Aldo Palazzeschi, Il palio dei buffi, 1937

Aveva apposto di propria mano, alle soglie della porta

la faccia nascosta nella mano, pareva schiacciarvi un sonnellino

testa senza alzarla dalla mano interveniva a voce alta

sorridente col cappello in mano a due passi dalla

scherzavano, disputavano con in mano una chicchera o un

discese dalle reti, in mano in terra o sul

buon Luigi dovette por mano alle riserve per vivere

volte col fiasco in mano perché bevessero in fin

ridotto a stendere la mano la vita sarebbe stata

gioviale, le stringevano la mano tutte contente; mano che

la mano tutte contente; mano che la divinità marina

nel fatto che una mano cercava la sua, in

testa nel palmo della mano e l’altro, estratto

m’era capitato fra mano: forse per risparmiarmi questa

donna che teneva la mano alla serratura e mezza

teneva il berrettino in mano. ¶ — Che persona bene educata

e col berrettino in mano, guardando sempre in terra

la persona, misi la mano in tasca e estratto

col suo berrettino in mano mi strisciò davanti guardandomi

voce circolò, circolando a mano a mano trasformata e

circolando a mano a mano trasformata e aumentata di

corse rapido con una mano alla sua gobba sotto

indispensabile: stretta forte la mano di Aleppina rimasta sola

picchiavasi due volte una mano sulla fronte, volendo persuaderla

di morire, e nella mano risentì la sua stretta

portati in palma di mano sulla bicicletta, quei cesti

che tiene alta nella mano la pistola e la

dall’una all’altra mano come una cosa che

ricevere la missiva dalla mano del portalettere, quello, gettata

fiorellino lasciato cadere dalla mano candida della provvidenza. Ne

E una volta in mano si guardò addosso istintivamente

nelle proprie rampogne, a mano a mano che il

rampogne, a mano a mano che il marito cresceva

portava all’anulare della mano sinistra, e nei ritrovi

vista divenuta difficile, la mano tremante nell’imprimere a

una reggia, e la mano tremava tanto, stringendone la

le strade, amando quella mano che si allunga per

anche lui stendere la mano, rubare, forse, conoscere la

il fiore con la mano tremante, con l’altra

franchi e respinse la mano con le altre. ¶ — Basta

completa disposizione, con una mano ne saggiava la resistenza

marito, col cappello in mano, salutare la dama e

sentiva già la sua mano che cautamente infilava la

che aveva preso la mano su tutti gli altri

intervenite». Messale quindi una mano sulla spalla e trattala

bene, lo scettro nella mano, presiedeva con aria assuefatta

o un colpetto di mano sulla spalla bastavano a

quel contatto della sua mano, si nascondevano queste parole

momento, gli metteva una mano sulla spalla in tono

marchese gli metteva una mano sulla spalla e incominciava

ha il campanello in mano fino alla notte quando

le teneva ancora in mano prima di sigillarle dentro

far giustizia di propria mano. E le ragazze urlarono

chi lascia cadere dalla mano un oggetto che brucia

o col cappello in mano, mentre che il mio

conto. Col dorso della mano si asciugava il sudore

resto con essa in mano, ma apro la porta

e col fazzoletto in mano, addirizzavano il collo rapidamente

da generale e in mano un randello dimostrativo di

manico, con esso nella mano e a braccio teso

borbottava quello levando la mano rigida e scarna: «via

si trattava di metter mano alle tasche cambiavan viso

consenso di pigliarlo in mano; batteva tante volte le

col bicchiere alto nella mano, preoccupatissima di non farselo

da credere». Dritta una mano alzò con l’indice

or defunto; e a mano a mano che s

e a mano a mano che s’inoltrava nella

pubblica colletta darsi la mano, i due, incancellabilmente. ¶ Studiava