Giuseppina Torregrossa, Cortile nostalgia, 2017

non gode dell’ingiustizia, ¶ ma si compiace della verità

alcun ricordo dei genitori, ma nel sonno il dolore

lo prendevano in giro, ma lui non ci faceva

occhi brillavano di passione, ma si percepiva in lui

erano un semplice desiderio, ma un bisogno, cui nemmeno

un marito: «Magari vecchio, ma con un po’ di

non ci pensava: “’Nzà mà, mi capita uno come

il venditore. ¶ Lei sorrise, ma lo scontento accumulato affiorò

né i lineamenti taglienti. Ma appena lui provò a

parlare con i genitori. ¶ «Ma ti piace?» le domandò

Giusto» convenne la madre. «Ma ti piace? Perché quando

è bella. Magra sì, ma con le curve al

sguardo era una follia, ma chi ha sete si

un colpo di sfortuna, ma il rullino fotografico prese

sposi corsero alla stazione, ma niente viaggio di nozze

amicizia con i colleghi, ma quelli parlavano dialetti gutturali

dispiace di averti lasciato, ma ero convinta che quello

bravo, niente ra dire. Ma sì troppo sicco, perciò

dormir fori ra’ casèrm; ma ogni matina, a’ piglia

e là allusioni, commenti, ma dell’amore non sapeva

scavate. «Stai attento, ’nzà mà sbagli treno e finisci

alle soglie della pensione. ¶ «Ma di che nicche e

tempo, tanto valeva dormire. Ma per tutta la notte

Melina cercava di ricambiare, ma si comportava come una

di vergogna per intimità. Ma la vera intimità, fatta

la piegava per affermare, ma dalla sua bocca non

quest’ora!» le spiegò, ma era una scusa, aveva

lo abbracciò con affetto, ma non bastò a lenirgli

dalla voglia di confidarsi, ma non poteva raccontare del

certo che ti scanti! Ma non ti preoccupare, ci

Quella magra è carina, ma mi sembra molto giovane

fidanzata, sembra più piccola, ma ha già quindici anni

sacco: «Sono già sposato, ma per carità non dirlo

mi hai detto niente. Ma sta’ attento, altrimenti passiamo

le ragioni della protesta. “Ma di cosa si lamentano

con le leghe edili; ma gli altri due, puvirazzi

è morta» annunciò lapidaria. ¶ «Ma com’è successo? Stava

donna si sarebbe spaventata, ma lei cercò di mantenere

per non fare storie, ma era troppo razionale per

con il gomito: «’Nzà mà la picciridda s’abbrucia

Non fu un parto, ma uno strapazzo. Dalle il

diventato padre da poco. «Ma con regolare matrimonio» aveva

chiù scuru di mezzanotte.» ¶ «Ma vossia l’ha vista

lo rimproverò il parroco, ma subito si pentì della

era riuscito a dargli. Ma quando si accorse della

occhi al cielo, sorpreso. «Ma come ti viene in

poltrona. Voleva essere dolce, ma alle orecchie della moglie

armato di buone intenzioni ma sentiva che il suo

come se volesse picchiarla. Ma fermò il braccio a

insensibili alle sue grazie, ma con gli sbirri preferiva

un cenno del capo, ma si stava seccando di

fosse non solo normale, ma dotata di grandi talenti

poteva tornare a casa, ma aspettò ancora qualche giorno

come dice il dottore, ma a mia non mi

Ninetta per difenderla. ¶ «Sì, ma fa come una taddarita

si sollevò sui piedi, ma perse l’equilibrio e

solo bisogno di attenzioni, ma almeno ti convinci pure

successe con la lingua?». Ma l’altra sembrava irraggiungibile

non avrebbe abbandonato Maruzza, ma di fatto si trovava

problema?». ¶ «Signornò, signor maresciallo.» ¶ «Ma a mensa ci vai

mangi?» ¶ «Signorsì, signor maresciallo.» ¶ «Ma perché sì accussì sicco

alleggerirsi. ¶ «Che jella, guagliò! Ma non devi disperarti, hanno

guarito in poco tempo, ma non lui che aveva

di costituzione» rispose lui, ma lo colse un accesso

lo accudì con dedizione, ma i suoi nervi già

impaurita smetteva di piangere, ma i singhiozzi trattenuti scuotevano

soverchiavano. Non era vecchio, ma a furia di delusioni

insensata fiducia nella magia. ¶ “Ma quando vengono queste fate

non le vide mai, ma forse ascoltarono il suo

senso di temporanea finitezza, ma anche di solidità assoluta

i lineamenti del viso, ma portava impresso sulla pelle

tempo. Melina, sarta improvvisata ma talentuosa, confezionava abiti e

è scritto lì.» ¶ «Mma, Ma…» l’assecondò la bambina

creature guizzanti. ¶ «Aspetta, ’nzà mà ti bagni.» La zia

L’aria era tiepida, ma a tratti una folata

dargli le spalle. ¶ «Scusate, ma non posso perdere d

L’uomo era piccolo ma compatto. Dai suoi muscoli

tradendo il suo disagio. Ma poi si diede della

più profumo che sapore, ma quelle note di scorzonero

troppo giovane, devo lasciarlo.” Ma poi, la sera, rimboccate

a quel frutto tardivo ma sugoso che la vita

sera fece i conti ma non gli tornarono, mancavano

caso di raccontargli tutto. Ma quando c’era di

di Mario, tuo nipote, ma appena si fece sbirro

per essere stata ingannata ma commossa per quella specie

E Melina?» chiese lui, ma il cuore gli si

forse soffrono un po’, ma non succede tutto ’sto

manco tredici anni aveva. Ma vossia mi conosce, sono

sorrideva di quelle bugie, ma al di là delle

la testa a te, ma anch’io sono convinto

formulate a dovere, ’nzà mà quello capisce un’altra

Arma è molto rigido, ma è compito di ogni

corpo gli stava parlando ma lui non capiva il

ci vai d’accordo?» ¶ «Ma no, marescia’! Non vorrei

lava, stira, grande risparmiatrice.» ¶ «Ma le vuoi bene?» ¶ «Che

Certo che aveva nostalgia, ma ce lo doveva contare

pancia sussultò: «Fossi geloso?». ¶ «Ma che dite?» reagì lui

del suo pragmatismo. ¶ «Marescia’, ma non mi vedete come

mi sento un leone, ma poi basta niente, chessò

mi pare di morire. Ma nel frattempo che non

bene!» esclamò il maresciallo. «Ma possibile che tua moglie

desiderando di mettere pace. ¶ «Ma almeno lei l’ha

sentito ancora più solo». ¶ «Ma allora un po’ di

famiglia?» ¶ «Sì, ho nostalgia, ma di mia madre, che

saccio comm’hai fatto, ma l’amico che tieni

dell’assenza di rumori, ma di una sorta di

cose importanti e attese, ma nel profondo vuol dire

lo faceva sentire protetto ma un po’ cretino. ¶ Una

carico, più gira veloce. Ma lei, signora, è così

è costretta a ingoiare. Ma non si preoccupi, tritura

le confidò il commesso. «Ma con un po’ di

le sussurrò nell’orecchio: «Ma le automobili per funzionare

aveva guardato in cagnesco, ma non c’era stato

Lei rientrò in casa ma ogni tanto si affacciava

dei suoi ventidue anni. ¶ «Ma perché dormi per terra

lei scuotendo la testa, «ma al momento io voglio

solo una lavatrice.» ¶ «Ah, ma quella è una cosa

era accesa una speranza, ma un istante dopo fu

capriccio» gli spiegò lei, «ma una necessità. Pensa quanto

avevano documenti né soldi. Ma nessuno di loro era

un coro di «Namasté», «Ma’a Salamah», «Biday», «Ila

dall’umidità della notte, ma erano felici, e come

aleggiava come un’invocazione. ¶ «Ma quanti figli hai?» le

Non conosceva quella parola ma le risuonava nell’animo

che sono così grossa. Ma più mettevo ciccia, più

si abbassasse il pigiama, ma intuiva che facesse qualcosa

perciò non sono secchi, ma muscolosi.” Il cornuto!». ¶ Ripose

per esaltare il profumo, ma dobbiamo accontentarci.» Cominciò a

libero arbitrio, Signore mio, ma tu lo stesso indirizza

si trovava. Era buio, ma i settanta gradini li

portato qualche giorno dopo, ma bendato, ché ancora di

fuori da quell’impiccio, ma proprio non gli veniva

mezzo al petto, unico ma tanto potente che il

padreterno. ¶ «Don Ciccio, vossia? Ma picchì?» urlò il ragazzo

bagni» ordinò Don Ciccio. «Ma non toccategli il petto

che affondavano nei muscoli. ¶ Ma sarà stato per via

era davvero carne macinata, ma sulla faccia gonfia c

ripeté meccanicamente Aranciu Pilusu. Ma Taccitedda era stato un

non so dov’è, ma anche se lo sapessi

vivi, pezzo di merda, ma come muori» ebbe la

da un semplice calzolaio ma da Alfonso Gatto, un

fotoromanzo!» ¶ Lui si irrigidì. «Ma tu guarda ’sta buttanella

giacca: «Non ti offendere, ma sei così buffo. Un

non ne capiva niente, ma la ascoltava attento, addentrandosi

mandarlo fuori di casa.” ¶ Ma alla notte Antonio la

Perciò ci tengo tanto. Ma che ne puoi sapere

orgoglio provò a divincolarsi. Ma un godimento buio, uno

momento di lasciarlo” pensò, “ma più tardi, non adesso

cercato di porre rimedio, ma nessuno voleva sentir parlare

Melina. ¶ «Shhh, niente nomi.» ¶ «Ma perché, che avrebbe fatto

non lo vuole nessuno. Ma lui è così potente

se lo dovranno ingoiare.» ¶ «Ma chi deve ingoiare cosa

te le posso dire, ma c’è di mezzo

congedò battendo i tacchi, ma il presidente lo trattenne

combattere per questa Repubblica. Ma ora dobbiamo pensare a

torni dalla tua famiglia, ma finché sei distaccato nella

di nuovo al battaglione, ma non più come carabiniere

Avella toccandogli i bicipiti. «Ma forse ti devo chiamare

Guagliò, ricimi ’na cosa, ma tu a chillo, ’o

sembrava un abbraccio casuale, ma nemmeno si sottrasse. Lui

alcune occasioni fu premurosa, ma le era difficile manifestare

vengo più a trovarti, ma è tornato papà» aveva

Magari» aveva risposto lei, ma non ci pensava proprio

sta bene tutto» aggiunse, ma si pentì di quel

di quel complimento. “’Nzà mà il vestito se lo

dal senso di colpa, ma per l’intera cerimonia

contro il primo malcapitato, ma una nuova furbizia, che

soffre di colite» diceva, «ma il problema è nella

Colpa del suo carattere. Ma vallo a convincere, perciò

ospiti le erano simpatici, ma non sopportava che il

un picco e cessò. Ma tutto intorno una strana

Bene, dorme» rispondeva Melina. ¶ «Ma sì sicura? Cu’ tutti

ca ci furono?» ¶ «Sì, ma ora non c’è

c’è chiù nenti.» ¶ «Ma la televisione dice che

crisi da un po’, ma tutti si rifiutano di

mani nude quella lavatrice, ma poi Melina la metteva

Aveva bisogno di scaldarsi, ma i pini marittimi con

tra i cespugli vicini, ma erano troppo radi e

di polline di tiglio, ma non durò molto il

Mario gli andò incontro, ma il passo gli fu

sono nessuno?» rispondeva Ninetta. Ma lui pensava ad Aldo

massima, ché in Italia – ma che dico? – nel mondo

considerò il superiore: «Vediamo, ma non prometto niente» e

timori, si svolsero regolarmente, ma nessun partito ne uscì

dei comunisti al governo, ma di che nicche e

il tuo culo sicco!» ¶ «Ma com’è possibile?» mormorò

è proprio ’o vero, ma la fortuna va aiutata

per i tuoi assistiti, ma anche per me; a

con un’espressione stralunata: «Ma che dici? Non ti

di via dei Biscottari». ¶ «Ma veramente io pensavo che

della botta in testa, ma deve essere contento. L

Grazie» rispose il carabiniere, ma non riuscì a togliersi

tutti. Lei dovrà combatterli, ma con prudenza e cercando

borbottò con tono rammaricato. «Ma a nessuno ci spercia

scarpa.» ¶ «E i mafiosi?» ¶ «Ma che dice, appuntato, la

quelle parole a turbarla, ma una nota di morbosità

e a gambe aperte. Ma era figlia di genitori

genitori non pronunciavano mai. ¶ Ma il seme della curiosità

sposavano e facevano figli. Ma chissà perché nessuna delle

cose?» le chiese distrattamente. ¶ «Ma che sono sticcosi? Io

piatta sotto la gonna, ma all’improvviso cresceva come

Si mise a cantare, ma d’un tratto sentì

il suo programma preferito. Ma appena chiusa la porta

normalmente. Agì d’istinto, ma da quel momento cominciò

non c’è differenza. Ma da noi, prima che

dita dentro le orecchie. ¶ «Ma come? Non vuoi sapere

come nascono i bambini? Ma se ci giri intorno

al racconto di Madame, ma il suo sguardo traboccava

sanguinato a proprio piacimento, ma c’era pure il

dolce della Madonnina sorrideva, ma lui non si sentì

tese, che sembrava cantasse ma non ce la faceva

Vanno bene gli stivali, ma la gonna la porti

altra aveva sbuffato, protestato, ma non c’era stato

vengo a casa, ammazzami, ma io non ci vengo

osceno. ¶ Mario era soprappensiero, ma quel pugno a mezz

colleghi mi aiuteranno.» ¶ «Sì, ma che pena quella povera

testa. Accese una sigaretta ma poi dimenticò di fumarla

di quel terribile segreto. Ma parlarne era come aprire

arrivavano a San Nicolò, ma non perdevano mai di

Li dovete arrestare» implorava, «ma fate in fretta, quei

di merda» ripetevano quelli. ¶ Ma anche Mario non ne

collega che lo accompagnava. Ma lui non lo sentiva

bene farla a fondo, ma lui era la Legge

la colpa sulla nonna, ma Teresina è abbastanza grande

il coraggio di rispondere, ma provò un odio così

debba essere sempre sottomessa. Ma sull’altare aveva giurato

male si può sconfiggere, ma lascia tracce indelebili. ¶ Capitolo

elefantino, non è prezioso ma porta fortuna. Sistemalo con

le mani gli prudevano. ¶ “Ma di cosa devo rendergli

compativa, quell’uomo irascibile, ma avrebbe desiderato ogni tanto

morse: era così aspro! Ma quando il succo scivolò

meta, vedere il mare, ma doveva preparare la tavola

un certo compiacimento. “Struppiata, ma sempre famigghia è” pensò

secchi risuonarono nel silenzio. ¶ «Ma tu guarda che modi

lui. ¶ «Vuoi mangiare?» ¶ «Fufù.» ¶ «Ma mi capisci?» ¶ «Fufù.» ¶ Dalla

di giorno sembrano felici, ma quando arriva il buio

cuccia non c’era. ¶ «Ma dove si è nascosta

si rammaricò l’altra, ma non proseguì nel discorso

era lì. ¶ «Scusa, sai, ma passavo per la piazzetta

pieno. «Fatemi riordinare, ’nzà mà a Mario ci spercia

bene solo la lingua, ma anche il modo elusivo

loro, una siciliana.» ¶ «Sì, ma parla in un modo

sono strana, sono straniera, ma a Palermo questo non

ad attaccare. ¶ «Sì sì, ma quanto ci vale uno

sminuire il suo lavoro. ¶ «Ma che fai, mi prendi

non aveva potuto studiare; ma era sempre pronta a

è giovane e bella ma ha le spalle curve

che si apriva facilmente, ma alla suora si era

vita» sussurrò suor Antonella. ¶ «Ma che dice! Siamo venute

di indole» ribatté. ¶ «Certo, ma cu pratica a signuri

è questione di indole, ma di forza. Te li

Ho cercato di parlarle, ma appena le rivolgo la

è niente di male. Ma perché non mette mai

che pure era faticoso, ma la costante tensione emotiva

a tenerlo in ansia, ma quelle tre donne coalizzate

figlia provò a sottrarsi, ma Melina l’afferrò per

abbracciarlo, quell’omino secco, ma rimase ferma al suo

mezzo» esclamò Mario sarcastico; ma si sentiva ormai responsabile

ogni forma di reazione. Ma all’improvviso pensò a

un conflitto a fuoco, ma alla fine i carabinieri

mese dimenticato i loro. Ma con la vita di

con le mani giunte». ¶ «Ma chi arriva puntuale in

pezzetto di vita vera, ma un film in cui

studiosa appassionata di letteratura, ma anche una persona capricciosa

ne possedevano almeno una, ma ancora nessuno aveva potuto

sembrata una brava persona, ma fredda. Quella logica razionale

padre di cambiare zona, ma lui non ne voleva

la scusa di studiare, ma c’era sempre un

Perderla era un problema, ma anche mantenerla un compito

pensiero da un pezzo, ma lei era fidanzata ufficialmente

altro, carina com’era – ma sembrava non le piacesse

con la bocca spalancata. «Ma così, il primo giorno

rispose per l’altra. ¶ «Ma la seconda è uno

rimuginava. Qualcosa aveva fatto, ma c’aveva capito poco

qualche bacetto, una carezza, ma da un po’ i

era scoppiato a ridere: «Ma che mutande hai? Nemmeno

arrabbiata, lo aveva respinto, ma le piacevano quelle carezze

e se la rideva, ma un po’ si sentiva

io piuttosto mi ammazzo, ma di vederla piangere non

Che palle che sei! Ma nemmeno sai se è

davanti a una scelta, ma nessuna di loro aveva

la legge sull’aborto, ma il risultato non fu

variopinti” considerò tra sé. ¶ Ma quelle sbagliarono la prima

Anche Melina era preoccupata, ma la maggiore età era

e, non a manganellate, ma con quattro timpulate. ¶ «Non

capì di aver sbagliato, ma non poteva tornare indietro

puoi fare a meno, ma se la provi non

Decise allora di mediare. Ma, priva di empatia, si

tutti saremmo più felici.» ¶ «Ma pensa a studiare, l

sai cucire così bene. Ma tu niente. Di lavorare

dummannari» rispondeva Melina lapidaria. ¶ “Ma quando mai lei si

pensava, “prima del tempo. Ma quanti anni ha?” Fece

pensare; serviva una punizione, ma non gliene veniva in

scattando in piedi. «Sì, ma con l’ambulanza!» e

fare come al solito, ma l’umiliazione della figlia

offuscavano luna e stelle, ma lei ora ci vedeva

lui ne fu sorpreso, ma ne accese una e

mai fatto mancare nulla. Ma quella mattina, quando abbiamo

l’occasione per rimediare, ma lui teneva il capo

quell’atto di coraggio; ma, a conti fatti, mentre

li senti mai parlare, ma solo gridare.» ¶ Maruzza sorrise

Semola, uvetta e arancia.» ¶ «Ma è sicuro che sei

un modello di femminilità, ma era rimasta delusa. Che

parole non hanno significato.» ¶ «Ma non avevi alternative?» ¶ «Al

forse non lo sapevo, ma quando si è innamorati

se lo fossi sempre.» ¶ «Ma non hai nemmeno figli

lei tra i libri, ma per spolverare. Quando volevano

andare a una festa ma…» ¶ «… tuo padre non ti

che esci con me.» ¶ «Ma sai che palle!» ¶ «Facciamo

proprio questa notte.» ¶ «No, ma che dice! Venga, la

la suora. ¶ «Lo Stato. Ma non pensi male, io

la giacca, faceva freddo ma stava bene, il suo

un attimo, «va bene, ma poi la accompagna lei

e si chiuse dentro. Ma dopo poco, alla paura

bocca con la mano. «Ma che ci fai con

capace di dare amore, ma non qui, in questo

della sua famiglia. ¶ «Grazie, ma io da Cortile Nostalgia

Antonella. ¶ «Non lo so, ma finalmente sarò libera.» ¶ «Attenta

dialoga con i comunisti. Ma questi terroristi ragionano con

da chi ti scappi?» ¶ «Ma dove vivi? Cosa credi

male. Era un amico ma rimaneva sempre uno sbirro

le mani di sangue. Ma nella solitudine della latitanza

estero a studiare, diceva, ma nessuno le credette; Maruzza

sussurrò l’altra distratta, «ma con tutto quello che

sentire un po’ ridicoli, ma non avevano voluto rinunciare

così soddisfatti. ¶ “Anziani sì, ma goduti” ripeteva Mario incredulo

e i suoi genitori, ma era abbastanza grande da

Erano un po’ invecchiati, ma fieri come una coppia