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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896

concordanze di «ma»

nautoretestoannoconcordanza
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n’avea quasi riso.... Ma quella sera non più
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famigliare di altro volto?... ¶ Ma il vecchio parco che
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sì smorti alla luce. Ma quegli occhi cilestri invece
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poche volte, la zia, ma pur qualcosa di lei
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ritratto, certo, subito pensai. Ma come nessuno mai rimuoveva
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riteneva.... Avea quasi paura. ¶ Ma un giorno, a pranzo
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un altro quadro lontano ma non morto nella mia
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guardai spaventato. Ella pallida ma sicura scoperse lo zendalo
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tu la ricordi bene?... ¶ Ma non potei rispondere alla
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severo non esprimeva collera; ma nello sguardo col quale
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Sul suo volto pallido ma impassibile, ne’ suoi occhi
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ne’ suoi occhi severi ma tranquilli nulla potea io
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di vedere la cugina ma mi dissero che si
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La porta era aperta, ma dal di dentro una
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una visione di neve. ¶ Ma da un lato, per
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sappiamo, nulla, nulla, nulla. Ma lei non ritroverà più
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Ella non rispose nulla ma mi dette anche l
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accigliato più del solito, ma tranquillo, ora. Mi stese
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si avvicina a noi, ma prende tosto il largo
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oh questo no, certamente! ma, in compenso, in lui
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tutto il già fatto! ¶ Ma dunque egli non aveva
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Essa non era ricca ma buona e tanto bella
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furono felici. Ci amavamo. Ma fin dai primi giorni
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a lungo, poi mormorò: ¶ — Ma non troverà nessuno, lassù
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so bene.... so tutto, ma ditemi ove si passa
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fece mostra di ritirarsi. Ma rimasto dietro le piccole
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in una notte paurosa. ¶ Ma vano! di quella notte
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risuonò stridula nel silenzio, ma nessuno si fece vivo
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pace del Castello solitario. Ma non dicendogli nulla la
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Voleva visitare il castello: ma non osò poi entrare
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porta sprangata di ferro. Ma la vecchia toppa arruginita
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addormentate da tanti anni; ma sotto la polvere i
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vasetti e di scatoline. Ma sopra tutto la polvere
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gettò sull’inginocchiatoio singhiozzando. ¶ Ma da un angolo della
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un momento per riposarsi.... Ma il visitatore, con la
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imposta in ogni angolo. Ma quale abbandono di piante
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tremanti poi uscì, lento ma sicuro.... ¶ Sulla strada si
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Tonino! Egli tremava tutto, ma non di freddo: la
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mai certo preoccupato troppo! Ma una scolarina di quella
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tutto sole e verde, ma se non ne era
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il povero sior Tonino!... ¶ Ma la sua confusione era
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piene di more mature. Ma il povero sior Tonino
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maestoso della vecchia villa. ¶ Ma quel mattino il vecchio
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gli rivolgesse la parola.... ma non seppe mai ricordarsi
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allibì. ¶ — I versi, contessina? ma io.... ¶ — Zitto! è inutile
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egli, con voce mutata.... Ma fortunatamente si fermò subito
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Arte, rimastagli buona amica ma come lui invecchiata e
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metallo – di latta, forse – ma dipinta a foglie di
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bravi nel suo castello, ma fedelissimi; molti archibugi, e
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al suo guardacaccia fidato. ¶ Ma, questa volta, la ingenua
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comprese d’amarla fortemente. Ma, nello stesso tempo, un
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barba, dallo sguardo severo. – Ma egli era, per allora
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Conte Oldrado, dell’ardente ma rispettoso amore che le
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vita all’imprudente scudiero: ma il suo sguardo smarrito
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credendo a’ propri occhi.... Ma il dubbio più possibile
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rapirti con la forza, ma farti mia. Ci sono
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appassionate parole del giovane, ma, come rialzandosi Oldrado la
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scoppiettava ancora nel caminetto ma Maria, che non aveva
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il bacio della luna. ¶ Ma ad un tratto dal
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fresco amplesso dell’acqua. Ma essa è distratta dal
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nell’acqua dello stagno: ma le ninfèe son pronte
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e lamentarsi sulla sampogna.... ¶ * ¶ * * ¶ Ma ahimè! ecco, nell’alto
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il Sogno del Poeta.... ¶ Ma il bagliore nel cielo
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sente spuntare una lagrima.... Ma non c’è tempo
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da tutti, nel paese.... Ma vedrà, vedrà – concluse egli
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mi diceva il curato – ma che vuole? si muore
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certe occhiate alquanto sospettose. Ma quando il buon curato