Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

vitulos" son anco giunto mai; ¶ Boezio di trent'anni

areca" e "caccio", ¶ né mai dal suo Burchiello si

in chiaro lume nebbia mai non cape; ¶ e questo

a simile canaglia sempre mai: ¶ la causa ben direi

bianco ¶ che 'n frode mai non ebber il cor

tale, ¶ perché non venne mai d'un maladetto ¶ falsario

regna, ¶ difficil è che mai pace si tegna. ¶ 42. ¶ Quanto

pace si tegna. ¶ 42. ¶ Quanto mai cinge 'l mar e

al capitan Milone; ¶ non mai ritrova posa, non mai

mai ritrova posa, non mai pace, ¶ non mai gli

non mai pace, ¶ non mai gli scopre tanta passione

farlo; ¶ pur, s'egli mai sapesse le catene ¶ ch

è spirto inquieto e mai non dorme, ¶ qui l

dico novo, quando che mai prove ¶ non fatto avea

sua madre non fu mai puttana; ¶ chi 'l chiama

Venere; ¶ so ben che mai, senza vostra libidine, ¶ possibile

che giura non andarmi mai luntano. ¶ Per me sol

sol no'l vide mai se non quel giorno

quelle lanze sue non mai piú usate; ¶ tal è

sí però ch' alcun mai si turbasse ¶ né che

e le calcagna. ¶ 29. ¶ Vedestú mai qualche poltron villano ¶ ("poltron

sol è colei che mai non ride, ¶ anzi lo

sprono. ¶ 48. ¶ Non cessa dunque mai, non mai s'attriga

cessa dunque mai, non mai s'attriga, ¶ in fin

coreggie almanco exale. ¶ Non mai veduto fu cosa piú

brando, Durindana; ¶ e come mai no 'l puòte possedere

lo qual non ebbi mai né avrò mai queta

ebbi mai né avrò mai queta ¶ la mente, in

si dia vanto; ¶ non mai verragli tanta pena tolta

la manda. ¶ 62. ¶ Non avampò mai polve cosí ratto, ¶ quando

intender il mistero ¶ né mai si ferma in una

e rose belle; ¶ né mai vi ha fine, come

fantasie, ¶ quali non pose mai Merlin Cocaio, ¶ lo qual

bugie ¶ scrisse, che piú mai fece alcun notaio, ¶ d

pàrti d'ello? ¶ fu mai né 'l piú gagliardo

piú bella danza ¶ che mai si vide ai feraresi

ch'Amor piú che mai caldo l'assalisce; ¶ onde

erede. ¶ 19. ¶ E se risponde mai cotal bellezza ¶ ch'un

quello, ¶ ché non fu mai del suo magior flagello

fu, non è, non mai sarà lodato ¶ meglior di

e che per prova mai non può scacciarlo. ¶ Ma

largamente al dolce proferire! ¶ Mai non provai, ma ben

l'amoroso velo ¶ non mai tolta mi sia, perché

strano metro; ¶ e, se mai vien che presto alcun

ita, ¶ mi doglio esser mai stato a cotal vita

però qual non fu mai, ¶ e, se tu 'l

tal ruina ¶ che di mai racconciarla si sconforta. ¶ Sopra

ond'egli piú che mai sospira e langue ¶ e

poltrone zaffo ¶ non ebbe mai da 'n bravo il

virtú sí altera e mai non doma; ¶ cosí Milon

né sol né luna mai traluce, ¶ sonsi appiattati e

né vi si parte mai fin che non li

gli altri lassa, ¶ né mai per lor preghere seco

dolce peso né lasciarlo ¶ mai volse in fin ch

palpitarle il core, ¶ né mai l'orribil tèma si

onde di correr forte mai non tarda. ¶ 51. ¶ Giratto avea

la notte seguente ¶ non mai di caminar elli cessaro

portando il pesce quanto mai ne prese. ¶ 67. ¶ Poi scote

chi mangia di cotesta, mai non scoppia. ¶ 73. ¶ Quanto mi

qual sia 'n piacer mai non impara. ¶ 79. ¶ Tal biasmo

qual è chi dica mai compor Limerno? ¶ Tal volse

vino; ¶ perché, vi giuro, mai non pesco bene, ¶ se

quel vecchio pratico, ¶ che mai di mar non teme

Stige. ¶ 17. ¶ Sa quanto alcun mai seppe d'erbe o

che furon innante ¶ non mai da nigromante alcun sapute

credo piú nefando esser mai poscia) ¶ di Carlo, anzi

faccio voto non prestar mai fede ¶ a ch'indulgenzie

che non s'impaccian mai con Taliani. ¶ 54. ¶ Quivi Milon

contrarie, ¶ le vie che mai non seppe la barbarie

fresca Aurora piú che mai leggiadra ¶ da l'orizonte

sue comprendo, ¶ quale fu mai, né mai sarà nomanza

quale fu mai, né mai sarà nomanza ¶ di forza

infin che piú che mai ligiadra e bella ¶ depose

sa d'alcun affanno mai dolersi; ¶ convien che cada

primavera, inverno, estate, ¶ non mai di star agiato si

in un rete che mai vietar Orlando ¶ che non

ha riguardo; ¶ e se mai torna il padre mio

nostro disonora. ¶ Ma se mai grande i' vegno sí

tutto quanto. ¶ 42. ¶ Le bòtte mai non son per comportare

vino; ¶ officio non fu mai piú santo e pio

chi non san empirsi mai la panza. ¶ 50. ¶ Orlando se

il pane fugge vittoroso; ¶ mai non si guarda in

suo fidel Acate. ¶ Né mai gli calse d'altro

al cordone? ¶ Falliron elli mai lo esterno manto ¶ col

rubore ¶ scoprirti agli occhi mai d'uomo vivente? ¶ pàrti

niente? ¶ Peggio di te mai Giuda il traditore ¶ non

Ecclesia Dei non facit mai errore, ¶ non so s

occorse. ¶ 43. ¶ Nave non stette mai sí sopra porto ¶ come

se 'l si vide mai volar un morto, ¶ videsi

fierentino ¶ de'x Medici mai fece libbraria ¶ simil a

cota' libbri studia sempre mai. ¶ 47. ¶ Lucaniche, salcizze e mortatelle

mi', - dicea - non fu mai santo ¶ piú martire di

mende, ¶ un chierico non mai: tal è che 'l

né Iesú né Paolo mai pensolle. - ¶ Qui narra poi

grande Enea. ¶ Onde se mai sarà chi scriver voglia

Or avenne che, quanti mai cosí angosciosamente quello pennare