parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «me»

nautoretestoannoconcordanza
1
2006
Era un castigo, per me, doverle eliminare una dopo
2
2006
subisci le conseguenze. A me succedeva puntualmente a ogni
3
2006
assurda per chiedere a me stessa di sopportarla. ¶ Avevo
4
2006
e diretto solo a me, e magari in aggiunta
5
2006
meno la fiducia tra me e lei. Dov’era
6
2006
avuto, e il Signore me li ha strappati uno
7
2006
per diritto successorio a me. Se non ero a
8
2006
perché sei triste come me?» ¶ Cercavo di scorgere nel
9
2006
sempre a proposito di me e mio fratello. La
10
2006
molto più alta di me, ma era in grado
11
2006
di casa. Solo con me riuscì a superare alcuni
12
2006
tutto, io giuravo a me stessa che non avrei
13
2006
maniera distinguibile, suscitavano in me tanta ammirazione. La prima
14
2006
mungere le vacche, per me sarebbe stato un danno
15
2006
un’altra luce. ¶ Tra me e la nonna c
16
2006
giornata, così tragica per me, la nonna mi svegliò
17
2006
sarebbe cambiato qualcosa per me? Afferrai dalla sedia il
18
2006
il mio cuore. ¶ A me dispiaceva sinceramente sapere che
19
2006
vestito e maglietta per me e Pietro, e comodità
20
2006
noi in dialetto. A me piaceva il bianco, perché
21
2006
punto rimanevano tutte zitte, me compresa. ¶ In ogni caso
22
2006
rado toccava anche a me farle bere, e mentre
23
2006
realtà era destinata a me, la nonna e Pietro
24
2006
già finito, ma a me bastava per illudermi. ¶ Quando
25
2006
mio aiuto. Toccava a me apparecchiare la tavola, da
26
2006
state sempre vicino a me.» ¶ «Eh sì, certo! Non
27
2006
si allontanano mai da me, giuro!» Immaginavo che parlasse
28
2006
tranquilla avevano lasciato in me tracce concrete. ¶ Ricordavo ancora
29
2006
era già insinuata in me la paura di veder
30
2006
madre indugiare su di me. Ci stavamo urlando qualcosa
31
2006
di turno, accorgendosi di me seduta in un angolo
32
2006
quello stato che secondo me non mi rappresentava, rispondevo
33
2006
cosa aveva chiesto di me. Mi disse proprio questo
34
2006
Poi, senza che io me lo aspettassi, mi disse
35
2006
sola a badare a me. E piano piano, la
36
2006
invenzione, lo sapevo, e me lo ripetei più volte
37
2006
aveva concentrato su di me la sua sciocca curiosità
38
2006
genitori emigrati in Germania. Me ne aveva già parlato
39
2006
guardava le persone, compresa me, sempre dritto negli occhi
40
2006
più fortunate. Ma per me anche essere sposati poteva
41
2006
senza giustificazione, ma non me ne curavo più di
42
2006
durante la giornata. ¶ Per me, che avevo da smaltire
43
2006
treno nemico senza di me. ¶ Con i piedi nella
44
2006
capolavoro!» Lo ripeteva a me, però, e non certo
45
2006
quattro anni più di me. ¶ Li consideravo come fratelli
46
2006
fine parlavo sempre di me. ¶ La vera nota bella
47
2006
lei ne volesse a me. ¶ E intanto, la nonna
48
2006
Si era impadronita di me un’inevitabile ansia, e
49
2006
soffiava forte. Intorno a me sembrava che tutti gli
50
2006
per festeggiare anche con me quel giorno importante, e
51
2006
Tanto io la doccia me la faccio nei bagni
52
2006
altri però, non per me, che vivevo con il
53
2006
mio cane soddisfatto. Per me la sua non era
54
2006
giudicava mai. Correva con me, e abbaiava contro gli
55
2006
che dalla Svizzera. ¶ Secondo me quei furbacchioni avevano capito
56
2006
nella propria terra. ¶ A me, lo confesso, l’idea
57
2006
evidentemente si ricordava di me), cercando con paroline dolci
58
2006
con ammirazione. Oramai per me era solo una bugiarda
59
2006
scambiare due chiacchiere con me. ¶ Un giorno, sorprendendomi non
60
2006
nostra. Tutto deciso. A me solo l’onore di
61
2006
soprattutto per far felice me, che pensavo sempre ai
62
2006
l’invito. Un po’ me l’aspettavo. Salvatore non
63
2006
aveva detto anche a me quello che pensava. Era
64
2006
quando si rivolgeva a me. ¶ «Lucia non deve imparare
65
2006
ti sonu…». Ma a me non importava. Era sempre
66
2006
Più che altro, per me, si trasformavano in una
67
2006
parte i pescatori, a me era capitato davvero di
68
2006
Maria come prima. Secondo me lei non è brava
69
2006
farsi vedere nuda da me perché si vergogna, e
70
2006
per la fortuna, a me negata, di stare vicino
71
2006
negarle una parte di me sarebbe stata la cosa
72
2006
della felicità familiare, per me stava diventando una tortura
73
2006
partiti covo dentro di me un dolore sordo che
74
2006
di partire senza di me, ma tu potevi impedirglielo
75
2006
infliggono pene ingiuste. Prendi me: non c’è mica
76
2006
ti avrei risposto, se me lo avessi chiesto, e
77
2006
non si può ragionare.» ¶ Me ne andai via in
78
2006
fatto del male a me e a tutta la
79
2006
Ci hai pensato a me, mentre ti divertivi? Io
80
2006
erano riversati su di me. Non sapevo cosa fosse
81
2006
un sorriso: «Rimani con me, o vai via?». ¶ «No
82
2006
il mondo. ¶ Vicino a me c’erano tre signore
83
2006
e qualcos’altro che me lo faceva giudicare come
84
2006
un tipo perbene. ¶ A me, però, interessava più sapere
85
2006
nervosa. Spesso ricompariva in me quel vuoto assurdo, uno
86
2006
giorno dall’ospedale, e me lo disse non appena
87
2006
signore che erano con me in camera, e sono
88
2006
si arrestò davanti a me. Mi fissò con sguardo
89
2006
Lucia, non avercela con me. Anche se ti ho
90
2006
E anche lui ama me. Purtroppo siamo sfortunati, non
91
2006
ripeto, lui ama solo me. Solo me, solo me
92
2006
ama solo me. Solo me, solo me. Spero che
93
2006
me. Solo me, solo me. Spero che un giorno
94
2006
un discorso che secondo me si preparava da giorni
95
2006
come prima, dentro di me sfidavo di continuo la
96
2006
ha sofferto assai per me, povera anima mia.» ¶ Si
97
2006
nonna venne verso di me e mi accarezzò una
98
2006
contare sempre su di me. U capisti?» ¶ Vidi il
99
2006
tutto quel discorso a me rimase impresso il calore
100
2006
mansioni, la domenica, per me non passava mai, a
101
2006
il grigio scuro). A me bastava che fosse presente
102
2006
comu sii? Beddra du me’ cori, mi manchi assai
103
2006
medica. Se fosse per me verrei anche domani. Ma
104
2006
ha più bisogno di me perché i clienti aumentano
105
2006
perché lamentarsi solo di me?» ¶ Inutile negarlo: la mia
106
2006
le sue paturnie. Fra me e lei c’era
107
2006
Poche lire, che per me però rappresentavano un tesoro
108
2006
Non piaceva nemmeno a me quel tipo, e dopo
109
2006
pareva ca c’entrava me matri… Picchì io di
110
2006
recapitato un regalo per me proprio da lei, poco
111
2006
depuratore del corpo. A me però sembra strano che
112
2006
ha specificato che per me non possiamo spendere tanto
113
2006
invece il regalo vostro me lo vorrei scegliere da
114
2006
neve che scende secondo me si ghiaccerebbero presto. Meglio
115
2006
più succedere. Mia madre me l’ha detto chiaro
116
2006
lo sguardo. Dentro di me era tutto uno sconquasso
117
2006
con la nonna per me era un ripiego, e
118
2006
a pochi centimetri da me, e non lo perdevo
119
2006
di fare qualcosa per me, perché non ne potevo
120
2006
Perché non pensavano a me? E se pensavano a
121
2006
E se pensavano a me, perché mai non si
122
2006
ancora più triste di me. ¶ Piangeva, ma io evitai
123
2006
troppe persone vicino a me e non avrei sopportato
124
2006
Un giorno mia nonna me le diede di santa
125
2006
si era preoccupato per me, povero diavolo di uno
126
2006
suo eccessivo zelo, a me la disgrazia capitò davvero
127
2006
l’avrebbe salvata. A me faceva troppo male; lei
128
2006
volte hai paura di me, ma è giusto così
129
2006
cose infami su di me. Dicevano che avevo un
130
2006
In paese dicevano che me ne andavo in giro
131
2006
voleva più saperne di me, perché ero una poco
132
2006
comune. «Chistu non è me’ figghiu» mi disse un
133
2006
si ripercuoteva su di me con una potenza indescrivibile
134
2006
Cettina, e loro per me sono sempre Signora e
135
2006
ancora vivissima dentro di me. Al contrario, non riuscivo
136
2006
Qualcuno chiede ancora di me? Quanta voglia avrei di
137
2006
emozione. ¶ Quel pomeriggio a me accadde questo e, decisa
138
2006
incamminarci verso casa. ¶ Mentre me ne andavo via, ebbi
139
2006
ma lo tenni per me. Sapevo che anche la
140
2006
della navata, e non me ne capacitavo. ¶ Rita da
141
2006
Rita da oggi per me sarà tutto troppo triste
142
2006
giorno davvero storto per me, la zia Franca ci
143
2006
ben chiara dentro di me, mamma, e si fonde
144
2006
che, anche senza di me, lei potesse stare bene
145
2006
un futuro degno a me e a mio fratello
146
2006
madre di Rita. Per me quella donna non aveva
147
2006
non si accorse di me. E allora le poggiai
148
2006
di rimandarla a casa. Me lo stava raccontando a
149
2006
compagnia. A loro, secondo me, non era importato proprio
150
2006
di questo problema con me? Fingevano tutti di essere
151
2006
per evitare di affrontarmi. ¶ Me le sognavo di notte
152
2006
fosse più piccolo di me, io con lui mi
153
2006
così di lei? A me piace quello che mi
154
2006
di venire in Germania me li taglierò ancora. È
155
2006
assecondare le mie paure. Me lo aveva ripetuto mille
156
2006
bene lo stesso. Secondo me, se tuo padre continua
157
2006
il telefono pubblico non me li avrebbe dati. Erano
158
2006
doveva pur esserci. A me bastava sapere che quel
159
2006
Sicilia, e anche di me. ¶ A seguire c’era
160
2006
da accompagnatrice. La nonna me l’aveva detto sin
161
2006
scesa in piazza con me, perché detestava mischiarsi a
162
2006
volte era drammatico. Già me lo vedevo quel povero
163
2006
e noccioline tostate. ¶ A me, quell’aria traboccante di
164
2006
lo sapevo. ¶ La nonna me lo aveva ripetuto mille
165
2006
casa. Tirai dietro di me la porta, e mi
166
2006
senza sanguinare. Il vecchio me lo riferì proprio con
167
2006
Aveva fretta, lui. In me aveva visto l’agnello
168
2006
si sarebbe frapposta fra me e le mie angosce
169
2006
A lei fece piacere, me ne resi conto vedendola
170
2006
anch’io. Poco dopo me ne sarei partita, lasciando
171
2006
compito di punirlo. Per me, lei era l’unica
172
2006
che hai fatto per me in questi mesi» dissi
173
2006
ti ricorderai più di me» disse ironica. Ma era
174
2006
male che avevo ricevuto me lo aveva inflitto una
175
2006
senza averlo mai visto, me l’ero immaginato proprio
176
2006
sicuro? Al sicuro da me stessa, per esempio, e
177
2006
a quel punto per me sarebbe arrivata la fine
178
2006
che era lì con me, avevo capito quanto. Mio
179
2006
famosa stanzetta destinata a me aveva preso posto la
180
2006
stare con noi, con me soprattutto, e avrebbe avuto
181
2006
madre disfarsi schifata di me – sostenuta dalla nonna in
182
2006
perché una parte di me era ancora in quella
183
2006
io controllavo Pietro. Per me era sempre il bambino
184
2006
dire di no. Per me, l’unico intralcio a
185
2006
regalato della cioccolata per me. Altro che razza crudele
186
2006
fratello si confidò con me, lasciandomi alquanto perplessa. Non
187
2006
nascosto alle mie spalle. Me lo immaginavo mimetizzato e
188
2006
riprendere a lamentarsi di me e Pietro che, come
189
2006
si era allentato. A me, e solo a me
190
2006
me, e solo a me, riservava le litanie più
191
2006
anche una stanzetta per me, non mi sarei mai
192
2006
nuotare, cercò di imitare me e Pietro, che eravamo
193
2006
Lercio (e tale per me sarebbe rimasto tutta la
194
2006
cosa fece esplodere in me la descrizione di quel
195
2006
assenza di altri, con me si sarebbe sfogata. Ma
196
2006
picciridda deve rimanere con me in Sicilia, è meglio
197
2006
bocca». ¶ E poi: «Secondo me è giusto che ’a
198
2006
di prendersi cura di me, ora che le dovevo
199
2006
mondo. Questo rappresentava per me la mia nuova casa
200
2006
Germania ti dimentichi di me?» ¶ «No, nonna, ma che
201
2006
La casa che per me avrebbe sempre rappresentato il
202
2006
timore a parlare di me. Anche tirando fuori i
203
2006
di rabbia, imponendo a me e mio fratello di
204
2006
a renderla orgogliosa di me. Però faccio del mio