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Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «lui»

nautoretestoannoconcordanza
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la irritavano? Anche con lui, con lui, Marco, com
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Anche con lui, con lui, Marco, com'era stata
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la domanda venisse da lui, s'egli in caso
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Uno scontento cresceva in lui, il senso confuso di
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si tese verso di lui e una voce senza
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poi si sedette anche lui, accanto al marito... ¶ Fuori
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uguale. Qualche cosa in lui disse: Non ne vale
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cinquantina d'anni, anche lui placido, con un aspetto
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le spalle. Non era lui che lo aveva vestito
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un po' indifferenti per lui. Spinse l'uscio, entrò
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quanto s'era divertito lui alla sua età! Venti
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la vita metodica di lui, tra il club e
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aveva sempre sentito per lui una certa affezione oscura
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fece Marco tornando a lui. – Che dite? ¶ Ma il
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un cenno verso di lui, un piccolo cenno del
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conversazioni che aveva con lui, era intollerante e severa
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e ne discuteva con lui, severamente... ¶ Marco, mal suo
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le mantiene intatte. Per lui, sua madre era sua
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strettamente necessario, era, per lui, come mancare più che
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oscure, Marco sentiva per lui come una affezione, come
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corpo così vicino a lui, ammirava meglio la finezza
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occhi fissi su di lui come in una interrogazione
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Soffriva della lontananza di lui, ma capiva che era
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pelliccia, un regalo di lui, il suo seno tepeva
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tornavano al pensiero di lui, più ardenti, più cari
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Tanto pacato, che a lui parve ci fosse dietro
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schivato le occasioni. Era lui a pregarla adesso: ella
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il loro amore? A lui parve che sì, tanto
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famiglia così lontana da lui, il suo spirito di
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avrebbe voluto amare anche lui di nuovo, avere un
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vedeva vaneggiare innanzi a lui, immensa, oscura, l'antica
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pareva curarsi molto di lui, lo sguardo leggermente fisso
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disse, volgendo verso di lui i suoi grandi occhi
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fissi un istante su lui e gli parvero come
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nero parve sorridere anche lui. La signora Almieri disse
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investì; parve chiedere a lui e a lei stessa
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eterno gioco ricominciava per lui, divertente, appassionante, delizioso. L
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era così lontana da lui, per condizioni di fatto
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quell'ombra, dinanzi a lui ricrebbe la visione di
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richiamata già lontano da lui da qualche pensiero diverso
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visto, nella delusione di lui, che la leggera tristezza
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all'antica, che guidava lui, da cui mai non
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si faccia vedere anche lui. Ce lo porti. ¶ Il
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e parve dirsi anche lui, ma in italiano: ¶ – Che
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respirò quell'odore, anche lui, con voluttà, uscendo dal
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con un giovine a lui ignoto, il figlio unico
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Non lo sapeva neppur lui. Le vide andar via
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che pure dentro di lui si facesse un'oscurità
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lo empì di disgusto, lui stesso... ¶ – No! No! Lasciatemi
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gli parve che a lui pure avrebbe fatto piacere
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si era rallegrato, anche lui, aveva esclamato: ¶ – Ah! Un
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era antipatico? Ma difendendo lui, era come se difendesse
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nei suoi flirt per lui... Una pettegola, una civettina
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a pochi metri da lui, sotto i platani. Non
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donnesche. Tutto, intorno a lui, parve illuminarsi e una
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sorriso fioriva ancora, per lui, per lui solo. Marco
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ancora, per lui, per lui solo. Marco fece un
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Come era rimasta con lui la signora Almieri? Gli
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signora che guardò anche lui e si sporse a
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stese la mano: a lui parve gli cadesse nella
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metteva spesso accanto a lui, parlandogli con consapevolezza esente
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parevano tali. Ammirava in lui quella attività di vita
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nulla aveva offuscato in lui, egli credeva di vedersi
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a quell'ora da lui? E che cos'era
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pensiero più profondo. A lui, invece, un altro pensiero
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giovane, aveva creato in lui un punto doloroso, soltanto
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vicino a quello di lui, e come, una volta
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dentro. Vergogna, sì. Per lui. E lei?... Come tutti
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di meglio era in lui trascinar via le scorie
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desiderio ancora ignorante, per lui? Quella bocca si atteggiava
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inconsciamente ai baci per lui? E tutto quel bellissimo
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ma già indovinante, verso lui si tendeva, con lo
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una cosa che a lui pareva così grave – nel
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di nuovo verso di lui, sempre col viso crudele
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non è vero? Con lui? Ma che vuole, sono
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lì così vicina a lui, con quel leggero tremito
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non lo vedesse in lui? ¶ Ma tutti questi dubbi
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villa in faccia a lui, agili come le foglie
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sua bellezza agiva su lui come fa la bellezza
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ella si allontanasse da lui. ¶ – Che ha? – riprese ostinato
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come un ostacolo fra lui e i suoi sogni
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a La Grange anche lui. Poi scrollò le spalle
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meno grande intorno a lui. Povera piccola! Che scriveva
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che si rivolga a lui come ad un salvatore
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Ed Ernestina che crede lui, Marco, sempre innamorato, lo
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tenace, più fortunato di lui? ¶ Ma no, ella non
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di non trovare in lui un aiuto contro il
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tutto si rinnovava per lui. Gli parve che il
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e arrivava fino a lui, carica di odori di
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sorrideva. Mai, dunque, a lui sarebbe venuta incontro così
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Era adesso davanti a lui, non visto; così vicina
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il respiro. E a lui entrava nel cuore come
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supplicarla di chinar su lui l'ombra de' suoi
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si volgessero verso di lui. Un'ombra lenta, come
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si sarebbe combinato con lui. ¶ Tutto questo a Marco
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fosse suo, creato per lui, per loro. Ella lo
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lo amava! Tanto: come lui. La felicità gli si
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guanciale... Sognava? Pensava a lui? Che avrebbe detto, che
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il prete. – Offrite a lui il vostro dolore, figliol
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alle spalle, tracciando su lui il segno della croce
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intenerito, non convincesse in lui qualche cosa di più
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E per trent'anni, lui, aveva subìto quella schiavitù
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aveva subìto quella schiavitù, lui, amandola, senza essere amato
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stava per esalarsi per lui, invece, in quella camera
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Marco corse verso di lui, gli afferrò le mani
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murato un poco anche lui, là, nella cripta dei
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se ti occorre... ¶ Anche lui partiva! Ah, Già! lui
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lui partiva! Ah, Già! lui non era murato... I
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stazione, avendo viaggiato con lui. La cameriera gli venne
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telegrammi posato dinanzi a lui. ¶ Bardosi disse: ¶ – Tutti le
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dolore aveva destato in lui... – Tornerò stasera... ¶ – Sì, sì
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parole avevano echeggiato per lui in ogni biascicare di
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con altre eredità a lui ignote, indifferenti, ostili?... Chi
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un istinto profondo, in lui avesse avvertito il pericolo
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fra sua madre e lui, quel giorno mortale: e
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figlia, ella non continuava lui, com'egli aveva continuato
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bene? ¶ – Il caldo – balbettò lui. – La stanchezza... ¶ – Poveretto! Riposati
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gli parvero inferiori a lui... ¶ – Perdonami, Giovanna! – disse lentamente
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Merenda, poveretto, voleva accollarsela lui... Io non ho voluto
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una presenza, accanto a lui... ¶ Era lì, certo, davanti
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lì, certo, davanti a lui, la creatura che col
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cosa resistette ancora in lui, si ostinò, tenace. Se
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della correttezza, diventato in lui da tanti anni natura
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del fiume davanti a lui. Ed egli era sempre
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ci fu più per lui, intorno, che quell'acqua
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ma così possente insorse. Lui, Marco Marè, il conte
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vanità ma per istinto, lui, diventato una mostruosa cosa
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Ah! – singhiozzò dentro di lui una ultima certezza amara
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gli pareva tornata in lui una pace sovrana e
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con quei pensieri, per lui sarebbe stato così doloroso
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Che avrebbero detto di lui, laggiù? Un istante aveva
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della successione: neppure da lui egli aveva avuto risposta
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vita potesse rifarsi per lui... Quanto tempo era passato
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si tende verso di lui: una esclamazione che prorompe
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Parigi per affari. E lui, lui? ¶ – Ti curi a
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per affari. E lui, lui? ¶ – Ti curi a Parigi
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pensare... ¶ Vivono dunque in lui due nature? Una che
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aveva mai amato abbastanza, lui, Marco... Allora che doveva
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viso alla piccola spera... ¶ Lui? Mai non aveva avuto
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fisica aveva ristretto per lui la cura di sé
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una trasformazione definitiva. Era lui, lui, con quei fili
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trasformazione definitiva. Era lui, lui, con quei fili grigi
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giovane sempre, accanto a lui sempre più vecchio... E
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meschina, così anche per lui, adesso. Tutto era rimpicciolito
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ma era morto anche lui... ¶ – Noemi! – disse, tremando. ¶ E
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non esisteva più per lui. Guardò ancora una volta
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ella fosse morta per lui: poi tornerebbe alla vita