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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Achille Campanile, Tragedie in due battute, 1931

concordanze di «ma»

nautoretestoannoconcordanza
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a calci la porta; ma nessuno dall’interno dà
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Sipario) ¶ IL SIGNORE ALTEZZOSO MA DI BUON CUORE ¶ Personaggi
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Personaggi: ¶ IL SIGNORE ALTEZZOSO MA DI BUON CUORE ¶ L
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iscena IL SIGNORE ALTEZZOSO MA DI BUON CUORE e
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dolorose. ¶ IL SIGNORE ALTEZZOSO MA DI BUON CUORE ¶ Nessuno
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IL PADRE ¶ Va bene, ma il signor Giuseppe soltanto
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di: «Mani!» e fischi. Ma l’arbitro non se
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da alzar l’idea: Ma non c’è l
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cade sul palco: Ohé, ma non vedete che ci
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altra Torquato e tasso. Ma dopo poco, alla tavola
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vorrei aprire una parentesi, ma temo di sentirvi dire
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un po’ d’uva. Ma ascoltiamo tutto questo dalla
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IL DOMESTICO ¶ al GENERALISSIMO: Ma perché avete dichiarato la
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abbiamo perduto la guerra, ma possiamo considerarci lo stesso
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prima cannonata nemica: Be’, ma se cominciamo con le
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signore, era un pollo, ma ora è morto, pace
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F. ¶ a bassa voce: Ma non sapete l’ultima
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mi ripari dalla pioggia. Ma dimmi, sei un vero
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cosa simile. ¶ IL TALE ¶ Ma io non parlo di
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e va a tavola. Ma a un tratto s
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è una bella cosa, ma presenta anche degl’inconvenienti
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resto. ¶ L’ALTRO ALTRO ¶ Ma in che consiste la
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è truffa. È vero. Ma bisogna stare con gli
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la canzone intitolata «Signora», ma temo che Nora, che
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parlare sgomento e disgustato: Ma no, ma no, onorevoli
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e disgustato: Ma no, ma no, onorevoli colleghi, m
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essere: «Colpa del lino!». Ma con questo non intendevo
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fingono di non parlare ma parlano a bassa voce
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non ci conosciamo nemmeno, ma vengo a proporvi un
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contrabbasso del prof. Rossi. Ma la viola, in nome
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donzelletta vien dalla campagna ma non si vede. ¶ Entra
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Io te la riferisco ma poi non dirmi che
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così premuroso! ¶ LEOPARDI ¶ spoetizzato: Ma tu sei pazzo, zio
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ATTORE ¶ con ipocrita costernazione: Ma pensa, moglie mia, che
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è in perfetto orario, ma vi prevengo che qui
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deporvi le loro uova. Ma purtroppo alcuni mobili sono
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IL PADRONE DI CASA ¶ Ma no, io alludevo al
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il bambino e grida: Ma vuoi finirla? Bada che
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alla porta. Indi brindano. Ma lasciamo ai due la
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dalla seconda. ¶ L’ALTRO ¶ Ma così la seconda diventa
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tra sé: Mi spezzo ma non m’impiego! ¶ (Sipario
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per alzarlo da terra. Ma l’austero precettore è
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strada, ai giorni nostri. Ma potrebbe essere anche una
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IL DIAVOLO ¶ IL TEOLOGO ¶ Ma dimmi, perché tu tenti
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dei banditi. ¶ IL COMPAGNO ¶ Ma che stai facendo con
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non quella del ragno, ma quella del teatro) LA
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sua moglie. ¶ L’AMICO ¶ Ma perché non chiarisci la
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osserva stupito. ¶ IL VICINO ¶ Ma lei non ha paura
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fa ci stavo attento, ma ora, a ottant’anni
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senza indigestione. ¶ IL VICINO ¶ Ma potrebbe vivere, forse, fino
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mi riguarderò. Tra sé: Ma se invece dovessi morire
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sul selciato. ¶ IL PASSANTE ¶ Ma perché andate raccogliendo mozziconi
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IL PADRONE DI CASA ¶ Ma, scusate, questa signora è
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cappotto addosso. ¶ IL TALE ¶ Ma perché ti sei messo
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sorpreso e spoetizzato: Bè, ma che modo di ragionare
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L’AMICA ¶ L’AMICA ¶ Ma perché vi siete lasciati
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camposanto, sì, è bello, ma a lungo andare finisce
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va della mia serietà, ma proprio non posso trattenermi
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giorni nostri. ¶ LA STELLA ¶ Ma che vorrà da me
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di te. ¶ LA POLLASTRELLA ¶ Ma dimmi: che preferisci, l
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IL MARITO DELLA GALLINA ¶ Ma tu sei matta, che
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ben chiuse: Quante esagerazioni! Ma allora che dovrei fare
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non tornano. ¶ IL REGISTRO ¶ Ma che vuole quella pagina
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da tutte le parti, ma non arrivo a trovare