Aldo Palazzeschi, Il re bello, 1921

Maresciallo, che dolcezza sentirsi madre! E quando mi guardo

la morte di sua madre, diceva: «quando muoio, l

or sono morì sua madre, essa portò in casa

per recarsi da sua madre dove il marito andava

solito, a riprenderla. ¶ Sua madre abitava poco distante da

quale tempo la vecchia madre si era ammalata; e

limpida, adamantina. ¶ La vecchia madre morì, ma ella potè

unico figlio dotato da madre natura di spiccatissime spaventose

agli occhi della loro madre lontana, quanti dolori al

o venticinque anni; la madre in fronte eseguiva un

sera avanti. Figlia, fidanzato, madre, tutti allo stesso posto

un po' pallida.... La madre invece no, è bene

della figlia e della madre. ¶ Le serate passavano gaiamente

di lei, contro la madre, contro la Calabria, contro

nelle braccia di sua madre avendo lei nelle sue

ed amore, sia dalla madre come dall'ingegnere. La

dalla nonna e dalla madre, ma provava per lui

la Margherita e sua madre? E con ai lati

di sposare anche la madre, la nonna? Sissignori, quando

le diceva la grossa madre. — Una famiglia non può

piccola sentimentale. ¶ Ora la madre le porta in cimitero

O natura forse, questa madre tanto bizzarra, non segnò

allegramente. Potevano sembrare la madre di quaranta col figlio

Ha appartenuto a tua madre? — Disse Guido deluso, dopo

venti, ventuno, ventidue.... la madre il padre i nonni

per essere una brava madre. L'equilibrio della bilancia

miglior passatempo per quella madre. ¶ Se tutta questa gente

una parola doveva renderla madre d'un colpo. ¶ Rientrata

amante in quello di madre. Elena sentì bene il

esse dicono la loro madre». ¶ — Morta! — Ella pensava fra

è il ritratto della madre sua. Come due animali

ma per la bollente madre, essa godeva, fra chi

mano di Guida. La madre ne rimase di sasso

Voi non somigliate vostra madre! Nè a quella buon

assestargliene un altro). La madre la teneva ancora vestita

non lo pretendesse la madre. ¶ — Ma che cos'hanno

pensa più a sua madre. Una è a Belluno

quello, molto, che la madre le faceva dattorno. E

accusiamo la nostra grande madre di essere stata parziale

di tutti. — La giovine madre che teneva in collo

braccia il collo della madre. Le sue braccine grasse

io invece.... — La giovine madre sorrise. La sera dopo

minore accento scherzoso, la madre sorrise appena, la sera

trovavano dinanzi ad una madre di numerosa prole, e

il padre e la madre di quel fanciullo e

noi, scriverò subito alla madre di Cesare io stessa

Cesare io stessa.... ¶ La madre di Cesare non tardò

che io sono una madre snaturata, dice che il

Phue! — Il seno della madre! — Soffiava un grassone dalla

e gambe paffute. Una madre ne teneva uno a

il fanciullo teneramente. La madre la guardò in maniera

ella intravedeva. Oh! essere madre di belle e sane

così grande come essere madre di un infelice. ¶ — Glie

infelice signore — disse la madre. ¶ — Non emporta. ¶ — È gobbo

divenuta livida, guardava la madre saettandola, facendole gesti, segni

fortuna! ¶ — Quarantamila! ¶ — Cinquantamila! ¶ La madre divenuta pazza, furente, assalita