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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Marone, La tentazione di essere felice, 2015

concordanze di «me»

nautoretestoannoconcordanza
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lo so. Eppure non me l’ha mai confessato
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sessualità. Solo che con me non funzionerà, ho intenzione
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avere vita propria. Come me (e un po’ come
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un «nonno civico» per me è come un rullino
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sudato a casa. Con me, invece, si torna in
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lavoro. Il contrario di me oggi, insomma, ma forse
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forse molto simile al me di una volta. Penso
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sembra disturbato almeno quanto me. ¶ Aggrotto la fronte nel
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voglio morire. Figurati se me ne vado.» ¶ La guardo
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se una parte di me vorrebbe lasciarsi andare a
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Nessuno si fida di me, questa è la verità
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po’ troppo concentrato su me stesso, ma ciò non
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impegnato nel dare di me un’immagine negativa che
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qualcosa di serio con me. Le asciugai gli occhi
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lei non piangeva per me, ma per il suo
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Scemo, è che non me l’aspettavo. E in
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famiglia, dei figli? Non me ne hai mai parlato
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compagno?» ¶ «In realtà a me lo nasconde.» ¶ Lei si
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lavello. Ne approfitto e me ne faccio offrire una
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fare. E soldi da me non ne vuole, da
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non ne vuole, da me nun vò niente!» ¶ Rossana
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perché fai questo per me? Perché aiuti mio figlio
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che un vecchio come me non può baciare una
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a fingere, posso essere me stesso, lo scorbutico che
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Dannati vecchi» mormoro fra me e me mentre torno
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mormoro fra me e me mentre torno in casa
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in nonni affettuosi. A me è capitato il contrario
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fatto che lui, secondo me, picchia lei. L’ho
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sono troppo preso da me per occuparmi degli altri
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molto ansioso, e a me i soggetti ansiosi mettono
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si accende un computer?» ¶ «Me l’ha spiegato Orazio
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situazioni ti divertono. A me no, io voglio essere
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testa non fanno per me.» ¶ È vero, mi piace
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aperto il discorso. Secondo me a scuola era uno
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il busto verso di me. ¶ Ha ragione, non è
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energie notevole. E a me le energie servono per
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iniziava a relazionarsi con me, a parlare, giocare, abbracciarmi
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rintoccare i secondi. Non me n’ero mai reso
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o diabete. ¶ Comunque a me, in fin dei conti
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e del vino a me, e nel frattempo mi
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gattara da spolpare e me ne andrei tutto il
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si gira verso di me. Le sorrido, fiero di
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Le sorrido, fiero di me stesso, solo che la
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lei cosa vuole da me? Si faccia i fatti
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discorso complesso e se me ne resto ancora un
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vivo. ¶ Di fronte a me si staglia la sagoma
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svanite. Siccome, però, a me i bilanci non sono
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occhi verdi, tette grandi. Me ne innamorai appena la
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era più grande di me, anche se solo di
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non sapeva nulla di me. Eppure dopo qualche giorno
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problema è che per me era la prima volta
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altri, non certo con me. Poi, però, morì suo
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e, lo ammetto, per me fu un gran colpo
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genitore. Fosse stato per me, avrei continuato ad ascoltare
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questa storia una lezione me l’ha insegnata: le
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quell’esperienza portai con me tre cose: l’ossessione
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per i fobici come me, e scivolo furtivo all
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cattivo Belzebù, e a me i cattivi piacciono. In
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un tuffo. ¶ «Dia a me.» ¶ Lascio che se la
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a che fare, prima me ne libero e meglio
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capisco cosa voglia da me questa splendida ragazza, e
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per un matusalemme come me. ¶ «Di quanto?» ¶ «Due mesi
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ne sta parlando con me?» ¶ «Perché lei ha voluto
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No, mi vergogno.» ¶ Con me, invece, non si vergogna
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accanto: «Lasci fare a me, lei intanto prepari la
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con Federico, ma appena me l’hanno sistemato sulle
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processo. E se anche me ne andassi, verrebbe a
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donna che viene da me con un problema e
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immaginassi. ¶ «Chissà perché a me non viene mai così
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fermata a pranzo da me. Qui viene con difficoltà
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è più forte di me, ogni volta che parlo
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se la prendeva con me e la mamma. Perciò
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che avevo giurato a me stessa che non mi
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all’altra e a me viene da sorridere. La
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poi la luce, e me ne vado a letto
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La gente intorno a me, invece, è piuttosto elegante
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troppo forte. ¶ «Comunque a me va tutto bene. Tu
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artistica di Perotti, io me ne starei placido al
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che mi guarda incuriosito. ¶ «Me lo tiene? Devo andare
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fanno più caso. A me, invece, sembra che peggiori
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non fa più per me. Con gli anni sono
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diventato troppo sincero, con me stesso e con gli
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che gli dica? Cosa me ne può mai fregare
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che è surreale a me piace. È la realtà
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nella vita, a imbarazzare me. Ma capisco che l
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quale aggrapparsi. È agitato, me ne accorgo perché strizza
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non riesco a essere me stesso, non so mai
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un sostegno. ¶ «Papà, io me ne vado. Vuoi un
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averlo visto. Dante, per me, è come lo specchio
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non ha paura di me, come, invece, il fratello
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questo nome, almeno non me la devo prendere con
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era il lavoro per me, così salutai lo zio
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salutai lo zio e me ne andai. ¶ Anche in
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peperone. Di fianco a me c’era la figlia
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attenzione verso altre donne. ¶ Me ne innamorai subito, la
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lavoro è stato per me un qualcosa di secondario
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notte ha dormito da me.» ¶ Marino sgrana gli occhi
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problema è che a me sembra di non divertirmi
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rovinate molte anche a me. Una volta, l’anno
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vincitore dalla lotta contro me stesso per diventare un
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abbastanza? Guarda che di me sai più tu che
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unico spiraglio disponibile fra me e la mia compagna
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perché sei qui con me?» chiedo. ¶ «In che senso
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Cosa pensi davvero di me? Non me l’hai
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davvero di me? Non me l’hai mai detto
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venuta a letto con me» sussurro, «l’aspetto non
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Suv di fronte a me. ¶ «Quale?» ¶ «Quella grande e
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lei.» ¶ Rossana ride. A me l’ipotesi, invece, non
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quante altre parti di me ancora non hai conosciuto
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scortesi ribatte: «Sentite, a me dei vostri impicci non
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nudi. In Sveva ritrovo me. Io tradivo sua madre
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e gioviale. Già ha me con tali caratteristiche. ¶ «Che
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tiro lo sciacquone e me ne vado a dormire
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A un metro da me si blocca e chiede
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età non credo che me la caverei solo con
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prima te e poi me.» ¶ Per la prima volta
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difendi?» ¶ «Ti giuro che me ne libererò quanto prima
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voglia di stringerla a me. ¶ Il pianto dopo un
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stasera, e risponde: «No, me lo sono spaccato da
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si gira verso di me. Ricambio il suo sguardo
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Che cosa vuole da me?» chiedo infine. ¶ «Nulla, se
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fatte alla ragazza?» ¶ «A me non avrebbe mai detto
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sollevasse dall’incarico. Insomma, me ne stavo per i
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è incamminato verso di me. ¶ «Ciao» ho esordito cordiale
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fare adesso? Portarti con me in questura?» ¶ A quel
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cosce. Se fossi donna, me la farei addosso pur
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altri a preoccuparsi di me, non il contrario. Insomma
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di tornanti. ¶ «Senti, io me ne vado» dico, per
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che chiedere conto a me. ¶ Mi volto verso mio
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problema è che a me avevi detto di essere
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Che cosa vuoi da me? Perché mi continui a
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darmi!» ¶ Eccoci, lo sapevo, me la sono chiamata, le
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non risponde. Tocca a me. ¶ «Okay, vada per il
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conoscere ogni cosa di me, di Dante, persino di
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Non sai nulla di me, di Dante, che più
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fa ha rivelato a me e a mamma di
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è gay e non me l’ha mai confidato
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cristallo da due quintali, me lo scolerei di getto
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rauca. ¶ «Sì.» ¶ «E non me ne hai mai parlato
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gli anni migliori, a me la vecchiaia!» ¶ «Non ti
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non farlo davanti a me!» ¶ Non so più cosa
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e più elegante di me, ma le mancava un
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notte nel letto a me stesso, di non smettere
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comoda. La differenza fra me e lei, purtroppo, è
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Daria, avevo potuto osservare me stesso da una prospettiva
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della sua vita a me nascosta. Avrei potuto, una
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faresti se io domani me ne andassi?» Ero troppo
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sarebbe invecchiata male, secondo me. Se l’età adulta
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degli occhi. Su di me, invece, mi sembra che
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lui fosse migliore di me. Solo che la foto
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non eri felice con me, bastava dirlo!» ¶ Già, ma
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potessero parlare, darebbero a me del disonesto. ¶ «Perché diamine
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faccia la mia rabbia! Me lo dovevi dire, anche
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presentare una persona per me molto speciale. Magari lo
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con più problemi di me. Però mi accorgo di
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di avere ancora con me la bambola. ¶ «Era la
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espressione di allegria per me nuova. Solo di poche
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ho scoperto da poco, me l’ha detto mia
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trascorrere il tempo con me. ¶ «Da fuori mi sembravi
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esserlo.» ¶ «Beato te, a me sembra di fare l
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sua nuova sirena. A me non si avvicina, sa
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continui ad avercela con me, ora mi sembra nulla
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che aveva convinto anche me». ¶ Scuoto la testa. «Nessuno
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rosa, l’altra azzurra. Me le mostra compiaciuta, con
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da sorridere anche a me e sto per ribattere
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Non saprei dove nasconderle. Me le darai al momento
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fosse Marino qui con me, inizierebbe una lagna infinita
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se fosse semplice per me ricambiare un gesto d
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un passo verso di me e mi abbraccia. Se
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avessi ricambiato il gesto, me la sarei cavata con
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fa una sorpresa a me, io ne faccio una
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c’è poco di me. Io non ho mai
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prode Leo circuisca anche me in una conversazione sulla
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che tiene d’occhio me e Rossana. Credo che
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un vecchio approfittatore come me, sa anche affrontare uno
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scelte non dipendono da me.» ¶ «Cercavo solo di essere
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ha mai parlato di me fino a oggi, un
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più simpatico. ¶ «Se non me ne ha mai parlato
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poi così diversa da me». ¶ Lei resta a fissarmi
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dal suo compagno, a me, invece, lo stesso minutaggio
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serata piacevole. Tutti, tranne me. ¶ «Allora, diteci...» esordisce Dante
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può sembrare che non me ne freghi nulla di
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la mia signora e me ne vado.» ¶ Chino il
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piatto e Leo Perotti me. Sorrido ancora una volta
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Lui ricorda Caterina, Sveva me. Non c’è bisogno
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per capire chi, fra me e mia moglie, fosse
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migliore. ¶ «Perché Caterina non me lo ha detto, almeno
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sua infelicità su di me. ¶ «Mi dispiace per prima
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porci troppe domande. Io me ne sono fatte tante
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pensarci bene, ma non me la sento.» ¶ Lei ansima
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da poter bisticciare con me il più a lungo
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trovi peggiorato?» ¶ «Be’, se me lo avessi chiesto prima
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fare colpo su di me, una cosa non da
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per la collottola e me lo porto nella stanza
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e si guarda intorno. «Me la ricordavo diversa questa
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genitore severo, lui per me, invece, l’amico perfetto
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in più, ma non me ne diede modo. ¶ «E
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fine ha fatto? A me sembra un po’ fuori
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Afferro la busta e me la rigiro fra le
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in difficoltà che non me la sento di rivelargli
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tranquillità è finita, e me la sono cercata: ormai
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figlia si presenti da me in piena notte. ¶ A
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ovvio, lo tengo per me. Do un bacio a
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si gira verso di me. Ora mi dirà finalmente
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un essere umano e me lo porto sul divano
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cosicché Sveva fuggì da me con la stessa smorfia
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scegliere, non fare come me e come il resto
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non ti preoccupare per me.» ¶ «In verità mi preoccupavo
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verità mi preoccupavo per me.» ¶ La guardo incuriosito. Lei
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l’inutile liquido da me accumulato durante la giornata
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un vecchio scorbutico come me di sentirsi, almeno per
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di Napoli. ¶ «Vieni con me» gli ho risposto, e
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entrato nel parco a me si è spento appena
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alla gioia e a me non è restato altro
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chitarra, in pace con me stesso finché qualcuno non
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che gli imbecilli come me possano acchiappare al volo
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parte della vita. Perciò me ne camminavo tranquillo e
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si è accorto di me. Solo allora il sorriso
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bagno. Pochi istanti e me la sarei fatta sotto
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Sono tutti distanti da me e da quel che
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Pochi minuti ancora e me la faccio addosso. Allora
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portare questo segreto con me nella fossa, invece mi
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Il mondo intorno a me gira. I due infermieri
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noi?» dicono, rivolti a me. ¶ Annuisco, i poliziotti dovranno
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Tre minuti, eppure a me sembrano un’eternità. La
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di rimorsi. Lui, come me, avrebbe potuto evitare tutto
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non sai nulla di me. Ché, io giudico il
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fuori. Di fronte a me ancora il Vesuvio, con
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e smarrimento. Rabbia verso me stesso, perché non riuscivo
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e leggerezza, sensazioni a me già estranee da un
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gli occhi e a me non rimaneva che contemplare
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dai tormenti. Tutti, tranne me. All’epoca non conoscevo
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ogni mattina. Purtroppo per me scegliere è logorante, e
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la desiderai con tutto me stesso. Lei, però, non
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sapere una cosa? Per me no. Io sono innamorata
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averne la certezza. ¶ «Per me non è uno scherzo
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sua voce dietro di me e mi balzò il
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che prima o poi me lo sbatterà in faccia
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Emma, è qui con me e mi sveglia ogni
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altri, e anche per me, invece per cambiare una
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dell’egoismo, non come me che cerco di convincermi
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perciò ribatto che per me va bene, lo aspetterò
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scivola via senza che me ne accorga. Strano, negli
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Signore si serve di me per aiutare una povera
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mi abbandono. Il medico me lo diceva sempre di
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Sveva china su di me. ¶ Lei mi guarda come
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dirsi, è salito da me già con le chiavi
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la pelle, e io me ne resto lì a
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e occuparsi solo di me. Credo che sarà un
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soluzione. O vieni da me o da Sveva. Da
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ha proprio ringalluzzito: a me le zotiche piacciono assai
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è ovunque, e a me non piace l’odore
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chi sa amarsi. ¶ Non me ne vengono più in
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si è accorta di me, mi ha teso la
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per parlare bene di me e di Cesare. ¶ Ringrazio