Ignazio Silone, Severina, 1981

sei sempre stata per me?» ¶ «Non ho mai osato

assolutamente vero. Don Antonio me l’ha assicurato sul

dovrebbe firmare codesto documento?» ¶ «Me lo chiedi?» domandò la

saperne di più da me; ma le ho detto

disse. «Lei ignora di me qualcosa d’importante che

la sua amicizia.» ¶ «Non me lo dica se c

uomo più forte di me avrebbe potuto resisterle.» ¶ «Che

Gabriele, so che per me tutto è molto più

lei ha riposto in me e che mi ha

Purtroppo le gambe non me l’hanno permesso.» ¶ «Io

lei, oppure lei da me, forse non è tanto

suor Severina le conosce.» ¶ «Me ne ha parlato una

difficoltà da affrontare per me era la Madre Superiora

ed inveì contro di me, ordinandomi di mettermi in

tempo sento dentro di me una forza che supera

trovato in fondo a me. È come se fosse

fosse stato deposto in me in una vita anteriore

crocifisso. Sento che per me non c’è che

gli ultimi dubbi. Per me, amare la verità è

perché, perché, quante volte me lo sono chiesto.» ¶ «Padre

in una maniera a me fino allora sconosciuta, lontanissima

Non avevano bisogno di me. A Civitella credevo di

fare continuamente violenza a me stessa perché volevo la

era il posto per me. Nessuna vocazione è vera

la vita ha per me. Così, padre carissimo, eccomi

il prete. «Assieme a me, fanno parte del nuovo

potranno spiegarsi meglio di me». Non c’era che

di avere dietro di me la casa di mio

per tirare in salvo me. Credeva che io fossi

pericolo. Lo fece per me. Capite?» ¶ Arrivò Lamberto, inorridito

dicono i medici? A me, si capisce, non dicono

Credetemi. Ma capisco da me che le mie condizioni

assurdo. Fate questo per me, padre». ¶ Don Fulgenzio si

gli occhi umidi. «Con me, vinci sempre.» ¶ «Vorrei abbracciarvi

offendere, ma francamente non me la sento… Poi ci

prego, fa’ questo per me. E ricordati, è un

sono appena entrata! Non me ne vado!» ¶ Nella stanza

non tenga conto di me. È vero che sono

perdiderit animam suam propter me inveniat eam». ¶ Suor Gemma