Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

fare un'altra domanda. Ma con gli occhi ardenti

fosse più debole, sì, ma più umano, ma più

sì, ma più umano, ma più rassomigliante a tutte

teneva gli occhi bassi. ¶ - Ma perchè... - chiese lentamente a

motto del suo destino. Ma nel suo cuore e

e nella sua mente, ma dalle sfere spirituali e

cercando qualcuno cui parlare. Ma in casa, tutti dormivano

oscurità profonda vi regnava: ma Anna, assetata di luce

ormai altissima sul cielo, ma il suo chiarore sembrava

quella di suo marito: ma la stanza di suo

chiusa, non ad origliare, ma come se non osasse

suo signore e padrone. Ma una voce fredda, quieta

labbra. Un solo bacio: ma gli occhi di lei

scrivania aveva pochi ninnoli: ma i suoi profondi cassetti

intima essenza delle cose; ma non aveva neanche il

gioventù e di seduzione. Ma egli continuava i suoi

roseo lembo della vestaglia. ¶ Ma nell'uscire da quella

sua opinione in proposito; ma spesso aveva sorriso, con

rosee di fanciulla innocente; ma spesso, dicendo una frase

pensa e poco dice; ma la sua serenità, adesso

Vittoria, dopo il matrimonio: ma Laura e Stella erano

detto una parola, insieme; ma Anna sentiva che era

spesso, migliorava questa cortesia. Ma tutti dicevano che Laura

attendeva la sua parola, ma non l'ebbe. Cesare

abito di lana nocciuola, ma non lo aveva trovato

le scale a rilento. Ma fuori era così piena

gentiluomini e di signore. ¶ Ma il rimpianto più forte

nell'ardente clima meridionale, ma il cui profumo è

era carina, è vero, ma di cui egli aveva

non di semplice conoscenza, ma con cui si è

Acquaviva. ¶ Debolmente, Anna sorrise: ma Laura rispose freddamente, senza

uno sguardo acuto. ¶ - Sarà, ma mi è antipatica - insistè

la conosceva ancora poco, ma un riflesso delle simpatie

bookmakers gridavano la quota. ¶ Ma invece Luigi Caracciolo saliva

che era, ancora bello, ma consumato dall'età e

alla contessa con interesse, ma non troppo, con quella

e di Marco Paliano. Ma questa volta, tornando, Cesare

che le accadeva intorno. ¶ Ma gli applausi scoppiavano, perchè

Cesare - disse con cortesia, ma con intenzione, Luigi Caracciolo

uno sciocco, per niente; ma tutto il talento che

verso la giovane sposa: ma egli già applicava a

con tutte le donne. ¶ Ma Anna era così lontana

malinconie di quella giornata: ma chiunque l'avesse detta

desolati - perchè sarebbe ridicolo. ¶ Ma ella non si poteva

l'odio, il disprezzo, ma che l'annoiava, cosa

voleva vedere più niente: ma udiva, confusamente, che laggiù

capricci di un giorno - ma tutti quanti in quella

compiacesse a quella conversazione. ¶ - Ma siete un Domiziano in

estremo limite dell'autunno. ¶ Ma dopo la stagione d

dire il proprio dolore: ma di cui Laura e

della sua nascosta tortura, ma se la teneva stretta

a poco a poco, ma non osando chiedere soccorso

dirigesse, aspettandone una risposta: ma guardandosi intorno, vedeva nella

angoli della stanza vuota, ma egli non vi era

stanca, spossata, quasi felice. Ma quando la lettera era

Non si dispiaceva, no: ma quella tumultuaria forma di

generosamente alla sua follia. Ma a che fare una

spesso in casa Acquaviva, ma senza far notare le

aveva fatto delle rimostranze: ¶ - Ma che avete? Perchè fate

grande imperio su lei, ma non gli sarebbe mai

pei cieli della sofferenza, ma in verità non era

smarriva, pensando all'indomani, ma se ne andava, intanto

e così crudele anche, ma non abbastanza buono da

viaggio, perchè era occupatissimo, ma mandava gli augurii per

del solito, la lettera: ma non era venuto! Non

per chi ama veramente: ma voleva evitar la scena

egli non sarebbe venuto. Ma, a un certo punto

dove lasciava Cesare Dias: ma sentiva anche che le

sempre un silenzio profondo, ma il lume era sempre

avesse dei fremiti luminosi: ma Anna non vedeva più

via: è tardi. ¶ - Adesso. ¶ Ma sostava ancora. Bisognava chiamarla

che pace, là dentro... ¶ - Ma una giovane come voi

rispettavano la sua volontà; ma incombeva su loro la

promesso di venir qui... ma tarda un poco... chissà

fasce bianche e azzurre, ma il ponente nelle ore

comunicare una buona novella. ¶ Ma la languente fanciulla non

tutte le sue forze, ma sempre, sempre, attraverso la

ingiustizia che ella subiva, ma fino all'ultimo suo

luce le era intorno, ma ella era, veramente, un

Ella aprì gli occhi, ma nessun suono potette uscire

questo - soggiunse, poi, fievolmente. - Ma sapete che sono un

di vedervi soffrire... ¶ - Grazie: ma che potete farci? La

con me, tutti quanti: ma io ho peccato, io

peccato, io debbo espiare. ¶ - Ma che accadrà? - gridò lui

l'autopsia del cadavere. Ma la passione è così

con fenomeni così bizzarri! Ma in verità, non si

a voi, a Stella: ma voi lo sapete, almeno

ombra di una speranza: ma sono calma, credetelo. Debbo

una donna assolutamente disperata: ma calma, ormai. Non mi

perchè mi agiterei più? ¶ - Ma che avete sperato? - chiese

interesse... con vivo interesse. ¶ - Ma voi non vi rammentate

in un torpore doloroso, ma senza strazio: ora sento

via secondaria, via umile, ma che avrei percorsa pazientemente

tutte le mie forze, ma silenziosamente: di vivere accanto

offrirvi una prova taciturna, ma eloquente, del mio amore

amaramente. ¶ - Io sono giovane, ma muoio, Cesare! ¶ - La vecchiaia

poichè io conosco tutto, ma sono sempre una misera

fede, non del neofita, ma del martire che ha

mi dite, sta bene: ma io non ho capito

una volta, una tragedia: ma per Cesare Dias era

adesso? Non lo sapeva. Ma vi sono dunque cuori

giunge mai a riscaldare? Ma quello che è tragedia

riposti sotto il capezzale. Ma che uomo era dunque

occhi con le mani. ¶ Ma poichè le più tranquille

Egli aveva quarant'anni, ma le dolci e tenere

superbia e con isdegno. Ma attraverso la mia alterigia

non come una sorella, ma come una povera fanciulla

sempre intorno a voi, ma non ne avvertirete mai

avvertirete mai il peso: ma sarà una compagnia silenziosa

sarà una compagnia silenziosa: ma la passione mia preferirà

seduzione delle cose innocenti, ma io sono una rovina

che mi avete scritto: ma la serenità di spirito

che non chiedeva nulla. Ma poteva durare tutto questo

sfuggiva nessuno degli inconsci, ma astuti procedimenti dell'amore

immagine del suo Dio: ma quanto tempo può durare

quello stato di ascetismo: ma l'ora sarebbe giunta

il sorriso di lusinga, ma anche di scherno, di

di che si trattasse. ¶ - Ma che ha? - le chiedeva

so - rispondeva tranquillamente Laura. ¶ Ma una volta, forse stanca

per troncare la discussione. ¶ Ma a Stella Martini era

essere più materna, infine. Ma invero tutta la sua

Anna era ancora inginocchiata, ma aveva piegata la fronte

male - soggiunse Stella, semplicemente - ma ci è dato anche

che una povera mercenaria, ma vi voglio tanto bene

così - disse cupamente Anna. ¶ - Ma è proprio disperato, il

Sì. ¶ - Io lo conosco? ¶ Ma Anna si mise un

testa. ¶ - Non mi pare: ma vedrete voi, adesso. ¶ Quei

È il suo affetto... ma sto benissimo - mormorò ella

mossa, a trattenere Laura. Ma la voce non le

un'occhiata di sorpresa: ma non disse nulla. ¶ - Già

e immediatamente: ¶ - Scusate, Anna: ma ho la cattiva abitudine

male i miei scherzi. Ma non dimenticatelo: un giorno

con un fuggevole sorriso, - ma ha bisogno di molte

diciamo così, chi sarà? ¶ Ma si arrestò. Con un

Allora, come voi volete. Ma sorridete un poco, solo

lo sguardo, sorrise, stentatamente, ma sorrise. ¶ - Dunque, amore eterno

s'impresse sulla fisonomia. ¶ - Ma come! - esclamò lui - non

di aver queste lettere? Ma tutte le donne non

madre una memoria viva ma lontana, e che ne

tetro palazzo dei Gerolomini, ma a Sorrento, in quel

materne, senza acuto dolore, ma con un persistente rimpianto

immensa bellezza del paesaggio: ma la loro piccola chiesa

loro; Laura sempre serena, ma minuziosa e precisa, tenendo

armadi: Anna istessa, taciturna, ma presa sempre da una

riservatamente, qua e là, ma sempre con una vaghezza

una vaghezza di notizie? Ma doveva esser lei, proprio

gli ingrati. Ingrata, lei! Ma doveva dunque ringraziarlo, poichè

non era certamente scritta, ma dove si leggeva in

amore, breve e rude: ma tutte queste varie forme

da lei? Non parlavano, ma giunte a Mergellina, tornarono

lo incontrarono di nuovo, ma in carrozza; era salito

freddo, disdegnoso, Cesare Dias! Ma che importava ad Anna

quasi pregato di ritornare: ma tutto questo gli rassomigliava

Stella Martini le parlava; ma ella rispondeva a monosillabi

litigare con Cesare Dias: ma Luigi non se n

sulla via del pericolo. Ma la paura di vedere

fatto un piccolo miracolo. Ma era uomo assai acuto

così dolce il pregare; ma fu vinta dal rispetto

Talvolta... non mandano lettere, ma scrivono. ¶ - È vero - ella

ostinata nella sua fede, ma rispettandolo nelle gelide sue

Sì, sono il tutore, ma avrei preferito, mia cara

rifiutate. Scusate, cara Anna, ma io vorrei domandarvi: se

sa, o sa appena; ma chiunque lo sapesse, lui

È duro, è doloroso, ma ve lo debbo dire

disse, con voce sorda; - ma non mi avevate, voi

Laura, perdonato? ¶ - Sì, sì; ma i mariti, i fidanzati

non ritornerà mai più. Ma un altro uomo innamorato

sempre alla stessa idea - ma non mancai all'onore

lo guardò in volto. ¶ - Ma disgraziata, non ci sono

semplicemente. ¶ Egli si scosse. Ma non voleva lasciar passare

sposate Caracciolo. ¶ - Non posso. ¶ - Ma perchè? Non basta la

minaccia, insolito in lui. Ma era insolita in lui

tutto, me lo merito, ma non quello, non quello

vostro progetto, rifiutando Caracciolo! Ma non posso, vedete, proprio

è così fallace! Perdonatemi, ma vedrete... vedrete poi, che

uno spettacolo non inaspettato, ma sempre meraviglioso. E se

follemente la mia vita... ma non sapevo... ve lo

che siete così saggio! Ma se sapeste... se sapeste

fanno le scene, annoiano... ma dovete sapere, dovete... Vi

superiore, che mi travolge. Ma sono anche una creatura

paro, no, mai questo, ma accanto, di seguirvi nelle

forti disprezzano i deboli; ma, certo, voi avete anche

ingiuriatemi, dopo avermi disprezzata, ma non mi lasciate alla

dite tutto, fate tutto, ma non mi scacciate da

voi lo diceste tale - ma così piccolo di cuore

dissoluto, un poveretto ignoto, ma non è permesso amare

è stato una vergogna, ma è stato mia decadenza

vero stato dell'anima: ma io ho messo l

anche il più lieve: ma adesso non mi pentirò

quella del mio amore, ma era quella del mio

il diritto di rimproverarmi, ma sentendo che il focolare

ho acquistato la scienza, ma non ho acquistato la

in pieno vigore, sì, ma in piena illusione: morire

della giovinezza, è vero, ma senza veder decadere il

ideale: morire, finire, amando, ma non veder finire, morire

sole dal fiore innamorato, ma non lo trovò più

esso la propria emozione, ma l'applauso era soffocato

tortura insoffribile, innamorati corrisposti ma contrastati da crudeli parenti

piccole e grandi traversìe, ma nulla più trafigge che

fosse finito ogni entusiasmo, ma fosse anche finita ogni

quello dell'anima umana. Ma non era tranquillo. Tanta

misurava finanche le parole. ¶ Ma non era stata sempre

lealtà, la sua vita? Ma non aveva ella peccato

educazione di Anna Acquaviva: ma non bastava. Vi era

venti, dicono: bisogna maritarla. Ma Anna Acquaviva era un

cosa forse neppure detta, ma fatta così semplicemente, così

sua opinione in proposito. Ma le conversazioni, anche, erano

ogni abbandono dello spirito, ma bene spesso, se non

fede, sul proprio carattere. Ma anche le donne di

molto, alla sua maniera, ma innamorato. In quanto ad

di strapparle una parola. Ma se era invece Cesare

poco, appagava Luigi Caracciolo: ma sentiva che non era

gli bruciava le labbra. Ma, per riguardo, la respinse

interrogazione, quasi volendogli dire: ma perchè fate questo? Egli

prendere una fortezza inespugnabile. Ma con la sua ostinata

suo tutore il lieve, ma pur doloroso flagello del

finiva col darle ragione, ma si vedeva che lo

Pareva ritrosia di fanciulla; ma poteva anche sembrare, a

più. ¶ - Obbedirò - mormorò ella. ¶ Ma per varii giorni fu

tutto per moneta contante: ma Anna, ogni tanto, si

silenzio era una concessione; ma tacendo si capiva che

l'eleganza, non solo, ma anche una certa serietà

che le veniva fatta, ma non sopportando specialmente che

volle dire qualche cosa: ¶ - Ma lo prendete proprio sul

contraddirvi: - diss'ella pianamente - ma non è questa la

non vi è dubbio: ma non capite niente. ¶ - Ma

ma non capite niente. ¶ - Ma insomma - esclamò ella, turbata

diventato un po' pallido, ma serbando una apparenza glaciale

indulgenze per molte stravaganze; ma che, fra tanti, un

Io detesto gl'ingrati. ¶ - Ma che volete dire? - esclamò

suo amor proprio offeso, ma perchè quel piano di

matrimonio si andava dileguando. Ma andate a giuocare di

vivaci sospetti, ancora confusi, ma sempre più vivaci, poichè

non fosse la verità, ma perchè sentiva di aver

Dias, forse assai profondamente. Ma come poteva fare, come

sopportato quel Luigi Caracciolo. Ma ora! Ma ora che

Luigi Caracciolo. Ma ora! Ma ora che aveva dovuto

parole per chiedergli perdono, ma subito dopo pensava che

con voce fievole Anna. ¶ Ma null'altro. E dentro

non si guariscono mai. Ma chi era, dunque? Di

il matrimonio dell'altro; ma sempre con quel suo

che non s'interessa, ma che non trova corretto

belli: sono belli, anzi. Ma vi assicuro che non

per un breve periodo, ma, poi, era stata detta

cuore arido o inaridito: ma adesso! Così vinta dalla

che mi fate dispiacere. Ma che, credete che la

talvolta generoso, se vogliamo, ma conducente ai più gravi

Egli, dunque, vi amava. Ma per non farsi accusare

disistima e il disdegno... ¶ - Ma allora? - chiese dolorosamente Anna

godono; i deboli soffrono: ma solo i forti han

e dissolvente, verità consumatrice, ma verità. Ella non sapeva

infranto e diventato inutile: ma che importa? Era alla

Era alla spiaggia, spezzato, ma salvo; e poteva ammonire

dovere sciogliere questo dubbio. Ma colui che lo aveva

stelle, solo, è vero, ma avendo già strappato alla

avevano spezzato l'involucro; ma non vedeva più le

rose, nè i boccioli, ma tutti i fiori le

stanza, tornò a sedersi; ma non rispose. ¶ - Ditemelo, ditemelo

nuova, vi si dia: ma quando l'opera è

esser giunta a tempo, ma non volendosi far vedere

bianca, fine e molle: ma tranne che nel colore

cogli occhi levati, assorta; ma si scoteva subito. Stella

stata prossima alla morte; ma era una diceria incerta

diventare delle belle spose; ma le guardavano fuggevolmente, poichè

si voltò a guardare: ma non sorrise, nè salutò

poco, con Cesare Dias, ma non si voltava mai

fissandosi qua e là, ma senza la vivacità di

e di chi ammira. Ma quando, fatalmente, Anna ritornava

causa interna, ignota ancora, ma così dominante il debole

luminosa di quel fascino, ma ella era presa, Anna

faceva abbarbagliare gli occhi. ¶ Ma sentivano, colà, il magnetismo

non se ne annoia, ma che non può dimostrare

dicevano nulla, fra loro: ma mentre Anna aveva lasciato

ritornare innanzi, fatalmente attratta: ma Stella Martini la trattenne

sol punto, anche essi; ma da certe palpebre abbassate

chi sa dove diretta; ma in certi palchi, dietro

le anime degli ascoltanti; ma indotti dall'amore, ma

ma indotti dall'amore, ma fatti più passionabili dalle

e amorosa della musica; ma intorno intorno, anche le

senza pentirsi dell'errore, ma pentendosi della persona, infine

appannò quel bianco volto; ma niuno la osservò. E

contrazione del suo viso. ¶ Ma ebbe la forza di

esclamò, ridendo, Cesare Dias - ma essa è dovuta alla

di tutta la vita. ¶ - Ma non lagnarti, caro Cesare

più ardui. Siete fanciulla, ma siete anche Minerva. Illuminateci

caldo e dalla musica, ma era invece un disdegno

ella, prendendo il ventaglio. ¶ Ma quell'atto, quelle poche

quando la passione, giovane ma forte, ancora non aveva

con una certa ansietà: ¶ - Ma che cosa avete dunque

che non poteva assolverla; ma capì che quell'animo

per quell'anima smarrita. Ma ella non ripassò, ed

ciò con molta calma, ma quando fu in fondo

parola: ¶ - Pompei, Pompei, Pompei. ¶ Ma salendo nello scompartimento di

innanzi a un'oscura ma opprimente realtà. Filava, filava

anima e delle fibre; ma quando ella si scuoteva

alle stranezze dei forestieri. Ma ella capì che doveva

specialmente, di asportare nulla. Ma lo diceva con timidità

eco molle e mesta; ma la fanciulla non se

e non il dolore. ¶ Ma rimase inquieta, con un

d'amore con Giustino, ma lo guardava con certi

pudore muliebre, la vinse. Ma Giustino, deciso, si era

al viso. Era agitatissima. Ma levando gli occhi in

corpo, nel suo cuore. Ma troppo era orrenda la

guardato il paesaggio silenzioso: ma nella mattinata, quando era

di una tenerezza infinita... ma è amore questo, è

non basta una esistenza... Ma non è possibile, tu

adesso, non so perchè... ma dilla la verità, dillo

col suo cuore amoroso: ma quando, di nuovo, ella

avuto un'avventura drammatica... ma io non ho più

che non lo meritava... ma che ti ha rispettata

Non ti conosco: addio. ¶ - Ma che farai, qui, sola

anima offesa e calpestata; ma fra le sofferenze materiali

opera di distruzione, lenta ma sicura, ma interna, ma

distruzione, lenta ma sicura, ma interna, ma segreta, senza

ma sicura, ma interna, ma segreta, senza sfoghi, senza

a lamentarsi pian piano, ma sempre, quasi che nulla

quasi rendesse lo spirito. ¶ Ma non morì. La febbre

la morte era finita: ma Anna Acquaviva vi aveva

sopravvive sì alla battaglia, ma che ne ritorna smorto

non schiudeva gli occhi, ma col segno di una

giovanili di Francesco Acquaviva. Ma la giovane moglie di

Compagno suo, come fratello, ma freddo, ma composto, ma

come fratello, ma freddo, ma composto, ma così materiato

ma freddo, ma composto, ma così materiato di scetticismo

fantasia, una figura indefinita ma rassomigliante alla propria, e

la visione subito sparisce, ma lascia un senso grato

brutta, buona o cattiva, ma che le eccitasse la

immediatamente la sua correttezza. Ma l'analisi chimica ignora

improvvisa sorgesse in lui. Ma era giusto, anzi tutto

chi commise un grave ma generoso errore, di cui

le dicevano più nulla, ma Anna sapeva che essi

orecchio, ai passi altrui: ma lui, cautamente, non volle

diss'ella, dominata, umilmente. - Ma se sapeste... ¶ - So, so

accasciata dallo sforzo, taceva. Ma nella serata, al poco

tranquilla. ¶ - Sei innocente, Laura... ma sei sorella... non mi

era un po' duro, ma la mano di Laura

della giornata, fra sorelle. Ma appena l'ombra della

sono anche un lamento, ma il timore di svegliare

lasciato da lei, apposta: ma vi entrava un bagliore

Laura nel suo, destata; ma il terrore di dover

l'aveva lasciata fuggire. Ma fiocamente ammortito dalla lontananza

vicino, messo appositamente vicino, ma ogni difficoltà vinta per

mi vede - pensò, tremando. ¶ Ma aveva anche preparato un

loro istitutrice, Stella Martini; ma la povera e buona

che era doloroso ingannarla. Ma tante altre cose più

servo, raccomandandosi, empiamente sì, ma raccomandandosi, a Dio! Il

tenera rispose: ¶ - Eccomi, Anna. ¶ Ma ella, prendendolo per mano

nobile e io no. ¶ - Ma io ti adoro, Giustino

uomo - diss'egli, brevemente. ¶ - Ma è una crudeltà, quella

scuotere quel cuore arido? Ma che uomo sei, ma

Ma che uomo sei, ma che cuore hai tu

questa sentenza della passione. Ma egli sentiva di dover

fatte per vivere insieme, ma le nostre persone si

è la nostra forza: ma è anche degno di

una cara creatura amorosa, ma dopo, dopo, troverai la

vivo del mio cuore: ma che importa di me

saggia, essa è confortante, ma è tenerezza, non è

tenerezza, non è amore; ma tu puoi pensare, riflettere

porteresti via - sospirò lei. ¶ - Ma dove? ¶ - In qualunque paese

gli gettava al volto: ma ognuna di quelle frasi

lo riempiva di felicità, ma gl'incuteva rispetto e

ignoriamo la misteriosa forza. Ma, nella rettitudine del suo

Non si odiavano, certo; ma anche il loro amore

che io ti adoro, ma egli non ti avrà

mai del suo scetticismo, ma che non crede; è

deve ricordare del passato, ma Laura non ha nessun

ti crede? ¶ - Allora, fuggiremo. Ma debbo fare questo estremo

sottovoce Giustino, eco fedele, ma triste. ¶ - E così Dio

mano dice queste cose. Ma era un giuramento di

a tutte le sensazioni. Ma giunta nel salottino attiguo

pensò, sperando: ¶ - Forse muoio... ¶ Ma un minuto passò, ed

vergogna del suo inganno! Ma il lume restava acceso

perdonami! Laura, Laura, Laura!... ¶ Ma la tacita fanciulla dal

mi scomponeva le idee. Ma dovevo tentare, dovevo; lo

Madonna e dei santi. Ma questa gente non ha

un sogno d'amore. Ma anche il destino è

mi perdonerà il mondo. Ma io sdegno le persone

per non destare sospetti, ma starò girando per la

anche nelle sue torture. Ma tu mi amerai sempre

io bestemmio, è vero, ma ti adoro, ma io

vero, ma ti adoro, ma io non sento più

è questa, è vero: ma dopo incomincia il grande

voltare la pagina bianca: ma Stella Martini non se

contemplazione pacifica dell'esistenza. ¶ Ma Anna Acquaviva quel giorno

dovuta sposare per forza: ma gli uomini non credono

Caracciolo, con una sincera, ma non ingenua ammirazione; - farvi

ambiente, dimenticando la sottile, ma continua noia del suo

trovarono la loro carrozza, ma Cesare, ormai riconciliato con

bocca, ammirato, commentato variamente, ma sempre bonariamente, poichè la

filando lietamente verso Toledo: ma Caracciolo perdette il suo

gli anni avevano sfiorito, ma che parea si ridesse

le si addensasse intorno. Ma sul tardi, un bagliore

è vero, parlava poco, ma tutta la sua fisonomia

Caracciolo, il tuo fedelone... ¶ - Ma... non lo so - disse

ancora insieme, qualche minuto: ma troppo le anime loro

si levò per andarsene. ¶ - Ma che fai ora? ¶ - Leggo

la lettura, attratta bizzarramente. Ma non lesse a lungo

esteriore del suo spirito: ma quella sera trattenne di

più nessuno - ella pensò. ¶ Ma talvolta, qualche amico passava

pensò ella di nuovo. ¶ Ma s'ingannava. Il servo

noi non sappiamo nulla. ¶ Ma egli vide bene che

persona vostra, cara signora... ¶ - Ma non mi vedete sempre

un debole sorriso. ¶ - Certo. Ma questo non mi consola

vita: sono moltissimi anni... ¶ - Ma io sono maritata... - diss

non poteva ritirarsi più. ¶ - Ma che! - egli disse con

con una certa imperiosità. ¶ Ma per temperare l'ordine

non erano l'amore, ma che contenevano, intimamente, l

che andasse a letto: ma a un certo punto

in tutta la serata, ma con più concentrazione, con

in tutte le ore, ma in quest'ora con

e pacificatrice della preghiera; ma pregava quando una forte

certamente, Cesare sarebbe arrivato. Ma tentava invano di concentrarsi

della sua poca attenzione, ma quel rosario fu finito

Adesso, Cesare sarebbe venuto. ¶ Ma non resistette alla nervosità

non si diffuse molto; ma ella si sentì più

molle crespo della vestaglia. Ma dove era dunque Cesare

volendo calmarsi per forza: ma immediatamente le pareva che

agitassero dentro quell'ambiente, ma la distanza non le

levarsi da quel posto, ma rodendosi di una suprema

si scoraggiò, un minuto: ma riprese speranza, pensando che

carezzavano così dolcemente, guardando. Ma ella si gittò indietro

si decise ad andarsene, ma lentamente, voltandosi, fermandosi un

le tre e mezzo. ¶ Ma in quell'accasciamento che

donna, presso una donna. Ma qual donna? E che

Un legame antico, stracco ma pur forte, o il

grande libertà di contegno, ma la dicevano rigorosa e

Dias, l'uomo fine ma corrotto, l'uomo che

adorava la femminilità elegante, ma che in fondo disprezzava

le inondò l'anima. Ma che è dunque l

amore e senza lealtà? Ma questo, dunque, è l

divano. ¶ Era in marsina. Ma la cravatta bianca, in

fece notte di nuovo: ma la gran lampada rosea

lontana dalle solite persone, ma non le riuscì. ¶ Da

dandole delle spiegazioni chiare, ma dicendo vagamente, distrattamente, che

essenza dell'anima, umile ma scorata, aveva inteso bene

che aveva commesso lui. ¶ Ma in verità, egli era

un angelo: aveva perdonato, ma volle anche punire. A

Erano nella stessa villa, ma per un certo periodo

non imposto dalla legge, ma per propria elezione. Veramente

e non a lungo: ma nelle sue lettere vi

segreti del tuo cuore! Ma perchè li nascondi? - aveva

ogni anno a Sorrento, ma solo nella seconda metà

viaggiato tutta l'Europa. Ma quell'anno, nella prima

era innamorato, è vero, ma come tutti coloro che

testa accanto ad Anna, ma non la perdeva tanto

parlarle mai di amore: ma non poteva evitarne qualche

la corte, l'intimità: ma non si allontanava mai

posto dove era Anna, ma le gironzava una sera

la sola, immensa difficoltà, ma la sola, è quella

arrischiato, per una ragazza, ma Laura aveva passato i

passato i venti anni, ma le due Acquaviva passavano

essere due creature buone, ma originali: originali ma buone

buone, ma originali: originali ma buone come la loro

ognuna nella propria espressione, ma la stravaganza di Anna

dispiace, non parlo più. Ma conservo la mia opinione

pochi mesi di matrimonio? ¶ - Ma io non sono sola

semplicemente. ¶ - Non siete sola, ma siete male accompagnata - diceva

io sono uno sciocco. Ma lui, lui, che è

Egli non lo sapeva, ma immaginava benissimo che Anna

in un libro aperto. Ma appunto per questo, ma

Ma appunto per questo, ma per questa passionalità profonda

ogni parola di Anna, ma per questa vibrazione dello

antico quanto il mondo, ma sempre di effetto sicuro

persone che sono innamorate, ma che non hanno perduto

tagli, feriva profondamente lei, ma faceva sanguinare anche lui

quale fiamma ardeva Anna: ma non si ottengono le

scusate - continuava lui, amaramente - ma vi avverto, che di

anno dovrebbe fare diversamente? ¶ - Ma tiene me, adesso... ¶ - Ah

è una cosa diversa. Ma egli non è geloso

nelle sue dolorose contemplazioni - ma che uomo è, dunque

triste! - soggiungeva lei, sottovoce. ¶ Ma pure intendendo quanta maggior

di una più profonda ma crudele sapienza, a interrogare

pregare, per la forma, ma come vinto, come se

vero, senza nessuna volgarità, ma sottolineandone la continua manifestazione

di durezza di cuore, ma facendone rilevare l'aridità

facendone rilevare l'aridità, ma dicendole sempre che Cesare

troppo peso, in fondo, ma da cui ella desumeva

fanciulla presente, si fermava; ma Laura aveva allora, negli

bizzarra e ignota manifestazione. Ma anche questo ricordare della

villeggiatura di Anna Dias, ma non avevano fatto avanzare

gli ostacoli più insormontabili: ma aveva dei minuti di

non curarsi di loro. Ma, infine, era innamorato. Si

Io sono una scema. ¶ Ma Laura non veniva, sebbene

mano, che egli baciò: ma vide anche che Laura

in un minuta solo: ma ad Anna sembrò che

di repulsione di Anna, ma subito represso. Non era

marito si erano posate. ¶ Ma quel giorno, nella quiete

con una bella dote, ma la cui posatezza non

fare una bella fine: ma Luigi Caracciolo, apprezzando il

discorso che la feriva: ma Laura, intonandosi meravigliosamente al

il martirio. ¶ - Nobile dama: ma spietata - aveva ripetuto Cesare

generoso come un Cesare; ma quando hai preso una

con una risatina, Cesare. ¶ - Ma tu vuoi la mia

salone dell'hôtel Victoria. Ma ogni tanto, quel discorso

diceva tristamente il corteggiatore. ¶ - Ma insomma, Anna, tu vuoi

Avete ragione - disse Caracciolo. - Ma sono stato serio, una

soffriva, è anche vero, ma il suo amore e

di qualche incognito personaggio. Ma intese subito che erano

senza esagerare l'abbandono, ma abbandonandola costantemente. Aveva trovato

gite, ai ricevimenti campestri: ma, appena giunti, essa perdeva