Egisto Roggero, I racconti della quiete, 1896
concordanze di «madre»
n | autore | testo | anno | concordanza |
---|---|---|---|---|
1 | 1896 | che vide nascere mia madre. Povera madre! Troppo presto | ||
2 | 1896 | nascere mia madre. Povera madre! Troppo presto ella è | ||
3 | 1896 | bianche mani di mia madre ed ho anelato, con | ||
4 | 1896 | morte appunto di mia madre, morte tragica e improvvisa | ||
5 | 1896 | dalla casa ove mia madre, cerea ne’ fiori e | ||
6 | 1896 | anni avanti, presso mia madre. E ricordava sempre la | ||
7 | 1896 | elegante appartamento di mia madre: magro, alto, dalla rudezza | ||
8 | 1896 | che avea veduto mia madre bambina non volle lasciarmi | ||
9 | 1896 | ombre della Biblioteca.... ¶ * ¶ * * ¶ Della madre di Agata – la sorella | ||
10 | 1896 | la sorella di mia madre – nessuna traccia visibile nella | ||
11 | 1896 | della vita di mia madre. Io la ricordava, come | ||
12 | 1896 | luci del tramonto.... mia madre e un’altra figura | ||
13 | 1896 | a lato di mia madre, pareva in preda ad | ||
14 | 1896 | ella piangeva e mia madre costernata le parlava dolcemente | ||
15 | 1896 | di mia zia – la madre di Agata – ci guardò | ||
16 | 1896 | a quella di mia madre, per salutare la sua | ||
17 | 1896 | cuore. Ripensava a mia madre, ai dolorosi giorni del | ||
18 | 1896 | Biblioteca: il ritratto della madre che dalla tela sorrideva | ||
19 | 1896 | somiglia tutta a sua madre.... In questi passati giorni | ||
20 | 1896 | era nuovo per sua madre, perchè anch’essa, un | ||
21 | 1896 | eran state di sua madre, egli era prossimo a | ||
22 | 1896 | primo gabinetto. Quivi sua madre soleva lavorare. Ecco i | ||
23 | 1896 | nelle mani di sua madre. E il panierino di | ||
24 | 1896 | le lacrime quando la madre avea scoperto il danno | ||
25 | 1896 | di lavoro di sua madre.... ¶ Povera madre!... ¶ Passò nell | ||
26 | 1896 | di sua madre.... ¶ Povera madre!... ¶ Passò nell’altra stanza | ||
27 | 1896 | Quivi era morta sua madre. ¶ Aprì le imposte. ¶ La | ||
28 | 1896 | severo, accanto a sua madre. E la rivide. Bianca | ||
29 | 1896 | rivedere, con quella della madre, l’altra immagine: quella | ||
30 | 1896 | inginocchiatoio, ove già sua madre aveva posato la fronte | ||
31 | 1896 | la passione di mia madre. Ecco la vasca bianca | ||
32 | 1896 | momento madonna Tecla, sua madre, e il povero Conte | ||
33 | 1896 | abbandonato sulle ginocchia della madre disperata e smarrita; i | ||
34 | 1896 | viaggiatori intorno alla povera madre e al bambino morente | ||
35 | 1896 | del sole: la povera madre tremante vien fatta discendere | ||
36 | 1896 | morto. – Povera signora! – Povera madre! – Qualcuno ai finestrini sente | ||
37 | 1896 | due infelici. La povera madre, bianca come cera, si | ||
38 | 1896 | stato, mio Dio? – La madre risponde come in sogno | ||
39 | 1896 | sa dire la povera madre, come in sogno. Ora | ||
40 | 1896 | Dolore ineffabile della povera madre. Uscii fuori. Che pace | ||
41 | 1896 | casa, sulle ginocchia della madre, aveva, com’era naturale | ||
42 | 1896 | alle preghiere della povera madre, la mia buona amica |