Antonio Moresco, Gli increati, 2015

qui, qui vicino a me, mentre io sto parlando

ancora l’amore?» ¶ «Ma me l’hai già portato

entrerai, ci entrerai con me. E io ci entrerò

dicendo. «Vieni dentro con me, come una cosa sola

una cosa sola con me.» ¶ E allora io entro

una cosa sola con me.» ¶ Non vedo più niente

perché io non impicchi me, io tracimerò qui, proprio

te, e tu con me, perché io sono la

tracimato tutto dentro di me e dentro l’amore

che è dentro di me e che è tracimato

mio amore dentro di me perché è tracimato tutto

è tutto dentro di me.» ¶ «Io sono sola perché

è più dentro di me e dentro di te

resta qui, qui con me, anche se sei impiccata

si gira verso di me, continuando a stare accovacciata

gira completamente verso di me. ¶ «Io sono tracimata qui

espande sul pavimento inclinato. «Me lo faceva sempre vedere

suoi gameti verso di me!» ¶ E poi si gira

o tre volte su me stesso, coricato sul pavimento

quello che sarà di me» provo a sussurrare, con

moto, tu dietro di me, Arjumand Banu Begum sul

io. Sento davanti a me il rimbombo degli scarponi

perché scorgo davanti a me, tutt’intorno a me

me, tutt’intorno a me, un chiarore che si

vertiginosa di fronte a me il mio primo giorno

portone che apriva per me quella balia dei nobili

che ha costruito per me il Taj Mahal quando

piedi a terra, perché me li sarei spezzati. Non

la strada sotto di me continua impercettibilmente a tremare

due mani dietro di me stanno riabbassando con furia

saracinesca abbassata. ¶ Vicino a me c’è un uomo

anche lui verso di me, con la sua testa

stato, sarò.» ¶ «Anch’io me ne devo andare!» gli

la caccia anche a me?» ¶ Niente. Solo il rumore

dice venendo verso di me. «Tiriamo su la saracinesca

luce. ¶ Scorgo vicino a me l’alone tatuato della

la cintura di sicurezza. ¶ Me l’aggancio anch’io

adesso vengono verso di me all’incontrario, quelli che

senza girare verso di me la sua testa istoriata

un istante verso di me. ¶ «Non ti preoccupare» mi

C’erano intorno a me tutti quei contrabbandieri e

sono venuti verso di me stringendo in mano un

mi allunga il microfono. ¶ Me lo porto vicino alla

la sto dando a me stesso. Io mi guardo

sono braccato anche da me stesso» continua a dire

altri tracimati e a me stesso. Io mi sono

immobili di fronte a me, mi fissavano. “Okay!” ha

dare la caccia a me stesso. Io li vedo

proprio qui, vicino a me, a dove sono adesso

dai muri vicino a me che sto correndo all

che viene verso di me da qualcuna delle stanze

molto più alto di me, che sono coricato sul

non capisco niente, a me sembra di vedere solo

si gira verso di me, con la sua grande

e morte. «Anche a me la marchesa Daria una

dato vita anche a me, che darà...” ¶ Un secondo

più avanti verso di me, le sue labbra sono

venire avanti verso di me. ¶ Vedo, attraverso il varco

ossa rotte. Vieni con me, cercherò di medicarti io

dai tetti. ¶ «Senti quante me ne ha scritte, me

me ne ha scritte, me ne scriverà!» mi dice

una mano, dal basso. Me la prende. Cominciamo a

Io sono piccolo ma me ne intendo di queste

a salire, verso di me, affiorando a poco a

nel buio verso di me per riceverle in dono

si allunga verso di me, piccola, bianca, resa quasi

proprio nessuna indirizzata a me?» le dico improvvisamente, le

prima di girarmi su me stesso, nel buio, e

anche se io non me ne sono neppure accorto

la lettera nella mano. Me la stacco dalle dita

verso la sua, che me la prende e che

la prende e che me la stringe con la

mia madre dietro di me, lui in tuta mimetica

Ha voluto venire con me anche la bambina, ha

solleva la sua e me la prende. ¶ E così

ma è incernierata a me nella vita che viene

girata completamente verso di me, e posso vedere il

seduta di fronte a me, dall’altra parte di

solo, di fronte a me, la Pesca che sta

si è staccata da me, sta sollevando e ripiegando

biancheria, immobile, vicino a me, in questa luce buia

nuda di fronte a me, immobile, in piedi, in

piedi di fronte a me, i suoi piedini sopra

te, per quando tu me lo accarezzerai, me lo

tu me lo accarezzerai, me lo bacerai.» ¶ «E perché

per entrare dentro di me.» ¶ «Io sono ancora piccolo

ti dirò.» ¶ «Ma quando me lo hai detto, me

me lo hai detto, me lo dirai?» ¶ «Te l

capelli appena sopra di me, con la voce che

di lato, sopra di me. ¶ Mi alzo anch’io

bisbiglia stringendosi contro di me con tutto il suo

che trema vicino a me, con gli occhi socchiusi

sta correndo dietro di me, sento il rumore dei

la mano, da dietro, me la stringe forte. ¶ Il

sulle punte dei piedi, me l’accosto all’orecchio

qui! Sei vicino a me! Da dove mi stai

altri corpi oltre a me, che stanno camminando sopra

più avanti verso di me, facendo frusciare la neve

sente, avverto vicino a me, contro il mio volto

volto, sento contro di me la consistenza morbida della

sento frusciare vicino a me la corolla del suo

è girata verso di me, si sta girando con

il corpo verso di me e che mi sta

aprono di fronte a me come una reggia seminale

volta di fronte a me, per la prima volta

perché percepisco intorno a me qualcosa come uno sfondamento

la Pesca vicino a me, la sposa dei morti

stanno camminando vicino a me, che sono dentro una

in silenzio vicino a me, mentre scorrevano tutt’intorno

stanno camminando vicino a me su questo manto seminale

sta tracimando vicino a me, se poi è davvero

Guardo, tutt’intorno a me, questo mondo che sta

c’era vicino a me un altro corpo diversamente

ancora. ¶ Ma forse non me lo dico soltanto con

una voce vicino a me mi domanda: «Che cosa

mai visto e che me le ricordi» rispondo, continuando

E lo dici a me!» riprende a dire nello

prendendo improvvisamente la mano, me la sta stringendo forte

ho di fronte a me l’apparizione sempre più

che brillano intorno a me come una pallida galassia

Perché tu stai vedendo me e io non vedo

Oppure vieni qui da me! Io ti nasconderò in

piccola casa, dentro di me. Io ti correrò incontro

un passo verso di me, in questo buio, e

vedevo di fronte a me nel grande specchio vuoto

vedevo di fronte a me il cortile buio che

attorno. Scorgo vicino a me la porta mimetizzata della

Vedo tutt’intorno a me la nuvola del mio

cima, scorgo vicino a me la testa di gesso

Vedo tutt’intorno a me, nella poca luce che

ho mai visto eppure me lo ricordo, me lo

eppure me lo ricordo, me lo ricorderò: questa era

Lo stacco dalla parete. Me lo porto alle labbra

è solo, intorno a me, questo enorme silenzio e

forte. ¶ Gira verso di me la sua piccola testa

plastica. ¶ «Siediti vicino a me» mi sta dicendo la

testa girata verso di me, sul cuscino, io con

sta succedendo dietro di me. Mi alzo in piedi

Resta qui, qui con me, incernierato a me! Non

con me, incernierato a me! Non andare là! Non

venivano avanti verso di me e contro di me

me e contro di me a velocità vertiginosa, e

più misero di come me lo ricordavo, me lo

come me lo ricordavo, me lo ricorderò...” ¶ Non riesco

risponde, muovendo vicino a me le sue belle labbra

a guardare intorno a me, nel velo seminale nebulizzato

e poi sopra di me, quando riemergo ai piedi

a nuotare vicino a me in questo ribollire di

acque, correndo insieme a me, incernierata a me verso

a me, incernierata a me verso il tetto di

è immobile vicino a me, le nostre mani si

a chi, forse a me, per darmi coraggio, forse

bloccarsi!» ¶ Sembra anche a me che stiano girando sempre

bella testa verso di me. «È l’enorme onda

che vedo sopra di me è come uno sterminato

dal punto buio dove me ne sto fermo, impietrito

e due le mani, me le stringe forte. ¶ «Io

mi risponde allontanandosi da me nell’infinito buio. «Io

di scorgere attorno a me tutte queste città nere

ad apparire sotto di me tutte quelle voragini che

fiato. ¶ Scorgo vicino a me degli altri corpi che

che corrono vicino a me carpendo a brani l

c’è vicino a me in questa fiumana di

qui trascinando dietro di me questi eserciti morti solo

Vedo appena sopra di me e intorno a me

me e intorno a me dei volti di soldati

teste emozionate vicino a me ridono e piangono, ma

due soldati vicino a me non riescono più a

di pioggia. ¶ «Venga con me!» mi dice d’un

posto ci sarà per me? Che ne sarà del

è fermo, ma non me n’ero accorto. ¶ La

dentro mentre intorno a me tutto vibrava sempre più

vedo solo, intorno a me, in questo diluvio di

è fermata vicino a me, a filo con la

ancora, inclinandosi verso di me per tenermi aperta la

un istante verso di me, con la sua testa

lei girandosi verso di me e guardandomi con esaltazione

una mano verso di me, quella che non stringe

viene prima. ¶ «E a me sembrava...» sento che la

corpi caduti sopra di me, degli altri Romanov fucilati

un istante verso di me, con la sua bella

Tutto trema sotto di me, intorno a me. Sento

di me, intorno a me. Sento il vento di

come fruste. ¶ «Incernierati con me! Tracima con me!» continua

con me! Tracima con me!» continua a dirmi questa

oscillano molto sopra di me. «Tu sei Antinisca! Sei

quando salivi insieme a me dentro l’ascensore, non

sta dicendo sopra di me la sua vocina arrochita

è chiuso. Solo per me non si è chiuso

E lo chiede a me?» ¶ «E a chi altri

venire avanti verso di me in tutta quest’assenza

venire avanti verso di me e io continuo a

si muovono verso di me per invitarmi a entrare

stanno muovendo verso di me come quei tentacoli di

buio, mentre sotto di me la terra non smette

dalla Pesca, riapparsa a me come fotografa dei morti

continuando a correre con me lungo quelle strade o

corsa senza che io me ne accorgessi, dall’altra

a correre abbracciata a me in questo enorme buio

che corrono incernierate a me, girando le loro belle

e di precipitare con me verso chissà dove, come

a correre vicino a me, andandole vicino con la

risponde, girandosi verso di me e sorridendo. ¶ «E allora

sono più davanti a me, le sento da un

a precipizio sopra di me, con la testa arrovesciata

nel buio, sopra di me. Ma non so se

Non ti ricordi di me?» sento che mi sta

poter guardare verso di me protendendosi con i lunghi

tu venissi vicino a me, dentro di me, io

a me, dentro di me, io ti accarezzerei, e

corpi, arriva fino a me, fino al mio corpo

tu entrerai dentro di me per la prima volta

si aprono sotto di me a perdita d’occhio

la morte.» ¶ Sotto di me il fragore del fiume

eppure scorgo sotto di me il bagliore fosforescente del

che vibra sotto di me per la percussione e

a perdifiato verso di me facendo sventolare dietro di

reggia?” mi domando mentre me le vedo venire incontro

scalinata di fronte a me. Non si capisce se

sono di fronte a me altre scalinate e poi

sta salendo verso di me, con le braccia allargate

a precipizio verso di me, in questo finimondo di

più lentamente verso di me, dal basso o forse

sorride, allungando contro di me le sue labbra umide

la Musa. «Vieni con me! Ti farò vedere questa

scorgo solo, vicino a me, in questa luce nera

dipinte camminare vicino a me sui pavimenti che si

sei tracimato dentro di me!» ¶ «Sì, mi ricordo! È

nella sua corsa, che me ne arrivavano schizzi densi

di riconoscimento porterò con me, perché tu che non

a correre incernierata a me nella morte che viene

Scorgo di fronte a me, ma come posto su

forte, tutt’intorno a me, nell’immenso buio. “Ma

dalla corrente vicino a me. ¶ «Sì» mi risponde da

Musa, emergendo vicino a me, con la sua bella

di nuovo la mano, me la stringe forte, in

scorgo appena vicino a me, mentre si fa trasportare

Musa, scorrendo vicino a me in questo bagliore nero

nessun altro prima di me, nel suo letto, nel

si allunga vicino a me, mi sorride, forse ride

di luci accese per me, solo per me, entrerò

per me, solo per me, entrerò e scenderò e

da sposa davanti a me che la guardavo dal

vedevo di fronte a me il suo bagliore che

la testa verso di me, nella corsa, mi guarda

morte è dopo. Per me invece è prima’. ‘E

a correre vicino a me con la testa puntata

la raggiunge prima di me?» ¶ «No, lei è la

nessuno seduto vicino a me, che piangeva con tutte

morte tracimate insieme a me dal continente dei vivi

ha detto anche a me di entrare dall’altra

avrai attraversato legato a me questo regno, arriverai fino

urto. ¶ Scorgo sotto di me il luccicare dei suoi

la testa verso di me, ruotando dentro la coltre

girava istintivamente verso di me cercando la mia grande

con violenza dentro di me e ha lacerato per

di allora dentro di me, tanto meno un demone

non vedevi e vedevi. Me ne parlava, ogni tanto

e si tormentava, per me, oppure per lui, chi

venire a bruciare con me. Scrutava i lineamenti del

ancora stretta una mano, me l’ero portata sopra

era entrato dentro di me così a fondo da

era ancora dentro di me, nel mio viscere, ed

confetti con i denti, me li rigiravo dentro la

quando è venuto da me subito dopo, anche se

vuoi, riposati vicino a me, contro di me, nella

a me, contro di me, nella carlinga di questo

morti, avvolto assieme a me in questa cinghia e

a girarsi verso di me e ricominciava a baciarmi

doveva essere allontanato da me, se qualcuno sapeva di

forte dei suoi capelli. «Me lo aveva detto lui

stesso mondo. “Vieni con me!” gli dicevo io, questa

avevano irradiato attorno a me mentre attraversavo il buio

un passo verso di me, e anch’io verso

facendo irruzione dentro di me con tutto il suo

morte che viene prima. Me ne andavo via, completamente

ancora coi ferri dentro. Me l’ero accostata al

nessuno sapeva niente di me, oltre a te, che

testa inclinata, vicinissima a me in quel piccolo spazio

visto balenare davanti a me la sposa dei morti

morte!» ¶ Colgo sotto di me il movimento improvviso dei

Perché vedo intorno a me una galassia di luci

è immobile vicino a me, continua a guidare senza

era sceso oltre a me. Dov’ero finito? Che

i sogni sognati da me stesso da morto nella

dei morti e di me stesso morto. E mi

questo momento intorno a me, nel continente dei morti

La terra sotto di me ha ripreso da qualche

e mantelli davanti a me, davanti agli zoccoli del

per terra davanti a me. E io continuavo ad

della folla contro di me, dopo il tappeto di

nel buio vicino a me. Ma non parlava, non

da questo cerchio. In me la resurrezione è sempre

venuto a far risorgere me.» ¶ Il resurrettore è rimasto

prima volta vicino a me in quell’assoluto silenzio

Che cosa vuoi da me?” mi ha chiesto dopo

un po’, lontano da me stesso, ammutolito, annientato. Dalla

nel buio verso di me, per aiutarmi a liberarlo

dita dalle ossa pestate. Me la sono infilata. Ho

la testa verso di me e io ho scorto

la terra sotto di me, a poco a poco

perché adesso toccava a me far risorgere dalla morte

tu hai fatto risorgere me e io non posso

in piedi davanti a me, sopra di me che

a me, sopra di me che sono ancora seduto

piedi di fronte a me, con la mano tesa

Gli do la mano. Me la stringe forte. ¶ Un

ancora la mano, che me la sta sollevando e

si gira verso di me, senza smettere di correre

Vedo di fronte a me il suo indescrivibile volto

testa girata verso di me, nera, abbagliata. «Forse anche

da piangere anche a me, sento che anche i

di vedere intorno a me tutta quella vita dentro

nessun altro oltre a me, in quell’enorme scatolone

per mano. ¶ «Vieni con me!» mi grida d’un

rispondo. Scorgo solo di me, contro il piano inclinato

testa bagnata verso di me, a voce bassa. ¶ «Ma

senti?» grida vicino a me l’altra testa. «Stanno

altra parte, saldata a me attraverso il corpo e

la testa verso di me. «Ce ne saranno altri

e vedevo intorno a me tutte quelle luci e

mondo, sentivo sopra di me il suono lontano delle

un istante vicino a me nella solitudine infinita del

devo custodire dentro di me attraverso la vita e

Pesca era riapparsa a me come fotografa dei morti

so... sembra anche a me di ricordare che all

c’è dentro di me? Perché porto tutto il

e vedevo intorno a me cose che non racconterò

vuoi risorgere insieme a me? Perché non vuoi che

ti hanno strappato da me, che ti tenevo stretto

anche tu insieme a me! Magari la prossima volta

all’improvviso verso di me. «L’hai capito perché

di scorgere davanti a me, da molto lontano, un

a fissare davanti a me, senza smettere di correre

rimasta di fronte a me col suo giovane corpo

nuziale di fronte a me, evidente e nuda come

fondo del cortile, perché me li ritrovavo di fronte

per un essere come me? Che un altro essere

nessuno ha combattuto per me e per la mia

Demone: “Vuoi venire con me?”. ¶ Angelo: “Vuoi venire con

Angelo: “Vuoi venire con me?”. ¶ La mia anima: “Qual

tanto smettevo di respirare, me ne dimenticavo, continuavo a

girate tutte verso di me, le molte teste abbagliate

a inveire contro di me, spalancando il giornale e

le cose succedessero a me, solo a me, anche

a me, solo a me, anche se ogni cosa

avanti, sento dietro di me tutta quella massa di

si assottiglia davanti a me, si allunga di più

più nessuno davanti a me. ¶ Sono solo davanti alla

si apre davanti a me, all’improvviso. ¶ Ma non

un passo verso di me, che sono ancora fermo

ragazza, ferma davanti a me, continua a guardarmi con

Avevi voluto fotografare anche me. E io mi ero

poi avevi chiesto a me di fotografare anche te

altro passo verso di me, col suo leggero vestito

altro passo verso di me, in quella piccola stanza

mi riconosci più?”. Perché me lo hai chiesto? Dove

è di fronte a me, mi sorride. ¶ «Ero io

la testa verso di me. Avevi ancora tra le

Ma perché io non me le ricordo?» ¶ «Perché il

bocca sussurrare vicino a me, adesso che ci siamo

quella notte insieme a me e ai miei fratelli

parco, giravi attorno a me, ma da lontano, con

invece giravi intorno a me, con la tua bicicletta

e passavi dietro di me, che stavo in punta

a passare dietro di me, guardavi il mio corpo

rumore leggero dietro di me, ho capito che tu

e tu avevi guardato me dentro il mio specchio

solo adesso che tu me lo racconti mentre siamo

devi spogliarti davanti a me» mi dice, mentre le

nuda di fronte a me. ¶ È ancora più evidente

ancora di più a me e, mentre si avvicina

farò. Verrò abbandonato da me stesso prima del tempo

stava lavorando dentro di me fin nelle mie più

ancora a pensare mentre me ne sto al buio

dei vivi?” ¶ Sotto di me, il letto su cui

si sposta sotto di me con sempre maggiore violenza

sedersi di fronte a me. ¶ È tutto buio. ¶ «Ero

stessa cosa anche a me!» mi lancio in avanti

era lì, vicino a me, proprio lì. Nessuno dei

agli occhi anche a me, e non ho potuto

ma piangevo anche per me.” “Signore, perché?” sono riuscito

come lui aveva aiutato me a uscirne, muovendo le

fatto camminare vicino a me, piano piano, perché i

volta di fronte a me, che non eri come

più di fronte a me nella vita e nella

la sua mano calda, me la stringe, me la

calda, me la stringe, me la stringerà. ¶ «No, non

della mia mano, che me la sta facendo pulsare

Adesso scorgo vicino a me la sua testa dai

pioli, vedo sopra di me il suo corpo che

Si gira verso di me. ¶ Trema, trema forte, nel

si gira verso di me, spingendo in avanti il

gira improvvisamente verso di me. ¶ «Io sono nato da

volevi gettarti insieme a me a capofitto nell’increato

immortale.» ¶ Gira verso di me la sua rossa testa

ne avevo parlato con me stesso, mentre morivo!» gli

allora tu eri anche me stesso? Ma allora mi

sotto le vesti di me stesso che stavo morendo

per tracimare anche da me stesso? E io mi

Si gira verso di me, mi sorride. ¶ «Tu lo

di nuovo, vicino a me, la sua voce, nel

proprio culmine. ¶ Vicino a me, il Dio degli immortali

si gira verso di me, mentre il Dio degli

mentre convergevano su di me e su di noi

a vorticare insieme a me in questa distesa rotante

per qualche istante da me, senza lasciarmi le mani

muove di fronte a me il suo giovane corpo

suo corpo contro di me. ¶ E allora la bacio

aprendo di fronte a me. ¶ L’abbraccio forte. ¶ Non

farò a rendere immortale me per rendere immortale te

a vorticare incernierata a me in questa reggia, e

volta, non resti con me, perché non vieni con

perché non vieni con me?» ¶ «Perché io sono nell

stai già separando da me» mi dice continuando ad

ti sei separato da me dopo la notte che

che scende verso di me con le braccia allargate

a scendere verso di me sorridendo. ¶ Metto il piede

dopo essermi separato da me stesso, in quell’aria

volto di fronte a me. ¶ Non mi risponde, non

Vedo di fronte a me la grande sala al

tutti girati verso di me, ad aspettarmi. ¶ “Chissà perché

la testa verso di me e sorridendo. «Tu adesso

sta avanzando dietro di me lungo il corridoio e

Sta venendo verso di me, tenendo gli occhi socchiusi

e tendendo verso di me. ¶ «Ma tu sei la

a muoversi verso di me con le sue belle

E che nuotava con me capovolta dentro quel lettone

sposa, venendo contro di me con tutto il suo

entrarci dentro con tutto me stesso...» ¶ «No, non lo

ancora, premendo contro di me tutto il suo giovane

muovendo tutt’intorno a me, che noi stiamo già

immortalata, increata. ¶ D’altronde me lo aveva detto il

quale zona segreta di me stesso e del mondo

che non si vedeva, me ne stavo seduto in

e persino – adesso solo me ne rendo conto – quello

accadeva ciò che a me sembrava un andare avanti

libro sarebbe stato per me come se non avessi

se non venissero da me, come se venissero da

altra parte palesandosi a me nel momento stesso in

qualcuno di fronte a me, che mi guarda, mi

vedendo da dentro di me che ti sto guardando

Lo sento vicino a me, che respira. ¶ Devono avere

all’improvviso, vicino a me. «Sei quel biografo che

istante di fronte a me, illuminata dal bagliore giallo

tracimando di fronte a me stesso. ¶ «L’illusione del

un fianco, verso di me, con la testa sollevata

sta scorrendo intorno a me questo fiume seminale di

più forte la mano, me la scuote, come se

È girato verso di me, con metà del corpo

sempre girato verso di me, mi fissa ancora per

a tenere la mano, me la stringe. ¶ Si sente

sono ancora incernierato a me stesso attraverso le dita

il mio corpo tracimato. ¶ Me le passo sotto la

una sola spalla, poi me lo metto sopra tutte

cratere. ¶ Mi piego su me stesso, per far scivolare

aprono di fronte a me possibilità mai viste prima

La terra sotto di me ha ripreso a tremare

stanno rovinando intorno a me, la sagoma nera di

E allora perché a me adesso sembra di sentirti

all’impazzata vicino a me. «E adesso che cosa

muso girato verso di me, insanguinato. ¶ Lo faccio volare

sembrava che intorno a me fossero tutti morti e

seminale morto intorno a me, che il mondo non

perché era dentro di me quel venire, perché ero

un palazzo, davanti a me, si sta accasciando contro

all’impazzata davanti a me in questo mondo nero

stanno allungando verso di me in cerca di sempre

mentre di fronte a me delle anitre scivolavano silenziose

in quei giorni non me ne stavo serrato in

a gridare dietro di me molte altre voci, «attraversate

sono fuggite insieme a me e a tutti gli

freddo, camminando vicino a me sulle sue ciabattine basse

sta scendendo verso di me lungo la scalinata, vedo

a scendere verso di me con le braccia allargate

immobili, girati verso di me mentre avanzo in questo

facendo ruotare verso di me tutto il bozzolo della

è di fronte a me. ¶ La sua testa e

venendo avanti verso di me con la sua bella

ti ha portato da me il Gatto, e io

fiato caldo contro di me e il calore della

è accucciata davanti a me, con la testa e

Sta tornando verso di me. Si sta chinando di

la cerniera. ¶ «Ma io me li ricordo questi vestiti

Si gira verso di me. ¶ «Ce le hanno messe

volto chinato sopra di me e intanto pensavo: “E

si muovono contro di me in questa serra e

vedo splendere vicino a me come se fosse illuminato

sua spalla contro di me. ¶ La nuvola dei suoi

che forse stavano guardando me, proprio me, che giravo

stavano guardando me, proprio me, che giravo a cerchi

nuda, di fronte a me, vedendomi apparire nel vano

è girata verso di me, mi sorride. ¶ Io la

prima volta dentro di me!» mi sta sussurrando nel

di più sotto di me, o sopra di me

me, o sopra di me, adesso non saprei dire

sto sprofondando con tutto me stesso dentro le porte

sempre nuove luci per me, che mi inabisso per

il materasso vicino a me era vuoto, tutta la

attraversato il portone e me ne sono andato? E