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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Manzoni, Il conte di Carmagnola, 1820

concordanze di «me»

nautoretestoannoconcordanza
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mi sia concesso ¶ di me parlarvi in breve, e
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prima che romperlo, e me stesso ¶ far vile agli
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della patria; e per me, quando ¶ di lei si
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gran fede ¶ poneste in me: ne sarò degno, il
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do, né tal da me l'aspetti. ¶ Ma tra
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le mille volte a me medesmo io il diedi
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di far leggi a me stesso, e trasgredirle, ¶ tra
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stesso, e trasgredirle, ¶ tra me fermai che, s'egli
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il mio petto; ¶ che me contra i privati odii
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certo ¶ qualche cura di me, poiché m'ha dato
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se cosa odi di me che ti dispiaccia, ¶ l
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s'alzava; ognuno in me fissando il guardo ¶ parea
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parola ¶ di vincere con me? Gli elmi levati ¶ sull
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io conduco genti ¶ da me, qual ch'io mi
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fatto alfine ¶ risovvenir di me tal che m'avea
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quei che fidano in me, che un capitano ¶ credon
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se cosa or da me chiedete a forza, ¶ che
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alcuno ¶ più altamente di me pensi ch'io stesso
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più giocondi princìpi a me concesse; ¶ ma le promesse
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adempie. Il padre ¶ per me saluta, o giovinetto, e
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suo segreto importa ¶ a me non men che altrui
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Che si vuol da me? ¶ MARINO ¶ Riconoscete ¶ che patria
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d'oggi ¶ non conoscea me stesso!... Oh che segreto
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Per chi tremai? per me? per me? per questo
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tremai? per me? per me? per questo ¶ disonorato capo
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un nobil pretesto; e me lo diede. ¶ Gli astuti
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Un nobile consiglio ¶ per me non c'è; qualunque
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temer; non sono ¶ di me scontenti; e quando il
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CONTE ¶ Questo dubbio di me?... ¶ IL DOGE ¶ Già da
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titolo infame infimo a me non giunge: ¶ ei non
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tocca; ¶ e difendermi a me: dite, quai sono ¶ i
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Tu mi rendi a me stesso. Tu credesti ¶ ch
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non veda ¶ quanto per me sei sventurata! ¶ ANTONIETTA ¶ O
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tergerle non posso: a me tu sembri ¶ chieder pietà
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al cielo, ¶ ricordivi di me, che anch'io credea