Lorenzo Marone, Un ragazzo normale, 2018

che possa non essere lui: indossa un completo blu

e accenno un sorriso, lui estrae un mazzo di

urlo per lo spavento, lui, invece, si girò tranquillo

ero per strada con lui, un ragazzino strambo che

a fargli un favore. Lui era pieno di amici

chi è?” aveva chiesto lui. ¶ “L’uomo che per

ci eravamo imbattuti in lui, dicendomi che quel giovane

per dargli il cinque. ¶ Lui rimase un po’ spiazzato

a diventare un eroe. ¶ Lui rise e disse: “Disagi

auto?” ¶ Annuii, e allora lui rispose: “Semmai un giorno

spesso lasciavo scegliere a lui come occupare la giornata

avere un amico come lui, che sapeva come difendersi

un pilota dell’Alitalia. Lui, Fabio, era grassottello e

accorgersi del suo malumore. Lui invidiava la nostra libertà

Pertini e, quando parlava lui, il mondo doveva zittirsi

del cortile insieme a lui, per mostrare agli altri

le proprie gambe...”, ma lui mi aveva dato un

dire nulla, perché a lui Viola non era simpatica

Giancarlo terminasse di spiegare; lui era fatto così, l

non mi sentivo bene. Lui sembrò dispiacersi, ma non

mi ero risentito e lui aveva risposto placido: “Mimì

Dai...” lo esortai, e lui aggiunse, stavolta serissimo: “La

dirgli di alzarsi, ma lui, che si divertiva sempre

mi rubò la scena, lui che nemmeno aveva ascoltato

Dovreste essere fieri di lui. Il mondo ha bisogno

più indietro...” esclamai sbigottito. ¶ Lui scoppiò a ridere. “Comm

con la cinghia,” proseguì lui. “Perciò mi sono fatto

ci sarei andato io. Lui non era convinto, se

pellicole senza trama!” sbottai. ¶ Lui mi guardò divertito, prese

sotto il portone e lui l’aveva fatta ridere

avevo speranze contro di lui, era troppo più di

lo guardai accigliato, cosicché lui precisò: “Li prendo solo

Mimì, un prestito...” precisò lui. ¶ Un tonfo sordo interruppe

mi venne spontaneo chiedere. ¶ Lui sospirò e rispose: “Non

mi dovevo fidare di lui e non dire una

segreto per dormire con lui nella stessa stanza era

al resto della ciurma, lui se ne stava seduto

roccia spaziale. All’inizio lui se n’era uscito

assistente: si sarebbe occupato lui di raccogliere l’acqua

erano transitate sulla Terra. Lui sembrava folgorato dall’ipotesi

convincerlo a restare, ma lui era sparito all’interno

è?” avevo chiesto innocente. ¶ Lui si era spazientito di

del pensiero. È che lui sì, mi ascoltava, ma

a pochi metri da lui; eppure era rimasto immobile

vietato salire – anche se lui non me lo disse

nulla era cambiato e lui continuava a essere quello

istinto per fermarlo, ma lui mi dedicò uno sguardo

più piena. Conoscete anche lui? Sapete almeno chi è

è sorella quella?” replicò lui indicando con il pollice

potremmo diventarlo anche di lui.” ¶ Sbuffai e mi sgranchii

casa?” ¶ “Che c’entra, lui mica è un eroe

più il mio assistente.” ¶ Lui ciondolò il capo verso

riuscito a parlare con lui e a rivelargli le

attesi che Giancarlo parcheggiasse. ¶ Lui si voltò di scatto

da fare, ora che lui era lì non riuscivo

patito di Vasco, ma lui mi anticipò. “Dov’è

mie emozioni,” risposi serio. ¶ Lui mi offrì uno sguardo

a Viola piace tanto!” ¶ Lui sembrò interessarsi alla conversazione

e sereno che con lui quasi ti sentivi in

di abbracciarlo dalla contentezza. Lui forse se ne accorse

questo era un problema. ¶ Lui sorrise prima di replicare

in piedi davanti a lui, con la t-shirt

coraggio di chiedere infine. ¶ Lui aggrottò la fronte e

di imbarazzante silenzio, poi lui replicò: “Ma che dici

Giancarlo, e alla fine lui mi strizzò l’occhio

sorriso con il quale lui andava sempre in giro

parole più del solito, lui da sempre abituato a

Bello, eh?” aveva esordito lui, orgoglioso del suo giornale

andare avanti...” aveva replicato lui, un attimo prima che

con i pantaloncini neri, lui aveva risposto come suggeritogli

il giorno dopo per lui era come se nulla

ci rendessimo conto e lui, forse, ancora più velocemente

dove ero io, era lui. ¶ “Ué, Mimì,” interruppe la

Già, proprio accussì,” replicò lui, e notai il nonno

Mia madre dietro di lui, con le mani sui

Sai che emozione per lui!” ¶ Detto ciò, mi aveva

figurine e nuovi sogni. Lui aveva sempre un progetto

tardi a scuola perché lui, mentre faceva colazione, doveva

pomeriggio non scendeva mai, lui, invece, era sempre per

apriva sulle ballerine chiare. Lui, invece, indossava un paio

mi domandavo se anche lui, all’epoca, si fosse

Scognamiglio, la Testudo hermanni...” ¶ Lui mi aveva guardato perplesso

nome è?” aveva replicato lui di spalle, intento a

femminile?” ¶ “No?” aveva domandato lui divertito prima di attaccare

la piazza sotto di lui, che da quell’altezza

sole, appunto. Una volta lui tentò di obiettare che

Gli presentai Morla e lui se la rigirò fra

signor Criscuolo, già, proprio lui, era rimasto bloccato nell

risultato era stato che lui, in preda all’entusiasmo

poi con espressione delusa. ¶ Lui, vedendo che non mi

un sorriso perplesso e lui fa: “Tutto bene? Le

altri, ovvio, perché a lui l’auto non serviva

un tappezziere, ma a lui non piaceva. Poi, una

e di come, secondo lui, una donna di classe

ha anche la macchina. Lui è grande...” aggiunse poi

sorriso e corsi da lui. ¶ “Grande Mimì! Dai, monta

Conosci Bagheera?” chiesi però. ¶ Lui aggrottò le sopracciglia. ¶ “Il

dei miei romanzi preferiti!” ¶ Lui sembrava divertito. “Comunque sì

ripetei incredulo. ¶ “Sì,” ribatté lui e poggiò le mani

del deserto,” commentai mentre lui tirava fuori dalla tasca

che ti fossi dimenticato...”. ¶ Lui sorrise. “È quello che

veri...” ¶ “Ah, sì?” fece lui divertito. “Ora siamo amici

botto. ¶ “Studio,” risposi sibillino. ¶ Lui sembrò riflettere. “Ma poi

istante temetti che proprio lui che negava l’esistenza

più probabilità di riuscita.” ¶ Lui poggiò il braccio sullo

cosa dire, e allora lui pensò bene di proseguire

la tua preferita?” domandai. ¶ Lui mi guardò dritto in

si sarebbe innamorato di lui, con la sua moto

ballare!” ¶ “A ballare?” fece lui. ¶ “A ballare?” ripetei io

a Cindy Lauper. ¶ “E lui?” chiese quindi Mauro. ¶ “E

chiese quindi Mauro. ¶ “E lui va dove gli pare

Non posso scendere,” fece lui, “sto aiutando papà a

a Sasà sarebbe piaciuto, lui amava le commedie e

L’allenatore nel pallone. Lui scomparve sul retro e

Cacciai i soldi e lui cambiò espressione: “Sono cinquemila

età di mio padre. Lui dovette intuire la mia

farei molto volentieri,” rispose lui, “ma non posso.” ¶ Non

per un po’ finché lui disse: “Amico, puoi stare

attimo di troppo e lui se ne accorse. “Ragazzo

la mano senza esitazioni. Lui sorrise e ricambiò la

gli piaceva, che secondo lui era anche pieno di

Statt’ accort’ comunque,” ribadì lui. ¶ Matthias rideva sempre, aveva

le spalle e risposi: “Lui mi racconta le sue

a Sasà. ¶ Ero con lui per strada, subito dopo

quelle banconote?” ¶ “Che faresti?” ¶ Lui sembrò rifletterci un attimo

ribattei: “E la salumeria?”. ¶ Lui stavolta si bloccò e

neanche per le auto.” ¶ Lui mi guardò serio. “Senza

espressione troppo convincente perché lui mi salutò appena. È

tutto questo non importava, lui aveva il solo scopo

come parli?” fece subito lui, e restò a squadrarmi

strato di nero che lui, ridendo, chiamava sozzimma. ¶ La

sviluppo del potere telepatico. Lui mi aveva ascoltato per

vedere e sentire come lui. ¶ “Come puoi parlare di

romanzo su questa storia...” ¶ Lui aveva fermato subito il

C’aggia fa,” rispose lui e si allisciò i

di uomo perfetto, secondo lui. ¶ Solo quando Sasà non

di dover partire con lui, in giro fra le

oscuro di Mauro, ma lui mi era simpatico, e

porsi la torta e lui mi sorrise. “Danke, Mimì

di essere diverso da lui e dagli altri membri

sto solo servendo di lui... ¶ “C’era una grossa

la sorella di Fabio. Lui, come Sasà, non aveva

Maledette zanzare,” aveva commentato lui, “ma che ci stanno

in cuollo...” aveva risposto lui. ¶ “Abbiamo finito con le

murette ’e tuosseco,” commentò lui con uno dei suoi

sulla seconda guerra mondiale, lui sospirò e rispose: “La

supereroe!”, e avevo sorriso. ¶ Lui mi aveva scombussolato i

uno sguardo smarrito e lui si era sentito in

me stesso che a lui, come se solo in

freddo quel latte?” chiese lui. ¶ Feci di no con

gli mostrai il giornale. ¶ Lui non lo guardò neanche

ha anche portato con lui in giro sulla Mehari

ragazzini della tua età, lui è gruoss’...” ¶ “E allora

E cos’è?” incalzò lui. ¶ La nonna si mosse

guaio, puoi starne certo, lui è un eroe, anzi

alla televisione.” ¶ “Mimì,” rispose lui, “è un modo come

tentai di rispondere, ma lui si alzò per prendere

attimo provai paura per lui. Poi i miei pensieri

mi aveva chiesto di lui. “Che ne pensi di

quasi senza accorgermene e lui aveva fatto spallucce rispondendo

avevo incalzato, non soddisfatto. ¶ Lui a quel punto si

quando la signora morì, lui non era più il

Un infarto.” ¶ “Ah,” commentò lui, la forchetta ancora a

E mò come facciamo?”. ¶ Lui continuò a guardare la

non avevo ricordi di lui, nondimeno la notizia mi

i nonni litigavano e lui se ne usciva con

colazione”. ¶ “Al bar...” rispose lui con un risolino. ¶ “E

piede destro, piede sinistro. Lui esperto lo era, cosicché

tuo amico Fabio invece? Lui non ti usa? E

usare come meglio crede?” ¶ Lui si fece serio, mi

Sono io a usare lui,” ribatté quindi, e mi

mai capito se per lui quello fosse un complimento

Ci guardammo straniti e lui aggiunse con aria fiera

papà,” aveva spiegato allora lui, “è troppo figo, te

annuito e atteso istruzioni. Lui si era accostato al

rubare è peccato grave!” ¶ Lui si era contrariato e

affettuosa con noi, ma lui non aveva voluto sentire

Marlboro rosse in tasca, lui si era rimesso in

in fin dei conti lui, con le sue piccole

provato a obiettare, ma lui nemmeno aveva risposto e

dire nulla, e allora lui si era sentito in

e la rabbia, perciò lui aveva proseguito: “Che c

Davanti a quei paroloni, lui era sembrato sgonfiarsi. “Ma

con Sasà, perché a lui le storie strane piacevano

nonno Gennaro. ¶ È che lui aveva le sue fisse

contro il nonno, allora lui il giorno del funerale

leggere sul terrazzo quando lui se ne uscì con

di Echinocactus grusonii, che lui chiamava volgarmente il “Cuscino

il capo dal libro. Lui sorrideva, i gomiti appoggiati

chiesi in tono provocatorio. ¶ Lui non sembrò prendersela e

cose di te!” ruggii. ¶ Lui stavolta si oscurò in

di pagarne le conseguenze.” ¶ Lui mi dedicò uno sguardo

un pomeriggio con Bea.” ¶ Lui prese una Ms e

più giovane.” ¶ “Mimì...” tentò lui, ma non c’era

al petto in affanno. ¶ Lui mi guardò senza di

di un millimetro. A lui mancava il coraggio di

potevo tenergli Beethoven, perché lui aveva da fare. Risposi

sapere cosa dire, perciò lui andò dritto al punto

Va bene, starò attento...”. ¶ Lui rinsaldò la presa sul

notizie di Sasà e lui, malvolentieri, mi aveva risposto

e alzai la mano. ¶ Lui mi venne vicino in

Rimasi imbalsamato dietro di lui, in attesa. Giancarlo allora

L’esperimento,” fece allora lui, “quello con le palline

decidevo a muovermi così lui fece: “Be’, non le

per abbracciarlo, solo che lui mi anticipò e disse

sempliciotto. ¶ “Quando iniziamo?” fece lui dopo un po’. “Devo

Chi abitava qui?” chiedo. ¶ Lui sembra impreparato alla domanda

di crocifisso sulla parete. Lui sorride e ribatte: “Sì

che so, un...” prosegue lui e indica il muro

affretta a domandare quindi lui. ¶ “No, lo suonava mia

Lo guardai allibito e lui, proteggendosi per non farsi

franca con mia madre.” ¶ Lui si fece serio e

di un millimetro nonostante lui si fosse offerto di

con il capo e lui ribatté: “Nientedimeno alla tua

guardai senza capire, allora lui diede un colpetto di

E neanche io a lui, a parte il film

ai miei occhi e lui dovette accorgersene perché iniziò

di lanciarmi addosso a lui con un abbraccio fragoroso

vergogno di uscire con lui!”. ¶ Avrei dovuto difendere il

disse che avrebbe pagato lui per tutti. Io spalancai

andato dietro, fingendosi anche lui ubriaco. ¶ Sotto casa ci

di nuovo io e lui, come ai vecchi tempi

lo trascorsi senza di lui, spedito in una colonia

quale pizza,” replicò subito lui, “ce ne andiamo due

davvero nei luoghi da lui narrati! ¶ Mi alzai e

mi avvicinai a papà, lui mi mise un braccio

piacere prenderti cura di lui, siete i miei migliori

me stessa, anche se lui è uno stronzo!” ¶ La

Ma non poteva esserci lui stasera qui, accanto a

questo momento stia anche lui dedicando lo sguardo alle

Che c’entra,” rispose lui, visibilmente contrariato, “non si

quattro al mare!” ribatté lui con il sorriso a

famiglia al mare?” rispose lui stizzito. ¶ Il nonno, evidentemente

si fermarono a discutere, lui sulla moto e lei

salutai, e solo allora lui sembrò accorgersi della mia

e sprofondare nella paura”. ¶ Lui fece uno sbuffo e

probabilmente è una sciocchezza...” ¶ Lui, forse stanco di quei

voleva dire nulla, ma lui seppe interpretarla perché replicò

osservarlo mentre attendevo con lui; aveva una leggera abbronzatura

dissi d’un fiato. ¶ Lui aprì la bocca per

facevamo da un po’, lui ricambiò senza troppa enfasi

Anzi, mi ha lasciata lui,” aggiunse. ¶ “Per quale motivo

ragazzi della tua età. Lui è troppo grande per

vita che desidera. Se lui vuole rischiare, che rischi

non mi sembra che lui sia felice e spensierato

a un certo punto lui, riferendosi alla scrittura, “ti

grazie all’incontro con lui, mi fossi reso conto

Berté, Fiorella Mannoia e lui, Vasco, con la sua

aspetta nu’ mumento,” rispose lui, con un occhio infilato

aveva protestato mamma e lui, per darsi un tono

in tal modo, secondo lui, l’animale si sarebbe

preoccupato. ¶ “Niente,” rispose subito lui, accovacciato ai bordi del

conoscevo il luogo perché lui non mi ci aveva

al mare comunque, e lui se ne stava tutto

passarmi la maschera, ma lui fingeva di non sentire

tornato a strattonarlo, ma lui niente, aveva sollevato la

pieno di schiuma e lui combatteva per staccarsi il

nei mesi invernali, ma lui si imbestialiva e rispondeva

rimase a parlare con lui per un po’ mentre

preparando gli attrezzi, e lui, mentre cacciava ogni singolo

avuto gli stessi interessi: lui amava le macchine, il

altri, quanto perché a lui non stava a cuore

pretendevo chissà che e lui non faceva molte domande

soggezione davanti a me; lui che non aveva studiato

amava granché i film, lui che non sapeva nulla

per mostrarmi che anche lui valeva qualcosa. ¶ “Perché non

quasi tutto il tempo, lui con lo sguardo fisso

di legno, finché fu lui a parlare: “Oggi non

le parole?” domandò allora lui. ¶ “Non sono solo parole

sai cosa ti perdi...” ¶ Lui fece una smorfia e

tua vita?” ¶ Titubai e lui incalzò: “Allora? Di cosa

sempre allo stesso posto.” ¶ Lui si accigliò e rispose

Mi accovacciai accanto a lui senza dire una parola

lo guardai smarrito mentre lui concludeva: “Per me può

andai dritto al punto. ¶ Lui rimase a fissarmi e

troppo poco,” aggiunsi, ma lui non rispose. “Fra un

altra sulle mie guance. ¶ Lui sorrise amaramente e ribatté

nelle cose della vita, lui andrà via, poi tu

colava dal naso, eppure lui manteneva la calma, almeno

Ad accettare sempre tutto.” ¶ Lui girò il capo, ma

quindi, “non fare così...” ¶ Lui che da sempre si

e lo chiamai, ma lui non si svegliò. Chiesi

parecchio debilitato. Restai con lui tutto il pomeriggio, anche

sentissi solo. Proprio a lui che era solo da

te. Prenditi cura di lui. Me lo prometti?”. ¶ Lo

da dove iniziare con lui. ¶ Cinque mesi dopo anche

me, ha pianto per lui. Nessuno, a parte me

me, si ricorderà di lui. Quattro anni dopo, quando

mi sembrò di vedere lui lassù in cima, sorridente

come mi aveva chiesto lui quel giorno d’estate

e chiamai il cane, lui sollevò il capo e

venuto a riprenderlo, ma lui disse: “Ci vuole tuo

mio il cane...” obiettai. ¶ Lui mi scrutò a lungo

O faccio ritorno con lui o non torno,” risposi

sere?” ¶ Annuii. Solo allora lui sorrise e aggiunse: “Ok

lo mettiamo?” ¶ “Loredà,” rispose lui, “ci ho pensato... io

per ridergli in faccia, lui se ne accorge e

che prima o poi lui e Bea tornassero insieme

gli avevo citofonato e lui mi aveva risposto, con

parlargli per settimane, ma lui ogni volta rispondeva a

e più grandi di lui. Forse c’entrava la

sempre successe tragedie,” fece lui, e si toccò il

lo ricordi?” incalzò allora lui. ¶ E come no! Ricordo

da letto dal soggiorno). Lui, però, era il capofamiglia

tuo amico.” ¶ Annuii e lui iniziò a pulirsi gli

Viola?”. ¶ Stavolta non risposi. ¶ Lui fece un sospiro e

camorra. Non la combatti?” ¶ Lui stavolta mi passò la

inizio della strada, ma lui, notando la mia titubanza

fra le sue braccia. ¶ Lui sembrò colpito dal gesto

sembrava giusto donarla a lui. “Da anni sono alla

guardarlo senza controbattere, cosicché lui infila una mano nel

in silenzio e allora lui desiste. “Va bene, scendiamo

mi resi conto che lui era dentro di me

a me c’è lui, Giancarlo, raffigurato con il

canzone di Vasco, proprio lui. ¶ L’uomo che stava

di più grande di lui. ¶ Capii di essere un

questo libro, di cui lui non sapeva nulla. Qualcuno

funebri. ¶ Grazie a Marco, lui sa perché. ¶ Grazie di