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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, L'amore del bandito, 2009

concordanze di «me»

nautoretestoannoconcordanza
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del codice d’allar­me di un sistema di
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più di una volta me lo hanno pure detto
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augurai buona fortuna e me ne andai, mescolandomi alla
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decisamente poco trendy. ¶ A me e a Max piaceva
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studioso e cultore. A me del cibo non è
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sempre certo che tra me e Virna sarebbe andata
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cui piace scherzare. A me non particolarmente, e soprattutto
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Da oggi lavori per me». ¶ «Finalmente una bella notizia
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candelotti di esplosivo. ¶ «Secondo me è stato il tizio
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un chitarrista appassionato quanto me di quel modello, ma
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non era capitato a me. ¶ «Già» esclamai a voce
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non è capitato a me?». ¶ Gli altri due mi
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fornito informazioni. E secondo me è lo stesso sbirro
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Ma il giorno che me la ritrovai davanti, appollaiata
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era più permaloso di me e a volte trascorrevano
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offerto di dormire da me, ma come le altre
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macchina nuova?» chiese. ¶ «A me piace questa» tagliai corto
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dopo aver giurato a me stesso che non li
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e ti liberi di me per sempre». ¶ Sbuffò. «Non
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Tutti vogliono parlare con me e sempre di notte
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uomini si approfitteranno di me». ¶ Mi venne in mente
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testa quella maledetta foto. «Me li dai o no
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biglietto da visita. «A me non serve più». ¶ Rocco
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di farmi quel favore. Me ne doveva troppi. ¶ Lo
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L’indirizzo» ringhiò Rossini. «Me la vado a riprendere
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che non dipende da me». ¶ «E quale sarebbe?». ¶ «Posso
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ringraziamento. ¶ Ora toccava a me trattare. «Sette giorni da
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alla montagna. Davanti a me, oltre la riva, c
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appena fa buio e me la porto via» annunciò
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e corsi fuori. ¶ Rossini me la strappò di mano
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tutto il resto non me ne frega un cazzo
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che ha bisogno di me, e tu mi rompi
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angolino tutto per noi. Me lo sarei fatto bastare
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l’indice verso di me. «La notte del 31 cucino
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voglia di rotolarti con me sotto un caldo piumone
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e puntarono su di me. Quando si avvicinarono notarono
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ti posso aiutare. A me sembra evidente che i
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non si toccano». ¶ «Secondo me dovremmo trovare il modo
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i clienti». ¶ «Forse con me potrebbe essere conveniente». ¶ Sorrise
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sbirro a lavorare per me?». ¶ Si passò un grissino
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lì per caso. ¶ Alberta me l’aveva fatta conoscere
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microspie. ¶ «Ora tocca a me» dissi quando ebbe finito
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l’organizzazione». ¶ «E da me cosa vuoi?». ¶ «Informazioni utili
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lui. Con quelli come me non si va da
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Il ciccione aveva indicato me. ¶ «Non lo conosco bene
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kosovaro parla solo di me. I miei amici non
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che tra due minuti me ne vado». ¶ «Perché non
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testa. «Due minuti e me ne vado» ripetei deciso
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vieni a raccontare a me?». ¶ «Perché sappiamo che tu
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quando mi raggiunse. ¶ «Secondo me ha abboccato». ¶ «E l
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il posto giusto per me. Ci vive un sacco
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a questa terra. Non me la sento di rimanere
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Ti confesso che non me lo aspettavo». ¶ Sospirò. «Come
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momento di disturbarlo e me ne andai chiudendo piano
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che si aspettava da me era un sì o
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Non offenderti ma a me piacciono i bar molto
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le chiacchiere della Cuccia. Me ne andai prima di
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rivolse un’occhiata interrogativa. ¶ «Me lo ha detto Boz
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coglioni». ¶ Ora toccava a me. «Vuoi continuare su questa
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ascolterà?». ¶ Sentivo su di me gli occhi dei miei
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Poi si rivolse a me. «E ora come fotterai
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tu lo porti a me. Ti sei tirato dietro
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la prendeva solo con me, eppure Max era stato
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questi discorsi. Soprattutto perché me ne mancava la voglia
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scosso la testa. «Con me non parla di quello
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chiamasse Sylvie davanti a me. «Chiediglielo!». ¶ «È una tortura
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scusanti». ¶ Sospirò rumorosamente. «Secondo me c’è dell’altro