Marco Missiroli, Senza coda, 2005

e la polvere e lui le fu subito sopra

quando sono buono anche lui è buono e ride

lessi lo fissarono e lui fissò loro. Scovò l

se non ci vado lui non ride più e

essere più intelligente di lui? ¶ Luigi era un po

tempo a cadere, perché lui la fermò a mezz

correvano, Luigi davanti e lui dietro, Pietro controllava il

poi sarebbe toccato a lui. ¶ Si chinò, tastò la

erba bruciati davanti a lui. C’erano una fetta

era accovacciato accanto a lui e gli teneva il

Luigi lo guardava e lui iniziò a singhiozzare, sempre

Poi, girandosi verso di lui, chiese: “Tra due giorni

della fontana. E stavolta lui si accorse di loro

come è fatto. Per lui urlare è come parlare

Scomparve e assieme a lui tutto, nel secchio, non

cucchiaio. ¶ “Se parliamo fuori lui se ne accorge di

la nuova domestica. Ma lui era già lontano, dietro

Lo stavano aspettando. Perché lui solo sapeva come muoverli

come muoverli e accenderli. Lui solo conosceva ogni modo

quel momento c’era lui e basta. L’unico

mani e sorrideva. Anche lui rideva e le lanciava

aprì lo sportello e lui salì in macchina. Si

Pietro girandosi verso di lui. ¶ “E invece è vero

mentre lavoro. E quando lui non ci vede, magari

disse: “Portami al mare!”. ¶ Lui, il pilota della Bianca

ancora tanti luoghi dove lui e Pietro sarebbero andati

e te”. La mamma lui non la vuole più

dall’altra parte”. Invece lui vuole che guardo tutto

tre sulla Bianca, e lui sarebbe stato l’unico

è il capo. È lui a decidere. Si vede

adesso ci avrebbe pensato lui. Sua madre gli aveva

bambini. Se glielo chiedevi, lui usciva dal poster e

appena sopra la portiera, lui al volante. ¶ Si rannicchiò

i domestici e papà, lui ci tuffava un po

ricoperto di nuova condensa: lui e la Bianca erano

cielo dormiva. ¶ Dietro di lui c’erano i passi

entrata arrugginita e bassa. ¶ Lui e l’uomo del

bianche di farina quando lui e suo padre andavano

quelle, le aveva Toni. Lui e basta. ¶ Scesero delle

copriva ogni altro rumore. Lui e Luigi lo chiamavano

amici. Uno co­me lui, come tuo padre, che

essere fiero. Gente come lui e me. Amici. E

lungo del tavolo e lui girò la sedia davanti

gli accompagnatori. Per questo lui esce poco.” ¶ “Papà lavora

bassa voce. ¶ Sopra di lui, in un’incavatura del

me come aiutante.” ¶ “E lui cosa ti ha risposto

quando va via,” disse lui, sperando che quella bugia

lo aveva fatto entrare lui si era riempito gli

alla volta. Luigi avanti, lui subito dietro. ¶ “Andiamo via

lo faccio più per lui. C’è troppa polvere

tutto il corpo. Forse lui era diventato Luigi e

forse Luigi era diventato lui. Da quel momento in

entrava grassa in gola. Lui, ora, non era altro

occhi gonfi e fissò lui e Luigi. Il viso

Lei fece lo stesso. ¶ Lui si mise una mano

erano i grilli con lui. Il loro canto entrava

Quando papà fa male lui non dice niente, dà

caduta da cavallo ma lui non ci crede per

sempre da noi e lui raccontava molte storie divertenti

più da noi e lui non va più in

terra. Su, in alto. ¶ Lui si aggrappò a quel

si voltò verso di lui. “Tu devi starle vicino

guardo la televisione con lui.” ¶ “Tutte le sere?” ¶ “Sì

che ne vuole anche lui uno così bello!” ¶ Suo

fermarsi e aspettare che lui andasse a vedere. Subito

i soldi sono per lui… è un regalo che

fare i compiti da lui. Non avevano aperto nessun

vecchio garage c’era lui, c’era suo padre

me? Devi asciugare!” ¶ Così lui era scattato al suo

urlava un po’. Asciuga!” ¶ Lui si era messo a

sbagliata. ¶ “Abbassare, non alzare!” ¶ Lui si corresse subito: la

scomparve. Ora, davanti a lui c’erano una strada

un segreto perché tanto lui non lo dice a

strizzava l’occhio. Così lui era scattato in piedi

si chinò su di lui. ¶ “Non c’è Nino

la Bianca io e lui e viene anche Luigi

a farsi vedere. Fu lui che ordinò loro di

visto che io e lui parlavamo con Nino. Dice

riferito a papà ma lui non ha detto niente

a nulla perché tanto lui non ci era potuto

ci era potuto andare. Lui era rimasto lì, ogni

avere un figlio come lui e che era un

così: tutti, silenziosi, partecipavano. Lui era il direttore di

Poi, a voce bassa, lui e Luigi contarono insieme

coraggioso. Più coraggioso di lui. ¶ Toni prese fiato, poi

la busta rimane lì, lui torna. ¶ Fa’ che torna

Pietro ricominciò a vibrare. “Lui lo sa che l

lo avrebbe riportato da lui. Invece no, tutto era

saliva e tutti dormivano, lui si infilava là sotto

soffocati. E poi, se lui voleva, poteva far crollare

a scendere. Scomparve quando lui era già seduto a

tempo ad accorgersi di lui. I colpi del grande

a masticare davanti a lui. ¶ 23. ¶ Nino ¶ La signorina ha

a vegliare su di lui e sua madre. ¶ Nella

cullarsi e a cullare lui, piano. E a sussurrare

c’era dolore in lui. Perché il suo cuore

letto, sulla sua pancia. Lui non ne aveva mai

la cassapanca del corridoio. Lui ora andava a prenderla

il vuoto, sopra di lui. Doveva catturarne il più

attaccava solo i bambini. Lui l’aveva vista al

Ormai abitava lì e lui non poteva catturarla. Ma

prima volta. E con lui tornarono gli uomini sotto

era abbassato su di lui. Lo stringeva che sembrava

soltanto il buio. E lui avrebbe vissuto per sempre

Copriva ogni cosa, avvolgeva lui e il mondo intero

intero. Addormentava, stordiva. ¶ Adesso lui non era altro che

era dappertutto, era dentro lui. ¶ 28. ¶ Ci sono dei pesci

sono bravo a nuotare. Lui ha scritto che vuole