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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, I racconti, 1952

concordanze di «ma»

nautoretestoannoconcordanza
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1952
ammirazione per la rumena ma anche di tutti gli
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1952
stata scarsa e limitata. Ma preferibile sempre all’innocente
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sembrava di non meritarla. Ma questa scena di commozione
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1952
la spalliera della sedia. Ma la Coceanu, cogliendo la
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1952
stava per nascere. Chimericamente ma con precisione allucinata, vide
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1952
che ella volesse osservarlo. Ma poi, respinta la sedia
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1952
resistenza, verso la scala. Ma la Coceanu aveva provato
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1952
sapere della sua disgrazia. Ma intanto il pallore di
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1952
di lui, senza violenza ma con una delicata autorità
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1952
era seguito lo sdegno. Ma poi, prolungandosi la malattia
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1952
infuori del fatto principale. Ma capì che ormai sarebbe
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1952
per i servizi mattutini. Ma io mai più rivedrò
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1952
stata sulle sue labbra, ma altre vi suonavano continuamente
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1952
rappresentazione che lo interessasse. Ma tale malignità non avrebbe
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1952
e per gli altri. Ma di quel tempo e
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vicini se ne accorsero, ma pensando che si sarebbe
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1952
ragione non passarono inosservate; ma la gente, pensando che
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1952
grado di prendere nulla. Ma spesso si tradiva quando
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fumava sebbene gli piacesse. Ma accettava di buon grado
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1952
bella. Pretendeva di amarla, ma in cuor suo riconosceva
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con lei, subito accettava. Ma poi, per telefono, si
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1952
conosceva la sua avarizia ma sapendosi matura aspettò di
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1952
si accresceva ogni anno. Ma con questa lagnanza diffusa
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1952
riuscì a farsi credere ma persino compiangere. E poiché
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1952
patina grassa e scura. Ma se il visitatore varcava
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1952
grandi e alte sì, ma piene di povere suppellettili
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1952
aria piena di fumo. Ma il giorno dopo la
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1952
il gusto di vivere. Ma ciò che la consumava
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1952
altre simili chincaglierie devote; ma della sua salute fisica
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1952
parlava e lei rispondeva, ma distrattamente e spesso a
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1952
Tullio che era avaro ma non austero si lasciava
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1952
soltanto che era buono. Ma in quest’aggettivo, che
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1952
allora con tanta ostinazione, ma anche di odiarla con
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1952
bevo e dormo bene, ma chi non fa lo
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1952
erano rari, per fortuna, ma bastavano a dargli un
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1952
tanta fatica era pervenuto. ¶ Ma verso il trentesimo anno
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1952
da un riserbo ostinato. Ma il portamento superbo della
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1952
giungeva fino a terra; ma non inchiodata e tesa
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1952
che i De Gasperis, ma soprattutto la moglie, avrebbero
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1952
un rispetto persino esagerato. Ma poi, una volta seduti
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1952
impaccio e di malinconia. Ma per Tullio avevano un
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1952
giuocatori e di lei. Ma certo il suo atteggiamento
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1952
e di avara prudenza. Ma gli argomenti di questi
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1952
distante e poco loquace, ma anche eccessivamente soggetta al
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1952
scotta e si screpola ma non si abbronza mai
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1952
per offenderla ed umiliarla. Ma ora, in queste condizioni
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1952
soltanto fisico e involontario ma anche, in certo modo
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1952
modo, morale, e consapevole. Ma questa particolare sensibilità si
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1952
sulla scienza già acquistata, ma anzi l’aggiornava continuamente
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1952
e i quaranta anni, ma senza più alcuna freschezza
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1952
becco di una tartaruga. Ma nonostante questo sorriso mellifluo
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1952
lei stessa pienamente persuasa, ma che le faceva lo
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1952
per sarta o modista, ma come una gran signora
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1952
sarebbe tornata mai più. Ma il Vittoni non si
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1952
pareva piena di significato. Ma non osava confessarsi quale
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1952
alla casa di Gemma. Ma il Vittoni non volle
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1952
di essere in pericolo, ma alla fine gli altri
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1952
osservava lucidamente la prima ma pareva affatto impotente ad
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1952
voleva tornare a casa. Ma il Vittoni, e poi
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1952
erano un po’ brutali ma nulla avevano di meschino
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1952
ella era stata virtuosa ma quali vantaggi ne aveva
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1952
raggiungere certi suoi fini. Ma, come l’uomo esperto
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1952
egli provava tale sentimento. Ma nello stesso tempo provò
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1952
sconosciuto, lo trovi comodo ma non sa se dopo
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1952
disgusto e il rimorso. Ma la Coceanu non le
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1952
assillò tutta la giornata; ma tornata nel pomeriggio, con
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1952
sogghigno ironico del giovane. Ma, alfine, dopo che il
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1952
se gli aveva ceduto; ma la Coceanu con la
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1952
a volo il carattere ma, per tornaconto, ne aveva
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1952
preferito non parlarne affatto, ma la Coceanu, impudicamente, l
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1952
disinteressata e persino materna, ma in realtà oscura e
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1952
rivoltò contro questa indiscrezione. Ma fu una rivolta di
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1952
ella disse con calma; ma la mano grassoccia, di
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1952
modi... sei un’ingrata... ma sta’ attenta perché io
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ad estorcere qualche beneficio. Ma l’uomo che, dopo
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1952
minaccia e di odio. Ma Gemma, come la più
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1952
delle camerette della Coceanu. Ma la rumena che dopo
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1952
tanto brutale e incolto. Ma Gemma gli rispose con
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1952
mai amato il Vittoni, ma neppure, nonostante la sua
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1952
erano lustre di pioggia ma pioveva tanto sottile che
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1952
la presenza di lei. "Ma dà il caso," insistette
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1952
saresti capace di raccontare...?" ¶ "Ma per carità," protestò la
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1952
mellifluo. "Va bene," disse, "ma intanto lascia che ne
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1952
più paura né indignazione, ma soltanto un senso acuto
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1952
vicina a diventare pazza. ¶ Ma la paura di perdere
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1952
Vagnuzzi si sarebbe opposto. Ma un po’ per amore
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1952
Vagnuzzi non le credeva ma si divertiva. Quel giorno
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1952
confidenza e l’amicizia. Ma Gemma non la intendeva
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1952
sua angoscia, chiedere consiglio. Ma poiché ebbe veduto la
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1952
le fece molte carezze, ma poi, cambiato discorso, venne
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1952
che poteva la evitava. Ma per quanto si isolasse
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1952
fredda e umida, indolore ma inguaribile, che si ha
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1952
i rumori l’opprimevano, ma il solo sentimento che
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1952
che la Coceanu esistesse. Ma dov’erano i segni
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1952
possono allontanare o sopprimere. Ma anche un mondo ideale
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1952
Non ne era consapevole, ma l’odio contro la
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1952
il disprezzo di Gemma, ma nello stesso tempo le
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1952
che le si offrisse. Ma Gemma sorrise sdegnosamente: "Quanto
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1952
che sfiorava la freddezza. Ma poi, appena uscita la
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1952
più ululati e lamenti ma sibili bassi, lunghi e
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1952
la strada di circonvallazione. Ma, invincibilmente, lo sguardo le
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1952
calcoli e senza bugie. ¶ Ma un giorno, verso la
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dice che è spiacente ma per quest’estate non
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1952
Luisa continuerete a vedervi... ma non più alla villa
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soltanto per quest’anno ma anche per gli anni
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1952
conveniva ai suoi piani. Ma il carattere di Gemma
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1952
a causa di lui... ma ormai a cosa serve
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1952
ti arrabbi? tanto vale..." ¶ Ma la figlia furente non
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1952
vani e impotenti rampogne; ma senza altre conseguenze. "Cosa
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non m’importa nulla... ma di Paolo sì... facciano
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pure quel che vogliono ma non mi tocchino Paolo
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1952
questo te lo giuro..." ¶ "Ma povera Gemmina mia," domandò
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1952
impossibile questo vostro matrimonio... ma tu, se mi vuoi
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1952
tono grave della madre. Ma ostinata, fiutando non sapeva
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1952
un grande dolore..." incominciò. ¶ Ma la figlia la interruppe
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1952
su e pareva dubitosa. Ma le ultime parole di
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1952
fosse stata veramente innamorata, ma, fredda e ambiziosa, non
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1952
Non se lo confessava ma quasi rimpiangeva di non
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1952
matrimonio: si sarebbero divisi, ma per il mondo sarebbe
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1952
che il pianto finisse, "ma che vuoi farci, Gemmina
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1952
pena di vivere, ormai. Ma, rassegnandosi di nuovo, tacque
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allora... e voleva sposarmi ma la famiglia non volle
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ci fu alcuna risposta. "Ma vedrai che l’anno
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più recenti, già infelici, ma a quelli remoti dell
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1952
Gemma richiudendo gli occhi. ¶ "Ma dici sul serio?" ¶ "Sì
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1952
aveva rinunziato alla gita, ma, sedutosi al tavolo, era
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1952
per tutta la vita. Ma vinse subito questo smarrimento
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e la gente semplice. Ma Gemma che della serenità
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1952
amo, almeno per ora... ma sento che col tempo
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1952
a non amarlo mai. Ma vennero pronunziate con un
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1952
vero, della primitiva albagia ma anche di affettuosità, Gemma
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1952
distratta gli rispondeva appena, ma senza asprezza né impazienza
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partite meditate e combattute. Ma le avvenne di odiare
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1952
non erano neppure sue ma pescate in certi giornaletti
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1952
tacque, seppure a stento. Ma la terza non resistette
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1952
ispirò un enorme stupore. Ma non ebbe il tempo
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1952
di non averle invitate. Ma alla fine, cedendo al
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1952
due sorelle della villa. Ma tornati che furono verso
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1952
anche un giardino quadrato, ma era brullo, con poca
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1952
librarsi su mezza provincia. Ma non si era accorto
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1952
perché non le piacesse ma perché gli spettacoli non
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lugubre apparato di funerale. Ma a Gemma che non
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si scelgono a caso ma secondo le passioni che
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e di ottima famiglia. Ma se qualcuno si fosse
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1952
io quando ero giovane..." ma sempre si tratteneva e
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e usciva dalla stanza. Ma, nella sua camera, spento
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si guardano senza vederle. Ma d’improvviso questa indifferenza
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pareva anche più afosa, ma mancavano quell’accecante riflesso
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quella che già conosceva ma un’altra, a lui
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dei loro consueti rapporti. Ma nello stesso momento i
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disse a testa bassa; ma pur rassettando il vestito
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civetteria malsicura e scherzosa. "Ma visto che tu mi
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erano scambiati fin’allora, ma la novità era nella
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nascondere i propri sentimenti ma anche senza mai esprimerli
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colline, dietro la villa. Ma per quanto si sentisse
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si decise e bussò. Ma con sua sorpresa, non
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e di ottima famiglia. Ma l’amica alzò le
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di tirarlo nella discussione. Ma egli si schermiva dal
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1952
piuttosto che di amore; ma Gemma si trovava in
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sogni sciocchi e semplici, ma, nutriti di tutta una
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quasi consolata, si addormentò. ¶ Ma il giorno dopo, levatasi
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che ridere e scherzare. Ma questi ultimi con maggior
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tornava da sua madre. Ma costei, per avere le
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suo lavoro di cucito. ¶ Ma quell’anno la solita
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gli agi dell’estate. Ma questa volta per poco
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1952
non pareva altrettanto convinta, ma, vedendo Gemma così infatuata
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dal campo della ricerca. "Ma è mai possibile che
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1952
a cercare tanto lontano." "Ma chi?" "Ma Paolo, diamine
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tanto lontano." "Ma chi?" "Ma Paolo, diamine, come mai
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è vero, sono felice." Ma il tono non era
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il suo vero stato. Ma quest’impressione fu di
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essere messa in dubbio. Ma la madre non si
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inseccolito come un vecchio. Ma dietro le grosse lenti
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già considerato un maestro, ma Gemma che non lo
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dormivano fuori di casa; ma quell’inverno non vi
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1952
che gli erano familiari. Ma Gemma, tutta presa dai
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1952
malinconicamente, passò l’inverno. Ma, verso marzo, giunse a
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1952
davvero ad amare Gemma. Ma nelle sue Gemma non
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né pensate né sentite ma che la inebriavano fino
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prima all’ultima parola, ma scritte di getto e
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che si era imbellita. Ma soprattutto dal Vagnuzzi che
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da solo a solo. Ma non così piano che
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piace... vuol cambiare camera?" ¶ "Ma no, ma no..."; il
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cambiare camera?" ¶ "Ma no, ma no..."; il Vagnuzzi smanioso
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eravamo abituate a lei..." ¶ "Ma no, ma no," disse
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a lei..." ¶ "Ma no, ma no," disse a questo
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subito?" ¶ "Anche subito." ¶ Agitato ma contento, il Vagnuzzi si
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forse non mi crederà ma ho un’ansietà che
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asserì senza alcuna modestia ma anche senza vanità, con
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atto a ispirare fiducia. Ma sebbene non fosse in
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ella avesse osato sperare. ¶ Ma restava il fatto che
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appena incominciata della figlia, ma non per pentirsi dei
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1952
gli occhi di Girolamo. ¶ "Ma a causa di quello
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altri due di seguirlo; "ma in tal caso, ragazzo
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1952
casa di correzione, questa, ma una clinica... Noi ci
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da un orlo oscuro; ma nella terza radiografia la
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1952
condizioni?" incominciò il ragazzo; ma l’altro lo interruppe
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1952
le bianche colline, riapparivano. Ma Girolamo guardava questo festoso
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ferme dietro la sua. Ma finirla con che cosa
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1952
in qualche disturbo fisico. Ma i medici dai quali
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1952
il giorno della liberazione"; ma, il mattino dopo, destandosi
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1952
non tutti e due ma solo un occhio per
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1952
perché, tutto pare finito." Ma, nonostante la vuotaggine e
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bella posta le prolungava. Ma bisognava poi uscire una
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non c’era selciato ma un fango spesso attraversato
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1952
state aggiustate e disposte. Ma il malumore che gli
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1952
il battito del desiderio; ma in realtà era per
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1952
non vuol più mangiare." "Ma quale bestia Renzo?" domandò
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1952
Lorenzo a queste domande, ma, guardandola, l’occhio reso
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1952
occhi verso il petto. "Ma Renzo," chiese poi sorridendo
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1952
sulla guancia del giovane. "Ma che hai?" tornò a
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1952
per un poco considerandolo: "Ma io ti voglio bene
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1952
sua sincerità era palese; ma facendo risentire a Lorenzo
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1952
donna faceva ogni cosa. Ma a Lorenzo irritato parve
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1952
verso il letto. ¶ Meravigliatissima ma ormai pienamente sicura di
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1952
momento senza aprir bocca: "Ma sei diventato pazzo," disse
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1952
provare vergogna né umiliazione ma soltanto noia, a lui
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1952
parte del letto. "Arrivederci, ma mi raccomando, curati," ella
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1952
con un risentimento bonario ma fermo, dalla soglia. Un
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1952
automobili, stridori di tramvai ma il suo pensiero restava
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1952
domanda gli pareva assurda ma nello stesso tempo sentiva
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1952
la mano per cogliere; ma oltre ad una specie
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1952
Non vivo," pensò improvvisamente, "ma sogno; quest’incubo non
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1952
che non è incubo ma realtà; e un giorno
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1952
non può non venire." Ma il freddo della notte
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1952
non guardavano sul vicolo, ma su certi orti incolti
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1952
e umile nei modi; ma le mani lisce, piccole
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1952
di cipria sulle guance, ma si capiva che un
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1952
all’aria, senza fervore ma anche senza distrazione, muoveva
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1952
labbra in complicate preghiere. Ma non era completamente massaia
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1952
anzi sfiorava la bruttezza, ma aveva quei lineamenti nobili
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1952
effimere e senza salute. Ma di tutte le apparenze
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1952
periodi di pochi giorni, ma erano ricordi lontani e
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1952
compagnia e la governante. Ma in cambio aveva il
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1952
borioso, gretto, completamente arido, ma a Gemma, avvezza ad
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1952
lei avrebbe saputo dirlo. Ma sia che la prima
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1952
ricordo delle passate sconfitte. Ma come un uomo politico
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1952
un uomo politico vinto ma non domo che vede
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1952
non solo erano leciti, ma anche, in certo modo
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1952
libri e di cultura, ma restava egualmente fedele allo
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1952
Girolamo si tirò indietro. Ma il suo aspetto era
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1952
entrare. ¶ Era la posta. Ma quel gesto della ragazzetta
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1952
in presenza del Brambilla. Ma certe rapide chiaroveggenze, non
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1952
poco il suo pensiero, "ma tanto sono perduto... a
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1952
innocenti di una volta; ma il pallore, l’immobilità
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1952
sua impresa di seduttore. ¶ Ma nel corridoio, mentre l
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1952
Invidia non ne provava, ma piuttosto una vergogna acuta
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1952
e piangere o dormire; ma soprattutto non udire, non
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1952
credeva di dover congratularsi; ma fu interrotto dal Brambilla
250
1952
qualche bella donnina." ¶ "Sì... ma nei primi tempi," insistette
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1952
stare attento..." ¶ "Perché attento? ma mi faccia il piacere
252
1952
di questo suo stato, ma, come per sfida, mostrarsene
253
1952
che stava per compiere. ¶ Ma i giorni che seguirono
254
1952
tra un sole sfarzoso ma labile e subitanei e
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1952
a dire al Brambilla, "ma non ho alcun desiderio
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1952
rispose il commesso viaggiatore, "ma io preferisco camminare e
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1952
di confidarsi al Brambilla ma poi ci rinunciò; e
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1952
essersi di nuovo aggravato. Ma Girolamo considerava tutti questi
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1952
sua mente, è vero, ma gli si presentò spesso
260
1952
ora addensandosi, ora disperdendosi, ma sempre conservando quel suo
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1952
alla sua piccola amica, ma non ci riusciva e
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1952
ravviarsi i capelli scomposti; ma fu fermato in questo
263
1952
e ora sta meglio... ma lei signor Girolamo non
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1952
ancora una delle sue?" ¶ "Ma sì," disse l’austriaco
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1952
solito." Non voleva confessarselo, ma, in verità, quel che
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1952
che non li riguardano..." ¶ "Ma che c’entra Joseph
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1952
certi giornali, si voltò: "Ma stia zitto," interruppe, "si
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1952
non dovremmo forse abbracciarci?" ¶ Ma il Brambilla che aveva
269
1952
letto, dir qualche cosa, ma non ne ebbe il
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1952
il coraggio di respirare..., ma poi ciò che è
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1952
sode e non brutta, ma dotata di una particolarità
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1952
invincibili virtù di convinzione, ma gli bastava guardare a
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1952
persino di aprire bocca. ¶ Ma nel momento in cui
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1952
che musica... Desidera altro?" ¶ "Ma come," insistette Girolamo che
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1952
professore il giorno dopo, ma, nella sua sincera indignazione
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1952
Non se lo confessava, ma quel che lo faceva
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1952
che già dormiva profondamente. Ma subito incominciò a fare
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1952
possibile continuare la cura, ma pensa, riflette con ostinazione
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1952
approvazione di suo padre; ma bisogna portare la notizia
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1952
si ripete, "bisogna fermarsi." Ma la discesa continua, e
281
1952
i suoi occhi sbarrati, ma quell’ululato del sogno
282
1952
nella direzione della porta, ma il letto non si
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1952
si fosse fatta donna, ma abbandonò subito questo progetto
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1952
di sole non caldo ma straordinariamente limpido e rutilante
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1952
di qualsiasi originalità creativa, ma buon chirurgo, dotato soprattutto
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1952
risate, certe bonomie rare ma sempre adoperate a tempo
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1952
È brusco, si sa..., ma quanta bontà c’è
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sofferenza avrebbe voluto gridare. ¶ "Ma se debbo andarmene," gli
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possibile ricondurre in vita. Ma poi il torso ebbe
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per fortuna" egli pensò ma la bocca semiaperta in
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vino tra le labbra. Ma la testa dondolava, dalle
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Ci fu un silenzio. "Ma copritela," gridò ad un
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gli facevano circolo intorno, ma non erano abbastanza stretti
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di quel corpo disteso. ¶ "Ma è roba da matti
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Ripandelli, "con la bottiglia... ma cosa ti ha preso
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morta, questo lo sapevano, ma l’idea di aver
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sarà condannato per omicidio ma noi qualche annetto per
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ci fossi mai venuto!" ¶ Ma Jancovich aveva troppo evidentemente
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un angolo, quel corpo. Ma alfine si scossero, discesero
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possedeva nulla mio padre... ma scarpe grosse e cervello
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sfuggiva, era profondamente umiliato. ¶ "Ma che colpa ha mio
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per lo meno benestante, ma non un sol momento
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da rispondere e taceva; ma il Brambilla non per
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nella stima dell’uomo. Ma questo ingenuo calcolo dovette
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amore in questo momento? " ¶ "Ma... non credo che mia
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amanti..." avrebbe voluto gridare; ma tale era la sicurezza
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contegnose, fanno le santarelle, ma appena papà e mamma
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Perché?" rispondeva il Brambilla, "ma perché è vero... Io
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al punto di dire: ¶ "Ma in compenso mia sorella
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dà niente per niente." ¶ "Ma non ho mai detto
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certo penserei molte cose." ¶ "Ma lei non l’ha
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in diritto di disprezzarlo... ma sa lei che Joseph
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so se mi spiego... ma che non si sposano
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signorina, signor Brambilla," rispondeva, "ma forse lei ha ragione
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grosse mani dell’infermiere, ma gli pareva, con questa
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di otto mesi prima. Ma l’artificiosità di questo
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non sapeva quale misfatto; ma il Brambilla era implacabile
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fronte bagnata di sudore. Ma poi si accorgeva che
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dell’estensione della nevicata. Ma se la neve per
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col quale le trattava. Ma, come s’è detto
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mai avuto alcuna avventura" ma la vergogna di rivelare
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quando era in fasce..., ma se è appena nato
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se è appena nato... ma mi faccia il piacere
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confuso e goffo, rideva; "ma lei no... lei non
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cuore aveva saputo conquistarlo. ¶ Ma il Brambilla, tutto piegato
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e non pareva convinto: ¶ "Ma neppure quella, Joseph," protestò
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confusione finiva per addormentarsi. ¶ Ma questa attrazione che il
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stima o di amicizia, ma soltanto di crudele passatempo
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mai non pure sedurre, ma persino osar guardare con
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nella posizione più imbarazzante. Ma queste esitazioni morali vennero
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giocava meglio del Brambilla, ma quel giorno i suoi
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Brambilla sogghignante e trionfante; ma un sarcasmo bene azzeccato
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a tutti i costi. Ma ad un tratto s
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nuove e spaventosamente assurde. ¶ Ma appena fu in quella
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che bisognava essere cinici; ma, in buona fede, credeva
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modo queste sue tenerezze. Ma il braccio restò come
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fondo alle tasche vuote. ¶ Ma ora, pur tenendo l
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spalle dei pugilatori stanchi. Ma sul suo viso calmo
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sulle ginocchia dell’amante, ma essa non si curava
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Non se lo confessava, ma l’avrebbe amata di
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mia povera Maria Teresa, ma ti resto io) se
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giovinezza e la bellezza. Ma se levava gli occhi
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o col suo lavoro. Ma il giovane non l
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gesto, non più amante ma donna di casa. Poi
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improvvisamente si fece notte; ma restarono entrambi muti e
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fino a mezzo polpaccio. Ma nei caffè-concerto floreali
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guance non conoscevano belletto, ma, pudiche, sapevano tingersi di
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labbra non erano dipinte, ma, lustre e tumide, tentavano
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né di finte ciglia, ma, innocenti, le prime stanchezze
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giovane le guardò appena. Ma trasse soppesandola sul palmo
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finirò in quel modo. ¶ Ma il giovane si mise
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non sarebbe morta violentemente, ma nel suo letto, di
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cattive cercava di abbracciarla; ma, fermamente, dissimulando appena la
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minuto? un minuto solo?" Ma evidentemente la persona all
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per la prima volta; ma non rispose nulla. Il
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parve anche che tremasse. Ma giunti nella cucina la
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la donna che amava. Ma già Maria Teresa sedeva
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gelosia di poco prima, ma questa volta tutta mescolata
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molto ricco," ella concluse, "ma mi rifiuta anche quel
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come per qualche sventura, ma non sapeva quale. "Hai
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bisogno... un estremo bisogno!" ¶ "Ma per che farne?" egli
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certamente anche dei fiori, ma perché? Per niente, disse
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giù per la stanza. "Ma siccome non vuol darmi
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più denaro, doveva lasciarla. Ma nel momento che liberava
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Non era più raggomitolata ma distesa sul dorso, con
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di scorgere le lagrime, ma un riflesso di luce
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è accaduto proprio nulla." Ma dopo un momento, chiudendo
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nobiliari di secondaria importanza, ma decorativi, avrebbero poi dato
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lustro aristocratico alla festa. Ma all’ultimo momento, quando
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a farle una visita, ma qui no..." ¶ I compagni
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giacche grosse maglie policrome. Ma là, attraverso i vetri
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non era una principessa, ma a quanto si diceva
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stupidaggine le venisse detta; ma per civetteria rispose: "Voialtri
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Brutta strega," pensò Ripandelli; "ma no," riprese ad alta
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La frase era forte ma la donna l’accettò
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una donna ancora giovane ma, davanti, la scollatura del
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mia," cantava sentimentalmente Ripandelli; ma ad un tratto il
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si divincolò, tutta rossa, ma poi subitamente rise e
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disse la principessa ridendo. Ma dopo molte insistenze, acconsentì
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fatta? " domandò, a Ripandelli. Ma il giovane storse la
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dico, lasciatemi," intimò divincolandosi. Ma il giuoco aveva eccitato
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disperazione e la vergogna. Ma questa resistenza, invece di
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cinque uomini di agire. Ma Ripandelli gridò: "Afferratela che
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di punzecchiarla, di tormentarla. "Ma questa volta ti vogliamo
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debbo andarmene," disse agitata. ¶ "Ma," domandò Gianmaria, chinandosi per
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mettendogliela intorno le spalle "ma non dovevi dirmi in
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su quanto era accaduto, ma in realtà non pensava
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dal letto, salvare Santina, ma non si sente abbastanza
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più accanto a lui ma seduta alla sua scrivania
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levarsi, di prestargli aiuto, ma è come parlare a
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Egli rende l’abbraccio, ma con gli occhi non
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giù le coltri rovesciate, ma non può, strangolato com
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era dubbio, era desto, ma sul guanciale, miracolosamente, fioriva
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respiro; tese l’orecchio, ma non gli giunse che
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nella sala da pranzo. Ma era tardi, e non
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era quasi sentito mancare. Ma appena la direttrice fu
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gita fuori di Roma, ma sarò di ritorno nel
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questo momento, morirei contenta..." ¶ "Ma ieri sera," obiettò Gianmaria
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era ieri sera," rispose, "ma oggi capisco che non
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un lungo suono sbuffante. ¶ "Ma ieri sera," insistette con
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l’ho dimenticato," soggiunse, "ma che aiuto puoi darmi
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smanie della sera avanti. "Ma no, ma no," ripeté
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sera avanti. "Ma no, ma no," ripeté gemendo, "certe
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avrebbe accettato con entusiasmo. "Ma tu mettimi alla prova
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mai nulla di positivo." ¶ "Ma lo so, lo so
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so che non potrai." ¶ "Ma prova a dirmelo..." ¶ Di
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far questa vita infernale... Ma per fortuna ho un
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tremila lire. Impacciato, annoiato ma insieme incapace di pensare
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a metà, "vogliamo andarcene?..." ¶ Ma Gianmaria la trattenne per
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con una severità fraterna ma inflessibile, costringendola a risedersi
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guardò falsamente: "A casa..." ¶ Ma gli occhi di Gianmaria
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fai?..." ¶ "Dammi quella borsa!" ¶ "Ma no..." ¶ "Ma sì..." ¶ Lottarono
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quella borsa!" ¶ "Ma no..." ¶ "Ma sì..." ¶ Lottarono un poco
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fatto male ai polsi. " Ma Gianmaria non l’ascoltava
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so perché, mi vergogno..." ¶ "Ma perché vergognarti? E di
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alle cure della mamma... ma se trovassi tremila lire
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e cercarmi un lavoro... ma se non lo trovo
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sperando in tempi migliori... Ma ora non ho più
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sono commosso," pensava Gianmaria. Ma aveva gli occhi bagnati
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quella specie di santa. "Ma di che cosa è
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quasi certamente avrebbe rifiutato. Ma allora a chi? "Non
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ne vorrebbero proprio tremila... ma lascia andare." ¶ Erano appunto
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per quando ti servono..." ¶ "Ma, non so," ella rispose
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una moneta sulla tavola. ¶ "Ma perché così presto, si
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silenzio fuori della pasticceria. ¶ Ma quando furono nella strada
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sapeva di agire generosamente, ma, per modestia, non amava
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il virtuoso, il benefattore, ma poi, in sostanza, cerco
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le cingesse la vita. "Ma sai, per ora non
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non me la sento... ma dopo, quando avrò lasciato
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magari ti farebbe impressione, ma poi non ci penseresti
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mezza età, senza livrea, ma con il colletto duro
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dal bavero della giacca, ma sia confusione, sia affettazione
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si alzò in piedi. "Ma sicuro, lei Negrini non
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distanza Gianmaria e Santina. Ma sulla soglia la ragazza
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avvicinandosi sollecita a Gianmaria, "ma siccome ho paura che
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motivo di tanta agitazione. "Ma no... non c’è
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così aspra e intollerabile. Ma appena scomparsa la ragazza
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pensò allontanandosi nel corridoio. "Ma queste sono parole... intanto
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dal soffitto in pendenza. Ma se la stanza era
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voltata al suo ingresso. Ma poiché il ragazzo le
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soltanto da una settimana... ma non resti in piedi
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ed eccole il conto... ma, ripeto, non c’era
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non gli interessava molto, ma, sempre per quell’ansietà
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di tendergli le labbra. Ma la donna scambiò questo
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suo sgabello, "compiango lei, ma compiango anche più la
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non seppe cosa rispondere, ma di nuovo l’immagine
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non sfuggì alla donna. ¶ "Ma lei sta poco bene
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di toccarle la fronte... ma sa che lei scotta
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per rettificarne la temperatura. Ma a questa vista, Gianmaria
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mi senta poco bene... ma niente termometro... piuttosto, guardi
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simpatica, questo è certo, ma alla larga!... poco mancava
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alle sollecitudini della direttrice, ma non senza una punta
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fissi sopra le dispense. Ma invece di vedersi comparire
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disse poi facendosi seria, "ma ho detto a mamma
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per forza, il bricconcello!" ¶ Ma già il giovane, pieno
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spaventata verso la porta. Ma sedette di buon grado
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la bretellina del vestito. Ma allora, in una maniera
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indietro e la guardò. ¶ "Ma che cosa vuoi dire
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Non posso... non posso..." ¶ "Ma perché?... che cosa non
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Gianmaria con occhi trasognati: "Ma se te lo dirò
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gemere e a piagnucolare. ¶ "Ma poiché te lo prometto
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la stanza, come invasata. ¶ Ma Gianmaria si era ricordato
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ancora protestare e piagnucolare, ma questa volta Gianmaria era
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guardando non il ragazzo ma tutt’intorno per la
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bisogno di nulla grazie." ¶ Ma la direttrice non pareva
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Gianmaria corse ad aprirlo, ma prima ancora che avesse
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e trascinarla sul letto. Ma questa volta venne respinto
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ribatté la ragazza imbronciata. Ma non tornò sul canapè
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gemeva e sospirava lamentosamente. Ma quando, come prima, egli
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si adoperò per risollevarla. Ma ogni suo sforzo sarebbe
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con una franchezza brutale. "Ma quella donna che sta
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non voglio più farlo..." ¶ "Ma come per far denari
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la punta delle dita, ma gli uomini si sa
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cose, era profondamente stupito. "Ma questo si chiama truffare
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te," incominciò a gemere, "ma io non voglio, non
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Gianmaria non la odiava, ma provava, forse per la
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dal viso e risponderle: "Ma no, perché credi che
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soltanto non ti odio, ma ti voglio più bene
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bocca una smorfia contrita: "Ma sai, credevo..." incominciò. ¶ "No
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contare su di te?" ¶ "Ma certamente, in quello che
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altro che un architetto..." Ma provava una strana delusione
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Cherini, "così va bene." Ma era già distratta, non
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con uno stupore riflessivo, "ma in fondo è stupido
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che non mi riguarda." Ma nello stesso tempo, nonostante
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Silvio seguendola nel vestibolo. Ma ella non lo udì
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con lui nella pensione. Ma a chi? Dopo riflessione
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suo dovere di uomo? Ma tre o quattro giorni
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per curarsi della ritrosia ma come di una persona
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di andarsene per primo. Ma non fu capace di
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uno sotto lo zigomo, ma era ancora immaturo, e
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nere un po’ sdrucite ma ancora buone, e da
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già indossata una volta ma ancora pulita. ¶ Si mise
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a pettinarli con cura. Ma, troppo bagnati e unti
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Irritato, tornò a pettinarsi, ma, pettinandoseli, tolse l’umidità
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avvolto in un asciugatoio! Ma questa distrazione valse a
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una camera all’altra; ma per un particolare non
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nella memoria di Gianmaria. "Ma chi è?" gridò poi
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un buono a nulla. Ma questi propositi di seduzione
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per sedurre la ragazza, ma in realtà non sarebbe
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di non far rumore. Ma la maniglia si impuntò