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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ada Negri, Di giorno in giorno, 1932

concordanze di «m»

nautoretestoannoconcordanza
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veicoli, che altre volte m'avevano stordita, esasperata, ridotta
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rappresentativa, che sin allora m'era stata ignota. ¶ Tutto
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me? E ogni volta m'era parsa la prima
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vie e piazzali alberati m'accompagnò sino a casa
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crucci, togliendomi ogni gioia m'avevano resa umile, esitante
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di voler tutto vedere? ¶ M'avvio verso le costruzioni
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e biancor di calce m'entrano negli occhi: il
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negli occhi: il vento m'irrita la pelle, mi
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sempre nuova: quando mai m'è apparsa cosí verde
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strumenti di perfetta orchestra. M'avvenne, durante notti d
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di lí, con esso, m'affondo nella terra, mi
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vitalità per nutrirmene, e m'addentro nei meandri sotterranei
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di spiegarmene la ragione. M'appartenevano, come il viso
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l'intero mondo che m'aspettava, allora. ¶ Adesso, invece
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senso di stanchezza. E m'abbandono tutta agli occhi
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stanza: da ogni angolo m'illudevo di vederlo ricomparire
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ripresa delle sofferenze che m'avevano cacciata dal mio
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col mio profumo: Dio m'ha fatta sbocciare qui
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lo spirito del volo m'avesse spinta in su
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terra. Camminando nel parco, m'accorsi che il terreno
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Ciascun tronco a cui m'accostavo pareva avesse qualcosa
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filo serpeggiante, un fruscio: m'appariva tra i fusti
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ci si comprendeva: finalmente m'era chiaro quel linguaggio
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che al primo narrare m'era parsa favola; e
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uccelli coi loro discorsi m'avevan fatta ricordare, m
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m'avevan fatta ricordare, m'ero addentrata nel viale
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viale dei tigli; e m'avviavo verso le siepi
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ridosso d'un muro? – M'avrebbe creduta: i fanciulli
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Dalle siepi di cinta m'appariva la strada maestra
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Nella rètina abbagliata non m'erano rimaste che immagini
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ed ero giovine, non m'accorgevo d'essa se
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alla fine, sulla panca: m'appoggio ai nodi del
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ai nodi del tronco, m'immergo nel cerchio d
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sue mura etrusco-romane m'è parsa una selva
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Ma la cosa non m'offende: sento che la
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Due finestre fanno angolo. M'affaccio all'una, e
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vaste man mano che m'avvicino al convento; e
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delle prime Damianite, che m'accompagnano, dal coretto, alla
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inginocchiarsi. ¶ Piú in alto m'accompagnano l'ombre delle
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ti rendo ciò che m'hai dato, tolti il
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fresco ridere mattutino, che m'è venuto incontro dall
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abbandonarono i primi Minori, m'investono come una folata
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quassú. Chiudo gli occhi: m'abbandono su un macigno
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e credo che Dio m'assista, perché non scorgo
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sapore e di grazia m'attendono alle svolte. Un
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proprio. – «Vorrei vedere, che m'obbligassero adesso a far
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per passare. ¶ So che m'aspetta qualcosa di grande
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sino a oggi, non m'è mai riuscito d
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è felice, di che m'immischio? Pensiero che, naturalmente
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piante in terra. Né m'importa di non vederne
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questi muraglioni di fortezza, m'ingolfo nell'ombra, sbocco
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del 1808 al giugno del 1809) m'avvio, stamattina, con un
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Sonetti e dei Sepolcri m'accompagnavano dappertutto, da casa
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appartamento. Alla custode che m'accompagna chiedo se l
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basta, ormai basta: io m'alzo a sviarmi, e
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rileggendo un libro che m'è carissimo e m
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m'è carissimo e m'accompagna dappertutto: nel quale
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Priore del convento, che m'è di guida, mi
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la vòlta del ponte. M'indugio ancora qualche minuto
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D'ANIME ¶ LA CAPITANA ¶ M'era difficile non incontrarla
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tantin di paura. ¶ Non m'era ancor capitato d
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spruzzata e l'altra, m'imbattei nella compagnia, che
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a un fosso. ¶ Non m'accadeva di trovarla sola
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eccetto a me. Io m'ero rifiutata. Non se
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all'improvviso, di veleno. M'informai: s'era, infatti
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una buona zia, che m'aveva anche lasciato di
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fiore che mi offriva! M'era parso d'essere
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morfina, mi feci cuore, m'accostai alla marchesa, per
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rimpianto di Marco non m'ha lasciata mai; e
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Polonia. A Varsavia, dove m'accadde il fatto che
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che, superata la sorpresa, m'avrebbe risposto in italiano
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di tre giorni innanzi. ¶ “— M'è giunta stamattina, capiscono
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la sua raccomandazione, non m'è ancora riuscito di
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paio d'anni fa, m'incominciò la mania (cosí
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è il Lègora che m'ha aiutata nel trasloco
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ha aiutata nel trasloco, m'ha saldato le crepe
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mobili e degli impiantiti, m'ha fabbricato su misura
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a legna: il Lègora m'ha portato, a suo
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bicchiere con loro; e m'ha fatto bene. ¶ Il
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in mente Calista. ¶ Non m'è facile descrivere Calista