Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

dei pioppi, congiunte le mani, per recare a Dio

delle antiche rocce. Le mani degli uni sono gialle

e, dentro, callose. Le mani d’altri sono rosate

quello del sale, hanno mani gonfie, che sudano perennemente

tutt’e due le mani, aspirò una lunga boccata

i diti delle due mani: le unghie collidevano. ¶ «Sigüra

salute imperterrita. Con cento mani schermaglianti di su quel

cinetica delle immagini («cento mani schermaglianti», nell’affilatura delle

dapprima a sventolar le mani, allibita, in cerca d

strali de’ commessi alle mani annoiate delle belle, sul

delle belle, sul banco: mani che paiono assaporare al

d’occhio. Tra belle mani, le mani del biondo

Tra belle mani, le mani del biondo angelo sgraffignone

e volonterosa fregatina di mani: «Signora, buongiorno. Buongiorno, signora

a lavarsi allegramente le mani. ¶ Era tutto rasserenato. «Anda

il cappello, nè le mani di tasca. ¶ «Ci siamo

E, usatosi financo delle mani, e dei diti, se

ove potrebbero posare le mani. Benemeriti capitelli d’idea

impiedi, quasi tremando, le mani ricongiunte sul grembo, che

poteva, delle fregatine di mani a ripetizione d’un

s’erano ficcati le mani in tasca. Sulla fronte

ne’ ginocchi, nelle lunghe mani scheletrite, venate d’azzurro

il coraggio a due mani; e si diedero a

suo nipote!», conchiudevano a mani giunte le neo-nonne

chiusa, stretta a due mani sulla cerniera, una oculata

ma consciàa....». Levò le mani inguantate a nascondere il

teche venutegli fra le mani, le avevano «scorlìte»20 con

amore per batter le mani alla Tettón dopo l

una nell’altra le mani, di conserva: ed egli

tutt’e due le mani. Potete ben capire che

davanti l’uscio: le mani sui fianchi. Ebbe un

chiusa, stretta a due mani – vagabonda nei pascoli sconfinati

implorato stringendole disperatamente le mani con le loro mani

mani con le loro mani – ossi venati di azzurro