Alberto Savinio, Tutta la vita, 1945

una pagina scritta da lui, nella quale è detto

guardava, come se tra lui e il treno corresse

e a ogni partenza, lui che pure aveva viaggiato

gridato a intenzione di lui. Che i ferrovieri cercassero

che il ricercato fosse lui, perché lui solo era

ricercato fosse lui, perché lui solo era destinato a

più profonde che in lui e intorno a lui

lui e intorno a lui annullano qualunque ragione di

a Lodovico, rinnova in lui quella inquietudine che sempre

e a ogni partenza, lui che pure ha consumato

ormai più speranza per lui né senso. ¶ Quanto diversa

a forma di conchiglia, lui in una poltrona di

lungo avevano parlato di «lui» nel salotto in penombra

l’aveva preparata per lui». Salirono anzitutto nella camera

e faceva prendere a lui, Lodovico, il posto del

morto. «Parlerò soltanto di lui», si riprometteva Lodovico. «Esalterò

a quella donna che lui, più che l’amico

forza della sua posizione. Lui necessario, lui indispensabile. Chi

sua posizione. Lui necessario, lui indispensabile. Chi altri di

indispensabile. Chi altri di lui poteva sorreggere quella donna

altro, la «storia di lui». ¶ A Lodovico il suono

sognava di fare di lui un «artista»; e pensò

ultima parola pronunciata da lui; e Lodovico ebbe una

la passiva resistenza di lui, Lodovico cominciò come in

letto, finge di essere lui il morente, pronuncia a

aveva più senso per lui?... Ecco che partire ora

radicata e sviluppata in lui, che fermamente egli dichiarò

fama e diede a lui la ricchezza. Imbalsamatore il

morto; e affidavano a lui quelle amate bestiole, affinché

quelle amate bestiole, affinché lui, con sapienti preparazioni, le

anni più giovane di lui: Teresina Saliscendi; ma l

l’età avanzata di lui o se perché anche

altrettanto difficile diventava per lui trovare assistenti che lo

Genova per l’imbalsamazione, lui che non si spostava

dopo una pausa: «Pensare! lui che era la vita

nel paradiso terrestre da lui ricostituito, prima di andare

quale ormai è per lui. ¶ Suo padre gli mise

Indifferenza perfetta. E se lui per istrada non si

non si accorgono di lui. Meno che se fosse

Il cielo sopra di lui era splendidamente stellato. Tra

di vuoto intorno a lui si era talmente allargato

loro piccoli pensieri, e lui ancora non ha formulato

che stava dentro di lui. «Nìvulo è come le

figlio Nìvulo era anche lui come una nave priva

bambino, e assieme con lui essa via via ha

anima che trapelava in lui era tanto diversa e

lungamente, con gravità, e lui che non sapeva leggere

di Nìvulo. Intorno a lui era vuoto e oscurità

oscurità, ma dentro di lui era luce e pienezza

fine di lasciare a «lui» tutta la vita. E

di stancarsi – di stancare «lui». E mangiava più per

sapesse che del nutrimento «lui» non sapeva che farsene

dedicato all’anima di «lui». ¶ Anche i suoi genitori

Nìvulo compì trentadue anni, «lui» ne compì sessantaquattro. Ed

Eònio, e intorno a lui per un largo raggio

corso felice della vita; lui che aveva studiato le

oscuro, ma che a lui riusciva chiarissimo, perché eònio

forze emanassero tutte da lui, e che in lui

lui, e che in lui vivesse già formato e

anni più giovane di lui. Ebbero dei figli. Padre

forza e fortuna da lui; e quando l’«aquila

si fosse rifugiata in lui Eònio, in lui «eterno

in lui Eònio, in lui «eterno». ¶ I suoi figli

per la madre di lui: per la sua madre

si andava spengendo in lui: qualcosa che non si

vede. I rapporti fra lui e la vita si

anni d’età, e lui era il loro decano

la casa dietro a lui s’inginocchiò sul marciapiede

una piccola precedenza su lui e insisto a spingermi

io mi dimenticassi di lui, ma poneva ogni cura

farsi pronunciare non da lui ma da me stesso

se quello che pensa lui sento che io stesso

che corro. Intorno a lui si leva uno spruzzo

canto in omaggio a lui questa canzonetta improvvisata lì

che volevo fare a lui e sbarazzarmi di lui

lui e sbarazzarmi di lui sbarazzandomi di me stesso

meno farsi baciare da lui. Eppure quando anche la

certo. Così almeno diceva lui. Dalla vita ormai questi

unita in matrimonio con lui. Le trovò invece in

buono. Si confida con lui. Dice a lui quello

con lui. Dice a lui quello che ad altri

l’armadio per riporvi, lui così meticoloso, gli abiti

con una straordinaria fantasia. Lui è la nave e

e possiede una rivoltella. Lui che può? ¶ Segue un

pisolino. Vuol dire che lui, oggi, ha turbato l

i capitalisti, e a lui gli fanno fare la

prende le difese di lui Luigino. Hanno litigato finché

padre busserà per entrare lui aprirà o non aprirà

precedevano in campagna e lui si attardava per alcuni

a punto annodato, a lui piacciono più dei fiori

genitori e nel quale lui, Dazio, aveva sognato di

di carattere masochista: ritornare lui solo per una notte

ancorata al ricordo di lui come alla sola amicizia

il padre di Dazio... Lui era il padre di

è la scoperta che lui, Dazio, non è figlio

molto tempo addietro, quando lui era piccolo piccolo, il

un terreno neutro. Là lui e Teresa entravano molto

parla qui intorno se lui è solo? ¶ Ora è

mostrare che, a parte lui, nel salotto non c

umana e dire anche lui la sua, ma il

venticinquemila lire; e intanto lui e la signora Teresa

e mi meraviglio che lui, un chirurgo, non abbia

e gli diceva che lui era come gli angioletti

che sua moglie, che lui crede una santa, era