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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Matteo Bandello, Canti XI de le lodi de la signora G. di Gazuolo, e del vero amore, col tempio di pudicizia, e con altre cose entro poeticamente descritte, 1545

concordanze di «mai»

nautoretestoannoconcordanza
1
1545
fòra, e lasciare oggi mai, non ne devendo essere
2
1545
le orecchie prestare giá mai. E nondimeno chiunque lo
3
1545
e non lasciarle, oggi mai piú ne la polve
4
1545
era di animo, se mai le faceva istampare, che
5
1545
non ardirá garrirmi giá mai. Ché forse, quando il
6
1545
gravissime. E chi ora mai per la Europa non
7
1545
si conviene, non cessando mai di porgli innanti a
8
1545
piú s'abbaglia, e mai ¶ a par del vero
9
1545
sia bello a pieno mai no' scrissi. ¶ E se
10
1545
e sincero. - ¶ 4. ¶ Ma come mai potrò, Lucrezia, dire ¶ ciò
11
1545
somma grazia mista. ¶ 19. ¶ Qual mai si vide in terra
12
1545
non lasciar che fera mai s'acqueti, ¶ detto avrei
13
1545
miri, e resti qui mai sempre? ¶ Ché non debbio
14
1545
medemo fonte, ¶ tal che mai l'una e l
15
1545
volerai, ¶ né ti varrá mai tregua far o patto
16
1545
ancora, ¶ che tra quante mai fur piú vaghe e
17
1545
né prima né dopo mai par non have; ¶ 36. ¶ ch
18
1545
tiene e cheti; ¶ ché mai di quanti dentro al
19
1545
sciolse: ¶ 65. ¶ - Febo, s'accetti mai né grati fôro ¶ a
20
1545
oro, ¶ né nube adombri mai la tua chiarezza), ¶ del
21
1545
si rinove ¶ piú che mai bello e piú che
22
1545
bello e piú che mai giocondo, ¶ e vide andar
23
1545
il mondo ¶ piú che mai bello e piú fiorito
24
1545
l vizio nol sofferse mai; ¶ anzi crescendo l'uomo
25
1545
il vizio in terra mai. ¶ 83. ¶ E quanti voi puniti
26
1545
goda e mute, ¶ e mai chi la ricchiede non
27
1545
di speme fòre ¶ di mai veder il mal influsso
28
1545
cosa vil potrá giá mai piegarsi, ¶ disposto prima di
29
1545
pietate: ¶ poi fece quante mai puote più prove, ¶ perché
30
1545
vedesse sbigotiti, ¶ non volle mai ch'alcun gli usasse
31
1545
tra le semidee, ¶ né mai sará chi giunga a
32
1545
alzerá bella quanto fosse mai, ¶ ed ogni vizio caccierá
33
1545
al mondo dare ¶ quanta mai fosse altezza e leggiadria
34
1545
strada prenda. ¶ 6. ¶ E quando mai bisogno fu maggiore ¶ del
35
1545
nostr' aíta? ¶ E quando mai fu 'l mondo in
36
1545
ogn'altro, oblio ¶ ebbe mai sempre, e ricordar ten
37
1545
morte o 'l tempo mai paura. ¶ 45. ¶ I' ti potrei
38
1545
si vedrebbe al fine mai venire. ¶ 47. ¶ E dir l
39
1545
ch'odio o discordia mai non vi si vide
40
1545
la fede di Cristo mai mancato, ¶ quando bisogno di
41
1545
tra le squadre armate mai fu nullo ¶ ch'innanzi
42
1545
non si vide venir mai Pirro meno, ¶ né ch
43
1545
pietate, ¶ cosa non vide mai di piú rapina, ¶ di
44
1545
sole, ¶ e piú che mai si vede oggi fiorire
45
1545
a paro ¶ quella che mai non ebbe con lui
46
1545
raro ¶ segno di quanto mai poeta scrisse, ¶ di grazia
47
1545
ardori ¶ arser di par mai sempre ambi i lor
48
1545
dir non restasse sempre mai: ¶ di lei medemamente non
49
1545
fu sí bella ¶ come mai fosse donna bella e
50
1545
fu, non è, né mai piú fia, ¶ ché in
51
1545
non vide il mondo mai. ¶ Son schietti senza inganni
52
1545
stesso pensava che giá mai ¶ a l'uom non
53
1545
di quella cui farò mai sempre onore, ¶ la man
54
1545
regno, ¶ né per ciò mai si senteno lamenti, ¶ né
55
1545
il ben eterno ¶ che mai mancar non puon molto
56
1545
vino. ¶ Da Pluton questi mai non son ghermiti, ¶ ché
57
1545
né di libero arbitrio mai privato. ¶ 17. ¶ Uscite, o ciechi
58
1545
gradire, ¶ ch'altra giá mai gradita sí non fia
59
1545
piú vedute, ¶ e spesso mai intese e conosciute. ¶ 23. ¶ E
60
1545
d'uom si vider mai ricchiuse. ¶ Egli al suo
61
1545
stelle? ¶ Pensa, fra quante mai vedesti o vei ¶ donne
62
1545
chi fia che biasmi mai se da te s
63
1545
qual non si vide mai, ché 'l sommo Giove
64
1545
olía ¶ dice che simil mai non ha sentito. ¶ E
65
1545
s'udia ¶ che prima mai non fu d'alcun
66
1545
a Lucina piú che mai gioconda ¶ ne le braccia
67
1545
anzi le par che mai sí bella figlia ¶ non
68
1545
ch'a simil grado mai non fu piú giunto
69
1545
capace, ¶ e tra quante mai donne eccelse furo, ¶ nulla
70
1545
ch'oro ed argento mai con lei dimora ¶ non
71
1545
a chi cosí mirò mai sempre diede, ¶ con memoria
72
1545
non vedute in altra mai, ¶ e: "Del saper a
73
1545
sormonti pur e nulla mai confondi: ¶ poi de gli
74
1545
Olimpo allor infuse ¶ quante mai grazie può donar il
75
1545
de la vertú che mai non verrá meno, ¶ e
76
1545
quanti numi del ciel mai pose in carte ¶ il
77
1545
quel bell'ingegno cui mai par non fia, ¶ quell
78
1545
era queta come fosse mai, ¶ e senza nubi il
79
1545
e farlo piú che mai chiaro e famoso, ¶ e
80
1545
glorïose, ¶ vince costei, né mai saravvi lite. ¶ È questa
81
1545
il dritto tiene e mai non erra, ¶ non spargesse
82
1545
l carro aurato, ¶ che mai non diede al mondo
83
1545
dal buon naspo nulla mai distorce! ¶ Cresci, fanciulla, cresci
84
1545
a questa non parrá mai cosa strana ¶ prima morir
85
1545
indonna, ¶ né le mancaro mai d'una sol dramma
86
1545
prive, ¶ quei rari modi, mai non folli o vani
87
1545
morto. ¶ N'altro faceva mai da ciascuna ora, ¶ ch
88
1545
ch'altro non fece mai che star in pianto
89
1545
tosto è gita! ¶ Avran mai tregua questi miei pensieri
90
1545
ancor Camilla rissonava, ¶ né mai vi fu rimedio d
91
1545
senza tema d'aver mai doglia o scempio: ¶ se
92
1545
i versi miei giá mai potranno, ¶ eterni i vostri
93
1545
gli occhi fiso, ¶ ove mai sempre armato siede Amore
94
1545
qual non ebber giá mai di crïatura. ¶ 134. ¶ Il poggio
95
1545
soperbo e ricco che mai fosse, ¶ con un giardin
96
1545
l'autunno da quel mai non si mosse: ¶ il
97
1545
u' d'uom sembianza mai non è rimasa, ¶ ma
98
1545
senza mani. ¶ 138. ¶ Non fe' mai Circe tanti mostri e
99
1545
invidia e l'odio mai non more. ¶ 139. ¶ Vi sta
100
1545
la dolente cima, ¶ ove mai sempre con perpetua noia
101
1545
Né potrá 'l tempo mai, n'oscura tomba ¶ tarpar
102
1545
e guadagnar assai ¶ posso mai sempre che di voi
103
1545
vidi o 'l fonte mai, ¶ tal il vostro favor
104
1545
etate, ¶ e ch'avrá mai chi fia leggiadra e
105
1545
chi sa se giá mai l'arme si pose
106
1545
E chi saprebbe se mai fosse stata ¶ al mondo
107
1545
E ch'averebbe Bice mai nomata ¶ che 'n bocca
108
1545
ben si de' lodar mai sempre, sia ¶ in qual
109
1545
tante cose non puote mai né tali ¶ esplicarle dinanzi
110
1545
scoprirti, ¶ u' l'aer mai non è turbato o
111
1545
segna ¶ chiara vertú che mai non teme scorno. ¶ Ogn
112
1545
insegna, ¶ né d'altro mai si parla tutto 'l
113
1545
cura, ¶ la cui custodia mai non cessa o langue
114
1545
eroi a pien non mai lodati, ¶ or de le
115
1545
contento spazia. ¶ Or dove mai le Grazie unite fôro
116
1545
gioir che l'uomo mai non sazia, ¶ se non
117
1545
Febo, cui d'invidia mai, ¶ con quanta astuzia sappi
118
1545
n'a le fatiche mai mettendo mezzo, ¶ spiegò sí
119
1545
grandi cose, ¶ che visto mai non fu posar indarno
120
1545
Cesare v'era, né mai visto giorno ¶ fu ch
121
1545
tempo non sará che mai l'ammante. ¶ 60. ¶ Cosí su
122
1545
le voglie d'onor mai sempr'accese; ¶ ond'opre
123
1545
canto e luoco, che mai sorte ¶ avversa non l
124
1545
suoi commilitoni, ¶ ei tardo mai non fu né mai
125
1545
mai non fu né mai fu lento ¶ a dar
126
1545
uopo quelle rifferire. ¶ Egli mai sempre ad inalzarsi attese
127
1545
ti saranno in cor mai sempre fisse: ¶ ch'egli
128
1545
al mondo note, ¶ né mai dal suo voler moverlo
129
1545
or largamente, ¶ ma che mai sempre al senso la
130
1545
fuoco estinto non fia mai, ¶ a gli occhi tuoi
131
1545
i' non saprei giá mai scoprire. ¶ 106. ¶ E mi pareva
132
1545
ch'eco mi rispose mai. ¶ 107. ¶ Ch'ovunque gli occhi
133
1545
quest'erbe tagliar giá mai presume, ¶ faccia come Licurgo
134
1545
ôra: ¶ questo bel verde mai non manchi o pèra
135
1545
cresca il fiume tanto mai ch'arena ¶ per l
136
1545
valore: ¶ e qual ingegno mai fia sí sottile, ¶ che
137
1545
chi debbio aver giá mai paura, ¶ se Giove a
138
1545
in seno, ¶ chi parte mai potrá retrarne in carte
139
1545
vengo al fin giá mai di tante cose, ¶ ché
140
1545
mostrando quante grazie fôro ¶ mai date a donna esser
141
1545
dèa: ¶ né d'altro mai pensar mi fu concesso
142
1545
Alpi lava, ¶ né seppi mai passar in luoco ov
143
1545
quell'aíta. ¶ Chi vide mai che l'uomo avesse
144
1545
l giovane ch'Amor mai non accese. ¶ Ma come
145
1545
cortese e buono, ¶ gode mai sempre le tranquille paci
146
1545
santo, ¶ che fa che mai la fiamma in lui
147
1545
chi mira fiso, ¶ vede mai sempre e com'Amor
148
1545
Ma chi sará giá mai ch'a pien si
149
1545
chi la mira e mai non sazia. ¶ E ch
150
1545
cor t'ardrá che mai piú vile ¶ pensier non
151
1545
lei si volge e mai non fa contese; ¶ anzi
152
1545
fará per impedirti. ¶ 68. ¶ Né mai però faranno con lor
153
1545
cosa non fia che mai da lei divella ¶ l
154
1545
pena darti; ¶ e 'l mai influsso adosso sí ti
155
1545
altri rimira, ¶ né verso mai chi l'ama un
156
1545
ne vanta e gloria: ¶ mai non si ferma, e
157
1545
su 'l dritto camin mai sempre tiensi, ¶ né fará
158
1545
tiensi, ¶ né fará degno mai del suo favore ¶ chi
159
1545
tutti sian modesti, ¶ né mai viltá t'alberghi o
160
1545
parlar t'affretta, ¶ perché mai piú non mi vedrai
161
1545
parola non le seppi mai, ¶ il che veggiendo l
162
1545
veder disío, ¶ e che mai sempre appresso star mi
163
1545
sciolta, ¶ secura che giá mai la notte e 'l
164
1545
adorno ¶ di smilace giá mai, qualunque volta ¶ voglia incenso
165
1545
vago suo bel viso ¶ mai non faceva gli occhi
166
1545
non pigli di cavarla mai baldanza ¶ chi mondo e
167
1545
e 'l verno, e mai non more. ¶ 117. ¶ E chi
168
1545
adornava la stagione, ¶ che mai non l'apre né
169
1545
soave odor non vien mai stanco, ¶ ma piú soave
170
1545
stupido ed immoto ¶ pigliando mai augurio, infausto e nero
171
1545
e fido mio servire ¶ mai guiderdon non ebbi, n
172
1545
n'altro ne vidi mai salvo un vicino ¶ a
173
1545
Chi vide erbe giá mai in alcun canto ¶ e
174
1545
e vidi ben che mai non fu né fia
175
1545
con divina possa. ¶ 140. ¶ Né mai potrá di pietre o
176
1545
di carmi l'incanto mai lo sforza, ¶ o qual
177
1545
prima fia ¶ che sano mai da tal velen i
178
1545
i' sia. ¶ 141. ¶ E chi mai pose solfo e nitro
179
1545
se scemarla pur ricerco mai, ¶ fassi maggior, piú forte
180
1545
corti. ¶ 2. ¶ E s'altro mai tormento non s'avesse
181
1545
si trova un'ora mai tranquilla. ¶ Mille fïate il
182
1545
ogni affanno fòre, ¶ né mai pensava piú legarmi seco
183
1545
che mi conosce, che mai sempre ¶ com'ei commanda
184
1545
che fòr uscir giá mai del suo sentiero, ¶ lasso
185
1545
il mio tormento, ¶ né mai narrarle l'aspra pena
186
1545
pur dolce era rimirar mai sempre ¶ il vago viso
187
1545
morte m'era, che mai dire ¶ la pena non
188
1545
in l'alma fissi ¶ mai sempre tenni, e tengo
189
1545
che pria: ¶ n'opra mai feci né parola dissi
190
1545
non ardissi con parole ¶ mai accennar, non che mostrar
191
1545
n me di ghiaccio mai non lascia dramma, ¶ e
192
1545
aspra doglia, ¶ né punto mai le calse de l
193
1545
sí gridar non seppi mai né dire, ¶ ch'ella
194
1545
quel che m'arde mai divegna, ¶ con penna cominciai
195
1545
non slegarlo ma lentarlo mai ¶ non ebbi forza, sí
196
1545
ch'altro non brama mai né piú disia ¶ se
197
1545
nulla credea. ¶ 49. ¶ Né tanto mai cantar seppi né dire
198
1545
gran martíre ¶ non puoti mai trovar in lei mercede
199
1545
tanto dar mi volse mai d'ardire, ¶ che senza
200
1545
fòr di spene ¶ di mai pace trovar, d'aver
201
1545
né parola da me mai si formava, ¶ ogni suo
202
1545
pene al mondo furon mai. ¶ 53. ¶ Cosí soggietto e ligio
203
1545
me stesso a me mai piú sovenni, ¶ come se
204
1545
a schivo, ¶ né stanza mai cangiar i' seppi o
205
1545
fiumi e sassi, ¶ senza mai pace aver, ogni or
206
1545
e desïando. ¶ 56. ¶ Lasso! che mai non ebbi in alcun
207
1545
u' non ti vide mai la luna o 'l
208
1545
ten godi. ¶ 77. ¶ Ch'ella mai sempre bella, accorta e
209
1545
punto che n'uscissi mai sostenne. ¶ 78. ¶ Se presto ti
210
1545
giusto si mantenne sempre mai: ¶ povero e fido esser
211
1545
accese, ¶ n'altro contempla mai la notte e 'l
212
1545
mi miri ¶ come se mai piú visto non m
213
1545
tutto non si puote mai. ¶ 106. ¶ I' parlerò di te
214
1545
esser ricco quant'altri mai fôro, ¶ ed altri ricchi
215
1545
ricca utilitate, ¶ che scarsa mai non si mostrò n
216
1545
e quanti dèi fur mai. ¶ 114. ¶ In grembo a questa
217
1545
né parte v'ebbe mai necessitate. ¶ Queste con voglie
218
1545
con voglie pure e mai non biece, ¶ ratto si
219
1545
piú bell'al mondo mai fu nato? ¶ Egli non
220
1545
il mal non tien mai luoco, ¶ ma de l
221
1545
affatica, si sforza e mai non posa. ¶ 135. ¶ E che
222
1545
e sí gientile, ¶ che mai non piacque a quel
223
1545
ricerca. ¶ Con la ragion mai sempre si consiglia, ¶ e
224
1545
mente ti restasse sempre mai, ¶ a fin ch'a
225
1545
saldo in un tenor mai ferma il piede, ¶ ma
226
1545
anzi soperba e sempre mai ritrosa, ¶ segue l'impresa
227
1545
tormento, ¶ ch'una ora mai nol lascia star contento
228
1545
quanto conviene, ¶ cagion non mai del mal ma sí
229
1545
piú non t'esca mai ¶ quanto d'Amor dirò
230
1545
Né da lor esce mai parola o cosa, ¶ che
231
1545
farsi grande. ¶ No' spiegherá mai troppo in alto l
232
1545
onda, ¶ né sorte avversa mai al mal l'inesta
233
1545
a chi s'ama mai fuggire. ¶ 31. ¶ Ché l'amator
234
1545
caro amato ¶ non fa mai cosa men ch'onesta
235
1545
vuol che s'erga ¶ mai sempre l'alma ed
236
1545
effetto a la cagion mai non consona ¶ perfetto in
237
1545
sofferto avrebbe Amor giá mai, ¶ dice Agaton, s'egli
238
1545
Amor non è né mai fu bello o buono
239
1545
indi non fia giá mai che piú si scioglia
240
1545
che l'universo regge ¶ mai non si mostran dure
241
1545
quanto converrebbe. ¶ 94. ¶ Le non mai viste cose amar si
242
1545
far non potran giá mai tanti trattati, ¶ ch'Amor
243
1545
n'amante questi deve mai chiamarsi. ¶ Infermo si de
244
1545
come potrei tant'opra mai finire? ¶ Basta ch'i
245
1545
vaga, ¶ bellezze tai mirar mai non s'appaga. ¶ 113. ¶ L
246
1545
rimembra: ¶ e chi non mai, o pensa volte rade
247
1545
ruba e invola, ¶ che mai de la ragion non
248
1545
uom non sia chi mai si fide, ¶ ma si
249
1545
indegno di star ove mai sia ¶ o d'uomini
250
1545
tu segua ardentemente. ¶ Questo mai danno non riceve o
251
1545
girarsi miri, ¶ ov'è mai sempre con le Grazie
252
1545
quest'Amor l'amante mai non pave, ¶ o sia
253
1545
or denigre: ¶ "Sarò", dicea, "mai sempre, ahimè, schernito, ¶ avrò
254
1545
avendo al suo servir mai merto, ¶ era in sé
255
1545
fòr che un sdegno mai rimedio valse, ¶ tanto di
256
1545
quant'era me' che mai non fosse nato! ¶ 60. ¶ Ma
257
1545
chiama. ¶ Come sua cosa mai non l'abbandona, ¶ ché
258
1545
quel imperio mondo ¶ ove mai sempre festa eterna fassi
259
1545
se contra Dio giá mai s'ergesse, ¶ fosse di
260
1545
si mettesse ¶ a star mai sempre a la sua
261
1545
sará prescritto. ¶ Fa che mai sempre basse voglie schive
262
1545
Non fôra al mondo mai piú bell'impero, ¶ che
263
1545
e prescrive, ¶ saravvi cosa mai di ben perfetto, ¶ sí
264
1545
buon consiglio, ¶ come giá mai avrei da me trovate
265
1545
tanta pace mia: ¶ sará mai sempre questo, fin che
266
1545
santo Amor mi discoperse, ¶ mai conosciuto da la cieca
267
1545
ne dico o dissi mai, ¶ de le sue doti
268
1545
senz' Amor qual arte mai potea ¶ cosa far bella
269
1545
l'alma aver desir mai sempre ¶ lá su tornar
270
1545
in ogni parte ¶ quasi mai sempre Amor in un
271
1545
medeme tempre. ¶ 38. ¶ Vedesti massa mai d'argento vivo, ¶ che
272
1545
uno non sará giá mai; ¶ Amor è che l
273
1545
officio non si parton mai. ¶ L'erbe, le bestie
274
1545
è, com'avrá speme ¶ mai frutto ritrovar in tutto
275
1545
tutti e caritate. ¶ 66. ¶ Qual mai cittá, qual regno o
276
1545
aviva e accresce sempre mai. ¶ E se grato di
277
1545
naturale ¶ l'appetito drizzar mai sempre al bene: ¶ quanto
278
1545
sua sembianza generar, giá mai ¶ a quel non nocerebbe
279
1545
mondo cose, ¶ né sará mai cagion d'alcuno errore
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tuo nume in noi mai sempre pose, ¶ ch'ove
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di morte non tema mai l'occaso. ¶ 84. ¶ Chi sforza
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e 'l giorno, quanti mai trattati ¶ fur in filosofia
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qual tra' poeti avrebbe mai cantato? ¶ 86. ¶ Quel giovanetto leva
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quel vecchio che giá mai dattorno ¶ da' libri non
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eloquente. ¶ A' fatti eccelsi mai non fa disdetto, ¶ ma
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core. ¶ Chi questo segue mai non falla, n'erra
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e sussiste in essenzia mai non nata. ¶ Molti con
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prende, ¶ non sará degno mai seder a mensa, ¶ dov
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Ma chi sará giá mai ch'a pien describa
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l'ore, ¶ né lode mai di quel si finirebbe
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se quante ricchezze ebbe mai Crasso ¶ a' poveri di
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e tante pene nulla mai stimaro? ¶ Era di lor
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qual d'uomo mente mai fu sí sicura? ¶ A
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sí ch'al tiranno mai non cede. ¶ E quella
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di donne, ¶ stata giá mai non fôra pazïente ¶ a
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tenor, né mutamento ¶ vedi mai far a quella ferma
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doni di restar giá mai perdente, ¶ ch'Egli e
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ab eterno previder quanto mai ¶ è, fu, sará: che
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da dottore ¶ son, che mai sempre dentro vi martella
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sempre a specular, né mai ¶ refletteno al Fattor d
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né logica argomenti qui mai rota. ¶ Son l'arti
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questo non temer giá mai che pèri: ¶ c'ha
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si mette, ¶ n'altro mai gusta cibo che rugiada
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tutto guarda che giá mai ¶ non ti trovi superbia
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suoi non affisar giá mai: ¶ con l'iscontro de
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una tranquilla pace: ¶ questi mai sempre stanno in lite
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nol lasciar un passo mai, ¶ ché caderesti piú di
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d'affanno al mondo mai sostenni, ¶ è nulla a
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resti sempre eterno; ¶ né mai mi troverò lassato o
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discerno. ¶ Né sará giorno mai, né d'ora spazio
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ora seco. ¶ Fa che mai sempre al suo spirar
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Frutti di qua giá mai non si rapiro, ¶ ove
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di camin non fu mai fitto: ¶ selvaggia è tutta
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non cercar tetto e mai non volger testa, ¶ poggiando
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A Roma non fu mai la calca tale ¶ allor
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schiere. ¶ 100. ¶ Fusti a Benaco mai da primavera, ¶ quando l
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lor cocente ardore? ¶ Vedesti mai formiche a schiera a
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gire? ¶ 101. ¶ O se vedesti mai quando il fagiolo ¶ o
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e indietro vanno, ¶ né mai fermati in un tenor
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di lungo gir, né mai far posa: ¶ in tutto
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buon disio; ¶ so che mai sempre i peccatori amasti
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ma non seppi giá mai cosí veloce ¶ gir, ch
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morsi; ¶ ma non sapeva mai da chi guardarmi, ¶ né
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da chi guardarmi, ¶ né mai chi mi mordesse pur
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vena corse. ¶ 128. ¶ Lettor, se mai passasti l'Apennino, ¶ allor
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l vivace color giá mai non perde. ¶ 130. ¶ Disparve il
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camina, amico, ch'ora mai ¶ s'un po' t
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se fu travagliato alcuno mai, ¶ fatto versaglio a colpi
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la sua bontate, ¶ che mai non cessa aver di
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tutta piena. ¶ Sí dolce mai le Muse non cantaro
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né qual piú vaga mai cantò sirena, ¶ com'io
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e cari odori. ¶ 18. ¶ Vedesti mai di Maggio o sia
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e dirmi: - Amico, raro mai persona ¶ passa che qui
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ed anelo, ¶ né prende mai piacer e ogni or
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pezzo andai cercando, e mai non vidi ¶ nel duro
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i tuoi sussidi, ¶ che mai non lascia chi la
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piú sicuro ¶ tra quanti mai piú forti al mondo
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e mura, ¶ che simil mai non vide crïatura. ¶ 58. ¶ Tanta
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troppo lungo fôra, ¶ né mai 'l penso ch'i
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il mal e far mai sempre il bene, ¶ ché
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altro metallo in sé mai non riceve, ¶ ove leggevi
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piú tosto assai che mai restar schernita. ¶ 85. ¶ V'eran
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senza paraggio. ¶ 91. ¶ Ciò che mai fece l'alma Verginella
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ch'opra sí vaga mai piú non vid'io
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senza speme d'aver mai piú soccorso, ¶ era da
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conobbi, la quinta non mai. ¶ Cantavan dolcemente una canzone
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sante e gravi, ¶ che mai non vidi, ma le
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ei tenesse ¶ impossibil che mai fosse guarito. ¶ Ma 'l
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ché tal seccato fior mai non riverde, ¶ né per
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altri saperlo avran giá mai disio, ¶ cantale al mondo
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e forse senza par, mai non sentito, ¶ di pura
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quel da lei fu mai disubedito; ¶ ma seco sempre
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in santa pace, ¶ ne mai provò la maritale face
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bellezza e castitá che mai non caggia. ¶ Di lei
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aspro, ¶ e s'ella mai li disse: "Tu mi
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stata a lei giá mai pareglia? ¶ Or si noma
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iddio. ¶ E chi giá mai sí gran miracol fee
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fòra, ¶ non ci tornar mai piú, ché forse forse
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effetto al nome, ¶ ché mai non piega sotto a
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benigna e larga, ¶ giá mai non chiuse l'onorata
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risplende e di volar mai non raffina; ¶ ma chi
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presa, ¶ acciò per morte mai non venga meno: ¶ lo
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quella a canto, ¶ né mai da lei partirsi, notte
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uguale, ¶ saprai che quanto mai bramar piú puote ¶ di
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vedrassi quanta gientilezza ¶ ebbe mai donna, in qual si