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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tristezza ha il sonno leggero, 2016

concordanze di «ma»

nautoretestoannoconcordanza
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preferiva stare in pineta, ma io avevo capito che
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un giorno, mi chiese: «Ma tuo padre non parla
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con la porta chiusa, ma faceva troppo caldo e
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di divinità marina, sì, ma «fatto sbagliato», come aveva
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e la sua attenzione, ma non ne ebbi il
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e con poche certezze, ma con un ricordo che
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ridestò. Aprii la porta, ma lei era già entrata
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buona.» ¶ «Sarà anche buono, ma è vecchio.» ¶ «Se lo
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ne parla proprio, Valerio.» ¶ «Ma se non sai neanche
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dove era stato abbattuto. ¶ «Ma come vi è venuto
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è scappato!» suggerì Filippo. ¶ «Ma se la Twingo sembra
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inseguimento alla Starsky & Hutch? Ma per favore...» commentai. ¶ «Ho
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gli occhi di fuori. «Ma dove l’hai trovata
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ridicolo...» tentai di obiettare, ma lei mi aveva già
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sapere dove sei!» ¶ «Ancora? Ma quanto dura un giuramento
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uno.» ¶ «Sì, è vero. Ma era l’anno in
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la testa per riflettere, ma lui mi anticipa. «Quarantasei
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fa per indietreggiare imbarazzato, ma alla fine mi stringe
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fra te e Matilde, ma sono contento di questo
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o alla sua malattia. Ma non ho il coraggio
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che non vuole commuoversi, ma io insisto. «Ti ricordi
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Sì, adesso lo so. Ma allora non potevo saperlo
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non sono affari miei, ma certe volte bisogna chiudere
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urla, incazzati, tira calci, ma affronta le emozioni, vivile
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Avrei voluto chiedere delucidazioni, ma lui riattaccò subito. Così
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calda, tornai sull’argomento. «Ma come fa mamma ad
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giornalista sportivo.» ¶ Quasi soffocai. «Ma che dici?» ¶ «Lo ha
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Le hai chiesto qualcosa?» ¶ «Ma di che?» ¶ «Come di
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nostra famiglia». ¶ Lo osservai, ma lui aveva di nuovo
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un attimo a guardarmi. «Ma che credevi, che il
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guardare il rettangolo verde, ma ero troppo stravolto per
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di nuovo a Giovanni. «Ma quanti anni hai tu
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e io avrei annuito. Ma quella sera allo stadio
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deve resistere al tempo, ma alle ferite. ¶ Dall’agenda
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mia risposta poco calorosa, «ma mi credi se ti
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non ne sapevo nulla? Ma nulla, eh?» ¶ «Ti credo
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Cosa che non accadde. ¶ «Ma, ormai, quel che è
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mai rubato un sorriso, ma con gli uomini è
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in una grazia. ¶ «Erri, ma che ama e ama
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quasi la mia età, ma per favore. Matilde sta
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è una grande idea?» ¶ «Ma, veramente...» ¶ «Lo so, non
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per i tuoi sforzi, ma tornare qui sarebbe l
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che ti frega, scusa? Ma era pur sempre mio
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lascia sopraffare dagli eventi, ma cerca di comandarli!» ¶ Gli
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prego...» tentai di dire, ma lui era un fiume
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nuova strada. ¶ «Mi dispiace, ma non torno indietro!» esclamai
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come facevamo un tempo. Ma penso sia più giusto
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mandare all’aria tutto. Ma se non hai nulla
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le mani a posto, ma lui era troppo eccitato
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il nonno.» ¶ «All’aeroporto? Ma non sei a Firenze
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a chiave. ¶ «Oh, fratellone, ma che fine hai fatto
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Che gli devi dire?» ¶ «Ma chi è?» ¶ «Lo voglio
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Tua sorella è matta. Ma se non fosse stata
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te la sei fatta...» ¶ «Ma no, quella è stata
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Eh.» ¶ «Toglimi una curiosità. Ma tua madre lo sapeva
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lo ha mai confessato, ma credo che sotto sotto
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stringermi non fosse lei, ma una vecchia zia di
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viaggio e della Spagna, ma per tutto il tempo
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quel giorno scappò via. Ma sarebbe stata quantomeno anacronistica
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di scatto. Lui sospirò, ma non distolse lo sguardo
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accorgevo di essere sprezzante, ma le frasi mi uscivano
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potrebbe anche andare bene, ma per i tuoi figli
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stato un genitore esemplare. Ma che cosa vuoi fare
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è la mia vita, ma dentro sento che bolle
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amori e vite avventurose, ma poi ci sposiamo.» ¶ «Senti
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non sia stato difficile, ma trovare un’altra come
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molto della tua vita, ma qualcosa di buono l
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padre.» ¶ «Mi dispiace deluderti, ma nella mia crescita tu
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solo molto più vecchio, ma a guardarlo meglio aveva
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interessato solo a me, ma anche a mamma. Per
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mai incontrato tuo zio, ma dai racconti ho capito
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sguardo sul mio viso, ma in realtà non mi
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te ci sta sfibrando. Ma non ti preoccupare, faremo
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ciò che andava fatto. Ma mi rincuora pensare che
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si alza anche lei. ¶ «Ma’, mica ci possiamo anche
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ammuffita?» ¶ «Non è ammuffita, ma’...» ¶ «Sì, certo, certo...» ¶ «Io
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perché non arrivavano figli, ma ti vuole bene». ¶ Vallo
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e rimane sulle sue. ¶ Ma, evidentemente, Renata stasera ha
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buona madre per te, ma speravo di renderti più
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senza alcun coinvolgimento emotivo, ma io, che ci sono
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invito a guardare avanti. ¶ Ma gli ultimi eventi devono
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e mi allontano. ¶ «Erri, ma un secondo senza telefono
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a stare?» commenta Renata, ma io sono già nel
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manca sempre di più, ma se pure questo figlio
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e il nostro bene. ¶ Ma tutto questo non posso
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sia la cosa giusta, ma soprattutto non sia ciò
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diversi fallimenti alle spalle, ma finché avessi avuto quell
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di fare delle scelte, ma quando arriva il momento
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poi telefonare a Matilde, ma decido di cogliere l
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nell’Io di Clara. ¶ «Ma tu, Giovanni, lo ami
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per toglierla dall’imbarazzo, ma lei ha accusato il
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a trattenere una smorfia, ma lei mi anticipa. «Lo
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sanno tutti, me compresa. Ma che cosa devo fare
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credevo...» tento di rispondere, ma Clara mi interrompe: «Davvero
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secondo ciò che è, ma in base a quello
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con te quest’estate, ma noi non andiamo da
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e mezzo di sera. ¶ «Ma quando smetti di lavorare
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riserva alla povera indiana. Ma quando apro la porta
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fai?» mi sento dire. ¶ Ma lei è come assente
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mie. Tento di indietreggiare, ma lei mi trattiene. A
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violento non sento amore, ma indifferenza. Non sono più
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sguardo glaciale quando ribatte: «Ma chi ti credi di
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manifestarci il nostro amore, ma per scambiarci il dolore
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ricordare. Parlo al plurale, ma in realtà il discorsetto
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guancia e mi strinse, ma solo con le braccia
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la figura dell’imbecille, ma solo dopo scoprii che
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un risarcimento di tempo. Ma quando, finalmente, arrivò il
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alla moda sempre uguali ma di diverso colore, scelte
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avrei smesso di rischiare, ma era così poco divertente
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alcuni clienti a Barcellona.» ¶ «Ma perché, che fa?» si
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lei. ¶ «Credo di sì.» ¶ «Ma vuole smettere di studiare
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che proseguirà in Spagna. Ma figurati se per l
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amavo come mia sorella, ma non ebbi tempo di
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Martedì è a Napoli.» ¶ «Ma il fidanzato, almeno, lo
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Paese con uno sconosciuto. Ma la madre non dice
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Giulia.» ¶ «Arianna è fidanzata.» ¶ «Ma non lo ama.» ¶ «E
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e si fa seria. «Ma dove sei stato negli
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rispondere con una battuta, ma lei prosegue: «Dov’eri
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farai, ne sono certa. Ma dovrai prima lottare contro
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possono tagliare il traguardo. Ma vince solo chi lo
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mio ragazzo di allora. Ma sarebbe potuto essere anche
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conversazione non fu brillantissima. Ma avevo tredici anni, i
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di sapere una cosa, ma non so a chi
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al suo silenzio, aggiunsi: «Ma perché, chi è che
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con un uomo adulto.» ¶ «Ma che dici?» ¶ «Ma che
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adulto.» ¶ «Ma che dici?» ¶ «Ma che dici?» ripeté con
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qui» e ridacchia. ¶ Già, ma a quale prezzo? ¶ «Non
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maggiorenne. Era un pazzo, ma i suoi piani senza
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donna problematica perché infelice. Ma questo va ben oltre
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perdonato che per perdonare. ¶ Ma per questo dovrei diventare
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il silenzio. ¶ «Infatti» commento, ma il pensiero è ancora
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ci dia uno scopo. Ma non dev’essere per
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portarvi i figli ovunque! Ma, scusa, quando noi eravamo
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Va bene desiderarlo, provarci, ma incaponirsi contro la natura
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mondo che ci circonda.» ¶ «Ma che ne sai tu
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non l’ho trovato, ma nemmeno l’ho cercato
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una corrente, una direzione, ma di ondeggiare, sbattendo di
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forza che mi rimane, ma in quel momento Clara
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teatrino. «Ho fumato io, ma fuori dalla finestra» dice
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Clara non dice nulla, ma in realtà sta pensando
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detto finora?» ¶ «Sì» sussurra, ma non mi guarda. ¶ Sospiro
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ero piena di psicofarmaci, ma non sarei andata dritta
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Avevo voglia di rimettere, ma non era colpa dell
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Davvero?» ¶ «Davvero.» ¶ «Non dovrei, ma sono contenta.» ¶ «Di che
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e l’alito fetido, ma era anche il campione
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con Giovannino al seguito, ma con una ragazza asiatica
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sulla spalla. È inverno, ma lui indossa una T
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alzai di scatto, spaventato, ma quando mi disse che
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per l’aspetto estetico, ma perché Flor passò tutta
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di te ¶ Sembrerà incredibile, ma ricordo di aver visto
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volta stesa sul letto. ¶ «Ma che dici?» ¶ «Hai sentito
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sbuffò. «Sembri nostro padre.» ¶ «Ma che è successo?» ¶ «Mi
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Axl Rose.» ¶ «Sì, okay, ma che c’entra con
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lui qui?» ¶ «Non può.» ¶ «Ma dove l’hai conosciuto
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suo non era amore, ma solo necessità di amare
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cura reciproca e presenza, ma spesso è l’assenza
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sveglio, è molto carino!» ¶ «Ma chi, Valerio?» ¶ «E chi
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piace?» ¶ «Di viso sì, ma è troppo nerd.» ¶ «Soprattutto
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io non ho nessuno.» ¶ «Ma che dici?» ¶ «Sì, c
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c’è mia madre, ma con lei non mi
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là voglio bene, ovvio, ma tu sei speciale. Lo
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No, non ci sarà. Ma perché dici che è
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Non per fare polemiche, ma sembra che papà non
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stata un’idea geniale, ma sentivo anch’io la
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quella volta. A te, ma soprattutto a me stesso
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alle dieci di sera), ma felici della sorpresa. ¶ Trascorremmo
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stare insieme, è vero, ma quando arrivano è finita
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tornare a parlare. «Erri, ma tu Matilde la ami
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una figlia non sua. Ma siccome non credo mi
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con la massima discrezione ma lei si volta, allontana
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fai sapere tu?» domanda. ¶ Ma io sono ancora immerso
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anche incuriosire una donna, ma la differenza la fa
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che ho di fronte. Ma un po’ perché mi
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famiglie felici.» ¶ Guardo Mario, ma lui non parla. ¶ «Oh
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semmai, la sua laurea, ma lui rispose che i
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i suoi soliti modi, ma se fosse stato per
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pesante alle mie spalle, ma non mi girai. Non
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facile dormire con me, ma io non voglio.» Io
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Io chinai il capo, ma lei andò avanti con
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finirlo, e molta pazienza. Ma quella non ci manca
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siamo una cosa sola, ma su questo non posso
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avremmo litigato.» ¶ «Può darsi, ma ora sono più tranquillo
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bene, avrei voluto aggiungere, ma lui mi ha poggiato
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vivere la loro spensieratezza.» ¶ «Ma non dovrai fare una
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Passo domattina.» ¶ «Va bene, ma non ti azzardare ad
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e sgranò gli occhi. «Ma che stai dicendo?» ¶ «Si
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la proiezione, mi chiese: «Ma non dovremmo passare da
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lasciarti negli ultimi anni, ma non ho avuto il
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amorevole, gentile e premuroso, ma che di fronte alle
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ingurgitassi per farle sparire.» ¶ «Ma che vai pensando?» ¶ «Poi
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Mi aspettavo una risata, ma lei già dormiva. Allora
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noi. Vado in cucina, ma c’è solo Pari
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come se nulla fosse. ¶ «Ma Mario che dice?» ¶ «Boh
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subito corso al campo, ma dei miei vestiti non
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più gravi di Berlusconi. ¶ «Ma va’» risposi. ¶ «No, perché
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ribellarmi a lui: «Pa’, ma tu i capelli a
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mie notti turbolente. «Flò, ma secondo te sto perdendo
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mano. Non so perché, ma il Cavaliere non accettò
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alla tesi del complotto, ma nessuno, nemmeno Mario, ha
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voluto fare tutto questo, ma non me ne starò
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ha riempito la stanza, ma mi sento pronunciare una
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a rompere il silenzio. ¶ «Ma, com’è possibile? Non
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guancia. «Sono troppo felice. Ma se è maschio non
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guancia e dice «auguri», ma si vede che non
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fra i denti: «No, ma quelli come noi si
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questione potesse rimanere privata, ma mi ero illuso; in
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non arriva all’improvviso, ma ti fa compagnia silenzioso
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Disse che era rammaricato, ma siccome non poteva costringere
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sia successo tra voi, ma ti dico ciò che
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capolino nei nostri discorsi, ma più che altro come
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senza se e senza ma. ¶ Matilde mi fissava senza
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Matilde, e va bene, ma così non puoi continuare
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Così avrei dovuto risponderle, ma mi paralizzai davanti alla
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e corse ad abbracciarmi. Ma avendo io ereditato, come
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non modificasse il nome, ma lui non volle sentire
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Erano tutte buonissime, dissi, ma la mia preferita restava
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e non dissi nulla, ma dentro di me iniziava
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le sei del pomeriggio, ma l’odore della cucina
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fare di testa sua. Ma mi sa che ha
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è mai stato simpatico, ma sa come intrattenere le
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ragazza, non mi fraintendere, ma è troppo instradata. E
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navigate, e andavo avanti. Ma le cose non funzionavano
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parlare del tuo passato, ma del tuo futuro. Ti
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sia stufata di te, ma sono contento che ti
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solito lo usa Flor, ma in questo periodo è
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futuro migliore per te, ma adesso ho capito che
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non facciamo gli schizzinosi, ma che bisogno c’è
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profumata.» ¶ «Non sarà pulita, ma almeno è gratis.» ¶ «Come
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sentire. Non era felicità, ma eccitazione. ¶ Poi suonarono alla
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più qui?» chiese. ¶ «Sì, ma adesso non c’è
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ora tarda. ¶ Sembra incredibile, ma trascorsi la prima sera
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fretta non dobbiamo sfrocoliarle, ma distogliere lo sguardo e
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Flor è proprio pazza. Ma non la biasimo, con
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sarei stato del tutto. Ma preferii lasciar cadere l
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nano travestito da Führer, ma una storia di sesso
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non mi scopo Arianna.» ¶ «Ma ti piacerebbe tanto farlo
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gomiti sul materasso. ¶ «Già.» ¶ «Ma che dici? È una
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c’hai un’erezione!» ¶ «Ma che dici?» ¶ «Allora hai
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nostro padre a rovinarti.» ¶ «Ma se tu sei single
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a letto con Arianna, ma con tale Rebecca, un
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porta e mi avvicino, ma lei non si gira
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non era altrettanto bizzarro, ma parecchio strano senz’altro
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di rubarle un sorriso, ma lei non rideva mai
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credo sia tanto normale, ma a me piace lo
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patetiche.» ¶ «Sì, può darsi, ma è la nostra famiglia
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ci sguazza nel dolore. Ma resto zitto, so che
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più delicato e profondo, ma sono sempre i felici
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più forti di lui». ¶ «Ma che dici?» ¶ Arianna sbuffò
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sorella. Per sempre!» ¶ Sorrisi, ma lei non rideva per
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tanto giocava con me, ma che sapevo non mi
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crede di non meritarlo. Ma forse la verità è
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fare molto» riprese Iazeolla, «ma l’analisi deve andare
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bambino non poteva averne. Ma la persona che mi
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di abbozzare una risposta, ma lui mi anticipò: «La
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suo matrimonio per anni, ma sarebbe più utile centrare
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di nuovo.» ¶ «Nessun problema, ma ti avverto che con
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che è tua madre, ma certe volte sa essere
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così anche con Giovanni, ma lui ha le sue
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io a cercare Arianna, ma conosco già la risposta
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un’altra macchina fotografica, ma questo lo scoprii solo
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certo punto disse: «Erri, ma perché non guardi il
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di distogliere lo sguardo, ma ero in pieno sviluppo
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quasi non biascicai parola, ma tanto lui era troppo
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avevo. ¶ Non arrivò Clarinda, ma Rosalinda. Si accese una
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per chiedervi il permesso ma per darvi la possibilità
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il collo per sbirciare, ma Mario è lesto e
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a questo. Lo penso ma non lo dico, e
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ho detto di sì, ma ci vediamo con calma
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che cosa ha detto.» ¶ «Ma cosa c’è di
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devo chiamare più tardi. Ma per ’più tardi’, intendo
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fa. Riprovo a telefonare, ma Flor ha il cellulare
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per farmi un dispetto, ma nemmeno posso escluderlo a
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non per afflato animalista, ma perché Ernesto mi dà
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accade alle sue spalle, ma preferisce far finta di
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di cui si parla. Ma il poveretto non sa
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sorella a Villa Literno, ma dopo qualche settimana seppi
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presi cura di Ernesto, ma non c’è alcun
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Non sapevo che fare. ¶ «Ma poi, chi è quel
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nuovo. ¶ Lei sembrò titubare, ma alla fine parlò. «Niente
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è un tipo strano.» ¶ «Ma va’!» intervenne Matilde. «Non
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non ascoltare i dettagli, ma c’era poco da
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ho tentato di svegliarlo, ma lui niente, non riprendeva
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Allora ti ho chiamato.» ¶ «Ma non è che è
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morto?» chiese Matilde allarmata. ¶ «Ma no...» ¶ «Flor, tu sei
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tortilla non era lei ma sua madre, che durante
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e ribatté: «Cristo santo, ma quanti anni hai? Venti
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le altre due opzioni. Ma al momento in cui
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balbettai: «No, mi interessa, ma mamma la conosci, figurati
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piedi davanti a me. ¶ «Ma perché, Valerio è qui
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un’amica...» ¶ La ascolto, ma Clara è più presa
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lo schermo del computer, ma Matilde non desistette. «Non
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madre». ¶ «Ho capito» sussurrai, ma lei era già scesa
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affacciavano nella mia vita, ma erano sentimenti diversi da
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grave per farsi odiare, ma io non riuscivo ad
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per digitare la risposta. ¶ Ma non eri tu quella
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di dire infine io, ma mamma mi zittisce per
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basta guardarla in faccia. ¶ Ma tanto, per Renata, Arianna
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ho cominciato a parlare, ma ricordo il giorno in
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arrivato gli avrebbe dato. Ma quel furbone di mio
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compagnia del risentimento represso. Ma non posso prendermi tutto
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è anche merito suo. Ma siccome non mi va
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un punto in comune. Ma la cosa più buffa
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al mondo un figlio. Ma questo stesso fatto suffraga
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e politici. Era antipatico, ma colto e affascinante, con
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da offrire ai figli, ma le avevano donato tutto
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un passato da dimenticare, ma il presente avrebbe potuto
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sentire da tua madre, ma ci sono anche dei
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di credere nell’amore, ma non sono disposti a
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È quello che voglio.» ¶ «Ma è come non fare
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non era stata sua, ma di Renata. ¶ La prima
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un sorriso e ribatte: «Ma certo, come no, mi
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anche il dolce!» ¶ «Tranquilla, ma’» ribatte lui senza alzare
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che interviene Mario. ¶ «Tomoko, ma davvero sei consapevole di
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la scelta è vostra, ma, se posso dire la
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veemenza. All’inizio rifiutò, ma poi cominciò ad accettare
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sua relazione con Ghezzi. ¶ Ma torniamo al ’94. Quando infilai
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si preoccuperanno di colmarlo, ma ci sguazzeranno come un
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in un liceo occupato. Ma il mio scarso feeling
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le toccassi il seno, ma con riluttanza, come se
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rise e commentò: «Erri, ma stai perdendo i capelli
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ero un po’ stempiato, ma non era detto che
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sto qui a spiegare, ma che Giovannino conosce bene
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Prima o poi accadrà. Ma non è questo il
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si scompone e ribatte: «Ma quali giochini? Sto parlando
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del lavoro di Valerio, ma adesso mi preme tornare
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poi parte all’attacco. «Ma sta’ zitto, che fai
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fa per dire qualcosa, ma Valerio ribatte repentino: «Farò
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Farò anche il ragazzino, ma lo sai quanto ho
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giro per cercare Arianna, ma anche lei non c
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il problema si ripropose, ma la scuola era solo
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più grande al Vomero, ma dopo qualche tempo si
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fatto un liceo privato. ¶ Ma doveva fare i conti
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iniziò una nuova guerra. Ma neanche lui aveva fatto
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mi asciugavo le lacrime, «ma quale campo estivo? Chillo
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e concentramento! Le regole... ma mi facessero il piacere
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era di che leggere, ma mamma, in questo, non
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miei durava da sempre, ma quella sera esplose con
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farmi portare a letto, ma a chi dei due
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non era successo nulla, ma io sapevo che non
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Ghezzi? Il responsabile marketing? Ma non ha sessant’anni
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Mi scopo un altro.» ¶ Ma io non avevo la
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o un fedele servitore. ¶ Ma torniamo a quella sera
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ferma e mi sorride, ma io non ricambio, faccio
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fa girare la testa, ma afferro il primo succo
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marcire. Se dicevo: «Scusa, ma che le compri a
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omaggiati in questo modo, ma nella mia famiglia il
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nella mia stessa casa, ma anche perché mi ricordava
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davvero non gliene importasse, ma non ebbe alcuna reazione
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la mia collaborazione. ¶ «Già, ma Erri si trovava in
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mia discesa in campo, ma con mio padre, almeno
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sé non significa nulla, ma che pure mi fece
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Mario e i superpoteri ¶ Ma torniamo al presente. Sono
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è un po’ distratta, ma lo sa che sei
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arrivo con uguale entusiasmo, ma un attimo dopo sono
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ride come avevo immaginato, ma si rifugia, intimorita, con
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mano. Non vorrei sbagliarmi, ma credo che sul suo
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avrebbe sorpassato la filippina, ma lei ci guardò disorientata
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amore incontrato per caso, ma la maggioranza, purtroppo, continua
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Giulia ha trovato me, ma non me ne lamento
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paio di donne innocenti. ¶ Ma come al solito mi
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mia ex moglie incinta, ma vorrei concludere prima la
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successo scolastico del primogenito», ma a diciotto anni a
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più di trent’anni, ma ne dimostra molti di
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illuminati ancora di più. ¶ «Ma non dobbiamo festeggiare solo
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nipote.» ¶ «Be’... sono contento, ma non capisco...» ¶ Lei ha
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Il resto non conta. Ma poi questi discorsi potrei
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l’unico a saperlo.» ¶ «Ma davvero non hai idea
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è attaccata allo spumante. ¶ «Ma che fai?» ho detto
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di resistere, lo giuro, ma lei mi passò la
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Mi girai di soprassalto ma Matilde non mi guardava
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uno sfondo bianco sporco. ¶ «Ma che dici?» ¶ «Dico che
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a sfogliare un libro. ¶ «Ma poi» ho proseguito, «non
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vorrei scendere nei particolari, ma il coitus consumato sul
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l’ho ancora fatta, ma so che prima o
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a Giovanni. ¶ «Davvero?» chiedo, ma Clara, come un segugio
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moglie abbozzò un sorriso, ma subito dopo posò con
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sarebbe corsa alla porta, ma Arianna non è sua
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è un mio parente. Ma se la pensassi davvero
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era andato, è vero, ma in fin dei conti
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per un periodo breve ma intenso, fui un bambino
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con il padre lontano, ma anche molto invidiato da
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mi mettevano a disagio, ma allo stesso tempo mi
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Allora non potevo saperlo, ma quel gesto mi aveva
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Guardai mamma con apprensione, ma lei sembrava avere occhi
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nome dei miei genitori. ¶ Ma questo è un altro
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e dalla lotta politica, ma anche dal matrimonio, dalla
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Mmm...» sussurra Arianna pensierosa, ma io non ho finito
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Sarebbe una buona idea, ma quasi impossibile da realizzare
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la magia non esiste, ma grazie ad Arianna ho
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sono pronto a ribattere, ma lei punta i miei
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meriti il tuo amore. Ma se incontri qualcuno che
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allontana con uno sbuffo: «Ma adesso basta con la
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teorica non sarei costretto, ma...» ¶ «Ma tu sei un
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non sarei costretto, ma...» ¶ «Ma tu sei un buono
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Ari?» ¶ Lei si gira. ¶ «Ma i buoni almeno qualche
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solo un ricordo lontano. ¶ Ma è solo un attimo
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cosa accade nel mondo. ¶ Ma tutto questo è nulla
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in buona parte segreta. Ma mi trattengo, ci sono
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da Ghezzi, vorrei risponderle, ma lascio perdere e afferro
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volentieri risposto di sì, ma non sarebbe stata la
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altra. A parte Arianna. Ma questa è un’altra
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bloccai e la guardai. «Ma che dici?» ¶ «Vienimi dentro
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la mano sulla bocca. ¶ «Ma...» ¶ «Che c’è? Non
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dovuto e potuto rifiutarmi, ma avrei fatto una scelta
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sono addormentata. Lo amo, ma non gli permetterò di
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è arrivato il bambino, ma perché non riusciamo a
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da dietro. Vorrei svincolarmi, ma non ci riesco, mi
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grande della mia vita, ma l’ho capito quasi
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al test del DNA, ma che nel frattempo accetterò
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Flor» dico mentre scrivo: ¶ Ma che fai? Non devi
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mai fatto sentire «mezzo», ma so anche che non
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contento di essere qui, ma allo stesso tempo ho
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troppo sensibile e profondo, ma felice, allegro, sorridente, positivo
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cazzata nella tua vita! ¶ «Ma che fai?» esclama Matilde
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figli ce li hai, ma saresti stato padre anche