Rossella Bernardi, Il lato oscuro, 2010

Andai ad aprire e me lo trovai davanti: era

consistenze, di nomi... ¶ Per me sono tutti Tadzio. ¶ Capitolo

malauguratamente cade su di me. È educato, distinto, scapolo

E forse anche per me... ¶ Come da copione, la

pancia trotterellano verso di me, assieme ad un ragazzo

che ha frequentato con me la terza liceo. Non

per ricordarsi proprio di me. ¶ “Fabio si sta laureando

in una mano e me la passa sul buco

non so nemmeno se me le abbia mai viste

filmino, il pompino, con me in ginocchio e lui

omosessualità pervasiva che secondo me spiega molto dei suoi

alla seconda vodka per me, io sono esausta e

e avanza verso di me, completamente mummificata dai lifting

che in faccia a me. I genitori hanno avuto

portarlo in clinica con me e anche mio suocero

ben più tempo di me, lo sai che tipo

Fabio è dietro di me, mi afferra la mano

successo in serra non me lo aspettavo proprio. ¶ Laura

assomigli affatto e non me la ricordi. Non ho

un movimento del bacino, me lo offre da succhiare

vieni qua vicino a me...” ¶ “Hai qualche programma particolare

meno di sorridere fra me e me, rivedendo la

sorridere fra me e me, rivedendo la scena nella

Melchiorre. Di fronte a me è seduta Gabriella, l

punta dritta su di me, che ancora sto raccogliendo

anche se la parrucca me infastidisce e lo strato

nessuno fa caso a me e mi posso muovere

un piccolo vantaggio per me nella nostra relazione. Io

lui saprà mai di me. ¶ I suoni si fanno

so quanto falso... ¶ “A me piacciono le femmine, mettitelo

Neanche a dirlo, Laura me lo ha fatto sedere

sembra particolarmente interessato a me, ma è evidente che

quale faccenda?” ¶ “Guarda, secondo me, è tutta una calunnia

non è possibile!” ¶ “Secondo me, invece, è proprio il

mi ha fatto Laura, me lo fa osservare con

mette di fianco a me e fingiamo entrambi di

farebbero qualsiasi cosa...” ¶ “Per me è comunque un porco

vanno giù pesante...” ¶ “A me non sembra un porco

adesso saluto tutti e me ne vado, finalmente!” ¶ “Immagino

sono rosse e spellate, me ne accorgo solo ora

per entrare dentro di me. Mi prende in ginocchio

io guardo davanti a me e poi, con la

perché?” ¶ “Dai, Carla, a me non la racconti... hai

che hai esibito con me?” ¶ Lui mi guarda in

anche qui, dentro di me. ¶ Provo a razionalizzare i

gli prendo una mano, me la porto sul naso

tazza fumante davanti a me e finalmente si siede

ancora ed esce da me, ancora eretto e mi

voglia di semplicità, come me, del resto. ¶ Ho anche

lo sai meglio di me.” ¶ “Può darsi, ma non

attimo in bagno con me, ci penso io a

cosa ti piace... Non me la racconti, sai, io

volte, ma mai con me. Questo dovrebbe renderla una

sento muoversi dentro di me, sento che qualcosa è

vita, sono nauseato di me e di ciò che

testa quasi scontrandosi con me, resto folgorata: è un

fuori e dentro di me. Davvero.