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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Aldo Palazzeschi, Il codice di Perelà, 1911

concordanze di «mai»

nautoretestoannoconcordanza
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lassù. ¶ – Non vi hanno mai veduto in città? ¶ – Ci
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interrogarlo, non si sa mai... ¶ – Io non faccio un
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come lustrano. ¶ – Non ho mai visto due stivali così
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ragione che non seppi mai. Perché mi hanno voluto
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Lo sapevano? Non riuscii mai a scoprirlo. Esse non
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scoprirlo. Esse non dissero mai una parola che riguardasse
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E voi non parlaste mai? ¶ – Solamente stamani mi sono
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capolavoro. Nessun ritrattista troverà mai un modello quanto voi
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signor Perelà, che dite mai? Non vedete che i
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pare una cosa inaccessibile, mai raggiunta, non è che
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maliarda? Che cos’è mai una p su quelle
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filosofo sapete, non date mai ascolto a quello che
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Allora voi non avete mai veduto un uomo salire
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dirglielo, non si sa mai... ¶ – Ma voi sarete discreto
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Quello che nessuno riuscì mai ad ottenere. ¶ – Siamo qui
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e non si fa mai, siamo arretrati di almeno
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degli altri. ¶ – Non avrei mai creduto di conoscere un
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ha una natura tanto mai afflitta che spesso ci
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né vi riuscì più mai. Io sono ancora quella
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maniera? ¶ – Non si sa mai, quando incomincia alla rovescia
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Non ci eravamo veduti mai, c’incontrammo, e in
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il rifiuto non sia mai la prima volta che
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nostalgie, e che se mai rimasero delle simpatiche impronte
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non riesca ad incontrarti mai. ¶ – Tu, mia cara, hai
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come non avevo udito mai a persona né dell
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Il mio non va mai a caccia. ¶ – Mandalo a
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cosa. ¶ – Non si sa mai, un giramento di testa
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qualche cosa di tanto mai celato e che debba
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a cui nessuno era mai saputo giungere, e che
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e riprese le carezze. Mai avevo sofferto tanto, soffrivo
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giovane che si fosse mai conosciuto, che bel ragazzo
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sempre e non dormiva mai. ¶ «Dovetti ricorrere a una
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sonnellini che uomo abbia mai potuto godere. ¶ «Con Silvio
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vita. Io non potetti mai riflettere su questo fenomeno
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grande artista non ha mai aperto il suo cuore
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dove nessun uomo penetrò mai, nessun uomo può entrare
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Questo giuoco non finisce mai. ¶ «Dio.» ¶ – Si fanno nuovi
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così non l’avevo mai visto. ¶ – Che cosa? ¶ – Bella
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loro finestre. ¶ – Non potrò mai dimenticare il frontone di
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paperasses che non risolvono mai nulla. ¶ – Ma è importante
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Io non ho veduto mai la Reggia in confusione
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fatto per me, sapete, mai più! Ma per rendere
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genialità. ¶ – Che cosa sono mai queste nostre carni puzzolenti
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di noi lo ha mai degnato d’uno sguardo
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Quale? Non si sa mai da quale porta entra
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rispondere, non mi direte mai se m’avrete amata
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e della morte nessuno mai seppe svelare. Noi sappiamo
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la lama non tocca mai la terra per raccogliervi
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altrimenti camminerebbero senza incontrarsi mai, come linee parallele. ¶ – E
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percorrono e nessuno riuscì mai a conoscere. ¶ Il grande
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tante coppie. ¶ – Pensano, costoro? ¶ – Mai più. Il motore è
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che non si coprono mai di palpebra e che
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Pelagallo. Non si approfondiscono mai le indagini sopra la
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come nessun fiume fu mai. Quando il convoglio rientrò
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di popolo, non essendo mai esistito in quei luoghi
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cosa, ma non ha mai saputo dire che. Per
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occhi non si chiudono mai: veglia e guata. Fuori
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in eterno. Non vogliono mai morire e considerano la
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e non la finiscono mai, non finiscono mai di
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finiscono mai, non finiscono mai di trasportarlo con tutti
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che abita volontariamente senza mai uscirne, profonde le proprie
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tranquilli; essi non impazziranno mai. Per divenire pazzi, signor
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pazzo comune non annunzia mai quello che fa, quando
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che io non concederò mai. ¶ «Una volta la settimana
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mi portano qua dentro: mai più. ¶ «Datemi ascolto signor
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odio non era stato mai attraversato, questa era la
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grande stupore: «che dite mai? La sventura?». ¶ – Sì, la
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credevo scherzasse, non avrei mai supposto che dicesse davvero
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non ne aveva avuto mai per lo stesso Sovrano
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libro che non esce mai. ¶ – Come il vostro Codice
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dubbio. ¶ – Non si può mai sapere. ¶ – Disse pure che
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accettato quella carta senza mai restituirne una indietro. Ricordava
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per non tornare forse mai più. Tutto si sarebbe
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non s’era sentito mai, e in certi momenti
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non s’era visto mai così bene e non
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non gli era sembrato mai di essere tanto bello
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non s’era visto mai tanto bello e non
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non s’era sentito mai tanto leggero, leggero fino
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Io non potetti andarci mai. Esco sempre accompagnata dalle
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terra, e non levi mai gli occhi verso il
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guardare dove non ho mai visto, il cielo si
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più umiliante che sia mai toccata ad un uomo
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Le donne non hanno mai difeso nessuno! ¶ S’urla
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ottenendo più rumore che mai, il campanello squarciato è
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delle donne non ha mai avuto un valore nelle
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il monumento. ¶ – Sì. ¶ – Come mai? ¶ – Feci già agli eroi
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di Bellonda non è mai stata tanto bella. ¶ – Fatela
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pregiudicate! ¶ – Silenzio! ¶ – Non potremo mai più tentare l’aula
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gente da poco è mai quella. ¶ – Vili, uno più
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donna che non faceva mai parlare di sé. ¶ – S
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non riuscirà a sollevarsi mai. ¶ – Ah! Ah! ¶ – Tu vieni
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sono», si diceva, «quando mai si son visti ricevere
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inesorabile come non fu mai costruito per nessuno: sepoltura
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sorpresa, non si sa mai quando il popolo è
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sa, che nessuno riuscirà mai a sapere, e dicendo