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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Atti osceni in luogo privato, 2015

concordanze di «mamma»

nautoretestoannoconcordanza
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anni e un mese, mamma riempiva i piatti di
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sentenziava: e i pompini. ¶ Mamma lo fissò, Non ti
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sua azienda farmaceutica. La mamma aveva accettato la Francia
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a svuotare gli scatoloni. Mamma aveva detto che avrebbe
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amore mio? – aveva chiesto mamma con il rossetto fresco
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costanza. L’inganno di mamma, l’estasi di Emmanuel
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rese mansueto e intelligente. Mamma mi chiamava Ometto di
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nessuno lo nominò finché mamma, servendo l’arrosto alle
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si precipitò mio padre, mamma rimase in camera e
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affondato nel suo cuscino, mamma sapeva di glicine, e
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prima e unica volta, mamma sempre in piedi a
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ospite se ne andò, mamma si tolse il rossetto
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di Dio. ¶ Dissi a mamma che forse era vero
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entrata di Notre-Dame, mamma mi portò davanti a
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e il bottone cedette. Mamma lo raccolse, io chiesi
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aveva riaccolto. Lui e mamma scelsero Deauville, il litorale
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Invitarono Emmanuel. Mi immaginai mamma in pareo e lui
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come un mulo e mamma in caftano celeste. Quello
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grande Libero. Tentennai e mamma mi bruciò sul tempo
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altri affannarsi nei bagagliai, mamma aveva il trucco sbavato
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anni di matrimonio con mamma. ¶ Per la prima sera
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Papà entrò con Emmanuel, mamma si offrì di restare
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mio sterno, più della mamma, meglio della mamma. ¶ Appena
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della mamma, meglio della mamma. ¶ Appena uscirono dal casinò
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dentro a lungo, altrimenti mamma veniva a chiamarmi. Arraffai
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flagranza di reato. Quando mamma mi chiamò erano tutti
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hai dormito, ometto? – chiese mamma. ¶ Sollevai la testa. Papà
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mise a giocare con mamma. Mio padre chiacchierava con
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Emmanuel che giocava con mamma. Anche papà li fissava
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Era questione di tempo. Mamma spuntò poco dopo e
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spade. Nella simbologia di mamma annunciava un successo schiacciante
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rimedi omeopatici alle farmacie. Mamma teneva lezioni private di
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giacca e camicia bianca. Mamma uscì dal bagno con
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liscio finché si inserì mamma con una filippica sulla
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insolenza dei parigini – rispose mamma. ¶ – E cos’è che
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settimana tornammo una famiglia. Mamma scelse la cabina Marilyn
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sotto le gambe di mamma, la carica sopra le
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settecento franchi vinti da mamma sul 27 alla roulette, cinque
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Papà era questo, secondo mamma. Glielo sentii dire alla
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mi accompagnò insieme a mamma. Il Lycée Colbert l
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a casa confidai a mamma la sensazione di quell
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il futuro grazie a mamma e di come papà
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nei corridoi del liceo. Mamma stava scomparendo dai miei
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nostra per colpa di mamma. Io che non ho
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organiche e andavo con mamma in chiesa la domenica
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orecchio del prete – Però mamma dice che Dio non
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pulizie. Un giorno sentii mamma dirle che era meglio
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Un pomeriggio lui e mamma mi annunciarono che sarebbero
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schifava. Quando papà e mamma tornarono io ero arroccato
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a vivere nel Marais, mamma rimase con me nell
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del primo appuntamento con mamma. E così via. Buttò
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scagliai sul cuscino di mamma, lo presi a pugni
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di averlo acquistato con mamma qualche anno prima come
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di boicottaggio per Emmanuel. Mamma rimase al centro, si
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Andai in camera di mamma, era rannicchiata sotto le
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coperte. Avevo aspettato che mamma e Emmanuel uscissero e
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settantadue, pesavo cinquantatré chili. Mamma diceva che l’uomo
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era un andirivieni di mamma ed Emmanuel che faticavano
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rimanere a Parigi, spedii mamma ed Emmanuel in Costa
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a casa. Dissi a mamma che sarei rimasto da
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che avrei mangiato da mamma. Marie era patrimonio segreto
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settimana da papà. Con mamma mi limitavo a raccontare
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ai suoi piedi. Io, mamma ed Emmanuel ci precipitammo
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più. Chiesi di vederlo, mamma provò a farmi desistere
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lungo. E c’era mamma, in prima fila sorretta
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fotografie mie, e di mamma. Al mare in Puglia
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sempre qualcuno intorno. Controllavo mamma a vista, Emmanuel bastava
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lento declino materno. ¶ Invece mamma mi stupì. Annunciò che
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primo giorno di pubblicazione. Mamma dovette acquistare mascara, ciprie
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la torta Paradiso di mamma. Bevemmo del rosé, regalo
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e la ricotta che mamma aveva imparato dai suoi
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voltavano più che con mamma e Marie, io mi
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stava accadendo. ¶ Capì tutto mamma, mi chiamò al telefono
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mi voltai al corridoio, mamma veniva verso di me
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è una mia amica. ¶ Mamma scoppiò a ridere e
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rimpiansi le durezze per mamma, per Marie, per sensualità
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in un’empatia: accompagnai mamma nei suoi maquillage notturni
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Pastis prima di dormire. Mamma mi fissava e rideva
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per limitare i danni. ¶ Mamma aveva intravisto Lunette al
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discrezione. Riusciva a contenere mamma lasciandole l’eccentricità e
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permesso che io e mamma legassimo bene nella distanza
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degli under 60. Ridemmo, mentre mamma sbucava dalla cucina in
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cominciò l’intesa tra mamma e Lunette Lorraine, che
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detto: Anche la mia mamma è piena di cicatrici
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dalla varietà delle edizioni. Mamma le regalò La vie
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repressioni. Dal trauma di mamma ed Emmanuel. Lunette lo
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mia vita c’era mamma, certo. Lei e Onice
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conseguenza anche i miei. Mamma le parlava poco di
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facevamo la stessa valigia. Mamma aveva quella di Louis
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del brasiliano. ¶ Anche a mamma portai un regalo: una
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il cucchiaino da tè. Mamma aveva un’aria impavida
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mi feci portare da mamma ed Emmanuel a Charles
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che non trovò ostacoli: mamma disse che era una
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da casa e a mamma dissi che sarei tornato
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lì la domenica, mentre mamma era a messa. Mi
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mi aveva avvertito e mamma mi confermò l’intuito
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e la Milano che mamma mi aveva preparato. Emmanuel
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allontanò. ¶ Prima che partissi, mamma mi aveva regalato un
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con l’amica di mamma per anni. Poi la
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la poltrona di papà, mamma ed Emmanuel, Marie e
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il liquido amniotico di mamma e di Marie. Soprattutto
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del ricominciare. Telefonai a mamma e glielo ripetei, lei
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sarei arrivato alla primavera. Mamma ed Emmanuel mi davano
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cristi. L’amica di mamma aveva giocato a bridge
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quattro ore di sonno. Mamma intuì la nuova esistenza
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spogliatoio, la cucina di mamma, il loculo di Deauville
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una mia spia. ¶ La mamma ¶ L’incentivo per il
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la telefonata di Marie, mamma era passata in bibliò
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parte dei soldi di mamma per regalarci l’ultimo
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stato lui a spegnere mamma, una donna nata in
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quel Natale pattuii con mamma di non tornare. Dovevo
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dicembre la sua ossessione. Mamma raccontava che mio padre
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puzza di vecchio della mamma e il dopobarba del
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di una conoscente di mamma che mi offrì un
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per tuo padre. ¶ La mamma ¶ Le righe di Madame
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che aveva portato via mamma al suo migliore amico
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e di regali per mamma, presi il quaderno di
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dietro. Li abbracciai e mamma sussurrò Sei più bello
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non ho il coraggio. ¶ Mamma preparò œuf cocotte, cappelletti
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dei miei genitori. ¶ Baciai mamma e salutai le due
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mi venne a svegliare mamma con un vassoio di
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la bara quando la mamma era in fin di
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l’orecchio al salotto, mamma ed Emmanuel erano già
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e la stanza di mamma, lì, dove l’avevo
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preso dai souvenir di mamma una bustina di zafferano
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buttai a letto, poi mamma bussò e chiese permesso
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tenni lì, la mia mamma, e capii che mi
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e venti di mattina. Mamma faticò a lasciarmi, quando
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degli asciugamani Caleffi. Chiamavo mamma più del solito, stava
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del padre. ¶ – Capii che mamma era una donna straordinaria
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marche. Poi telefonai a mamma, era stanca per una
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Non rispose nessuno. ¶ A mamma non avrei detto di
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Rispose Emmanuel, chiesi di mamma e lui rispose con
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salii in casa: trovai mamma stesa sul divano che
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Nell’albergo di fronte. ¶ Mamma disse che le dovevo
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era stato parigino, per mamma milanese, si misero d
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Notre-Dame parlammo di mamma. Era provata, ma per
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tormentava. ¶ – Troviamo una scusa, mamma capirà. ¶ – Io la devo
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Ai lieti fini. ¶ – Emmanuel! – Mamma si agitò. ¶ Rimanemmo zitti
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destino – disse Anna, – Brindiamo. ¶ Mamma annuì, – Oui, ma chère
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Centro con Gianni Rodari. Mamma mi guardò. ¶ Prima del
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Non solo, ma chère. Mamma vedeva qualcosa di perentorio
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di brutto cosa vede? ¶ Mamma tolse il quattro di
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la risposta la abbracciò. Mamma si appoggiò allo schienale
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parte delle rabdomanzie di mamma in quella cena parigina
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andargli dietro con la mamma qualche tempo dopo. L
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terz’ultima predizione di mamma, le chiesi di sposarmi
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chiederglielo aspettai l’anello. Mamma mi consigliò un’oreficeria
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il miglior maquillage che mamma avesse mai fatto. Io
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perdita calcolata” predetta da mamma era stata lui. Quando
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questione delicata, quella che mamma aveva definito “una seccatura
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chiamata di Emmanuel. ¶ Nascita ¶ Mamma si era aggravata. Il
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raggiungerli in ospedale, appena mamma si accorse di me
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il decorso del male. Mamma smise di tormentarsi l
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taxi a metà tragitto, mamma era esausta e quando
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sulla fronte, Bonne nuit mamma di mondo. ¶ Sarei tornato
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stato un modo di mamma di liquidare il proprio
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dottor Lévy. ¶ Dopo che mamma assorbì il ciclo di
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mia parte più intima. Mamma rise, e io sentii
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tenero, quando vede la mamma nella cassa da morto
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si acquietò, ci addormentammo. ¶ Mamma telefonò da Gerusalemme, era
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risentito della salute di mamma, l’atto no: facevamo
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ero caos, a quando mamma stava bene. ¶ Rinnegavo il
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le confidavo che vedevo mamma nella bara come Vardaman
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l’enorme debolezza di mamma dovuta alle cure. Il
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che sarebbe aumentata progressivamente, mamma aveva rifiutato: Voglio essere
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di Anna, e di mamma. Lo chiamammo Alessandro, non
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Capricorno ascendente Acquario, secondo mamma ci saremmo dovuti preparare
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loro partenza per Parigi mamma confezionò una crostata alle
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come Addie Bundren anche mamma aveva chiesto un ultimo
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sé morfina e antidolorifici. Mamma ci disse che aveva
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altro cosa ci scrisse mamma nelle sue lettere d