Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

più in là il mare. ¶ Le grandi ombre di

poggi lunigiani, davanti al mare, la giovinetta leggeva i

Fossola, più vicina al mare, dove abitava una piccola

avremo quasi passato ¶ il mare, e sarà il cuore

di sera, lungo il mare: laggiù lontani, i «gozzi

davanti le risuona il mare. ¶ La «cravache» si levava

l’Adriatico, quel bel mare che fin dal 600 si

Il poeta navigava nel mare delle leggende, delle ombre

avvicendassero sulla battima del mare. ¶ Il poeta manifestò il

a certi animaletti di mare allorchè, fuggendo ai pescatori

che sapeva ancora di mare: triglie rosse, ciortoni dalla

aspettava il «riempifondo» del mare per sciogliere la fune

cattedrale sommersa in un mare di vapori violetti. I

riflesso della luna sul mare - una tremula scìa d

trae pei silenzi del mare ¶ all’alta notte ¶ esclamò

dei mille metri sul mare, il sindaco di quel

come un uragano di mare... ¶ «Ei, grande spirto i

dalle misteriose profondità del mare e un tempo furono

dell’Isonzo fino al mare. Poi accalorandosi: - Fra poco

dal ribollire impetuoso del mare e ci declamava le

scogliera, lo varava nel mare. Il palpitare breve del

Il palpitare breve del mare lo trasportava al largo

Un piccolo colpo di mare lacerava la barca). ¶ Ecco

che si lanciano in mare lottando con le onde

Bülow è giunto per mare all’altezza di Viareggio

notte era serena, il mare palpitava con lucide onde

la pineta ed il mare, brillavano delle luci insolite

sulle mobili onde del mare, o tu benedetto per

grido: Siate felici! un mare di rimpianto? ¶ Sono queste