Hans Tuzzi, La belva nel labirinto, 2017

Ma sì, certo che mi ricordo di voi. Un

così beddu. Ma stanco mi parete, ora. State male

miei. Mio fratello grande mi disse: Se torni a

Era nera, un’Audi, mi pare. Come, quanti erano

che non vidi! Però mi fa piacere che state

e io, che non mi ricordo quanti clienti ho

clienti ho fatto stanotte, mi devo ricordare quanti se

No, stiamo in casa. Mi parli di... Carmen. Lei

fissi, marito e moglie. Mi prenotano una volta al

quasi conterranei. Poi, ecco, mi ci trovavo: lui aveva

grande città, mio padre mi squadrò ben bene e

squadrò ben bene e mi chiese a bruciapelo: Ma

nei giorni liberi, poi mi sono messo in malattia

ho conosciuto Carmine. E mi son messo a fare

mese a scuola. E mi divertivo anche. I locali

uomo o donna... Non mi crede? Aspetti». Andò in

della cognizione di merito, mi impongono l’esercizio della

di specifiche indagini? No, mi creda: il caso si

proprio così. Io non mi faccio mai idee preconcette

conto». ¶ «Io, vedi mai, mi sto rileggendo Oswald Wirth

brava, fatti riconoscere subito, mi raccomando» disse il più

fissandolo: «Lo ha visto?» ¶ «Mi risponda». ¶ «Oh, è più

ha sue foto?» ¶ «No, mi sarebbe piaciuto... insieme... ma

niente, signor Bindi. Però mi piacerebbe proprio parlare con

se bevo anche vino mi viene un gran mal

no, non occorre che mi passi Dusan, gli dica

labbro superiore: «Be’, questo mi sembrerebbe davvero improbabile». ¶ «Abbiamo

giovane, un vecchio cinico mi disse che la vita

E lui: «Visto che mi sto occupando di travestiti

misterioso Achille. ¶ «Sì, Carmen mi aveva parlato di questo

dire... Sì, scusi. No, mi ha detto solo che

Sì, ma non qui. Mi trovavo un giorno dalle

vanno di moda adesso. Mi ha colpito, perché, ecco

Ma quale...» ¶ «Ah, non mi chieda il modello» si

personale con loro, che mi fanno il filo, e

ti credi bello». ¶ «Ah, mi credo?» ¶ Lo sguardo di

siamo ancora in primavera... Mi spiace mangiare in fretta

è un signore che mi porta il suo bassotto

dichiarato di esserlo, però mi racconta storie strane...» ¶ «Ah

aveva l’aids. Così, mi parlò di quanti insospettabili

sono voci, però... Pensa, mi raccontò che d’estate

e lui lesse: ¶ Talvolta mi reco nelle notti tempestose

occulti poteri – ¶ Le rune mi incantano nello splendore lunare

occhi: «Mah, poi magari mi dici che è Lenz

a un competente germanista. Mi ha richiamata dopo due

potuti rincasare in taxi. ¶ «Mi scusi ma devo parlarvi

nella camera di Glauco, mi pare che vostro figlio

Ha un senso, signora, mi creda. Capisco perfettamente il

vengo a farvi visita, mi piace il modellismo. Con

sempre occupato» spiegò giustificandosi. «Mi ha detto di salire

Lo chiameremo. Ora, però, mi parli di Petra». ¶ Che

recapiti. «Io nel frattempo mi metto in contatto con

e confidenziale, il collega mi ha detto che si

un soprassalto «Scusi, dottore, mi sono ricordato una cosa

citare Vasco Rossi, non mi va». ¶ I sottoposti uscirono

buco, ho torchiato tutti, mi stai dicendo che devo

notte del 29 marzo. Perché? Mi nascondi qualcosa?» ¶ «Sì» confermò

idea, un’idea che mi frulla per il capo

deformi per la consunzione mi fissano sospese nel dormiveglia

alcuni casi, gente che mi è morta qui, fra

Essi sono qui, tuttavia: mi guardano fisso, come se

forse, in qualche modo, mi sto soltanto preparando nel

e i ministri evangelici mi stringerebbero in sottile assedio

Comunque, tranquillo, Norberto: non mi hanno ancora parlato. Questa

dolore altrimenti insostenibile. Avanti. ¶ «Mi sta dicendo» gli chiese

stanca e vissuta: «Veramente mi è sembrato che fosse

l’idea. Nemici? No. Mi occupo di esteri, io

che il secolo finisca, mi creda – vedrà come si

quel modo? No, non mi viene in mente nulla

ma sicuramente indiretto: non mi chieda come. L’ottenni

Gran bel pezzo, e mi fruttò l’assunzione presso

esecuzione di Bokassa. Questo mi fa pronosticare che l

in La minore e Mi settima della celebre bagatella

le sorrise D’Aiuto, «mi ha detto che qui

chiama Cannistrà». ¶ «Se prima mi spieghi quel callipigio». ¶ «Callipigio

sparendo veloce. ¶ «Buongiorno, commissario: mi fa molto piacere vederla

preoccupa». ¶ «No, dire che mi preoccupa è troppo. Mi

mi preoccupa è troppo. Mi mette a disagio». Si

eh?» Spense la sigaretta: «Mi tieni a cena? O

se proprio volete saperlo, mi hanno usato e poi

testa a D’Aiuto, «mi ha chiesto gli alibi

capezzolo di una donna, mi piglio. Io, fargli da

È di Petra Lucantoni. Mi raccomando: per ogni vittima

Quanto alla violenza, non mi pare possiate far tanto

problemi?» ¶ «Disciùlet, ghe disevi mi: damm a trà, giùvin

parlà adrée a quaivun, mi parli dumà foera di

che diseva domàa a mi! Son cose, queste, che

è mej dì pover mi che pover nun... Perché

de maladett». ¶ «Ma che mi sta a dire?» ringhiò

eh? Perché, sì, ’nsoma, mi me pias ancamò sciuscià

guardarmi così, per favore: mi fai sentire come il

Come vede, caro Melis, mi sono documentato. Il nostro

Son cavoli amari, se mi permette il francesismo» sospirò

così fumosi, così fragili...» ¶ «Mi faccia un esempio» insisté

perfetta mezza luna crescente». ¶ «Mi faccia capire: lei sostiene

ogne. Suvvìa, Melis, non mi faccia essere volgare, io

Melis, ascolti: ecco cosa mi scrive il segretario della

dalla bottiglia di Finlaggan. «Mi racconti bene, tutto». ¶ E

sa qualcosa che non mi dice, di questa faccenda

dal banco del bar. «Mi son minga négher, mi

Mi son minga négher, mi son nassùu a Porta

attenzione il poliziotto: «Ma mi, lù...?» ¶ «Sì, sì, ci

D’Aiuto. ¶ «Sì, sì, mi scusi: una battuta di

le spalle: «So minga, mi. Si vedono poco, ormai

fatti suoi». Come io mi faccio i miei, voleva

Uomo Ragno. Melis, mica mi dirai seriamente che stai

in Polizia. Sa cosa mi colpì, più di ogni

dà fastidio a qualcuno mi si dovrà far fuori

Hitler, ha chiesto perché mi stessi interessando a quella

avvenuto un 28 settembre. Non mi sono sbilanciata oltre. Bene

ne siamo certi. E mi chiedo, perché sui tarocchi

adesso lo so, e mi convince ancor di più

se la cosa non mi convince del tutto; Carmine

lo diceva sempre, la mì povera mamma, studia le

cane saggio per anzianità. ¶ «Mi fa piacere vederti: un

un cliente seriamente danaroso mi ha sfibrato. Competente, con

editrice». ¶ «Con poche speranze, mi par di capire» le

E poi: «Sai che mi sono chiesto se davvero

si trattenne Melis. «E mi può dare gli indirizzi

luce di nuovi indizi». ¶ «Mi spiace non potervi aiutare

ma non lo disse. «Mi ha chiesto del povero

il nuovo parroco. ¶ «Ora, mi perdoni se insisto: a

poliziotto era mai, quello? ¶ «Mi spiace, mi spiace molto

mai, quello? ¶ «Mi spiace, mi spiace molto, mi creda

spiace, mi spiace molto, mi creda, non poter fornire

chinarsi sul foglio. ¶ «Quando mi pervenne la gradita e

qui? È lei che mi ha telefonato, un’ora

come raggiungerli. Del resto, mi fido: ottima famiglia. Ha

la maturità. Che poi, mi dica lei se ha

Tutti uguali, sì. Allora, mi dica, perché non mettiamo

dell’umanità! Ma non mi faccia ridere! Le aspettative

astratta è sempre pericolosa». ¶ «Mi scusi, torniamo a suo

è qui, e non mi ha ancora risposto» replicò

è la legge. Ma, mi lasci dire, è soltanto

sa a che cosa mi sto dedicando in questi

che godimento! Se non mi fossi bruciato tutti i

riflessivo: «Non so se mi son divertito più con

piano della Linda. E mi de per mi, se

E mi de per mi, se ghe voeur? Ho

in una smorfia dubbiosa. ¶ «Mi ha detto che manca

al bar». ¶ «Be’, succedesse mi avvisi, grazie» disse Cannistrà

telefono il professor Rosati mi ha detto di aver

toccata che io non mi do alla fuga» si

a cena fuori. Ma mi piace pensare che noi

attori porno. No. E mi piace pensare che siamo

soltanto che suo figlio mi dia qualche informazione su

che non montava ma mi aspettava al bar, potrebbe

anni, per due anni mi innamorai del tiro con

proprio perché la famiglia mi impone di fare qualcosa

Non ricordo, ma non mi pare. No, direi di

iniziative?» ¶ «Sì, posso darglielo, mi basta mettere insieme le

borborigmi dell’umanità. Eppure, mi creda, persino questi secessionisti

nipote. Se lei non mi dice dove lo posso

Poi, a mezza voce: «Mi segua». ¶ Il giovane Pellissier

Sì, Giulio è bravo, mi aiuta a studiare. Sto

di differenza. Lui però mi aveva preso in simpatia

nonno: «Ti ricordi che mi ha dato lezioni di

era lì anche lui. Mi ha fatto molto piacere

me. Con lui nessuno mi prendeva più in giro

A far che giochi? ¶ «Mi faccio stupito che anche

penzà. O questore, se mi permettete, chill’è ’nu

a Napule... ’nu biondulille. Mi spiace d’avervi ’nzallanuto

Eh... sconfonduto. Cioè, confuso. Mi spiace d’avervi confuso

Tutto, in questa faccenda, mi confonde. Mi sento un

questa faccenda, mi confonde. Mi sento un cretino, non

Cadevano a pezzi». ¶ «Queste mi sembrano già sulla buona

bottiglie. ¶ «Il questore non mi preoccupa, è così prudente

Ieri un eminente anglista mi ha detto che ormai

però, oggi troppo elevato. Mi chiedo quanto Milano e

una» ordinò, stanco. «E, mi raccomando: hanno soltanto avuto

a questi qui, però, mi creda, trovano ancora. Eh

discreto, ma anche allora, mi creda, un traffico. Una

avevo bisogno, vado e mi dico: uèi, Peo, hai

povera innocente, Petra Lucantoni. Mi chiedo chi dei due

a fine agosto, così mi ve go preparado un

siamo un comodo bersaglio. Mi vedo, domani, i giornali

sì. Ascolta quel che mi scrive uno dei due

alla domanda che lei mi pone rispondo che, paradossalmente

e seriali, il che mi pare assai poco probabile

sociale di questi impulsi, mi dice in sostanza che

il fondo della rétina. Mi ha guardata a lungo

a lungo, e poi mi ha detto... che ho

a Kim. ¶ «E poi mi ha detto che devo

duecento copie e finalmente mi potranno far fuori?» ¶ Liverani

un mio alunno ripetente mi raccontava ieri che lui

moglie e mio figlio mi han detto della visita

detto che io non mi riconosco in nessuna monolatria

frequenta la Bocconi però mi sembra che le sue

nostri assessori» ammise Laura. «Mi fan diventare bulimica. Ma

il traduttore, e lui mi ricordava che Himmler considerava

cattivo: «Certo, fra gentiluomini... Mi segua, andiamo nel parcheggio

quel corpo. ¶ «Ma no, mi sono confuso» farfugliò annaspando

la mano nella tasca. «Mi sono solo... te le

ho chiamato aiuto, ma mi sentivo male, chi è

una busta e uscire. ¶ «Mi ha detto che sarebbe

corso, laureandi...» ¶ «Perciò lei mi dice che il professore

chiave. Una busta bianca, mi è sembrato». ¶ La busta

inespressa di Fiorenza. «Lei, mi hanno detto, lo ebbe

Otto omicidi, e lei... Mi dica, lei cosa fa

ho ricominciato a nuotare, mi ci voleva. Vasca corta

a saperlo, meglio è, mi creda. Mi dia fiducia

meglio è, mi creda. Mi dia fiducia, risolveremo anche

tutto così vago: non mi faccia dire di più

ma chiara: «Al giornale mi han detto che mi

mi han detto che mi avete cercato: novità?» ¶ No

destra scoppia di salute, mi creda. I servizi segreti

ci sono giorni che mi verrebbe voglia di tornare

le ricordava. ¶ «E Germana?» ¶ «Mi ha scritto». ¶ «Anche a

nello sguardo allarmato. ¶ «Non mi starai dicendo...» ¶ E lui

Sofia Alazaj, la B mi ha detto, ci sono

qui, nel mio ufficio. Mi pare superfluo, al momento

qualcosa di nuovo che mi può dire su Glauco

aveva iscritto la figlia, mi ha chiesto di poterla

che verso le otto mi ha telefonato il padre

ansia anche me, ma mi son detto che i

dire che nel 1961 Milano mi sembrò una boccata d

di Sofia Alazaj? Che mi può dire?» ¶ Di Sofia

Ferrini di sottecchi. ¶ «Lei mi chiede se è serena

è, sa nasconderlo perfettamente». ¶ «Mi sta dicendo che si

Sofia è molto bella. Mi piace ricordare, a memoria

anni. E allora? Messina mi ha spiegato che in

chissà... ¶ «Lei ha ragione, mi scusi» stava intanto dicendo

tre persone. In Liguria, mi pare. Lui era tra

C’è qualcosa che mi sfugge. Proviamo con i

avevi previsto. Su, perché mi fissi? Fai come ti

con i compagni. Lui mi rivolse uno sguardo... come

lei...» ¶ «Sì?» ¶ «E lei mi ha detto che un

fondale. ¶ «No, non ancora. Mi ripugna chiederglielo, ingegnere: lei

Anzi. Ma a volte mi faceva paura, non so

Faremo di tutto, ingegnere: mi creda: vuole che faccia

Elena, e Palle Bigi mi ha detto che il

Ma non solo. ¶ Talvolta mi reco nelle notti tempestose

E il tassista non mi ha dato pace. Ossessivo

Ogni sera. E qui, mi fissa nello specchietto retrovisore

nello specchietto retrovisore e mi fa: perchè gli uomini

i travesta?» ¶ «Perché?» ¶ «Sembra, mi dice, che la chiave

non puoi immaginare come mi ha guardato, neanche fossi

paranoide. Si ricorda quando mi disse che, poiché Dio

quella sua frase che mi ha fatto pensare all

di Racalmuto: «Nel silenzio mi fortifico», a chi gli

Ma ti pare?» ¶ «Ecco... mi sono permesso...» ¶ «Be’?» ¶ «... di

che non avevo tempo, mi ricordo». ¶ «Allora io mi

mi ricordo». ¶ «Allora io mi sono permesso... ho chiesto

il rimorso di Pellissier mi sono sembrati sinceri e

ora no. Ma, ripeto, mi sembra difficile credere che

sentirsi vivo. ¶ «A volte mi chiedo se la pena

sul divano. Di’ che mi sveglino fra un’ora