposi che sì. E lui soggionse: “Or dunque, voi

però tacete, ché, si lui verrà per quelle, non

Io non dubito che lui e tu mi avete

insensato! Ha ben bastato lui solo per burlarti! Che

Fate come ha fatto lui, si possete trovar un

l’ultimo, sarrà di lui fatta comedia per questo

va borbottando da per lui. ¶ Scena 5 ¶ Gioan Bernardo Dubito

Io non so. Dicalo lui che sa parlare ed

Io mi querelo di lui. ¶ Gioan Bernardo Tu hai

è falso: menate, dunque, lui preggione con la femina

Dunque, verrà insieme con lui. ¶ Carubina Ma io non

medesma moneta? ¶ Carubina Si lui non fa quel che

a noi piace. Ora, lui dimorarrà llà; e tra

che siamo stati da lui offesi, e che doni

che come lo rapresenta lui. Guarda, guarda come tratta

esser] Gio. Bernardo negocia lui da un canto, io

certe scuse con esso lui. Farrò che lui mi

esso lui. Farrò che lui mi mandi a pregar

e dimandar perdono, a lui ed a lei; e

schiavo, tanto me, quanto lui, si, accettando una piccola

verrai priggione insieme con lui, a mano a mano

deve esser cagione che lui, che è uomo di

che sappi tu, e lui medesmo mi può esser

Bernardo pittore, il quale lui contrafacea con unabarba posticia

posso aver compassion de lui, ma non agiutarlo. ¶ Scarramuré

Anzi, è necessario. Quando lui saprà come la cosa

di umiltà, perché, veramente, lui può presumere che l

vergogna: non solamente a lui, uh, uh, uh, ma

esser] Scaramuré. Credo che lui a quest’ora abbia

llà dove piacesse a lui, ed altre cose assai

che si farrà, chiedendo lui mercé e misericordia, per

finita tra me e lui. ¶ Scarramuré M[esser] Gioanbernardo

causa che passa tra lui e sua moglie, dovete

che non costi che lui non abbia fatto altro

vada il cancaro a lui e le quattrocento piattole

che gli perdonate; e lui vi priega ancora, come

di essermi contrafatto a lui, per non esser conosciuto

bene. ¶ Sanguino Non è lui galant’uomo, saggio, accorto

più né men che lui, e chi non vale

più né men che lui. ¶ Sanguino Essendono molte le

pagar la strena. ¶ Sanguino Lui non ha nulla. ¶ Manfurio