Luigi Pirandello, Enrico IV, 1921

casa imperiale di Goslar. Ma in mezzo agli antichi

e quello dei compagni). Ma, scusate... questa sala... questo

mille e cinquecento ! ¶ Arialdo Ma che mille e cinquecento

mai). Oh Dio mio, ma allora è una rovina

un ragazzino! ¶ Bertoldo (arrabbiandosi). Ma me lo potevano dire

libri ho scartabellato! ¶ Arialdo Ma scusa, non lo sapevi

Adalberto di Brema? ¶ Bertoldo Ma che Adalberto! Sapevo un

voleva a dirmi...? ¶ Arialdo Ma forse credeva che lo

pareva che potessimo bastare. Ma lui cominciò a gridare

gli parve che morisse, ma che nella veste del

le mani la testa). Ma non ne so una

Ordulfo Uhm! «Bertoldo». ¶ Bertoldo Ma chi, Bertoldo? perché Bertoldo

facendo per avviarsi). Ah, ma io non la fo

Ci siamo ormai abituati. Ma chi siamo? - Nomi del

anche noi, per questo, ma così, di numero; perché

da cavarne non una ma parecchie tragedie, la storia

da rappresentare una parte; ma essi, almeno, non sapevano

vai a toccarli: quadri. Ma per lui ¶ accenna misteriosamente

Landolfo Oh, interpreto, bada! Ma credo che in fondo

voglio impazzire qua! ¶ Arialdo Ma che impazzire! Ti divertirai

Ti divertirai! ¶ Bertoldo Oh, ma dico, e com'è

sono due signori. ¶ Arialdo Ma le signore, le signore

Ordulfo (indicando il ritratto). Ma è quella lì, non

fidanzata del marchese. ¶ Arialdo Ma che sono venuti a

la vede, guai! ¶ Landolfo Ma forse ormai non la

gli altri, a Giovanni). Ma poi ci spiegherai! ¶ Giovanni

età con una violenta ma sapiente truccatura, che le

più a suo danno, ma a danno di lei

indulgente verso gli altri, ma chiuso e fermo in

non perché non vorrebbe, ma perché proprio non può

tuo ritratto! ¶ Donna Matilde Ma no! Guarda! Non sono

dicevo io. ¶ Donna Matilde Ma non avrei mai creduto

Poi, guardando la figliola: ¶ Ma come, Frida? ¶ Se la

Matilde Non ti sembra? Ma come non ti sembra

dovrei prestare? ¶ Donna Matilde Ma non gli dia retta

vetro. ¶ Dottore (ridendo forte). Ma no! Mi pare che

sua figlia. ¶ Donna Matilde Ma lui deve guastarmi sempre

che non venisse! ¶ Belcredi Ma se avete fatto tanto

abbia pazienza... ¶ Di Nolli Ma sì! Sta lì da

farselo eseguire? ¶ Donna Matilde Ma no, dottore! Ce lo

si fece la cavalcata. Ma poi ciascuno volle tenersi

al povero Belassi. ¶ Belcredi Ma che Belassi! ¶ Donna Matilde

tre mesi dopo. ¶ Belcredi Ma se non c'era

sì, mi servirebbe... ¶ Belcredi Ma se venne a me

Sì, sapevo di Canossa; ma dico la verità, non

poteva soffrirlo! ¶ Donna Matilde Ma non è vero! Non

mica antipatico. Tutt'altro! Ma per me, basta che

Ah lo so bene! Ma con lui, però, non

allora, più che mai. - Ma debbo fare una confessione

occhi si poteva credere. Ma sarebbe stato pericolosissimo. ¶ Dottore

compassato e così afoso! - Ma ero allora troppo giovane

aver compreso! ¶ Belcredi Sì, ma in un modo così

a freddo... ¶ Donna Matilde Ma che a freddo! Era

un po' strano, certo; ma perché ricco di vita

s'esaltava spesso veramente. Ma potrei giurare, dottore, che

finto, perché era sincero - ma come qualche cosa a

così per ridere, beninteso! Ma recitava benissimo, sa? ¶ Di

magnifico e terribile! ¶ Belcredi Ma fin da principio! Si

s'era impennato... ¶ Belcredi Ma noi non credemmo affatto

che cosa fosse accaduto; ma già era stato raccolto

dire... ¶ Donna Matilde Ah, ma che faccia aveva! Io

ne accorsi subito! ¶ Belcredi Ma no! Non dite! Non

anche lui, allora...? ¶ Belcredi Ma sì! Venne in mezzo

era più una maschera, ma la Follia! ¶ Belcredi Enrico

miei: è proprio questo... ¶ Ma all'improvviso s'apre

lui? ¶ Di Nolli (subito). Ma no! ma no! State

Nolli (subito). Ma no! ma no! State tranquille! ¶ Dottore

signor Marchese... ¶ Di Nolli Ma che scusa! Avevo dato

entrasse qua! ¶ Bertoldo Sissignore! Ma io non ci resisto

Nolli con viva costernazione). Ma dunque non è così

dice «secondare», signor Marchese? Ma che secondare! Quelli non

in fretta, con ansia, ma arrestandosi davanti all'uscio

Marchese? ¶ Di Nolli Avanti! Ma insomma che cos'è

Di Nolli (subito trattenendola). Ma no, Frida! ¶ Landolfo Signor

non ci sto! ¶ Landolfo Ma come non ci stai

si fa? ¶ Di Nolli Ma chiudete! Chiudete! Andate a

ancora armato? ¶ Di Nolli Ma no! che armato, dottore

A Frida: ¶ Scusami, Frida, ma codesto tuo timore è

Di Nolli (a Belcredi). Ma non è necessario che

io solo? ¶ Di Nolli Ma ci sono loro! ¶ indica

signora Marchesa... ¶ Donna Matilde Ma sì! Voglio esserci anch

io! Voglio rivederlo! ¶ Frida Ma perché, mamma? Ti prego

usato altre volte. ¶ Dottore Ma... ¶ Landolfo Non c'è

anch'io. ¶ Donna Matilde Ma non ho affatto bisogno

per tutto quest'oggi! ¶ Ma, appena li vede avviare

ducale: ¶ Permette? ¶ Donna Matilde Ma, Dio mio, non c

a ridere). Oh Dio! ma no; levatevi! Voi siete

pazienza... pazienza. ¶ Donna Matilde Ma no, meno male, il

ridere! ¶ Dottore (a Landolfo). Ma si fanno dunque molti

inchinarsi anche a lui, ma si volge a Landolfo

Landolfo, e dice subito: ¶ Ma non debbo in questo

dir male dei vescovi. - Ma questa infamia su mia

non ne avrei bisogno. Ma giova qualche segno esteriore

osservandole i capelli: ¶ Eh, ma vedo che...anche voi

come a dire: finta; ma senz'ombra di sdegno

assegna limiti alla volontà. Ma, dico, se si nasce

era la mia stessa, ma così orribile, che non

stessa, voi? Oh Dio, ma un giorno... - com'è

che opinione ne avevate...- Ma tutti, pur non di

gli altri, ne voi; ma solo un poco - poco

lo fate sul serio. Ma vi assicuro che per

Gregorio VII: non Pontefice, ma monaco falso! ¶ Ordulfo (con

sta un po' così, ma poi con altra voce

Arialdo e a Ordulfo: ¶ Ma io non so perché

il Belcredi. ¶ Landolfo (sottovoce). Ma perché voi, Maestà, vi

è Pietro Damiani? ¶ Arialdo Ma no, è un povero

lui, domani, da prigioniero. Ma guai a chi non

un filo di voce). Ma sì, sì, subito... ¶ Dottore

non m'abbia ricevuto. Ma poi voi due, dopo

Belcredi. Seguitano una conversazione; ma Donna Matilde si tiene

lei dice, caro dottore, ma questa è la mia

Non dico di no; ma creda che è soltanto

non consentendo. ¶ Ah sì...Ma non per la ragione

mi lasci dire, Marchesa. Ma dall'altro, molto più

Ho detto perciò puerile. Ma è poi complicatissimo in

una continua vigile diffidenza. Ma questo è tutto! A

non è questo! ¶ Dottore Ma come non è questo

è possibile... ¶ Belcredi (contemporaneamente). Ma che! ¶ Donna Matilde (ancora

m'ha riconosciuta! ¶ Belcredi Ma se parlava di vostra

Dei miei capelli tinti! Ma non avete notato che

allora», ero bruna. ¶ Belcredi Ma che! Ma che! ¶ Donna

bruna. ¶ Belcredi Ma che! Ma che! ¶ Donna Matilde (senza

parlare di lei! ¶ Belcredi Ma se non la conosce

Matilde (piano, con sprezzo). Ma che contagio! Sciocco! ¶ Belcredi

di Susa. ¶ D. Matilde Ma perfettamente! Perché io, non

com'egli mi ricordava - ma «così», bionda, mi sono

bionda o bruna? ¶ Belcredi Ma ha detto bruna, così

sarei dovuto venire io - ma non sarebbe dovuta venire

assorta, ora si riprende, ma smaniosa perché dubitante). No

un nemico: Pietro Damiani! - Ma se è intestata, che

stato di incipiente apatia, ma piuttosto da un morbido

malata che si lamenti). Ma com'è che ancora

da mezz'ora, almeno. Ma, al solito... ¶ Belcredi Forse

l'abito. ¶ Donna Matilde Ma s'e ho indicato

vincere la paura... ¶ Belcredi Ma non è paura, dottore

mio castello. ¶ Belcredi (ammirandola). Ma guarda! Ma guarda! Pare

Belcredi (ammirandola). Ma guarda! Ma guarda! Pare un'altra

ridere, che scoppio! Dico, ma che vitino avevi, mamma

per carità... ¶ Dottore Eh, ma dobbiamo prima aspettate che

a sera! ¶ Donna Matilde Ma perché te lo sei

Frida Ho visto, mamma. Ma, pieghe vecchie...Sarà difficile

per vedere... ¶ Belcredi (ridendo). Ma per l'abito, dottore

Da lì a qua? Ma lo raccatterà a pezzi

abiti e una mascherata. Ma se per lui, come

Belcredi Oh che scoperta! - Ma sì! - Guardate Frida e

non ci allontanasse! ¶ Belcredi Ma no! Da che? Se

io scherzi... ¶ Di Nolli Ma sì, Dio mio... da

voglia fare. ¶ Dottore (seccato). Ma lo vedrà! Mi lasci

Toscana! ¶ Dottore (c.s.). Ma è lo stesso! ¶ Belcredi

Matilde). Eh, per Dio! Ma dunque... ¶ Donna Matilde (rivoltandosi

Matilde Gliela devo! ¶ Belcredi Ma non mentite! Voi sapete

agli occhi degli altri, ma per offendere me. ¶ Donna

offendere me. ¶ Donna Matilde Ma chi pensa a voi

la comune. ¶ Donna Matilde Ma dobbiamo fingere prima di

tentennando il capo ironicamente). Ma sì, ne faccio a

in diffidenza, capisci? ¶ Belcredi Ma sì! Quantitè négligeable! ¶ Dottore

storia, che io sappia - ma lor signori sono certo

Landolfo Ecco, mi pareva! Ma egli dice d'averla

egli si immaginava. ¶ Belcredi Ma allora, a meraviglia, cara

uscio di destra. ¶ Frida Ma io comincio ad aver

vedevo prima... ¶ Di Nolli Ma credi che non ce

è furioso? ¶ Di Nolli Ma no! È tranquillo. ¶ Belcredi

far male... ¶ Di Nolli Ma sarà poi l'affare

un momento... ¶ Frida Già, ma là al bujo! con

tutta un fremito! ¶ Belcredi Ma i pazzi, cari miei

non lo sanno, purtroppo!) - ma hanno questa felicità di

Di Nolli (interrompendo, seccato). Ma che felicità, adesso! Fà

Non ragionano! ¶ Di Nolli Ma che c'entra qua

e vedendo sua madre? Ma lo abbiamo architettato noi

vorrebbe proprio un miracolo! Ma sanno che più ti

mi credono caparbio... ¶ Dottore Ma no, che caparbio, per

vuol far notare benevolmente, ma anche ironicamente, che così

mi è molto necessaria! Ma se voi ve la

veramente? ¶ Donna Matilde (smarrita). Ma sì, certo... ¶ Enrico IV

Non me lo dite! Ma perdio, Madonna, non vedete

deve saperlo! ¶ Donna Matilde Ma forse lei sì, lo

dubbio che l'ho - ma vi potrei giurare che

quasi mai. Sarà peccato, ma non la sento; proprio

scomunica non han nulla ma proprio nulla da vedere

è vergogna: mia moglie!) - Ma tutte, dicendomi d'essere

come smarriti nello sbalordimento: ¶ Ma guardatemi quest'imbecille qua

loro). Come! Che dice? Ma dunque? ¶ Enrico IV (si

Eh, altrimenti quello là, ma figuratevi se l'avrebbe

come li vogliono loro; ma non è mica una

il vostro, eh? Certo! Ma che può essere il

a suo modo. Eh, ma si formano pure così

esempio, che so? - «imbecille» - Ma dite un po', si

pazzo! ¶ Si fa terribile ¶ Ma allora, perdio, inginocchiatevi! inginocchiatevi

peso d'una parola? Ma è niente! Che è

qua è una burla: ma uscite di qua, nel

Eh...Bertoldo... ¶ Enrico IV Ma che Bertoldo, sciocco! Qua

di nuovo agli altri). Ma se vi ho sentito

di gioja: ¶ Oh Dio...Ma allora? ¶ Enrico IV (subito

Non sono più pazzo? Ma no. Non mi vedete

eh? ¶ Landolfo (c.s.). Ma dunque... oh Dio... ¶ Enrico

lo sgomento). È guarito? Ma sarà vero? Com'è

ridi? Sei ancora offeso? Ma no! Non dicevo mica

vero! Nessuno può crederlo! - Ma tutti stanno ad ascoltarmi

Sono calmo, vedi? ¶ Bertoldo Ma perché... forse, credono che

tranquillo! - Niente è vero! - Ma guardami negli occhi! ¶ Bertoldo

ecco, ebbene? ¶ Enrico IV Ma lo vedi? lo vedi

altri, facendosi coraggio, esasperato). Ma che prova? ¶ Enrico IV

po', li vede atterriti. ¶ Ma lo vedete? Lo sentite

loro può essere tutto. - Ma voi dite che non

vedete e lo toccate; ma uno ignoto a voi

è di lui solo, ma di tutti. Poi egli

lì attorno alla tavola. Ma non così! In belli

un pover'uomo qualunque? Ma guardate, guardate che magnifico

di tanto in tanto; ma così, per come siete

bello! ¶ Enrico IV Bello, ma basta! Ora che lo

famoso spadaccino? M'infilzerà...Ma vedremo, vedremo... ¶ Si sente

po' più forte): Enrico... ¶ Ma sporgendo un po' il

Ho paura! ¶ Donna Matilde Ma di che? Guardalo! Se

s.). Non è vero? Ma che dite? Guarito? ¶ Dottore

quanto a me... ¶ Belcredi Ma sì! Ce l'hanno

più indignato che stupito). Ma come? Se fino a

madre appunto! ¶ Enrico IV Ma è morta a me

costernata, guardando gli altri!). Ma che dice! ¶ Dottore (impressionatissimo

signori miei! ¶ Belcredi (sdegnato). Ma che delirio, Dottore! Riprende

da Enrico IV... ¶ Belcredi Ma basta ormai con codesta

dargli retta, più forte). Ma l'hanno detto loro

parati così? ¶ Donna Matilde Ma statevi zitto! Chi pensa

guarito! ¶ A Belcredi: ¶ Ah, ma non per farla finita

indica il Dottore. ¶ Belcredi Ma sì, lo so! E

insieme, della Marchesa? ¶ Belcredi Ma dove vuoi! Vorresti rimanere

capitata! ¶ Enrico IV Già. Ma vedi? È che, cadendo

per esempio... che so! Ma supponi nel cuore della

a te pare! ¶ Belcredi Ma no, io non dico

sia sonno o veglia, ma sì, sono sveglio; tocco

IV, non più così, ma a braccetto con te

amici della vita? ¶ Belcredi Ma no! Che dici? Perché

Matilde Chi potrebbe più...? Ma neanche a pensarlo! Se

una disgrazia! ¶ Enrico IV Ma se già mi chiamavano

capelli sulla nuca. ¶ Belcredi Ma li ho grigi anch

non solo i capelli, ma doveva esser diventato grigio

e sparecchiato. ¶ Belcredi Eh, ma gli altri, scusa... ¶ Enrico

Matilde (subito, con orrore). Ma questo lo so adesso

uno scherzo! ¶ Donna Matilde Ma chi fu? Chi stava

più una burla, no; ma una realtà, la realtà

veramente da pazzo! - Ah, ma vi accuso io, ora

Scoppia a ridere. Ridono ma sconcertati, anche gli altri

del suo sogno; immemore: ma subito vi so dire

si sforza di contenere). Ma se non foste pazzi

cimentare. ¶ Voltandosi a Belcredi: ¶ Ma che vuoi che m

e come siamo adesso?» - Ma io non sono un

scherzo che loro credevano; ma questo terribile prodigio: il

mentre tutti gridano atterriti; ma come accorrono per strappargli