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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Mirra, 1786

concordanze di «mai»

nautoretestoannoconcordanza
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pur non avesse ella mai! ¶ Dal giorno in poi
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parlar poss´io. — Che mai, ch´esser può mai
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mai, ch´esser può mai?... ¶ Nella sua etade giovanil
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che nessun mezzo è mai benigno troppo, ¶ con quella
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CECRI ¶ Cecri ¶ Ma, che mai fia? già l´anno
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figlia ¶ far forza io mai. Chi pur creduto avrebbe
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prole. ¶ Cecri ¶ Eppur, volubil mai Mirra non era. ¶ Vedemmo
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non puote ¶ quindi, no mai, pentirsene. ¶ Ciniro ¶ Ma pure
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più degno sposo io mai; ¶ certo egli è di
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nel mio paterno seno mai bastante ¶ contra un solo
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occhi ¶ dono a me mai non fa; dubbi, interrotti
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infelice ¶ per mia cagion mai fosse!... È ver, che
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amor tuo non veggo ¶ mai di me pago, mai
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mai di me pago, mai? Cagion poss´io ¶ assegnar
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forse, ¶ non li vedrai mai più»;... l´andarne a
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e giura, ¶ ch´esser mai d´altri non vogl
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tuo morir stromento; ¶ no, mai; del mio bensì... ¶ Mirra
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lungi osservandoti mi stava. ¶ Mai non ti posso abbandonare
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Tremar mi fai... Che mai poss´io? ¶ Mirra ¶ ... Ti
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pur tu fossi ¶ cangiata mai; se t´increscesse al
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dal materno labro udisti mai ¶ più amoroso, più tenero
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notte, io non trovo mai pace, ¶ né riposo, né
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mio pensier non cadde ¶ mai di attristarvi, né di
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tu vuoi?... ¶ Ciniro ¶ No, mai non fia. ¶ Perèo non
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Oh rara figlia! ¶ quanti mai pregi aduni! ¶ Ciniro ¶ Un
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brami? ¶ Ma qual fia mai?... ¶ Ciniro ¶ Lasciarci? e a
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Oh cielo! ¶ che osasti mai contro alla Dea?... ¶ Cecri
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di Mirra, ¶ che non mai tratta per l´addietro
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chiama; ¶ e, col non mai del suo dolor parlarle
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tuo tornar, se pur mai riedi, in tomba ¶ mi
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nozze. Or, se tu mai mi amasti, ¶ aspra ed
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appello; ¶ se cosa io mai ferventemente al mondo ¶ bramai
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duolo, ¶ se tu non mai men parli, in breve
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delle già mie, tu mai, né rimembrarmi ¶ dei, né
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rimembrarmi ¶ dei, né pur mai nomarmela. Fia questo ¶ rimedio
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fatal destino, ¶ ch´io mai non merti l´amor
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me poscia amar tu mai, ¶ parmi esser certo, che
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tuo bel labro ¶ tanto mai non mi disse: entro
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olimpiche cime, ¶ se sacri mai ti fur di Cipro
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nozze! ¶ Non fia, no mai... ¶ Mirra ¶ — Ma che? già
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non sei, ¶ Mirra; né mai tu di Perèo, tel
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vaneggi. Alla tua madre mai ¶ non chiederesti un ferro
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teco eternamente voglio, ¶ né mai, né d´un sol
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d´un sol passo, mai lasciarti: ¶ sarem sol´una
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labro io voglio, o mai non voglio, ¶ mai più
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o mai non voglio, ¶ mai più, vederla al mio
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di sdegno ella finora ¶ mai non mi udia parlarle
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onor curassi, ¶ creduto io mai, no, non l´avrei
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e il vergognarti, ¶ che mai da te non si
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terria spergiura. — ¶ Ma, chi mai degno è del tuo
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l´oggetto, né tu mai, ¶ né persona il saprà
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la mia fiamma; né mai... ¶ Ciniro ¶ Che parli? iniqua
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cielo! ¶ che dissi io mai?... Me misera!... Ove sono
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né più abbracciarla io mai?...Viene trascinata fuori da