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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «me»

nautoretestoannoconcordanza
1
1908
un po' tardi! ¶ - Allora me ne torno via... - E
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1908
le indagini solite? ¶ - No, me ne guardo bene. Mi
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1908
come non appartiene a me sola... dunque non insistete
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1908
non chiedetemi oltre. A me riesce più facile inventare
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1908
incapace di accendere in me un altro desiderio, di
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1908
altronde fra voi e me l'amicizia non è
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1908
una scelta. Entrate con me; chissà che non vi
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1908
stesso; il buon consiglio me lo darete voi, - rispose
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1908
adombra... Così fu per me. Qualcosa cessò di vivere
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1908
sommamente piaciute suscitarono in me quasi uno scherno; alcune
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1908
a noia. Un giorno, me ne ricordo assai bene
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1908
Ho cercato d'ingannare me stesso e d'ingannare
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1908
Certo v'erano in me due uomini ben distinti
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1908
insieme. ¶ C'era in me un uomo piuttosto dedito
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1908
ciò in silenzio, benchè me ne rodessi acerbamente. ¶ Quando
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1908
contesa. V'è chi me la seduce... a mazzi
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1908
fiori! ¶ - Vuoi alludere a me? - interruppe Giorgio Albanese in
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1908
rimanete a pranzo da me questa sera... - le dissi
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1908
in lei, come in me, senza volerlo, un bisogno
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1908
di sùbito, volgendosi a me, con la bocca schernevole
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1908
in più doppi e me la mostra dicendo: ¶ - Questa
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1908
spiega e legge con me. Siamo entrambi con le
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1908
una cosa, - domandò. - Perchè me lo avete nascosto? ¶ - Se
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1908
ripeto, non burlatevi di me! ¶ - Non mi burlo affatto
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1908
male. Sapeva tutto di me; aveva letti alcuni miei
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1908
per dirle tutto, - e me n'ero tornato indietro
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1908
forse terribile che per me s'apparecchiava. Tutto nel
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1908
detto di mostrarlo a me... quando venissi. ¶ - Va bene
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1908
scelti e contrattati da me; in quella casa tutti
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1908
Bene, bene, - concluse: - a me sembra semplicemente, che, in
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1908
voce angosciata, intercedendo per me. ¶ - Tu sei una sciocca
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1908
ella era venuta verso me con l'anima sul
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1908
invocare a difesa di me stesso, per quanto nessuna
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1908
odio, questa magnifica ribellione, me la fece improvvisamente apparir
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1908
di Elena, perduta per me, lontana, irridente con altri
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1908
fosse abbastanza curata per me. Faceva segno al domestico
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1908
erano alcuni sigari prelibati: me li offerse tacitamente, senza
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1908
per lei e per me due piccole chicchere uguali
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1908
signor conte. Trottava magnificamente. Me ne accorsi la mattina
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1908
Sei molto4 ingiusta con me! ¶ Allora ella chiuse l
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1908
è più forte di me, non posso! C'è
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1908
questa inutile compassione di me! Credi forse che io
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1908
movimento, è stato per me come una ferita più
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1908
buona, infinitamente buona con me. Solo, mi vuoi forse
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1908
volse tutta verso di me, spalancando gli occhi atterriti
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1908
poco più lontana da me, come se avesse paura
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1908
miei affari meglio di me: studiate quindi se ancora
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1908
puoi facilmente immaginare. ¶ - Non me ne curo, - dissi con
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1908
indovino i sottintesi, e me ne rodo per te
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1908
verità è molto semplice: me ne sono innamorato. E
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1908
finchè, piantatosi davanti a me con le braccia incrociate
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1908
tono persuadente, - credi a me, non cedere ai nervi
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1908
abbi questo coraggio per me. Ti sarà più facile
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1908
mutamento indefinibile avviene in me, che tu stesso l
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1908
sembra iniqua. ¶ - Fallo per me! Fallo anche per lei
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1908
pochi passi, dinanzi a me. Una carrozza signorile passò
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1908
amatorie che stava in me per abitudine antica si
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1908
Sono stanca, molto stanca... ¶ Me lo disse vicino alla
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1908
E piegandosi verso di me. ¶ - Ora non mi dài
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1908
il volto contro di me. ¶ - Lo sai che debbo
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1908
si avventavano contro di me come tanti colpi di
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1908
di una donna come me, sono cose a cui
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1908
cos'hai contro di me? ¶ - Null'altro che un
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1908
non ti voglia bene? ¶ - Me ne vorrai, forse, a
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1908
sei meno franco di me, perchè sai benissimo che
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1908
telegramma ch'era lì... Me lo sono dimenticato infatti
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1908
indulgente ironia. - Tanto, a me non devi alcun rispetto
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1908
cos'hai pensato di me? ¶ - Niente! - risposi con nervosità
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1908
poterti accontentare, visto che me lo chiedi, ma, dopo
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1908
chiedi, ma, dopo, non me ne darei pace. ¶ - Te
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1908
sua morte, o, qualora me lo domandasse, alla vostra
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1908
voi, Elena, dividere con me, nella mia casa e
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1908
a diffidare anche di me. ¶ Qualche volta egli si
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1908
così poche ore per me! ¶ Ella, per fargli piacere
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1908
suo tipo, che aspetta me: proviamo!» Questa è la
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1908
E d'altronde che me ne importa? ¶ Egli non
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1908
È venuto ieri da me un domestico e mi
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1908
nuovo indirizzo, ed anzi me lo domandò. Io credetti
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1908
dipinta per avervi con me quando andrete via. ¶ - Credete
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1908
Addio! addio!... Ricòrdati di me, Elena... Forse non ci
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1908
è stata perfida con me.... ¶ Poi guardò in alto
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1908
un'altra voce: ¶ - Per me sarà sempre troppo tardi
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1908
fosse lecito, portare con me il quadro dove ti
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1908
la signora scende con me a Terracina. ¶ Un'ora
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1908
sui guanti. Date a me, signora. ¶ Elena, che non
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1908
conosco e voi conoscete me da lungo tempo. Siamo
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1908
signora, della mia tristezza? ¶ - Me ne accorgo adesso che
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1908
accorgo adesso che voi me lo dite, - ella rispose
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1908
partitamente sul petto, e me ne ricinse il collo
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1908
Come sembri diffidare di me! - gli dissi. - . Non ne
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1908
dal comune. Anche a me pare talvolta una donna
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1908
io stesso! ¶ - Perchè non me ne hai parlato prima
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1908
quel mio viaggio misterioso? ¶ - Me ne ricordo. E fu
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1908
chiedo come un favore. Me lo prometti? ¶ - Se vuoi
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1908
Ti ha parlato di me? - domandai a Fabio. ¶ - Sì
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1908
sacrifizi sono maggiori di me. Poi, si può commettere
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1908
avrebbe questo coraggio per me? Quale gioia potrebbe ormai
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1908
capace di compiere per me un vero sacrifizio? No
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1908
E più crudele, secondo me, quest'analisi che ora
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1908
strinse tutta contro di me, cercandomi nascostamente le mani
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1908
io volevo domandarlo a me stesso, nè, pur volendo
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1908
ho veduta come tu me l'hai descritta: dev
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1908
a nessuna primavera; dentro me tutto finisce. Ormai non
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1908
mai più, almeno per me. ¶ «Mai.» Che orribile parola
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1908
una compagna. Venne con me un'amica d'allora
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1908
gambe larghe dinanzi a me, con le mani in
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1908
insomma, lasciando le chiacchere, me le paga o non
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1908
le paga o non me le paga, stavolta? Perchè
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1908
mio buon signore! Adesso me la faccio rendere; non
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1908
cosa che tutti sanno; me ne avran parlato in
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1908
un posticino anche per me, può darsi, e credo
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1908
starebbe tanto bene a me come ad un altro
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1908
se non mi eleggono me ne fanno due, perchè
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1908
tempo, anzi lei stesso me ne aveva parlato... che
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1908
vorreste permettere anche a me la stessa cosa? Quand
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1908
parola «interessi» davanti a me! Vi ricordate la somma
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1908
una incoscienza che stupiva me stesso. ¶ Finalmente il Rossengo
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1908
diceva: ¶ - Non pensare a me. Ho finalmente presa la
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1908
il suo grande sogno. Me ne aveva parlato le
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1908
uno stratagemma usato a me stesso, volevo semplicemente arretrare
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1908
indulgente, non erano per me che altrettante ferite, poichè
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1908
angoscia nuove, perpetuando in me il dubbio, che sta
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1908
quando vorrai.... Vieni da me. Combineremo. ¶ E tutto finì
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1908
in giorno andava in me nascendo un disprezzo immenso
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1908
un disprezzo immenso di me stesso. Avevo presa l
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1908
frase rimasta celebre: ¶ - «Fra me e mio figlio abbiamo
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1908
il giudice sereno di me stesso. La mia coscienza
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1908
di conoscenze, dedicasse a me gran parte di quel
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1908
ch'egli sapeva di me e della mia vita
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1908
di vedere perpetuamente fra me e lei lo spettro
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1908
puerile, anzi umiliante per me. ¶ Ma la prova de
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1908
Il d'Hermòs appunto me ne parlava. ¶ - Figuratevi che
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1908
bastavano a suscitare in me un dubbio nuovo. Possedeva
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1908
un atto così umiliante, me ne avevano sempre dissuaso
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1908
Elena diceva spesso a me: ¶ - Ti amo perchè la
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1908
faccende laggiù. ¶ - Ah, ecco! Me lo dicevo appunto: la
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1908
è una donna. Ora me ne ricordo. ¶ - Una donna
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1908
Parlavano appunto di voi; me ne ricordo esattamente. La
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1908
l'amarezza, poteva in me la curiosità malsana di
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1908
via, non potrei dire. Me ne sono appena tolto
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1908
sera, dopo il pranzo, me la vedo capitare all
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1908
spinsi la crudeltà contro me stesso fino ad esclamare
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1908
quando fui partito, non me ne dolsi; perchè quelle
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1908
che innamorano, e secondo me, per essere felici, nell
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1908
l'ora senza che me ne avvedessi. Perdonami, - le
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1908
Allora che pensi di me? - domandò repentinamente, fissandomi con
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1908
un braccio verso di me, come per trattenermi e
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1908
in regola, dunque non me ne preoccupo. ¶ - Oh, lo
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1908
fra poco. ¶ - Venite con me allora; vedo che avete
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1908
e grazie. - D'altronde me l'ero immaginato, e
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1908
perchè il resto non me lo posso rammentare. ¶ - Ve
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1908
ora con questa frase, me lo impedite, - risposi con
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1908
mettete via quel denaro; me lo darete se perderemo
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1908
accorgevano di suscitare in me. Ora, spesso, e come
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1908
che aveva dinanzi e me lo diede. ¶ - Mettete questo
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1908
colpi ancora. ¶ Ed a me, sottovoce: ¶ - Aranda non ama
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1908
sorridente. ¶ - E per questo me ne vado, - ella rispose
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1908
a tempo. - Ed a me: ¶ - Venite. ¶ Mi condusse in
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1908
nella vostra borsetta; a me non spetta e non
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1908
voi lo avete per me, ne sono lusingatissimo. ¶ - Dunque
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1908
Allora, questo indirizzo? ¶ - Oh, me ne dimenticavo... 110, Boulevard Malesherbes
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1908
di quella donna, di me stesso. Lungo e sordo
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1908
notte, allora. ¶ - Buona notte. ¶ Me ne andai nella mia
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1908
grande, si allontanava da me irrimediabilmente; gli amici, la
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1908
altro che di vedere me innamorata... Ed è vero
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1908
per ritorcere contro di me le mie stesse parole
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1908
qualche volta umiliante per me, forse t'avrei raccontato
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1908
chiesi con ironia. ¶ - Perchè me lo domandi? ¶ - So che
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1908
amante... ¶ - Ah? E perchè me lo hai detto allora
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1908
lo stesso, e per me... anche! ¶ La fissai negli
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1908
mai nulla per nulla. ¶ - Me ne sono accorto. Ma
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1908
credersi un padrone con me, come si crede con
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1908
esso mi dava di me stesso e d'altrui
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1908
scettro perduto. Se di me ti domandano di Roma
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1908
salvezza disperata. ¶ Forse da me solo non avrei osato
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1908
al giuoco era per me una specie di talismano
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1908
farne un mistero con me? Poi, se anche tu
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1908
per qual motivo? Non me lo ha voluto dire
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1908
gli anni: vieni con me. ¶ - Lasciami riflettere qualche giorno
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1908
la settimana prossima io me ne vado. ¶ - È inteso
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1908
non fare complimenti con me. ¶ - Di nulla ho bisogno
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1908
aveva tanto ammirato. Entrai, me lo feci mostrare. Era
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1908
allegro: tentai. Perdetti, e me ne volli andare. Ma
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1908
In due mazzi sparirono. Me ne feci portare altri
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1908
a non giocar oltre, me ne stetti a guardare
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1908
calice di whisky e me ne andai. Presi una
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1908
se lo tolse e me lo diede. ¶ - Prendi; ne
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1908
te serve, serve a me pure. Si tratta di
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1908
di lavoro indefesso; per me invece un tempo d
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1908
Le tue lettere anzi me lo nascondono a mala
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1908
lievi... Altre parlano con me di tutti i libri
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1908
non desideri venire con me in America, torna invece
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1908
sentimenti; li tengo per me, con una certa gelosia
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1908
te stesso ed a me, in un grado assai
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1908
umanità la quale per me non conta. Son quelli
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1908
Bianca» sono stati per me una vera delizia. ¶ Ho
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1908
si è lagnato con me della tua scomparsa, perchè
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1908
Edoarda è divenuta per me un'amica vera. Di
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1908
affatto, affatto! ¶ - Bravo! E me lo dite così? - Ci
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1908
già molto. Solo con me si confida; per tutti
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1908
Hermòs non potevano per me rappresentare che la salvezza
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1908
sempre ferita, eccitava in me una specie di sorpresa
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1908
ad altri dopo di me, quasi mi diminuiva nell
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1908
il compleanno d'Edoarda. Me ne ricordai due giorni
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1908
momento in dubbio fra me stesso - poi detti quello
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1908
primo battesimo. Vicino a me, la Grévier disse qualcosa
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1908
che sta cercando. ¶ - Secondo me vuol dire che non
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1908
l'hai detto, però me l'hai fatto comprendere
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1908
Non hai fiducia in me; parli del mio teatro
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1908
dicevi appunto, avresti per me rinunziato anche alla scena
211
1908
tento di provvedere da me alla mia vita, ecco
212
1908
viva, cosa34 farò di me allora? Oh, questo è
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1908
non puoi vivere con me. ¶ Feci un rapido gesto
214
1908
un sacrificio, ma dopo me ne sarai grato. Non
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1908
il mio commiato. Bah... me l'aspettavo, quindi non
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1908
l'aspettavo, quindi non me ne stupisco affatto. ¶ Ella
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1908
di abbandonarmi. Questa sera me ne parli: ti ascolto
218
1908
ancora ti ricorderai di me? - domandò, stringendosi tutta contro
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1908
che hai detto a me... non voglio. Perchè t
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1908
indiscreta: le ho lette. Me ne rimproveri molto? ¶ - No
221
1908
Ora senti, Elena: di me conosci molte cose, molte
222
1908
il rimorso, fecero di me in quel momento una
223
1908
sentendo quasi operare in me la magìa di un
224
1908
violette, povere rose, povero me stesso che le avevo
225
1908
come per raccogliere in me una memoria d'ogni
226
1908
più foschi. Dicevo a me stesso: ¶ «Tu non hai
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1908
piangere». E dicevo a me stesso: «Perchè ti disperi
228
1908
continuò: - Cosa vuoi da me dunque? che mi butti
229
1908
Cosa farai senza di me? - le chiesi. ¶ - Non so
230
1908
Che farai senza di me? - le chiesi ancora. Giungeva
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1908
cappello e vieni con me: qui si muore! ¶ - E
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1908
silenzio: ¶ - Sei buono con me, - rispose. ¶ - Dimmi ora una
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1908
intriso di lacrime. ¶ - Non me lo vuoi dire? ¶ - E
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1908
tu potessi partire con me! - le dissi piano, all
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1908
tutto quanto portavo con me. Un uomo venne, mi
236
1908
stupefazione grande attutiva in me l'acutezza della mia
237
1908
che l'ombra di me stesso: anzi un estraneo
238
1908
libero, lo mandasse da me. Lo pregavo insieme di
239
1908
che la vita in me tornava, che tornava l
240
1908
continuamente quella parte di me stesso che pur sentiva
241
1908
anima, questa parte di me stesso aveva continuamente soffocato
242
1908
mia volontà, sopraffatto in me i sogni, le speranze
243
1908
immaginare cosa volesse da me il portinaio. ¶ - E v
244
1908
telegramma? ¶ - Un'ora fa; me l'hanno rispedito. ¶ - E
245
1908
buono, troppo buono con me. ¶ - Ma io non c
246
1908
l'ho scritto, perchè me ne vergognavo, ma fra
247
1908
bene. ¶ Sentirai parlare di me - io di te; ma
248
1908
mai. La portavo in me come un male inguaribile
249
1908
muti. Fabio veniva da me la sera e Ludovico
250
1908
quei cuscini che per me sapevano de' suoi capelli
251
1908
febbre, avrei dovuto da me stesso rimediare al resto
252
1908
fede, alcuna speranza in me. E su tutto navigava
253
1908
poco di denaro con me, giocavo temerariamente, vincevo. ¶ Verso
254
1908
una facilità che stupiva me stesso. ¶ Dopo varie settimane
255
1908
piccoli desiderii. ¶ Finalmente giunse. Me lo dissero al suo
256
1908
per lei? ¶ - Sì, difatti; me lo diede il portiere
257
1908
venuto per prenderti con me, Elena! Te l'avevo
258
1908
labbra senza ch'ella me lo impedisse. ¶ - Elena, - mormorai
259
1908
ancora. ¶ - Ebbene vieni con me. Andremo da Paillard o
260
1908
con rapidità. ¶ - Questo non me lo puoi negare. Assolutamente
261
1908
denaro per vivere? ¶ - Appunto. ¶ - Me ne hanno prestato, - ella
262
1908
fare la pace con me? ¶ Ella battè le falangi
263
1908
sorde, pesanti, che in me andavano scavando un profondo
264
1908
nulla... che vuoi? parole! Me ne hai dette tante
265
1908
avresti potuto fare di me quello che volevi! Ero
266
1908
di avere qualcosa in me stessa che non fosse
267
1908
che ti allontanavi da me, rimpiangendo la tua vita
268
1908
le chiesi fuor di me stesso, dopo un lungo
269
1908
comunque volesse tornare a me, anche dalla strada ed
270
1908
questa fuga davanti a me stesso imparai quell'intima
271
1908
rovina; c'era in me un uomo che neghittosamente
272
1908
consueto, perdette contro di me nove o diecimila lire
273
1908
una sera di pazzia. Me ne ricorderò tutta la
274
1908
sei stato buono con me... ¶ - Non è il caso
275
1908
vecchie abitudini, e povera me se volessi costringerlo a
276
1908
con voi, dissi fra me: «Bah... quelle rose fresche
277
1908
primo giorno, intraprese con me. Tranquillamente l'avventura finì
278
1908
felice, per darla a me; invece se l'era
279
1908
ha mai parlato di me? ¶ - Sì, qualche volta, in
280
1908
sapere cosa dice di me. Forse mi compiange? ¶ - No
281
1908
un antico anello; Edoarda me lo aveva regalato, non
282
1908
di rivederla diveniva per me un bisogno assillante. ¶ Pensavo
283
1908
tornatovi tosto, fissai per me una poltrona dietro l
284
1908
medesimo senso che a me dette la sua, perchè
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involontariamente da Edoarda a me, poi sùbito le conversazioni
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Edoarda, o Edoarda a me, durai gran pena a
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non fece ridere anche me. Non appena gli fu
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fu possibile avvicinarsi a me, che gli sfuggivo, mi
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Capuano. ¶ La sera stessa me lo vidi giungere in
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vieni a pranzo con me! ¶ - Grazie, non posso. ¶ - Perchè
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cosa volete ancora da me? ¶ - Non lo sapete forse
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vi ricordate più di me? più affatto?... mai? ¶ - Mai
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appunto fidanzata, e, quando me lo dissero, qualcosa mi
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e tacqui, mentre di me stesso nasceva in me
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me stesso nasceva in me un amaro disprezzo, una
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profonda. ¶ - Volete burlarvi di me, - le dissi poi, gravemente
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le mormorai; - ma per me sei ancora la stessa
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negò. ¶ - Senti allora... e me? ¶ - Tu? ¶ Aperse gli occhi
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al mio letto. - Solo me lo comunichi, per Bacco
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che c'era in me, sotto il mio cuore
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Ho altre sigarette con me, ti ringrazio. ¶ Ne accese
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tu ne abbia con me. ¶ - Oh, oh!... sei un
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una busta gonfia e me la diede. ¶ - Questo è
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avessi preferita. Partire con me, per esempio, o almeno
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tardi ne riparleremo. Io me ne vado. ¶ - No, férmati
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egli avesse ancora su me qualche intenzione occulta; sapeva
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altro molto spesso da me. Si studiarono ambedue con
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e pedinava Edoarda o me continuamente, per venirne in
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in chiaro. ¶ Verso mezzogiorno me lo vedevo capitare in
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ti prego, almeno con me, di evitare questi grossolani
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stamane sei di malumore, me ne vado. ¶ - Oh... lo
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ti ha preso di me un amore sviscerato; non
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custodia d'Edoarda non me l'ha confidata nessuno
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confidata nessuno; ma io me l'arrogo, nel senso
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fare i conti con me. Siamo intesi? Ed ora
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costretto a risparmiarmi. ¶ Edoarda me lo raccontava con indulgenza
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lei che sopra di me, le alternative del nostro
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veder tornare verso di me, per la via del
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non perdonava nè a me nè a lei quel
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ma Dio buono, perchè me lo vuoi far dire
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piuttosto che dirlo a me. ¶ - Oh, questo poi è
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differenza. Non devi per me avere secreti! Tu ed
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denaro, lo diresti a me? permetteresti a me di
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a me? permetteresti a me di aiutarti?... No, è
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voglio! Pretendo che tu me lo dica sùbito, perchè
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di te, tu di me... comprendi? ¶ - Sì, amore, però
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un tuo desiderio: se me la neghi mi fai
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libertà. - Ed aggrappandosi a me con un fervido impeto
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bene più che a me? ¶ - Non ho mai amato
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ti piaceva più di me! ¶ - Amore, mi fai ridere
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hai un suo ritratto? ¶ - Me li hai fatti bruciare
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non raccontarle nulla di me. Se poi ti chiedesse
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Era necessario che tu me ne avvertissi perchè le
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agghiadato e fuor di me stesso. ¶ - Via, non fare
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proprio hai bisogno di me? ¶ - Sì, rimani, ti prego
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non lo conosco nemmeno! Me ne duole, se vuoi
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non posso piangerne. A me questo caso provoca invece
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dell'inverosimile... Io non me ne capàcito! E dire
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Pover'uomo!... - balbettavo a me stesso; - cade da cavallo
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orrenda. ¶ - Una vera fatalità! Me lo ha gridato il
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fece uno, vicino a me, malignamente. ¶ Cosa fu risposto
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Torino per portarla. ¶ A me pareva che tutti nascostamente
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altro destino. Quale? Non me lo chiedevo, non osavo
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non osavo chiederlo a me stesso. E di quando
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che usciva davanti a me, dire al compagno: - Chissà
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gli arrivi che per me si erano variamente compiuti
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biglietti; - faccio tutto da me. - Dopo essersi bisticciato non
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faccenda, si volse a me rapidamente: ¶ - Cosa ne dici
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l'annunzio, ti prego. Me ne è mancato il
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la sola persona che me lo possa perdonare, la
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Germano42? Io, dentro di me, ne son tutta rabbrividita
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è stato buono con me. Senza darsi la pena
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potevo dargli ancora di me stessa, e per indifferenza
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facile, quanto era per me impossibile il non abbandonarmi
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profondamente male. Ma, quando me lo dissero, sùbito, come
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perchè nessuno intorno a me cerca di scrutarmi l
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resta come suggellato in me. ¶ Sai? quell'idea mi
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il mio becchino porta me al cimitero, avviene che
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fuoco artificiale. ¶ Poichè dietro me strisciava il senso della
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quand'essa mi piacque, me la ghermii come un
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il natural piacere, ancora me ne saziai come d
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scintillante oscurità. ¶ Entrambe da me non seppero qual d
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labbra, e tu per me rispondi: ¶ «Amò di voi