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Benvenuto Cellini, Vita di Benvenuto di Maestro Giovanni Cellini fiorentino, scritta, per lui medesimo, in Firenze, 1562

concordanze di «maestro»

nautoretestoannoconcordanza
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1562
Benvenuto Cellini, figliuolo di maestro Giovanni d'Andrea di
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diceva a mio padre: - Maestro Giovanni, insegnali insieme con
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vecchi Signori, dicendo a maestro Giovanni: - Fa' quello che
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e quel mio dabben maestro ne pigliava maraviglioso piacere
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uomo che si domandava maestro Francesco Castoro; e perché
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sonare bene da un maestro che v'era, il
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uno che si chiamava maestro Ercole del Piffero, e
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rispose Pierino e disse: - Maestro Giovanni, la più parte
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proposito, ragionava del suo maestro, ch'era stato mio
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attenzione quello che quel maestro faceva, il detto maestro
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maestro faceva, il detto maestro mi domandò chi ero
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il quale si domandava maestro Ulivieri della Chiostra e
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mane di quel mio maestro Ulivieri e di nascosto
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e perché il mio maestro con grande amore veniva
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l'anno Ulivieri mio maestro gli venne occasione di
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con essa e col maestro mi ritornai a Firenze
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carezze a quel mio maestro, amorevolmente pregandolo, di nascosto
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amico di quel mio maestro, ogni dì veniva da
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a bottega con uno maestro, che si domandava Firenzola
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aveva detto il suo maestro, che egli disse non
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uomo da bene tuo maestro, perché io spero che
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belle mascherette, che il maestro mio s'andava vantando
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le ebbi, di cambiare maestro, per esser sobbillato da
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il quale si domandava maestro Pagolo Arsago. Quel mio
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in defensione del nuovo maestro. Dissi ch'io era
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Anche quel mio nuovo maestro usò parecchi parole, dicendo
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il quale si domandava maestro Antonio da San Marino
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Roma, ed era stato maestro di questo Firenzuola. Sentito
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di lavorare con questo maestro Pagolo Arsago, guadagnai assai
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quel Marcone mio primo maestro, altri che avevano nome
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il quale si domandava maestro Anniballe cerusico, padre di
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lavorare in bottega di maestro Santi orefice: se bene
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venuto a lavorare con maestro Santi. Era piccolo di
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mia bottega un suo maestro di casa, mi chiamò
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Milanese, che si chiamava maestro Giovanpiero della Tacca. Messomi
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è il figliuolo di maestro Giovanni? - Così disse che
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presto lo portasse al maestro che lo aveva fatto
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insieme con il loro maestro di casa, il quale
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esso istioppo al loro maestro di casa, accennando di
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questo essere il maggior maestro che mai di tal
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il quale si domandava maestro Iacomo da Carpi. Questo
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età. Volse il ditto maestro Iacomo che io gnene
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disegni vecchi il ditto maestro Iacomo astutamente portar se
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mio padre, questo mio maestro, che quanti cardinali ha
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opera da un certo maestro Nicolò milanese, il quale
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certo chiamato in Roma maestro Iacopino della Barca. Questo
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Ponte Santo Agnolo. Questo maestro Iacopo era persona molto
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stato in Firenze già maestro di levare opere a
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di riavermi. Il detto maestro Iacopo disse che io
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dipoi iscrissi al ditto maestro Iacopo pregandolo, che né
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vedere a quel detto maestro Iacopino della Barca; il
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ne andavo con quel maestro Iacopino, curiosissimamente mi domandava
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quel detto uffizio del maestro delle stampe della zecca
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feci venire un certo maestro Iacomo perugino uomo molto
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cosa preso il ditto maestro Iacopo certi ferri grossi
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ditta figliuola, dissi al maestro che si fermassi e
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e radeva. Giunto al maestro, cominciò con tanta gentilezza
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potrebbe dire a il maestro che la murassi: "Io
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Norcia; benché un suo maestro aveva consacrato quivi vicino
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in Roma un certo maestro Giovanni da Castel Bolognese
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Sansovino, già primo suo maestro, lo aveva mandato a
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aveva dato commessione al maestro della zecca, il quale
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voglia del Duca il maestro vecchio di zecca, che
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Messer Giovanni pur diceva: - Maestro, chi fussi di bronzo
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quali si era un maestro Francesco da Norcia, medico
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che me ne traessino. Maestro Francesco rispose, che il
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quello che io domandavo. Maestro Francesco disse: - Insinché v
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e' rimedi del sopraditto maestro Francesco, veduto che io
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a correre a casa maestro Francesco da Norcia, e
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fussi morto. Al quale, maestro Francesco, che era collorosissimo
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Partitosi Felice, fece quanto maestro Francesco gli aveva detto
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Felice volse mandare per maestro Francesco, e io dissi
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sempre da me. Comparso maestro Francesco, disse che mi
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male, e poco miglioravo. Maestro Francesco eccellentissimo veniva quattro
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uomo da bene di maestro Francesco da Norcia ci
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promessi la salute. Comparso maestro Francesco, veduto il gran
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Intanto comparse quell'altro maestro Bernardino, che da principio
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aveva voluto cavar sangue. Maestro Francesco, valentissimo uomo, disse
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rispose quel cervellino di maestro Bernardino e disse: - Se
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gli era subito guarito -. Maestro Francesco da Norcia, uomo
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si volse al ditto maestro Bernardino e disse: - Vedete
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capitò mai più. Allora maestro Francesco disse che io
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mondo: e il valente maestro Francesco da Montevarchi con
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fra tutti que' gentiluomini maestro Agostino, sarto del Duca
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Giorgio sopraditto, dipintore: allora maestro Agustino disse: - Ecco chi
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mai detto tal cosa. Maestro Austino disse: - O impiccato
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il quale si chiamava maestro Miliano Targhetta, e per
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partito da un suo maestro, che si domandava Francesco
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fare dispiacere al tuo maestro -. E' fece tanto che
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fece tanto che il maestro suo mi scrisse una
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a ringraziare il suo maestro, che era stato causa
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e perché questo suo maestro aveva una bella giovane
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è stato lo mio maestro che mi ha fatto
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tornato col suo vecchio maestro, e che, se e
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filo accanto al ditto maestro. Passando io, il ditto
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riverenzia, e il suo maestro quasi che mi derise
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ora consacrata al suo maestro, che io farò a
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dispiacere -. Ascanio reverentemente disse: - Maestro mio, perdonatemi; io son
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aver detto male di maestro Antonio da San Gallo
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aveva detto di lui maestro Antonio da San Gallo
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e questo fu un maestro Iacomo da Perugia, molto
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m'accompagnai con un maestro di oriuoli eccellentissimo, che
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eccellentissimo, che si domandava maestro Cherubino, molto mio amico
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Mandato per esso, quel maestro delle poste disse che
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l'occhio manco, questo maestro delle poste. Fattomigli incontro
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quei compagni, piacevolmente dissi: - Maestro delle poste, se io
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a riprendere il detto maestro delle poste, pigliando la
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se bene egli era maestro di oriuoli eccellentissimo, come
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a quel ciurmadore di maestro Iacopo cerusico da Carpi
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di volere insegnare al maestro. Questi con gran risa
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Vi stava ancora un maestro di salnitri; e perché
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lavoranti todeschi, questo ditto maestro di salnitri non voleva
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entrò con Vergilio suo maestro drento alle porte dello
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io avessi chiamato qualche maestro che me la gittassi
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servi' della fornace di maestro Zanobi di Pagno, campanaio
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per iscultore, orefice e maestro di monete; e di
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parlato con el suo maestro, cioè il Bandinello, e
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eccellenzia di questo gran maestro mi chiama asservirlo -. Piacque
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tanta virtù di questo maestro, la quale ti dà
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capo di parecchi giorni maestro Raffaello de' Pilli, cerusico
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mi rispose un certo maestro Alessandro Lastricati e disse
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Chi è stato questo maestro che v'ha ritratto
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illustrissima che il mio maestro Michelagnolo Buonaroti, sì bene
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quel mio così gran maestro io potrei guadagnare assai
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come il Bandinello, suo maestro, che con i ragionamenti
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quello eccellentissimo uomo di maestro Francesco da Monte Varchi
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mi medicava di cerusìa maestro Raffaello de' Pilli; perché
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E perché il detto maestro Francesco, conosciuto che il
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voluto far male -. Allora maestro Raffaellino disse: - Questa sarà
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silimato -. A queste parole maestro Francesco gli dette in