Luigi Pulci, Morgante, 1483

com'io dissi, sempre mai suggetto ¶ esser ti vo

l mal punito; ¶ e mai non ha questo Signor

lo cuopra appunto, ¶ ché mai più gnun forse glien

saracina quella, ¶ non fu mai donna tanto signorile. ¶ Dintorno

trovare ond'egli uscissin mai; ¶ e 'l terzo giorno

non potresti di qui mai partire ¶ se meco prima

dentro ¶ quanti ne piovvon mai dal ciel nel centro

ché se tu serri, mai non uscirai. - ¶ Disse Orlando

la piana, ¶ non cercar mai né l'erta né

mia morte; ¶ e che mai più non tornerò in

fia tolta: ¶ disse che mai a lui non ritornassi

Morgante: - Io non ho mai veduto ¶ provare Orlando, io

e bracciali e gorgiere: ¶ mai non si vide armadura

e spada che già mai non fece fallo; ¶ e

famoso giovinetto ¶ non fu mai al mondo o sarà

della tua setta? ¶ ché mai tal cavalier vedrà più

la gola menti, ¶ ché mai non pensi se non

non vo' che facci mai più tradimento. ¶ O Carlo

questo caso sentìo, ¶ disse: - Mai vidi il più fero

san costoro, ¶ non vo' mai noia quando io sono

non parea ch'avessi mai ¶ ed ogni cosa faceva

lo strigneva allora, ¶ e mai non ebbe tal consolazione

credo che 'l dì mai veggiamo ¶ di ritrovar colui

duol mi fia, ¶ ché mai qui mi saresti rincresciuto

ritener non gli potemo mai, ¶ tanto che forse di

ché non si vide mai cosa sì degna: ¶ un

sgretolare, ¶ che non isgretolò mai osso cane; ¶ e poi

Baron degni, ¶ come potrò mai ristorarvi, o quando? ¶ Da

Io non fe' cosa mai sotto la luna ¶ che

cor ne sento ¶ che mai più simil ne senti

al qual simil già mai nel mondo visse! ¶ E

da quel villano; ¶ ché mai più ebbe cavaliere ardire

una vecchia paura, ¶ ché mai si vide più sozza

abbaia com'un cane: ¶ mai non si vide un

io non sono uso mai d'esser riscosso. - ¶ In

questa, ¶ e non sentia mai più freddo né caldo

più che non fece mai raggio di stella, ¶ acciò

Disse Rinaldo: - Vedes' tu mai tordo ¶ ch'avessi, come

ribaldo, ¶ e randellato, che mai più non fue ¶ gittato

Quant'io, non vidi mai più degna cosa! - ¶ Disse

avevon sotto corridori ¶ che mai si vide i più

del sempiterno regno, ¶ che mai non abandoni i servi

saracino». ¶ Alla sua vita mai fu più doglioso, ¶ e

faceano a sonaglio; ¶ e mai non uccideva men d

budella balzavan per terra: ¶ mai non si vide tanto

vita non caddi ancor mai; ¶ ma ogni cosa vuol

si fugge non suol mai cadere. ¶ Io vo' con

mio regno; ¶ so che mai più non rivedrò Soria

amata: ¶ non fu lodata mai d'esser crudele ¶ alcuna

udendo la donzella, ¶ che mai più fermo in dïaspro

virtù tue pronte, ¶ né mai del regno ti dipartirai

s'a te piacqui mai, ¶ che domattina sia contento

perché e' non credon mai che torni ¶ ed hanno

sentieri ¶ de' saracini, e mai non fu' abbattuto. ¶ Che

tu ti vanti ¶ che mai più non cadessi del

il corno, ¶ non fu mai più dolente alla sua

tua morte. ¶ - Sares' tu mai Rinaldo o quel marchese

e me' tardi che mai: ¶ qualche paese ancor cercar

sperar più te riveder mai; ¶ però del mio dolor

io son legato e mai non sarò sciolto; ¶ e

chiesto, ¶ ma a nessun mai non lo volli donare

la gola menti, ¶ ché mai Rinaldo non fe' tradimenti

sì nobil famiglia ¶ che mai non fece tradimento o

Sarebbe il diavolo costui? ¶ Mai più smentito in tal

debbo aver da te mai alcun piacere, ¶ fa' ch

ch'io mi diparta mai: ¶ così ti giuro e

che pareva un toro: ¶ mai non si vide bestia

che del servire alfin mai non si perde. - ¶ Nella

comare? ¶ E forse che mai più non lo facesti

farai di qui già mai partita ¶ per nessun modo

Traditor crudele e rio, ¶ mai più t'adorerò, così

questo compagnone, ¶ e disse: - Mai non vidi un tal

s'invïòe, ¶ più che mai fussi in sua vita

Arebbe costui d'Ercul mai le braccia? - ¶ Fugli risposto

nostro il portò via: ¶ mai vedemo uom di tanta

Baiardo, ¶ e dice: - Se mai fusti ardito e buono

che non ricusò battaglia mai, ¶ ché non intende aver

Carlo volse di lui mai fidarsi, ¶ rispetto avendo alle

ma nol diceva drento. ¶ Mai non si vide falcon

orazïone ¶ alla mia vita mai, ne son dolente, ¶ e

figlia l'oltraggio, ¶ e mai non ebbe sì grave

d'inganni. ¶ Non rivedrai mai più tua figlia bella

pagana; ¶ e che se mai potrà farne vendetta, ¶ che

E' non si vide mai lïoni irati ¶ mugghiar sì

io non commissi inganno mai né frodo, ¶ perché consenti

trattato? ¶ Rinaldo non istette mai a udire ¶ le mie

rispose: - Ciò non farò mai, ¶ che di smentirmi più

insino a morte, ¶ né mai più intendo tenerlo in

la sopravvesta, ¶ a nessun mai più non veduta questa

dovuto: ¶ alla sua vita mai fe' cosa buona; ¶ se

ch'i' sofferi veder mai tanto duolo: ¶ così la

ma se per te mai cosa giusta o buona

e caro amico, ¶ se mai piaciuto t'è pel

Ispagna, ¶ s'io meritai mai nulla in Aspramonte, ¶ per

Traditor non fu' già mai; ¶ ma tu se' traditore

che non si vide mai saltar cervietto ¶ ch'a

un tratto giù cala. ¶ Mai non si vide un

fu dato al mondo mai a persona. ¶ Temo ch

cui la mente mia mai non si sazia ¶ di

con questa condizione, ¶ che mai più in corte non

dicea: - Traditor non fu mai, ¶ e ci c'ha

dì né notte già mai non soggiorna ¶ di spegner

conte Gano; ¶ e se mai grazia far gli debbe

e più che fussi mai contento e lieto, ¶ se

andava forte ¶ con intenzion mai più tornare in corte

morti al terreno, ¶ e mai però di me non

io non trovai pagan mai tanto forte. - ¶ Disse Orlando

se per caso già mai avvenisse ¶ che parlassi a

grande non sentì già mai, ¶ e disse: - O Macometto

balzar tante faville ¶ che mai non ne fe' tante

cavalier, per cortesia, ¶ ché mai più vidi a uom

così far per certo mai non soglio: ¶ non ti

tuoi cavalieri. ¶ Non fu mai lupo arrabbiato né cagna

tu vuoi. ¶ Sares' tu mai d'accordo co' cristiani

onora, ¶ non mi lasciar mai più portare spada; ¶ ma

ché non si vide mai simile a quello, ¶ tanto

e 'l raperugiol, che mai intender posso. ¶ Quivi era

tal che sì bel mai più vide Soria: ¶ trecento

in un deserto. ¶ Né mai sarà il mio cor

amante non piacessi, ¶ purché mai tempo e luogo e

combatter non è usa mai in Levante ¶ con qualche

che non si vide mai tal gentilezza; ¶ e Lucïana

doleva a morte, ¶ dicendo: «Mai non vidi uom tanto

o vile ¶ non fu' mai reputato alla mia vita

battaglia ¶ che si vedessi mai tra due baroni: ¶ lo

e che sia traditor mai dirò piùe. - ¶ Era già

mio parere, ¶ non vidi mai più a due tanto

due tanto ardimento, ¶ né mai più penso a' miei

spiana; ¶ e non sentia mai più né gel né

Arabia era nato, ¶ né mai si vide il più

il mantello, ¶ né vedrà mai Soria simile a quello

che non lo volse mai sì destro Ettorre; ¶ e

atto, ¶ e disse: - Donna mai vidi sì destra, ¶ né

che, pietoso e giusto, mai non erra, ¶ benché ciascun

rado ¶ a imbasciador già mai far villania, ¶ comunche e

contro al padre mio mai più non vegni. - ¶ Rinaldo

che così bel già mai fussi Narciso: ¶ dovunque e

s'io ti fe' mai gentilezza alcuna ¶ di Forisena

né fatto arebbe Ipolito mai scusa, ¶ né tanto Eüridice

io pur non vidi mai più bella figlia, ¶ s

penso, io piango sempre mai». ¶ Quell'altro, che vedea

ti feci io già mai? ¶ Dove m'hai tu

E non arai tu mai di me merzede, ¶ che

ch'io non sarò mai lieto! ¶ Lascia questo pensier

me stesso ¶ o vincer mai colei che m'ha

n'avea, ¶ ché riveder mai più non crede Antea

l mio cugin, che mai fu il più gagliardo

trattato in modo ¶ che mai nessun disagio comportòe: ¶ tanto

né voglio altro caval mai cavalcare, ¶ insin che 'l

giuro, e so che mai non erro. ¶ E d

vecchia. ¶ Non credo che mai tanto martellassi ¶ in Mongibello

troverròe, ¶ altro destrier già mai cavalcheròe. - ¶ Non voleva il

mamalucchi co' bastoni; ¶ né mai campana sonò sì a

a gnun non piacque mai. - ¶ Così in parte portò

mi leverò di terra mai, ¶ se prima non allumini

grand'ira afferra, ¶ che mai non furïò sì tigre

anzi ch'al mondo mai non fussi nata! - ¶ Orlando

ch'a re Falcon mai più chiegga il tributo

ch'al re Falcon mai più, come solea, ¶ darebbe

se l'osserverai, ¶ che mai tributo al re più

E s'io ritorno mai per quel paese, ¶ ch

molte strade ¶ sanza posarsi mai sera o mattina, ¶ e

testa; ¶ non cinse spada mai simil campione, ¶ né miglior

è nero e giallo: ¶ mai non si vide meglio

ben proveduto. ¶ E Salicorno mai non si fu saldo

che non t'ha mai abandonato. - ¶ Ulivier guarda e

Orlando non s'avea mai l'elmo tratto, ¶ onde

si levava sùe, ¶ né mai si fe' sì bella

con le parole sue: ¶ - Mai più fu tocca la

so che non dè' mai tornare: ¶ credo che 'l

E' non ha tempo mai chi tempo aspetta: ¶ per

pur se non venissi mai persona, ¶ pàrti che questo

e colpo che menassi mai non erra: ¶ convien che

il giudicio del Ciel mai non erra; ¶ era così

effetto guardo, ¶ non vidi mai il più bel combattitore

è cascato. ¶ Gridava Salicorno: - Mai non fui ¶ a questo

questa notte, ¶ non tornerò mai più nelle mie grotte

che non mi lascian mai lo state o 'l

scompiglio e scandolo, ¶ che mai non s'è poi

tradimento ignun non feci mai. - ¶ Morgante alle parole è

ora o più, che mai non mosse il volto

raccolto, ¶ non vidi uom mai più tristo a compimento

sarà buono ¶ non ricettar mai più simil briganti: ¶ e

vino, ¶ ché non par mai la sera io m

c'ingoi. ¶ Vedes' tu mai - Margutte soggiugnea ¶ - un uom

ma al pagar poi, mai il più largo uom

Non mi fu tocca mai. - ¶ Margutte un occhiolin chiuse

mi vergogno: ¶ sappi che mai la notte non mi

non istò a far mai le staia rase, ¶ ma

s'io lo vedrò mai più, che non so

Non è cotesta gola mai ristucca: ¶ io ti vorrei

e strani ¶ sanza trovar mai valle né pianura; ¶ non

son condotta ¶ sanza veder mai creatura alcuna; ¶ e 'l

ma da mangiar nïente mai trovando, ¶ ognun di lor

mangiar né da ber mai trovorno; ¶ ed erono affamati

Margutte: - Io ho sempre mai inteso ¶ che gnun non

gnun non si vorrebbe mai beffare: ¶ io mi vedea

offeso. ¶ Questo non posso mai dimenticare: ¶ e' si poteva

trovare o case o mai persona. ¶ Ma finalmente un

ben cotesta gola, ¶ e mai non fai a tavola

usatti, ¶ e fusti sempre mai sconcio e villano. - ¶ Disse

che non credea già mai trovare il quando. ¶ Era

io pur non ebbi mai miglior compagno: ¶ io crederrei

scossa alla torre, ¶ che mai Sanson non la diè

alto in basso, ¶ né mai non si sentì sì

pastor: - Traditor non fu' mai: ¶ sarei io forse mai

mai: ¶ sarei io forse mai Gan di Maganza? ¶ Che

Aresti tu però già mai creduto ¶ che così strano

quella porta ¶ vedes' tu mai però cosa sì strana

l'affogò sanza dir mai parola. ¶ Eravene un che

quanto e' sentissi uom mai parlar discreto, ¶ e disse

come tu vedi, e mai più sarò allegro; ¶ salvo

salvo s'io sarò mai di tanto sazio, ¶ ch

costui morto sia, ¶ ché mai non monterà forse in

gentile, ¶ né, per piacerti, mai mi fia fatica ¶ essaudire

parte mirabil, parte pazza: ¶ mai non si vide tanti

è pur provato, ¶ che mai non si perdé nessun

e la testa cornuta: ¶ mai non si vide più

non fu tanto Ericon mai infuriata. ¶ Rinaldo l'aiutava

come questo in pace mai comporti, ¶ massime avendo i

sia, ¶ se non che mai di qui non uscirete

di Spagna; ¶ e dice: - Mai caval non vidi alcuno

Astolfo, la tua codardia! ¶ Mai più cadesti, per la

bocca chiusa, ¶ e disse: - Mai più, Astolfo, se' caduto

Però noi non facciam mai ignun disegno ¶ ch'un

a me non dètte mai mangiar né bere: ¶ io

Rinaldo alla sua vita mai non fue ¶ peggio contento

di Mellone; ¶ né altro mai che di lui si

Orlando sì bello, ¶ e mai più forse non n

Non si perde servigio mai nessuno: ¶ servi qualunque, e

n'avea maraviglia, ¶ ché mai tal pugno veduto non

guati torto: ¶ non fu mai guercio di malizia netto

quel, che fussi Orlando, mai non crede. ¶ Orlando avea

colpo che non fe' mai tale Ettorre, ¶ ch'arebbe

però non si vorria mai nulla a torto, ¶ massimamente

tempo or più che mai ¶ la trappola; ogni cosa

quella che 'l tempo mai non la matura. ¶ Per

m'hai trattato sempre mai. ¶ Io ti conosco, mio

dice ch'ancor Rinaldo mai cognobbe. ¶ Fatto starebbe a

marito in testa. ¶ Rinaldo mai si vide sbigottito ¶ alla

dubito: ¶ io non vidi mai uom correr me' lancia

lancia; ¶ io non trovai mai uom tanto possente; ¶ e

e' non si fe' mai colpo tale in Francia

presto: ¶ se non che mai caval cavalcherebbe. ¶ Era il

cortesia, ¶ non gli farei mai inganno o villania. ¶ Perché

nome ¶ o volleti Rinaldo mai dir come? ¶ Di tutti

trappola ingabbiati: ¶ non uscirete mai di queste porte ¶ s

ti proverrò che traditor mai fui: ¶ uccisil con la

lasciato pegno; ¶ ma tradimento mai né inganno o frodo

ché non si fe' mai nulla bene in fretta

grattò dove non fu mai rogna; ¶ ed oggi a

in fallo la spada mai alza. ¶ Qual Cesar, qual

non sarei per me mai stanco o sazio ¶ a

trovato! ¶ O padre che mai più ti darai pace

giovane gagliardo, ¶ non fu mai al mondo il miglior

tanto onore ¶ che tanto mai non ebbe Ettor troiano

groppa, ¶ che non portò mai più spada né rocca

pensai che voi fornissi mai ¶ di spacciar quattro femine

Rinaldo: - Io non fu' mai pirrato! - ¶ e dètte presto

ch'io t'ho mai creduto! ¶ Sia maladetto la

maladetto chi t'ha mai piaciuto! ¶ Sia maladetto chi

a noia, ¶ non può mai più far cosa che

conosco, isconosciuto!», ¶ come se mai non m'avessi veduto

che scioccheggia; ¶ e se mai cosa per lui grata

sol la morte, ¶ e mai più poi non mi

a un tratto, ¶ che mai si vide un colpo

che non si spense mai poi questo caldo: ¶ benché

poi questo caldo: ¶ benché mai più nol dovea rivedere

il lupo non va mai cogli agnellini. ¶ Aprici adunque

giovinetto ¶ che nol potre' mai più rifar Natura, ¶ e

palagio arso ha, ¶ dicendo: - Mai più uom vo' che

primo padrone! ¶ Maladetto sia mai chi t'ha allattato

sua furia sciolse; ¶ e mai non fu quanto quel

balza: ¶ non si fe' mai di bestie tanto strazio

romitoro, ¶ che non facea mai festa sanza alloro, ¶ più

che non si vide mai maggior briganti: ¶ dodici braccia

Ulivier, tu non invecchi mai; ¶ ancor dipinta par questa

non si vide ancor mai. ¶ Fa' che in sul

che è giusto e mai non erra, ¶ se tu

e non si vide mai se non faville ¶ che

lo imperatore ¶ questa spada mai più non trasse fore

la notte, ¶ non fu mai de' pagan sì gran

sa qui Namo ¶ che mai da quel ch'è

dipinga la vendetta, ¶ se mai vien tempo tu sia

il tempo non vien mai, chi non l'aspetta

il dì più che mai lieto. ¶ Avea da Falseron

grillanda ¶ con un carbonchio mai più visto altrove ¶ che

appresentòe ¶ a Carlo, e mai non si vide più

che fu maraviglia, ¶ ché mai nessun più non v

diritto ¶ di non tornar mai più in Cristianitate. ¶ E

e quanti casi terribil mai furno ¶ e mutazion di

e non soglion mentir mai questi segni. ¶ Non so

magnate; ¶ ed anche queste mai non son mentite: ¶ sì

futuro io nol sapessi mai. ¶ E se Lucifer l

giustizia essaminato, ¶ nota che mai questo Signor si pente

non tentato d'alcun, mai fu dimesso. ¶ Non cognobbe

sanza la qual nessun mai fia salvato; ¶ e 'l

ché non ti dicon mai se non menzogna ¶ e

ignun saggio ¶ non fa mai cosa a suo disavvantaggio

in un luogo star mai saldo; ¶ e non sia

tocca, ¶ ch'una bugia mai non gli esce di

un drappello ¶ che tanti mai non ne vide Ilïonne

non ho con Orlando mai potuto ¶ essere un tratto

in un baleno ¶ che mai convito si fe' più

non avesti ancor già mai vergogna: ¶ or ti cognosco

pareva zoppo. ¶ Vedes' tu mai, lettor, di salto in

che v'ha beuto mai, ¶ sùbito par che spiritato

affermo e dico: ¶ se mai per grazia sarà conceduto

somma pietà più che mai fosse; ¶ manda il tuo

nostro non t'ha mai creduto ¶ che si voleva

Carlo, ¶ ché per viltà mai non volli sonarlo. - ¶ Tornossi

il lasci un tratto, mai non riede. ¶ Ecco la

se ne vanti già mai ¶ ch'io lo sonassi

Ma se preghi mortal mai giusti fersi, ¶ Virgine, i

E non si vide mai crucciato o rotto ¶ Orlando

ale, ¶ e' non sentia mai più caldo né rezzo

Chiaro, ¶ non mi poté mai più bene incontrare: ¶ né

disserra: ¶ non si fe' mai di bestie tanto scherno

non si vuol conducer mai in estremo. ¶ Marsilio è

e contra me nessun mai è venuto. ¶ Molti pagani

fuggì che non fuggì mai vento; ¶ Marsilio e gli

ferito, ¶ che non sentì mai più simil percosse, ¶ e

non fur tanto crudel mai tigri ircani; ¶ con tanta

fe' pirrato di bestie mai prede ¶ qual fa costui

saldo ¶ sanza uscir punto mai del segno ritto: ¶ grazie

s'io ti feci mai torto, ¶ perdonami, ti priego

non peccato, ¶ salvo se mai fu nella tua concordia

che, s'altro sposo mai torrà che Orlando, ¶ sia

mondo e' non fussi mai suto. ¶ O scelerato, o

Michele: ¶ non fu battaglia mai tanto crudele. ¶ E Baldovin

modo si ruba! ¶ Sarebbe mai quel dì che il

io benedico ciò che mai facesti; ¶ io benedico la

Affrica tanto o Grecia mai non pianse. ¶ E sopra

più degn'uom che mai montassi in sella ¶ fui

squadre! ¶ Non creder che mai prenda altro marito; ¶ ma

E' non si vide mai più spade a Roma

che mi conceda, ¶ se mai grazia da te nessuna

solo ¶ che non poté mai più dimenticarlo: ¶ credo che

perché morte a nessun mai perdona, ¶ non riguardando a

quivi il seggio regal mai sarà tolto; ¶ quivi il

felici! ¶ Non sarà Francia mai sì bella o lieta

dive ¶ che non sentì mai Pindo o Arachinto; ¶ io

negherebbe a Gallo già mai versi? ¶ Pro re, paüca