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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «me»

nautoretestoannoconcordanza
1
1921
non sono fatte per me. Troppo semplici, troppo serene
2
1921
è sempre piena per me, come le desolate lande
3
1921
sarebbe stato facile per me uscire da questo viottolo
4
1921
Tutto è uguale per me. ¶ Mia madre era quella
5
1921
tutto è uguale per me... ¶ Si volgeva poi a
6
1921
lui e poco a me. Tutta la sua attenzione
7
1921
poi si volse a me e bruscamente mi domandò
8
1921
nulla? — soggiunse, distraendo da me le pupille, come uno
9
1921
strada. Era cresciuto con me, mi era fedelissimo. Un
10
1921
sua partenza fu per me cagione di gioia: ma
11
1921
immagine era impressa in me fin dall'infanzia. Non
12
1921
aveva lasciato cadere in me il suo seme diabolico
13
1921
momento di debolezza e me ne pentii. La strada
14
1921
Che avrebbe fatto di me, vedendomi? ¶ Verso sera, la
15
1921
alla finestra e a me che me ne stavo
16
1921
e a me che me ne stavo seduto. Finalmente
17
1921
fingere? Bisogna che io me ne vada. È tardi
18
1921
Se vuoi venire con me, troveremo certamente Clauss, che
19
1921
quel côté, sa clarté me pourra conduire... Au loin
20
1921
étoile je vois — qui me darde des étincelles... Non
21
1921
smeraldo. Tutti, intorno a me, sembravano pietrificati. Sterpoli era
22
1921
Che cosa vuole da me? ¶ — Nulla, — balbettai, — nessuno... ¶ S
23
1921
fossero morti intorno a me o che tutti se
24
1921
Balbettò: — Non era per me! Era per te, per
25
1921
rispose Clauss. ¶ Poi mormorò: — Me ne vado. ¶ Ce ne
26
1921
Che cosa vuole da me? — con tanto disprezzo; e
27
1921
suoi sguardi ardenti su me, mentre diceva: — Chi è
28
1921
Che cosa vuole da me? Certamente l'avevo offesa
29
1921
se per poco dimenticavo me stesso, un'altra sua
30
1921
le imposte. Tutto in me acquistò maggior chiarezza, contorni
31
1921
È bella! ripetevo fra me. I suoi occhi, la
32
1921
una vacuità dolorosa in me, una disperazione insensata. Mi
33
1921
e si beffavano di me con la loro miseria
34
1921
Che cosa vuole da me? Sì, certo, io ero
35
1921
pietà e pena a me stesso. Ripensavo ai compagni
36
1921
Tutti si befferanno di me. ¶ Questo eccitamento durò fino
37
1921
Ma non era per me. È stato un errore
38
1921
importa dunque nulla di me? — grido io. Non hai
39
1921
E io dico a me stesso: — Dopo tutto non
40
1921
no. Sono padrone di me stesso. Sono un altr
41
1921
avvicinò ancora più a me fino quasi a gravarmi
42
1921
della lingua, ma egli me le ha tolte di
43
1921
tu vuoi burlarti di me... ¶ — No, no, non mi
44
1921
di te nè di me stesso, — rispose Clauss con
45
1921
tu possa pensare di me: pure voglio che tu
46
1921
forse riuscirebbe meglio di me. ¶ — Al contrario! — esclamò Clauss
47
1921
un'assoluta padronanza di me stesso. Provai a muovermi
48
1921
non conveniva nè a me nè a lei, in
49
1921
può volere ancora da me il signor Clauss? Vuole
50
1921
può vivere senza di me? Forse perchè se non
51
1921
e venne fino a me, mi porse la mano
52
1921
ero compiaciuto tanto con me stesso. Già incominciavo ad
53
1921
dice: — Fra poco morirò, me ne andrò per sempre
54
1921
Perchè egli dica di me, domani, come ieri: — Quella
55
1921
che vi chiedo per me, per me solo! ¶ Caddi
56
1921
chiedo per me, per me solo! ¶ Caddi in ginocchio
57
1921
baciai le mani, e me ne andai. ¶ Uscendo sulla
58
1921
che passavano accanto a me; le loro voci; un
59
1921
usci), si comunicò a me un desiderio infantile di
60
1921
ferme sospese dentro di me, analizzarle a lungo con
61
1921
vene azzurrine? domandavo a me stesso. Che fragilità hanno
62
1921
si posò accanto a me sul sedile. ¶ — Non mi
63
1921
dovevi ridere più di me, ragazzo mio! — esclamò con
64
1921
sembrerà facile... Ma per me è diverso. Io sono
65
1921
del tu anche a me... ¶ La guardai stupefatto. Ella
66
1921
E mica solo con me! Anche a Daria lo
67
1921
corte! Piacerebbe anche a me avere la coda lunga
68
1921
i pugni chiusi, e me lo riaprì sotto il
69
1921
guardò come aspettando da me qualche gran segno di
70
1921
erano in fiore. Poi me ne andai a casa
71
1921
lei? ¶ Egli levò su me uno sguardo sospettoso e
72
1921
in casa ed io me ne andai. ¶ Poco dopo
73
1921
Seduto di fronte a me, Carlo Clauss la serviva
74
1921
si volgesse verso di me. Ma Daria succhiava — la
75
1921
tu (si rivolse a me, con queste parole), come
76
1921
Si burla sempre di me! ¶ Ora io mangiavo in
77
1921
E sentivo nascere in me una viva antipatia, un
78
1921
bernoccoluta e dicevo a me stesso: — Dopo tutto, chi
79
1921
Clauss non badava a me, ed io volevo chiedere
80
1921
ricordo di quell'altro me stesso che abbiamo seppellito
81
1921
luce si fece in me e mi alzai di
82
1921
qualcuno rideva vicino a me, molto vicino a me
83
1921
me, molto vicino a me, quasi al mio orecchio
84
1921
mobilissima, correva innanzi a me mentre andavo strisciando contro
85
1921
Daria! Daria! — urlavo in me stesso, e pareva che
86
1921
fatata, e ripeterla in me stesso fino a stordirmi
87
1921
che di fronte a me stava il mare e
88
1921
mi volsi e rapidamente me ne tornai a casa
89
1921
la mano verso di me e ammiccando soggiunse: ¶ — Anche
90
1921
domanda. Ho detto fra me: — Quel ragazzo m'ha
91
1921
insultare. Abbi pietà di me. Sento qualcosa qui, nel
92
1921
io trassi bruscamente a me l'imposta e vidi
93
1921
un passo verso di me. Prima che io avessi
94
1921
e levandoli umilmente su me, sussurrò: ¶ — Non sai dunque
95
1921
a un passo da me, la terra che sgrigliola
96
1921
dovrebbe essere qui con me? Che cosa sono io
97
1921
E che importa a me di saperlo? — risposi. — Vuoi
98
1921
l'altro, lui e me, con un trasporto pieno
99
1921
sul mio capo, su me, e mi seppellì vivo
100
1921
attraente. — Che vuoi da me, civetta? — urlavo, ed ella
101
1921
sangue! — Morire! dicevo a me stesso. Anche questa è
102
1921
tuba, e intorno a me s'affollavano uomini e
103
1921
e tenerla contro di me, e dirle — Vedi? per
104
1921
illuminate, e dietro di me con rumor di zoccoli
105
1921
livida che sbavava su me la sua luce da
106
1921
e più intorno a me le tenebre s'infittiscono
107
1921
a due passi da me, e ora a un
108
1921
un ordine qualsiasi che me ne spiegasse la natura
109
1921
che, coricato, riposava con me. E poi c'era
110
1921
era quella rosa? Chi me l'aveva appuntata sul
111
1921
grandi scrittori. Ma per me, la fine di quella
112
1921
pietra preziosa era per me quasi un attributo della
113
1921
Se non la finisci, me ne vado e non
114
1921
costo volevano che non me ne andassi da quello
115
1921
nessuna intimità. Quanto a me, si degnava appena, e
116
1921
lei. Ella esercitava su me un fascino che allora
117
1921
che stesse là, come me, a fantasticare i suoi
118
1921
a correre dietro di me. Giunto in fondo al
119
1921
Yorik. Io ragionavo fra me della sorte che ci
120
1921
con voce supplichevole, guardato me con tenerezza, atterrita per
121
1921
erano prima chiuse per me come per tutti gli
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1921
con crudeltà sopra di me, innocente. ¶ Mi stupivano gli
123
1921
era così grande in me che io non sapevo
124
1921
nemmeno la mamma, nemmeno me che l'adoro, nemmeno
125
1921
tu avessi ¶ sofferto come me, e sperimentato come me
126
1921
me, e sperimentato come me il sorriso d'una
127
1921
o verdi, ed io me ne stavo ancora là
128
1921
Che cosa vuoi da me? Perchè mi spii? ¶ Non
129
1921
io sentivo su di me i suoi occhi pieni
130
1921
tratto, che importa a me che tu sia mio
131
1921
guardò la lettera, guardò me, poi di nuovo la
132
1921
pieno di degnazione per me, prese la lettera che
133
1921
sincero, più fedele di me. Io ti amo teneramente
134
1921
supplico, sii sincera con me: non mi nascondi nulla
135
1921
alzare gli occhi su me, sono inutili. Sia chi
136
1921
Sia chi vuole. A me non importa. ¶ Il fiocco
137
1921
che deve piacere a me non è forse nato
138
1921
quell'attimo bastò a me ed a Silvio per
139
1921
che uno, uno almeno, me lo avevi promesso? ¶ E
140
1921
smemorato! Oggi, oggi certamente me ne ricorderò. ¶ Silvio correva
141
1921
uomini sono liberi come me. Io non ho falsi
142
1921
buono e onorevole per me. Dove troverete un altro
143
1921
Vedi che oggi non me ne sono dimenticato! ¶ Silvina
144
1921
di questa. Quanto a me, purchè tu mi voglia
145
1921
mica stanca già di me? Non sei mica annoiata
146
1921
non esistono più per me; è come se non
147
1921
se si rivolge contro me stesso è ingiusta e
148
1921
alcun bene. Erano per me la personificazione della gioia
149
1921
madre, triste immagine di me stesso) passava la massima
150
1921
Voi volete burlarvi di me, signor principe, disse Silvio
151
1921
avrebbe fatto altrettanto per me? Ma io la chiamo
152
1921
rimani a dormire con me? chiese timidamente. Anch'io
153
1921
sciagurata notte, uno di me meno scettico penserebbe che
154
1921
Silvina. ¶ — Poco meno di me, disse Soave. Anche tu
155
1921
sarebbe più prudente per me che io rinunciassi senz
156
1921
e siate buona con me. Dovete sapere, Silvina, che
157
1921
riportandole via, lontano da me, per modo che io
158
1921
vita... potete contare... su me... ¶ E in punta di
159
1921
liberata per sempre di me! Ebbene no! Non sono
160
1921
un altr'uomo con me stesso. Dunque io sarò
161
1921
a vaneggiare. Allora io me ne sono andata. Avrei
162
1921
cosa sarebbe avvenuto di me, se dei vicini pietosi
163
1921
sulla fronte. ¶ — Sono per me? domandò Silvina ancora mezzo
164
1921
un tale aveva con me. ¶ Silvina era uscita dal
165
1921
guardò, e rispose inchinandosi: ¶ — Me li ha offerti un
166
1921
principe che ha pescato me... ¶ Silvio mosse due o
167
1921
è una piccola cosa... Me l'ha prestata un
168
1921
siete stata buona con me, amorevole, piena di promesse
169
1921
Se sarete degno di me, sarò vostra per sempre
170
1921
destino vi riconduca a me... ¶ — Se voi foste savio
171
1921
sperare qualche cosa da me, e non piangendo come
172
1921
della verità. ¶ — Tu! tu me l'hai presa! gridò
173
1921
sembianze, vedevo dinnanzi a me per la prima volta
174
1921
non temere nulla da me. Non mi vedresti qui
175
1921
perdonato. Devi venire con me... ¶ La porta era aperta
176
1921
lana, e ritornando verso me, mormorò: ¶ — Andiamo. ¶ Sulla soglia
177
1921
cappello calcato sulla fronte, me ne stavo anch'io
178
1921
stato sempre buono con me, disse, non mi negherai
179
1921
e minacciose. ¶ — Prima uccidete me, diceva, prima che ella
180
1921
fame. Silvina, digiuna come me, pallida, rincantucciata al mio
181
1921
non interessa altri che me, o che stimi la
182
1921
meno preziosa. Ma, per me, la luce di questo
183
1921
senilità, mi rivolto contro me stesso, perchè m'è
184
1921
uccidere per sempre in me. ¶ Il piccolo Isacco se
185
1921
ancora qui, accanto a me, e che si spogli
186
1921
cascina e il podere, me ne fuggii per non
187
1921
era qualche cosa fra me e il gelo dell
188
1921
gelo dell'inverno, fra me e quelle tenebre odiose
189
1921
erano troppo ricche per me, che non avevo se
190
1921
nessuno nè accanto a me, nè dietro di me
191
1921
me, nè dietro di me, tra il letto e
192
1921
disperatamente solo, e come me tratteneva il respiro aguzzando
193
1921
aguzzando l'orecchio, cercando me nel silenzio, come io
194
1921
Non piangere... ¶ Parlava di me. ¶ — Taci, taci, diceva sempre
195
1921
è più forte di me! gemette quella voce fioca
196
1921
era appunto l'8 dicembre. Me ne ero dimenticato, come
197
1921
per quel giorno, e me ne ero dimenticato. No
198
1921
Pròchipo... ¶ Si staccò da me ed infilò l'androne
199
1921
tempo dei poderi. Ma me ne vado lo stesso
200
1921
Esposito per due giorni. Me ne ero dimenticato. ¶ III
201
1921
a sbadigliare. Intorno a me non c'era nulla
202
1921
al caso. Ma a me venne fatto di pensare
203
1921
mattina di quel, per me, malaugurato giorno. — Datti, datti
204
1921
istante ho giurato a me stessa: — Sarà mio, ma
205
1921
altra, all'infuori di me! Mi avrà, ma a
206
1921
gusto, debbo confessare a me stessa che mi sono
207
1921
giorni sei mutato con me, Esposito, diceva un'altra
208
1921
amo, Esposito! Dico a me stessa: — L'amor mio
209
1921
lui sfiorisce, fiorisce in me. Tutto ciò che vien
210
1921
circostanze, di lasciare a me la consegna del suo
211
1921
tutti. Più felice di me, che non vedevo ormai
212
1921
Non disperatamente solo, come me! Con Armida sua! Con
213
1921
libero e padrone di me. Appena giunto all'angolo
214
1921
fermai meravigliato. Dinnanzi a me stava ritto Esposito. Era
215
1921
tutto era in ordine. Me lo hanno detto. Io
216
1921
il pugno contro di me, tu sei la causa
217
1921
Poi guardai perplesso in me stesso. Infinita ridicolaggine della
218
1921
idiota! Maledissi Esposito e me stesso, e, saliti gli
219
1921
Dire: che importa a me? Se piove, se tuona
220
1921
finestre, che importa a me di tutte queste catastrofi
221
1921
morti, tutte morte per me, o tutte vive, poichè
222
1921
non esistere più quando me ne sia stancato. E
223
1921
rumore appena percettibile, che me lo fece sentire. Era
224
1921
cercai di trarla a me con forza. Ella resistette
225
1921
così accasciata accanto a me, con la faccia nascosta
226
1921
infinito stupore dinnanzi a me il volto stralunato di
227
1921
di casa mia! A me poco importa di Esposito
228
1921
nascosta, e hai rovinato me, e tutti noi, per
229
1921
quando rimase sola con me, quella sera, dopo le
230
1921
in quando levava su me il suo sguardo di
231
1921
prendere e godere da me per una notte, ma
232
1921
coricata nuda accanto a me, in mio assoluto potere
233
1921
era stato generoso con me. Avrei voluto anche domandarle
234
1921
Luisa, se hai sposato me, perchè non hai sposato
235
1921
altro? Se hai sposato me senza amore, e senza
236
1921
Esposito ed evitare a me questo atto pietoso? Non
237
1921
sarebbe bastato a sfamare me, Luisa e sua madre
238
1921
sentivo nascere dentro di me un'ilarità cattiva, che
239
1921
quella tristezza. ¶ — Piccolo, a me, a me, piccolo! pensavo
240
1921
Piccolo, a me, a me, piccolo! pensavo con una
241
1921
sai meglio ancora di me!... ¶ Mi curvavo sulla minestra
242
1921
di sale pestato e me lo scartocciava dinnanzi. Io
243
1921
la mattina: prima di me. Sgusciava dal nostro lettuccio
244
1921
tipografia era miserabile quanto me: un borghese. Luisa, quando
245
1921
non ero geloso. Non me ne importava nulla di
246
1921
che una cosa, per me. Ma anche Luisa aveva
247
1921
capelli. Mentre facevo fra me questa considerazione, ella vide
248
1921
si volse verso di me. ¶ — Perchè mi guardi così
249
1921
piangere? Spetta forse a me di consolarti? Per me
250
1921
me di consolarti? Per me sei bella: bellissima. Per
251
1921
sei bella: bellissima. Per me sei anche troppo bella
252
1921
pensavo. Lo racconta a me, che non è bella
253
1921
ella si avvicinò a me e mi disse umilmente
254
1921
rimasi a ridere di me stesso. — Ma se non
255
1921
cosa vuole ancora da me? Se lei non è
256
1921
che certamente nutriva per me, che la rendeva così
257
1921
obbligo di lavorare per me, di alleggerirmi del peso
258
1921
così poco conto? A me bastava di vedere chiaramente
259
1921
odorò, e avvicinatasi a me disse: ¶ — Senti che profumo
260
1921
che profumo di primavera... ¶ Me le porgeva perchè le
261
1921
vita ha distrutto in me tutto ciò che sapeva
262
1921
ti ho sposato per me, per me solo, perchè
263
1921
sposato per me, per me solo, perchè mi faceva
264
1921
un'altra donna con me. ¶ VII. ¶ Era questo il
265
1921
di statura molto di me: mi arrivava appena alla
266
1921
si accompagnò, salì con me le scale, entrò con
267
1921
le scale, entrò con me nella nostra camera. E
268
1921
Ben presto manifestò per me una simpatia esagerata, un
269
1921
insaccato tra le spalle. Me se per poco avevo
270
1921
Isacco si separava da me per andare a mangiare
271
1921
aveva già raccontato a me durante la strada, e
272
1921
E che importa a me, se si sente? replicavo
273
1921
pronunciare potevano avere per me, queste sono le vere
274
1921
coricava più nemmeno con me, ma rimaneva alzata molto
275
1921
parlare più, chiedevo a me stesso: ¶ — Perchè, perchè non
276
1921
quei doni erano per me o per Luisa? Quando
277
1921
perchè Isacco e Luisa me lo hanno detto, che
278
1921
dire a Luisa, a me, a Isacco, per quale
279
1921
costo pagarle. Isacco che me le guardava compiaciuto mentre
280
1921
tollera senza rivolta, a me, a me marito di
281
1921
rivolta, a me, a me marito di Luisa, a
282
1921
marito di Luisa, a me solo forse fra tutti
283
1921
rafforzare sempre più in me stesso il convincimento che
284
1921
cominciava a nascere in me, al pensiero di Isacco
285
1921
presto riuscii insopportabile a me stesso. Gli altri sembrava
286
1921
si accorgessero neppure di me. Non potevo più dubitarne
287
1921
indifferente che appartenesse a me o ad altri. ¶ Per
288
1921
avesse lasciato tutto a me. Improvvisamente accadde qualche cosa
289
1921
sia che cantasse per me), con un rumore secco
290
1921
avrebbe voluto fare a me, con quella sua aria
291
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cercasse di allontanarsi da me a poco a poco
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sempre rivolto verso di me (la vedevo contro la
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è con te... Non me ne vado più... No
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un colpo dietro di me. ¶ XI. ¶ Luisa rientrò in
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fare la nanna. ¶ In me il ricordo di quella
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cappello sulle orecchie, e me ne uscii per la
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uomini che camminavano con me per la via. Stetti
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sfilai il soprabito, e me lo rinfilai alla rovescia
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che cosa accadde di me in quel momento. Mi
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è uccisa? ¶ Intorno a me non vedevo che volti
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continuava a fissare su me quei suoi occhi spiritati
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chissà quanto lontano da me, con le sue morte
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si era uccisa per me, Luisa, per mia colpa
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per mia colpa, per me, per me solo! Ma
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colpa, per me, per me solo! Ma non mi
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io? Che sarà di me? Ora che ho perduto
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sarà, che sarà di me? Non quello di Daria