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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ugo Ojetti, Mio figlio ferroviere, 1922

concordanze di «ma»

nautoretestoannoconcordanza
1
1922
amor figliale, mi meravigliai; ma non me ne dolsi
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1922
e se ne andò. ¶ Ma intanto il sindaco agitandosi
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1922
io chi è stato. Ma non denunzierò nessuno. Io
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1922
sposata ad un comunista! Ma allora era monarchico. Il
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1922
qui non lo sanno: ma l’avvocato Pascone comunista
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1922
Non da lui, sa, ma da un galantuomo qualunque
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1922
discorsi davanti allo specchio. Ma io un figlio, un
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1922
sì, tu sei Pascone? Ma questo è Torricelli, vigliacco
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1922
di deviare il discorso: ¶ — Ma stamattina la pelliccia, scusi
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1922
Gli altri fecero coro. Ma con l’ultimo alalà
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1922
l’occhio al soffitto: ¶ — Ma i carabinieri, i carabinieri
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1922
LA TEORIA D’IPPOCRATE. ¶ Ma quella notte era dal
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1922
nel pomeriggio ancóra tacevano. Ma le prime notizie erano
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1922
Dovrà dimettersi, dovrà dimettersi, – ma il commendator Pópoli, col
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1922
sopraffatti come a Bologna ma d’aver prevenuto il
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1922
desti a quell’ora. Ma io sentivo che gli
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1922
ormai risposto con vigore. Ma di Pascone m’importava
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1922
d’aver più bisogno. Ma il fatto si è
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1922
l’oliveto dei Pópoli; ma oramai per l’oliveto
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1922
città, bastonano anche lui. Ma lo bastonano i suoi
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1922
Cominciai a spogliarmi rassegnato. Ma non trattenevo i sospiri
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1922
lenzuolo fin sulle orecchie. Ma, mentre io mettevo sul
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1922
Spegni, che voglio dormire. ¶ Ma i tanti ricordi di
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1922
mi ricordo, il Re. Ma dove eravamo? A Poreta
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1922
anche questo. È socialista, ma sì, lo so. Non
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1922
Matteo non lo trovai, ma udii molta gente parlare
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1922
i contadini dai dintorni; ma il povero sindaco rosso
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1922
gli davano del matto. Ma per la bastonatura di
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1922
gran Progresso; prova inattesa ma sicura che l’umanità
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1922
frasca sotto la pancia. – Ma il ragazzo un po
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1922
salvammo a gambe levate, ma eravamo appena al riparo
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1922
di sboccare in Borgo; ma in Borgo già si
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1922
suonava, più bandiere sbocciavano; ma anche più gente scappava
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1922
granturco per la semina. Ma v’era arrivato da
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1922
di lui e respingerlo? Ma sì, aveva ragione il
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1922
a pranzo da me. Ma questa volta la moglie
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1922
questo me l’aspettavo. Ma quello che non m
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1922
Non ci metteva ira, ma, secondo il suo carattere
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1922
d’Italia. ¶ — Un’altra? Ma non si fa che
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1922
Società Milanese: esse, emme. Ma quando i socialisti saranno
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1922
nome Smac resterà immutato. ¶ — Ma tu da quando ti
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1922
fossero sequestrati o malmenati, ma in quei venti giorni
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1922
silenzio, adorando e imparando. Ma alla prima pausa ripensò
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1922
ci riesce di certo. Ma provi a non respirare
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1922
a nome della mamma. ¶ — Ma come hai fatto a
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1922
scioperi e le elezioni. Ma adesso molti di loro
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1922
detto un gran bene. Ma suo figlio, scusi, ha
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1922
ad accorgersene cogli anni. Ma quel che più lo
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1922
sui pruni delle siepi; ma bisogna ficcar gli occhi
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1922
sorgere giorni nuovi. Nuovi, ma come? ¶ L’acquazzone diventava
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1922
in quel punto davanti. ¶ Ma sì, gli uomini, guerra
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1922
felice e magari migliore. Ma, vedendo che occorrerebbe troppo
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1922
chi l’ha veduta. Ma anche qui mi rifiuto
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1922
e dei viveri avariati, ma a distanza, con un
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1922
del mio angusto egoismo. Ma s’era arrivati e
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1922
andarvi la mattina dopo, ma la sera l’incontrai
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1922
forse ve l’avevano, ma indiretta, tanto da lasciargli
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1922
me almeno, facevano pena. Ma poi la macchinetta tornava
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1922
dovevano essere stati dolori. Ma il ministero lo aveva
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1922
hanno mandato al macello. Ma è carne dura. Si
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1922
súbito nella terza categoria. Ma egli sapeva che Nestore
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1922
Roma gli era ostica. Ma considerandomi della seconda categoria
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1922
figlio. ¶ — Le pare, conte! Ma questo non c’entra
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1922
che non parlava mai, ma pensava sempre al miglior
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1922
solatìo come un giardino. Ma Nestore, cittadino, socialista e
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1922
a Roma per questo; ma a Roma nessuno compra
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1922
avrei portata in campagna. Ma io mi ci seggo
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1922
non te lo dà. Ma se te lo dà
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1922
un buon affare. ¶ — Ottimo. Ma non l’avrai. ¶ S
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1922
non lo firmo io. ¶ — Ma al momento della spartizione
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1922
non è chi possiede, ma solo chi desidera di
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1922
di Nestore era mia. ¶ — Ma come sei riuscito a
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1922
all’idea di spazio. Ma avrei fatto deviare il
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1922
dei suoi due contadini. Ma in quel punto entrava
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1922
l’offerta di Nestore; ma gli offrii il cavallo
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1922
Poi ti dirò perchè. ¶ — Ma siete proprio sicuri di
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1922
di partire per Roma. Ma prima consegnò una procura
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1922
trentamila. Quod erat demonstrandum. ¶ Ma a questo punto, non
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1922
colonnello di bersaglieri? ¶ XII. ¶ MA I CARABINIERI CHE FANNO
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1922
la storia del blocco. ¶ Ma io d’un fatto
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1922
entrato, primo della minoranza; ma insomma, se avesse vinto
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1922
si corse dal sottoprefetto, ma in Prefettura dormivano tutti
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1922
s’andò a letto. ¶ Ma la mattina dopo, quando
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1922
operai: ordine del sottoprefetto. Ma Tocci e i suoi
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1922
degli operai, risposero fischi. – Ma Nestore dov’è? – mi
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1922
avevano rimurata: partita pari. Ma fra un giorno o
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1922
Hanno rimurato la lapide? Ma ci resterà? Il sindaco
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1922
Il sindaco, il sindaco! – Ma la folla ha pudore
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1922
avversarii, offesa volgare forse ma certo chiara e brutale
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1922
Farabutti, vigliacchi, masnadieri, venduti.... ¶ Ma mentre egli inveiva contro
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1922
altri rei della beffa; ma c’era l’ostacolo
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1922
lassù, aguzzava la curiosità. Ma come mai non c
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1922
dalla piazza del Municipio; ma chi abitava sul Corso
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1922
quanta se ne vuole; ma la pubblica opinione per
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1922
o da un’officina. Ma adesso dovevamo noi borghesi
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1922
rassicurarsi sulla propria forza. Ma aveva le labbra pallide
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1922
Nestore – è un motore, – ma vedendo che non l
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1922
La spiegazione era precisa; ma come sempre avviene dopo
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1922
sapevi? ¶ Quello, logico ribattè: ¶ — Ma a me che ce
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1922
dove li sbalzava. Canaglie. ¶ Ma quella sua prontezza a
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1922
scorgere il proprio sangue. Ma i vicini lo avvertirono
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1922
meno giovane di lei; ma forse per questo era
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1922
dall’intelligenza più sobria, ma dal fatto che questa
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1922
Me l’ha data. Ma spesso piange. Le assicuro
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1922
raggi come un riflettore. Ma Flora abbattè d’un
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1922
era riaccostata a noi, ma non parlava nè ascoltava
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1922
ridendo il pargolo neonato. Ma con la coda dell
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1922
parte del Sant’Uffizio. ¶ Ma io li lasciai lì
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1922
dove s’è mangiato, ma d’andarlo a sorbire
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1922
Roma avrei dovuto abbandonarla. Ma proprio lì, all’ombra
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1922
l’operazione riusciva difficile; ma non si scoraggiava, e
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1922
capitato lì pel caffè. Ma lo sperpero d’allegria
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1922
sindaco non rida mai. Ma lì per lì la
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1922
non è il mio. Ma qui a Roma chi
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1922
armi. Non era vero. Ma adesso dopo aver amnistiato
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1922
contro la nostra religione. Ma con la guerra quella
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1922
nei due mesi successivi; ma la chiesa è sempre
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1922
la salute di tutti ma specialmente, s’intende, dei
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1922
senza nemmeno un involto; ma dalla profumeria il russo
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1922
specchio e trovata bella. Ma più m’importava il
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1922
lunghi da poterli vendere. Ma questi devono essere capelli
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1922
furono lunghe, t’assicuro. Ma nel frattempo noi vigilammo
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1922
e bestemmiava in bolognese. Ma lo avevo appena da
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1922
prende gioco di me. Ma è finita la guerra
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1922
la madre del Redentore, ma è inutile qui trascrivere
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1922
dissi io al vetturino. ¶ Ma il cavallo s’era
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1922
noi: – Che è successo? – Ma gentilmente non aspettò la
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1922
mia inquietudine al deputato, ma era distratto. Un bar
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1922
per cercare il sindaco. Ma non volle: ¶ — Non sarebbe
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1922
Onorevole.... Onorevole.... Sua Eccellenza.... Ma sì, subito.... S’accomodi
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1922
della cappella dell’ospedale. Ma egli non ne voleva
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1922
Il tre, il tre.... Ma nemmeno prima della guerra
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1922
ricominciò a parlare lui: ¶ — Ma è semplicissimo. Si metta
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1922
sputa? ¶ — Dove si sputa? Ma dove vuoi, caro. ¶ Pazzotti
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1922
Mi conosci, e basta. ¶ Ma a Pazzotti non bastava
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1922
Va bene. Ci penserò. ¶ — Ma no, non devi pensarci
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1922
So scrivere. ¶ — Sai scrivere? Ma che ti salta in
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1922
si dette a leggerlo. Ma metteva tanto tempo a
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1922
Non credo, – affermò Pazzotti ma così debolmente da mostrar
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1922
allora soltanto lo lesse: – Ma non si tratta del
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1922
amico e compagno carissimo, – ma parlava come in sogno
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1922
sue mani. ¶ — Dottore, – corressi, ma non mi badava più
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1922
si colmò di rose. ¶ Ma io ripartii nel pomeriggio
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1922
un boccone dell’altro; ma non capivo quale dei
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1922
sono cioè soltanto doni, ma anche trofei di vittoria
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1922
torta, gli occhi bianchi. Ma era ancóra truccata e
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1922
truccati a quel modo. Ma quelli soffrivano sul serio
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1922
foglio, di carta protocollo, ma non l’avevo ancóra
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1922
Lei già lo sapeva; ma era mio dovere disturbarla
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1922
di speciale, anzi incomodissimo. Ma almeno adesso posso stare
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1922
combinazione. ¶ — Proprio una combinazione, ma non nel senso che
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1922
non è per noi. Ma qui si tratta di
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1922
capufficio dette un balzo. Ma prima di porre le
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1922
dice il certificato medico. ¶ — Ma l’altro certificato, quello
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1922
vogliamo bene. Facciamo venticinque. ¶ — Ma a me occorre un
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1922
appena gli fui presentato. Ma quelli gli spiegarono chi
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1922
quasi per sentito dire. Ma l’effetto sui suoi
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1922
morte. Gli uomini, sì. Ma non verrà proprio da
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1922
momento arringava i compagni. Ma appena egli si fosse
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1922
gli spaghi di chiusura. Ma mentre lavoravano, questo gatto
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1922
sua, col bastone alzato. Ma questo era niente. Quello
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1922
ho voluta la guerra; ma quando l’ho dovuta
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1922
stata una cosa seria, ma che almeno noi soldati
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1922
folti. Ci potevo morire, ma intanto lei mi consolava
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1922
guerra: peggio del tifo, ma mi sono consolato. E
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1922
lasciavano fare a casa. Ma contro i compagni che
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1922
che torni la guerra. Ma nemmeno Cadorna la rivorrebbe
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1922
ce ne sia molti. Ma c’è anche della
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1922
farabutto d’un disertore. Ma mio figlio anche con
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1922
la pensa come me, ma ha paura e non
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1922
bianco. Non s’avvicinava ma ci fissava. Nestore lo
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1922
tradimento. ¶ — Andiamo, – mi disse. Ma quando fummo fuori sul
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1922
soglia di casa sua. Ma potei appena cominciare a
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1922
e la sua professione. Ma a chiedergli il nome
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1922
canti ancóra, – conclusi bonario, ma non mi parve che
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1922
primaverile allegria da studente. Ma quello sillabava lento lento
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1922
su tutto la verità. Ma dato che questo è
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1922
le accetterebbero? ¶ — Tragedie russe? Ma súbito. ¶ — La ringrazio del
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1922
mio e del russo. Ma i complimenti furono tutti
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1922
rivoluzione italiana di dopodomani. Ma Micáilof fu d’un
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1922
per toccare il suo. Ma nel pieno dell’entusiasmo
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1922
Per calmarla glielo consegnarono, ma lei lo scosse, se
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1922
la lista delle vivande, “ma quella vera, non quella
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1922
otteneva monosillabi di risposta. Ma altri lo guardavano di
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1922
Contro il regime borghese. ¶ — Ma il regime borghese i
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1922
Magari domani, figliolo mio. ¶ — Ma che figliolo! Se dovessi
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1922
Te l’ho detto. ¶ Ma non riusciva più a
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1922
quale ballava a Milano ma da un mese non
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1922
me e al russo, ma il deputato, appena ordinato
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1922
a Miglioli d’accompagnarci, ma è afono e domattina
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1922
seppi il giorno dopo, ma lo scrivo súbito per
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1922
prima provò ad uscire, ma la porta era stretta
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1922
sembrava davvero un mulatto. Ma in quella pelle abbronzata
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1922
egli non avesse titubato, ma anzi spalancando su tutto
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1922
non s’era offeso; ma ai primi del mese
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1922
più offesa o meraviglia. Ma Tocci le aveva preso
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1922
stato il suo amante. ¶ Ma ero appena uscito sulla
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1922
poteva ancóra essere salvata. Ma avvicinandoci a casa incontravamo
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1922
era sparata al cuore; ma come avviene quasi sempre
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1922
della mammella. Dico ingombro, ma potrebbe questa essere anche
201
1922
sì la propria vita, ma salvare la propria bellezza
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1922
chimici quanto si vuole, ma concimi. Insomma, un romanzetto
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1922
d’andare oltre Montebelluna; ma molti generali e colonnelli
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1922
a letto per lui. Ma lo scrivo perchè sono
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1922
difendere la loro pace, ma perchè teme parlando d
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1922
dire una gran verità; ma questa verità non riguardava
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1922
non era un imbecille, ma aveva il torto di
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1922
per non perder tempo), ma anche perchè si faceva
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1922
piazze la lieta novella; ma insomma ne era lusingata
210
1922
Finsi di non accorgermene, ma uscendo dall’altra porta
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1922
di godersi la confidenza. ¶ Ma le cose, senza colpa
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1922
i miei due pacchi. Ma i sospiri si ripetevano
213
1922
alla porta. Era chiusa, ma con uno di quei
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1922
Cencina mi guardavano, incerti, ma non mostravano nessuna intenzione
215
1922
sono levata il cappello, – ma non continuò la lista
216
1922
un frangente come quello, ma è certo che quello
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1922
austerità del santuario domestico. Ma erano argomenti da notajo
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1922
Infatti me ne andai. Ma con lo scossone dato
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1922
mia scoperta e superiorità; ma non potevano negarla. Ed
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1922
soffitte della casa paterna. Ma comprai due solidi lucchetti
221
1922
fuori di casa mia. Ma, fosse il fastidio pel
222
1922
la natura può sbagliare ma lo Stato Maggiore o
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1922
o pagato dagli altri. Ma, poichè voleva mostrarsi equanime
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1922
invece tendono ad aumentarlo. Ma era una differenza formale
225
1922
un provinciale, lo so, ma la tintura delle donne
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1922
col cielo al tramonto. Ma io ho sempre creduto
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1922
al Presidente del Consiglio, ma al sottosegretario di Stato
228
1922
via, diretta e sicura ma rumorosa ed ingiusta. ¶ Nei
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1922
ci mancherebbe altro, – risposi ma s’era alla stagione
230
1922
Quel delicato profumo, dolce ma pulito e, da fuori
231
1922
che resiste al dente ma poi ti si disfa
232
1922
risultati di quello mio. Ma, obbedendo alle necessità del
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1922
ministro nè dal sottosegretario, ma solo dal capo di
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1922
a rientrare in carriera, ma miseramente, consigliere di prefettura
235
1922
Mia moglie appariva raggiante, ma non osava tornare, con
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1922
Io lo credo innocente, – ma Nestore mutò discorso e
237
1922
avevano dato del pompiere, ma egli stava già per
238
1922
d’un laido conservatore, ma anche perchè gli seccava
239
1922
le cose nel bollettino; ma i soldati ridevano lo
240
1922
VIII. ¶ IL GATTO BIANCO. ¶ Ma una volta fui davvero
241
1922
bevuto? ¶ — Si torceva, poveretta. Ma con tre o quattro
242
1922
colonica ad uso padronale. Ma mia moglie di rado
243
1922
del cielo, più pallido. Ma appena mi sporgo dalla
244
1922
vent’anni di meno. Ma, per la verità, Margherita
245
1922
detto la mia età, ma t’ho promesso di
246
1922
epitaffi, con eterna soddisfazione. ¶ Ma questa guerra che ci
247
1922
e contrasti della vanità. Ma a dire rifugio, si
248
1922
Ho detto della vanità ma non devo dimenticar la
249
1922
ovverosia fiamme e pugnale; ma allora, almeno noi vecchi
250
1922
e s’è veduto. ¶ Ma dopo la guerra la
251
1922
questi tempi non conta; ma il vino, l’olio
252
1922
i primi a “requisire”. Ma tanta era la paura
253
1922
guardie comunali erano sparite. ¶ Ma la meraviglia più viva
254
1922
con la Rosina. ¶ — Scusa. Ma, se ci fossi stato
255
1922
da secoli, lo sapevo, ma me l’ero giustamente
256
1922
da pranzo era vuota, ma tutto esalava un così
257
1922
di politica, lo sai. Ma dai retta a me
258
1922
altro. Fanno l’altalena. Ma l’importante sarebbe non
259
1922
come sono i preti. Ma di galline non ho
260
1922
tutto. ¶ Volevo dir: – Donne.... –, ma chi sa dove si
261
1922
egli impazzisse di gaudio. ¶ — Ma mi dica la verità
262
1922
dell’oro di tutti.... Ma era solo quell’agonizzante
263
1922
si ripetevano desolate: – Gesummaria, ma come sì sarà macchiato
264
1922
sarà macchiato così, Gesummaria? ¶ Ma il più bello spettacolo
265
1922
dati lui. Lei capisce. Ma ce n’è anche
266
1922
due o tre canonici. ¶ — Ma voi come l’avete
267
1922
vedere che cos’era. ¶ — Ma questo è prendere, non
268
1922
revolverate, imprecazioni e fischii. Ma in fondo, quando si
269
1922
come tutti i ragazzi; ma ragazzi. Leggeroni, spensierati, capiscarichi
270
1922
assalto ai giorni successivi; ma i più frettolosi ed
271
1922
ore, insomma, di libertà. ¶ Ma non avevano contato sul
272
1922
autocarri rientrarono verso mezzanotte. Ma la città restò sorvegliata
273
1922
quadriglie dei balli diplomatici. ¶ Ma anche qui a sconvolgere
274
1922
lassù tra gli evviva. Ma ancóra questo era prevedibile
275
1922
lo si seppe poi. Ma la minaccia spaventò borghesi
276
1922
vennero cautamente a riprenderseli. Ma tutti per gratitudine vollero
277
1922
non avrei dovuto mangiarli? Ma non erano essi un
278
1922
sono varii e continui ma che, a dir la
279
1922
un giudizio tanto benevolo; ma la signora Cencina è
280
1922
mia coscienza di giudice. Ma Pópoli non sa: Pópoli
281
1922
ingrassa un po’ troppo. Ma non è donna da
282
1922
lei a Nestore, brevi ma espliciti, su carta profumata
283
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fosse stato il conquistato. Ma avemmo il buon senso
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indomabile necessità della passione, ma, sulle prime, tien sempre
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l’età, le vicende; ma è un fatto lento
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lista delle ragioni contradittorie ma convergenti che dovevano averla
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servire finchè c’erano; ma in caso di barricate
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v’è di peggio. ¶ Ma anche senza salire a
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Reale certo l’aveva, ma nella sua biblioteca di
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museo d’antichità egizie. Ma quelle sono ben custodite
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amor proprio di borghese, ma soprattutto dalla loro precisione
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una strada nuova sì ma soda e diritta, da
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si perdeva a “propagandarmi”. Ma a sua madre, quando
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dei capperi della rocca, ma ora d’una pezza
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Ospedale territoriale numero due.... Ma quello continuava a parlare
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ingegno, della vostra volontà. Ma chiunque voglia, può diventare
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certo, magari non profonde, ma in ogni modo non
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cavalieri saranno molte migliaia, ma rispetto ai quaranta milioni
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che è un gioco ma mi ci diverto, se
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spartanamente rifiutato quell’onore. Ma a tavola, pel pranzo
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e i titoli onorifici. Ma date le tue opinioni
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non l’avresti votata, ma che l’autorità non
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la mia fede monarchica. ¶ — Ma insomma mi fanno cavaliere
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mi ripetevo il dilemma. ¶ Ma dal vedere riflessa in
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non da sette giorni ma da sette anni. ¶ IV
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ti appelli ai posteri, ma non pensi che, se
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e te lo meritavi; ma non t’aspettavi, tu
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nostro sindaco, anni quarantadue ma richiamabile perchè ufficiale territoriale
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allora (adesso è turatiano, ma ha sempre pronta una
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solo d’atrocissima ferocità ma anche di cinico sangue
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ha mai voluto concedere. Ma le staffette andavano e
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passato al radioso avvenire. ¶ Ma era molto simpatico quell
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io saltai in piedi. Ma quello ridendo mi afferrò
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talvolta cominciava il gesto ma si fermava a cinque
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diventò anche più simpatico. Ma mi vinse quando gridò
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intendersi anche al morale, ma in quel punto il
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Fanno eccezione i santi. Ma quelli non li nomina
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Lavoro. ¶ L’ospite assentì ma, perchè non restasse pur
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chiaro? ¶ — Per me, no. Ma è colpa mia, – e
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morto, – insinuò il Filiberti, ma l’altro non gli
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altro, la ruota gira. ¶ — Ma intanto si logora. Non
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lo vuol vedere diminuito; ma abolito il risparmio e
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una frase per interromperlo; ma per educazione i miei
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interrompere il suo apostolo; ma, poichè s’era accorto
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me n’ero accorto, ma quella m’aveva risposto
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era indebolito lo stomaco. Ma all’interruzione di Nestore
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lanieri. Sono della regia ma, sembra, ottimi. Io sono
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toscano e non transigo, ma li conservo per gli
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fumo. ¶ S’era alzato, ma Nestore e Filiberti gli
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parola quel tuo discorso? Ma un capitano deve aver
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di questi ultimi mesi. Ma preferiva gli aneddoti comici
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nè venduto nè cagliato, ma piuttosto gittato per le
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automobile davanti al recipiente, ma dopo un poco egli
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Un’azienda modello: piccola, ma modello. Vuole qualche azione
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quello son buoni tutti, ma per assumere ordinazioni, da
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letto. Mia moglie sfinita ma soddisfatta si stava spogliando
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avrebbero chiamato un filosofo; ma adesso la parola filosofo
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soda, e legge molto, ma più libri vecchi che
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santi e da scettici. ¶ Ma non sto a ripetere
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mi mostrò mesi fa. Ma nè l’editore nè
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soggetto d’un racconto. Ma all’editore è sembrato
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lontane pazzie; si divertirà ma, al solito, non c
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qualche decina d’anni. Ma l’editore gli ha
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non oso dire felice, ma certo meno vecchio e
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conosco da quarant’anni ma, poichè allora egli ne
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governasse. Se ne lamentava, ma non troppo, perchè egli
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tornato anche mio figlio. Ma io ho continuato a
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lo so di preciso; ma per le ragioni che
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dicono, appena agl’inizii. Ma è certo che bella
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cioè di capirne niente. Ma certo, se donna sarà
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quello che verrà dopo. Ma bisogna perdonarmi una volta
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merito mio, si badi, ma del prodigioso tempo in
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resto qui non conta. ¶ Ma adesso viene il punto
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confidenze ai miei contemporanei, ma ho voluto proprio andare
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ecc. come sono io. – Ma altri, forse solo i
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le delusioni cominciarono presto; ma era anche tanto profonda
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Forse non avevo torto, ma sono vecchio e la
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la porta ben chiusa, ma ad alta voce, in
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insaponate perchè scivolassero meglio. Ma non si riesce a
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qualche ora di dubbio, ma sempre un profeta. Se
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non sbaglio, alla perfezione. Ma costretto dalla mia professione
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che gli si avvicina. Ma tant’è: l’occhio
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il doppio, al mercato: ma a Giacinta, massaja e
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cuore. Ha fatto male, ma per buon cuore. ¶ Le
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tariffe da lui imposte. ¶ — Ma questi danari li ha
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e parenti degli ergastolani. Ma una domenica mattina lo
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a sgusciare in ginnasio. Ma fin dal primo mese
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mia età e indifferenza; ma il preside, un biondino
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mai nemmeno una visita: ma per compenso in quei
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uomini stanchi alla mansuetudine. Ma sua moglie era sempre
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appoggi benevolenti. Qualcuno pagava ma io, s’intende, trovavo
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figlie di tre insegnanti. – Ma aveva la gentilezza di
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contro la mia ignoranza. Ma adesso penso che molti
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sono leve d’acciaio, ma la schiena del poeta
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stesso ai suoi tempi. Ma io allora non me
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diventasse un eroe, modesto ma sincero. Il pericolo, il
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croce dei nuovi crociati. ¶ Ma quel che disse e
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più borghesi di così? ¶ Ma a ripetere che noi
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diserzioni o simili ignominie, ma solo nostra affabilità e
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resta si a galla ma è in balìa dell
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agiatamente del prebellico proletario; ma è l’uomo che
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la pensione di Stato. Ma Nestore era troppo intelligente
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l’arte del narrare. Ma io, caro e unico
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io gli chiedevo francamente: ¶ — Ma tu fai il ferroviere
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e uomo d’ordine; ma non s’era messo
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consumare, ottime, d’accordo: ma per produrre, salvo la
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costano niente. ¶ — Lei scherza. Ma forse questa rassegnazione a
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ho chiesto a molti, ma nessuno lo sapeva. ¶ Non
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con un bel premio: – Ma tu tieni duro. Un
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firmavo in nome mio ma pagavo con danari altrui
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fare dispetto all’infedele?). Ma s’ha da aggiungere
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quel che si vuole. Ma dopo avere compiuto tanti
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vedere, si taglia. ¶ Tagliammo. Ma quello che non m
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lire, venduto per trenta! Ma la paura no, non
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posto accanto a lei: ¶ — Ma, bravo dottore. Mio marito
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ci ha sofferto, sa. Ma io sono contenta: un
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come se lo fosse, ma non lo era: sentiva
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te, e per me. Ma insomma questa sarebbe la
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la croce di cavaliere, ma sì, caro prefetto, lei
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giudizio non lo rinnego; ma devo, quanto posso, approfondirlo
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ce ne accorgevamo meno. Ma è venuta la guerra
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ci stava seduto su. Ma l’ubbriacatura col “Trani
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mese, tra un anno ma ricomincerà. – La folla, dopo
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immagine di donna racconsolata. Ma davanti alle nuove pene
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solo la suddetta fede, ma addirittura la religione del
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parte, la mia bontà. ¶ Ma Nestore, non è, per
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Tu sei un socialista! Ma tu sei non solo
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e stizze di miopi, ma sei, peggio, un reazionario
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te, non sono teste ma zucche, e vanno tagliate
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non è chi possiede, ma è chi risparmia. Nestore
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abitudine e per inerzia. Ma non lo ero. ¶ I
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fuori. Non venne fuori, ma alle revolverate scapparono via
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le fecero nessun male, ma rivestendola le legarono ai
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protestando, un po’ ridendo. Ma i comunisti lo seppero
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assomiglia molto all’Italia. Ma quel che per adesso