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invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Virginia, 1783

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
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Virginia ¶ Tal dunque oggi mi crede? Oh inaspettata ¶ immensa
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da me divisa. ¶ Plebea, mi vanto esser d'Icilio
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Virginia ¶ Udrai ¶ a che mi espon questa beltà, che
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questa beltà, che grata ¶ mi è sol per quanto
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fia d'uopo, addurne ¶ mi udrai le prove. La
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figlia, certo, son io: mi sento in petto ¶ libera
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ha, che a te mi svelga. ¶ Marco ¶ Indarno. — ¶ Disgiunta
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convinto sia, sul capo ¶ mi piombi allor del vostro
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muova? ¶ Icilio ¶ Oh! ben mi avveggo, ¶ pietà di me
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il dì, ch'io mi credea già in sommo
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il richiamarnel tosto ¶ cura mi fia sollecita. Frattanto ¶ andiam
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voler miei, parte or mi fia di regno. ¶ Ma
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anch'oggi schermo elle mi fieno; io posso, ¶ e
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impavide scuri, ond'io mi cingo, ¶ vel dicon, parmi
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Icilio, e Roma, giudicar mi udranno. ¶ SCENA III ¶ MARCO
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d'altro; ¶ ma, ben mi avveggo, giudicar m'è
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io non fuggo, ¶ non mi arretro, non tremo: eccomi
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ch'altro a far mi resta, Icilio viva. ¶ Di
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di padre. — ¶ Ma, più mi appresso a mia magion
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tuo venir sì tosto, ¶ mi è fausto augurio. ¶ Virginio
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dire, e a piangere mi sforza, ¶ non men che
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sen vi stringo? Oimè... mi sento... ¶ mancar... ¶ Virginia ¶ Ti
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casto amor Virginia mia mi davi; ¶ mia, sì; pur
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Pensier, che il cor mi agghiaccia, ¶ intempestivo egli è
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vita tiemmi. — Oh! se mi vedi ¶ pianger, non piango
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Deh, figlia,... or, qual mi fai provar novello ¶ terrore
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col sole, ¶ Icilio, qui mi rivedrai. ¶ Icilio ¶ Già pria
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Icilio, or veggo, prevenir mi seppe... ¶ Mercé ne avrà
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padre io tremo. Invan mi ascolto ¶ suonar dintorno minacciose
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di un folle amor mi taccia; ¶ ma quai prove
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non men ch'ira mi vieta ¶ poter narrare. Una
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da distornelo, forse. Assai mi prende ¶ di te pietà
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foran perciò? ¶ Virginia ¶ Tremar mi fai... ¶ Numitoria ¶ ... Deh!... m
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perder nulla, ¶ lor trafitti, mi resta. In tempo un
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tempo un ferro ¶ non mi darai tu, madre? ¶ Numitoria
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SCENA V ¶ APPIO ¶ Appio ¶ Mi si resiste ancora? — Ostacol
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beltà, che il petto ¶ mi avria per sé di
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affidi? ¶ Icilio ¶ — In me mi affido. ¶ Virginio ¶ E dei
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or muovi; ¶ ma, non mi offende: in te il
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la vendetta sola ¶ certa mi par. Tutto il periglio
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armate ¶ squadre, ond'io mi fo cerchio. Il so
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da voi, ben io mi attento ¶ d'imprender ciò
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s'intese? E niun mi ascolta? ¶ Virginia ¶ Madre, tu
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e non più tua mi credi? ¶ Misera me! ¶ Virginio
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ch'io mai crudel mi mostri a segno, ¶ che
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o figlia; ¶ una volta mi è dolce ancor nomarti
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te, pria di morir, mi avanza. ¶ Virginio ¶ Appio è