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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Mario Soldati, Le due città, 1964

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
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1964
stata una cosa che mi aveva fatto credere che
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dubbio, e adesso non mi sbaglio più, anche se
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ho visto che non mi dicevi niente dell'affare
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Gisa. Giuro: da come mi avevi trattato fino allora
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un momento all'altro, mi mandassi a chiamare. Una
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a chiamare. Una paternale, mi aspettavo: "Stai attenta con
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l'ho perdonato!". E mi aspettavo, giuro, che dicessi
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di continuare. Indovina cosa mi ha risposto? Ha dato
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me. Dicendomi queste porcherie, mi guardava fisso, e rideva
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tua amante. Dimmelo subito, mi fa piacere." ¶ "Sei la
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te: se scopro che mi tradisci, ti ammazzo!" E
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ad altro. Da quando mi sveglio la mattina fino
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di me." ¶ "Che cosa mi dici?" ¶ Irma si levò
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riprese e rise: ¶ "No! Mi spiace, signor avvocato, ma
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arrabbiata, perché sai come mi dispiace!" ¶ "E nun cambià
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continui a pensare così, mi obblighi a... insomma, non
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Credevo che tu non mi volessi più bene" mormorò
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diceva: "Vedrai, Irma, che mi resta più poco. Non
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Irma concluse piano piano: ¶ "... Mi sono accorta che ti
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Se vuoi tornare, Irma..." ¶ "Mi hai invitato a vedere
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Mangiare, o non mangiare, mi è completamente indifferente. Fa
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Irma "subito, no. Prima, mi devi promettere una cosa
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Così, vedrò veramente se mi vuoi bene." ¶ "Dimmi, tesoro
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si fa tutto. Non mi dirai che non ce
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è... che, me, non mi ami". ¶ "Proprio perché ti
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tu del male che mi puoi fare?" ¶ Nella logica
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avrei fatto quello che mi chiedevi tu. Basta, è
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è finita. Finché non mi prometti che mi sposi
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non mi prometti che mi sposi, non faremo più
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cambiare idea, certo. Ma mi sembra difficile. In ogni
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amici, scusa? Se non mi hai mentito, quando mi
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mi hai mentito, quando mi hai detto che mi
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mi hai detto che mi volevi bene, perché non
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le tre, senza rimedio. "Mi sembra di stare su
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è l'acqua corrente. Mi rincresce che devi lavarti
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le mattine, dieci minuti: mi porta qualche cosa che
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del prosciutto, mangerò questo. Mi rincresce: avrei voluto dirti
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male?" ¶ "Cosa vuoi che mi faccia male, oramai?! Perfino
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oramai?! Perfino i professori mi hanno dato il permesso
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te: "Buon segno". Ma mi, i l'ai guardaje
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sono quelle iniezioni che mi fanno: ci hanno dato
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stesso da ieri: appena mi sono accorto che il
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forze, quelle poche che mi restavano, erano diminuite. A
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sono due anni che mi sentono lamentare. Oramai non
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troppo, adesso, e poi mi sale la febbre. Io
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chance, allo sprint chiunque mi fregava. Ero troppo magro
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sono partito: e quando mi volto, il gruppo non
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più. Spingo e spingo. Mi sentivo bene, volevo vincere
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non è questo. Se mi sentissi, dentro, la forza
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alla macchina da presa... mi dà il terrore." ¶ La
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perché?" ¶ "Ma perché lei mi dice le cose a
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soltanto che anche tu mi prometta qualche cosa: se
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scrivania. "Prometto, sì. Ma, mi scusi se sono curiosa
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tu sapessi... Questa rivoltella mi ha salvato la vita
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pensarci, devo proprio ricordarmene) mi sembra di sognare. Io
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sonno e il prurito, mi sento, dentro, quasi bene
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pì nen 'l magún. Mi sento finalmente un po
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di medicarlo." ¶ "Ebbene, padre, mi dica? Come lo ha
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abbiano tante chances". ¶ "Ma, mi dica... Penso che il
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sinceramente. L'estate scorsa, mi aveva confidato di aver
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Cosa ti ha detto?" ¶ "Mi ha detto che puoi
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impossibilità di sudare che mi dà questo terribile prurito
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dà questo terribile prurito. Mi ungo, sì, è la
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la mia vita. O mi gratto o mi ungo
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O mi gratto o mi ungo. Passo il tempo
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tra sé, in realtà mi contentavo. E adesso? In
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intelligente, si disse Emilio, mi scruta con i suoi
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E se, dopo, non mi ami più?" ¶ Emilio era
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sul letto: ¶ "Sì, vado. Mi accompagni, no? Cinque minuti
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Ero già deciso. Poi mi sono detto: aspettiamo ancora
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questa nuova cura che mi ha dato Stablum fa
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teso dalla collera "senti, mi devi fare due piaceri
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è una cosa che mi dà soggezione..." gli si
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Occhi, pensò, che non mi nascondevano, non mi sottraevano
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non mi nascondevano, non mi sottraevano niente, e che
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sottraevano niente, e che mi dicevano: "Ecco il mio
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con la tua felicità mi stai facendo felice". Occhi
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che, in quel momento, mi è capitato di vedere
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che scherzi. Non soltanto mi accorgo di non volerle
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Mah! Basta che non mi sia cacciato in un
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Cosa dici?! Che non mi vedi mai? Ma sai
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delle poche cose che mi hai detto, quando sono
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soltanto di me, e mi hai detto soltanto cose
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volte me lo dico. Mi è rimasta così impressa
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se ne andava, io mi fermavo, con la scusa
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pizza in moviola e mi ripassavo, avanti e indietro
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eri tu, e non mi stancavo mai di guardarti
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stancavo mai di guardarti. Mi figuravo di essere io
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so, qualche cosa che mi faceva girare la testa
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proprio così. E quando mi rivolgevi la parola, mi
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mi rivolgevi la parola, mi sentivo morire. Pensa, dunque
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male quella sera, che mi dettavi le correzioni, e
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insieme. E così, quando mi hai guardato, e mi
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mi hai guardato, e mi hai chiamato per nome
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che eri buono. Forse mi sono sbagliata. Anzi, adesso
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ti conosco, so che mi sono sbagliata certamente. Ma
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maestra. De ti, invece, mi so una cossa sola
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posto tuo, per prudenza, mi accontenterei di un bel
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allungandogli una mancia: ¶ "Scusi: mi dà l'indirizzo della
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I romantici, si diceva, mi darebbero dell'edonista e
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dominarla: di liberarmene appena mi accorgo di non essere
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altra volta schiavo appena mi accorgo che il piacere
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parte le iniezioni, ormai mi curo anche da me
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magliette unte, asciugamani, fazzoletti. ¶ "Mi devi scusare," ripeté Piero
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pelle si stacca e mi dà un prurito orribile
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dentro tu, siediti. Io mi siedo qui fuori, così
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Con la scusa che mi serviva per imitare col
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neanche salito, e non mi ha visto: 'l liber
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da quando la malattia mi impedisce di lavorare e
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mai a macchina. Non mi va". "Ma qualche cosa
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lavoravo e stavo bene. Mi rendevo conto che la
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una sola soluzione. Non mi devo aspettare, mi sono
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Non mi devo aspettare, mi sono detto, che lei
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sé un impiego. Se mi aspetto questo, sto fresco
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si difese: ¶ "La signorina mi ha detto di avere
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Irma con una risata. "Mi ricordo benissimo." Come per
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nell'Astigiano!" disse Emilio. "Mi sarebbe piaciuto esserci anch
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l'altro sera, papà mi ha detto di telefonarle
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detto di telefonarle perché mi fissasse l'ora. Dovevo
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per colazione: "Hai telefonato?" mi dice subito, con quell
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coraggio di dirgli che mi ero dimenticata, e così
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ho detto che lei mi aspettava questa mattina a
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mattina a mezzogiorno. Figurarsi, mi ha svegliata alle otto
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un bel sole. Beh, mi sono detta: ci vado
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papà, e come io mi ricordo di lui, così
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dico niente. Per chi mi prendi? Non sono mica
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Non sono mica matto. Mi preoccupa tanto, la sua
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tempo. Ma, visto che mi ha colto, come si
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Così, le altre sere, mi ha pregato se la
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passafilm?" ¶ "No, per carità, mi lu ringrassiu, avucat, ma
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subito, il secondo giorno. Mi ha detto del fidanzato
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tratteneva i singhiozzi "non mi disturbi per nessun motivo
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fretta" ripeteva Emilio. "Poi mi dirai, non è vero
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io conosco e che mi può aiutare, è lei
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aiutare, è lei... allora mi sono fatta forza e
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sono fatta forza e mi sono detta: oggi ci
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da quando lavoro qui, mi ha fatto chiamare." ¶ A
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che cos'è che mi volevi chiedere?" disse, assecondandola
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deve sapere assolutamente niente... Mi promette che non gli
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prima persona a cui mi confido. Sono fidanzata." ¶ Irma
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Questa, la cosa che mi volevi chiedere da qualche
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lui sapeva che oggi mi avresti parlato?" ¶ "Sì" disse
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bene, ha ragione. Allora, mi mandi via subito. A
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facendo un lavoro che mi piace." ¶ "E che cosa
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mai fatto del cinema, mi sembra..." ¶ "Del muto, del
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si vedrà. Se, come mi auguro, saremo contenti di
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Oh, a questo proposito mi spiace di non poterle
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Dunque, le sue idee: mi dica". E chiuse gli
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Deve esserci all'una. Mi è stato comunicato poco
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Teresa... sono io, sì: mi ha riconosciuto dalla voce
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ti ho fatto aspettare. Mi sono destata ora... Sì
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credi. Io sono pronta. Mi preparo prima. Se trovi
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è un'idea formidabile. Mi ringrazierà." ¶ "Certo, certo. Ne
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Forse ha ragione Piero: mi piace Roma, e mi
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mi piace Roma, e mi piace questa vita, e
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ho pensato che se mi offrivi di passare quindici
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non aveva osato farle. "Mi guardi stupito che so
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bella? E perché? Non mi dirai che, per caso
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questa gente, questa musica... mi danno fastidio. E perché
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normalmente, non ne ho. Mi vengono fuori appena prendo
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di me. Le efelidi mi vengono da mamma, che
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rideva: ¶ "Aspetta almeno che mi tolga il rossetto!" ¶ Così
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soffocante che nell'anticamera. ¶ "Mi pare d'essere a
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Siena in casa della mi' nonna, quando ero piccina
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Corinna: ¶ "Stanotte, rientrando, non mi ero accorto: c'era
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Come credi." ¶ "Perché? Non mi credi?" ¶ "Ma sì, ma
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ma sì... figurati. Quanto mi dài? Cocco, a quest
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albergo? Al Quirinale, chi mi ci ha portato? Non
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anche perché, adesso, Renée mi aspetta: avrei dovuto avvertirla
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perché bisogna che io mi mostri amica di Renée
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stesso involontariamente supplice: ¶ "Non mi accorgo di che cosa
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Elena, dici che non mi accorgo, ma di che
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con te se non mi dici che è vero
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ormai Elena "se non mi dici che c'è
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sono. Ma perché?" ¶ "Tu mi devi dire perché. Se
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Se no, ti lascio, mi alzo, e me ne
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vado da Corinna che mi aspetta." ¶ "No, no, amore
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questo semplice ragionamento: "Prima mi adattavo più o meno
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domenica. Sì, libero, almeno mi pare. Perché?" ¶ "Voilà pourquoi
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Vuoi venire? Basta che mi prometti che non gridi
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è bella. Ma io mi meraviglio che un uomo
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Poi, scusa: a quanto mi hai raccontato, faresti anche
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inermi etiopi. ¶ "Il soggetto mi piace..." rise Emilio "... mi
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mi piace..." rise Emilio "... mi piace le prime due
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aveva detto a Roberti: ¶ "Mi piace finché il protagonista
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il film: eventualità che mi sembra da escludere: ha
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è proprio niente che mi entusiasmi. Vediamo, dunque, di
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Dunque?" ¶ "Lei, che cosa mi consiglia, ingegnere?" ¶ "Di fare
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firmare qualche cosa, lei mi comunicherà la sua decisione
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Adess ch'a vada, mi saluti Curti, e..." sorrise
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signorina. È brevissimo. Poi mi dirà cosa le sembra
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se non ti sa? Mi, per tua norma, a
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sono abituato. E non mi lamento più. Eh, se
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cosa. Una volta, che mi ero ammalato... ammalato non
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Erano bravissimi, gentilissimi. E mi volevano così bene, che
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stesso argomento, perché presto mi ero accorto che c
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nei primi tempi che mi alzavo, ma non uscivo
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inchina davanti a me, mi riverisce come se io
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attentissimi. E quello lì mi dice, con grande sforzo
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1964
lavarmi... adesso loro due mi prendono le mani, e
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baciavano, se io non mi ribellavo, e ripetono anche
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1964
Napoli, assalimmia!". ¶ "Va bene, mi dico. Va bene, canterò
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1964
l'unica canzone che mi veniva in mente, lì
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1964
era una canzone che mi è sempre piaciuta tanto
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1964
sapevo a memoria. Ma mi sembrava troppo tranquilla, troppo
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1964
una canzone napoletana. Beh... mi viene in mente qualche
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1964
di O sole mio. Mi faccio coraggio. Non mi
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1964
Mi faccio coraggio. Non mi sono mai vergognato tanto
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1964
tanto in vita mia. Mi faccio coraggio e comincio
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1964
quando arrivo al ritornello, mi accorgo, dalle facce beate
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1964
ci ho preso gusto. Mi sono venute in mente
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1964
avuto la forza. Poi mi sono fermato, avevo paura
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1964
fermato, avevo paura che mi tornasse la febbre. La
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1964
concerto. Di giorno, studiavo, mi ripassavo le canzoni. Inventavo
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1964
la gloria, j'unur: ¶ mi m' cuntentu d'ün
216
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Lon ch'it disìa mi! Canta pian, canta pian
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1964
No" rispose Emilio. ¶ "Perché mi, anlura, i l'ài
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1964
sincero con me: che mi dirai tutto quello che
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1964
Perché, quando sono solo, mi è sembrato di osservare
220
1964
darsi benissimo che sbagliassi... mi è sembrato di osservare
221
1964
Campolonghi e gli altri mi odiano ancora più. E
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1964
amico di mia moglie. Mi hai promesso di essere
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1964
immagini, umiliazioni definitive. ¶ "Beh, mi rincresce che tu non
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1964
quella stupidata." ¶ "Allora tu mi assicuri che non ti
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1964
T'ses 'n balengu! Mi, it l'as mai
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1964
ho giurato, perché non mi va di giurare. A
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1964
basta nen mia parola?" ¶ "Mi basta, mi basta" mormorò
228
1964
mia parola?" ¶ "Mi basta, mi basta" mormorò Emilio, accendendo
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1964
sarebbe sincero con me: mi direbbe quello che ha
230
1964
volte, specialmente la notte, mi fa dannare... Non so
231
1964
perfino al dialetto: ¶ "Egoista, mi?! Ma perché it dije
232
1964
di velo bianco trasparente. ¶ "Mi lasci?" disse Emilio stendendo
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1964
lasci il mio fidanzato? Mi vorrà come amica fissa
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1964
amica fissa? Se insisterò, mi farà fare l'attrice
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1964
Chiedo venia se non mi sono presentato prima, ma
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1964
ma il suo telegramma mi è stato respinto, per
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1964
estiva, sa... e così, mi è arrivato con un
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1964
diceva, per esempio: "Non mi ribello, faccio come vuole
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1964
fatto un bagno e mi sono cambiato... Anche perché
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1964
perché, se servo subito, mi fermo. Se no, vorrei
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1964
non è vita, eccetera. Mi hai convinto. Sposo Bianchi
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1964
a succhiarlo, a morderlo. ¶ "Mi fai male" disse infine
243
1964
Passerai da Torino: Rousset mi ha detto che siete
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1964
cos'hai." ¶ "Stupidaggini." ¶ "Emilio, mi spiace che siamo al
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1964
Stupidaggini, ti dico." ¶ "Mamma mi ha detto tutto." ¶ "La
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1964
un bambino. Passerà. Mamma mi ha raccontato le tue
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1964
detto niente. Ma tu mi hai costretto." ¶ Uscendo dalle
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1964
cose! Potevi pensare che mi avresti fatto dispiacere! Che
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1964
me, credi pure." ¶ "Allora mi vuoi ancora bene?" disse
250
1964
con coraggio: ¶ "Dimmi. Allora mi vuoi ancora bene?" ¶ Veve
251
1964
perché senti che, invece, mi vuoi ancora bene." ¶ "No
252
1964
nostra sia passata. Ecco. Mi pareva di averti parlato
253
1964
amarmi, e invece non mi ami. Che è un
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1964
le dico. So che mi ami. Lo vedo. E
255
1964
credevo, Milio, che tu mi amassi tanto. Non lo
256
1964
lo credevo, sinceramente. Non mi devi rimproverare per questo
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1964
più. È vero, tu mi ami. E forse anch
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1964
Ho detto, perché non mi aspettassero, che andavo al
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1964
a fissarla: ¶ "Ma tu, mi ami?" ¶ Veve non esitò
260
1964
gli aveva detto: "Eccellenza, mi dia la salma di
261
1964
Mussolini aveva detto: "Signora, mi augurerei di darle suo
262
1964
fossi sposato, e se mi proponessero di vivere tutta
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1964
bloccato fino a Pasqua." ¶ "Mi procurerei in tempo le
264
1964
gnente 'd pì bel. Mi mancherebbe una cosa sola
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1964
gioioso: ¶ "Ma come? Non mi riconosci?!" ¶ Era Elena al
266
1964
oggi, che qualche cosa mi sarebbe successo! Come stai
267
1964
è ancora passata? Serra mi ha detto. Da più
268
1964
Piero, sono sicuro che mi approverebbe. Così, il sospetto
269
1964
Ebbene, sa che cosa mi hanno detto, a Roma
270
1964
Russia?" obiettò Elena. ¶ "Non mi parlare della Russia. Ci
271
1964
netto. Io, per quanto mi riguarda, mi astengo da
272
1964
per quanto mi riguarda, mi astengo da previsioni e
273
1964
mezzogiorno. Lei può fermarsi. Mi fa un grande piacere
274
1964
Lo sai che cosa mi ha chiesto Golzio un
275
1964
buona notte? Lo sai? Mi ha chiesto se tu
276
1964
lo abbia chiesto?" ¶ "Prima, mi aveva anche chiesto se
277
1964
voluto contraddirvi subito. ¶ Tu mi ami, pensò Emilio. E
278
1964
pensò Emilio. E chi mi dice che un giorno
279
1964
finalmente di non mentire: "Mi piaci, ecco". ¶ Quando, però
280
1964
Non dissi nulla, e mi ripromisi di ritornare sul
281
1964
di casa. Non appena mi avvicinai alla Quartarella, ecco
282
1964
ecco la mia cagna mi lascia ed entra nel
283
1964
poca terra, ecco che mi appare la testa di
284
1964
in cerca dei carabinieri. Mi imbatto in alcune pattuglie
285
1964
lo confesso francamente, se mi dicessero di bere un
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sempre 'l büjì, e mi i lu fassu pru
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detto. Nei primi tempi, mi arrabbiavo. Poi, mi sono
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tempi, mi arrabbiavo. Poi, mi sono abituato. E non
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lu capiss mei che mi." ¶ "Nujus, ma giüst" fu
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allora saremo veramente liberi. Mi i lu vedrai nen
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credi, no?" insisteva Emilio. ¶ "Mi? Te, forse. Mi, gnanca
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Emilio. ¶ "Mi? Te, forse. Mi, gnanca 'na frisa." ¶ "Non
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è sciocco, e non mi piace. Mio papà non
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se sono franca: ma mi secca tanto sprecare lo
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di cinque lire. Non mi contare che non ti
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se vuol proprio sapere, mi dà la nausea. Lo
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Lei già conosce Golzio, mi pare, no? Ebbene, vuole
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un certo momento, qualcuno mi abbia detto: "No, non
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prima. Una cosa sola mi rincresce: di non sapere
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comprerei una rivoltella e mi eserciterei a colpire un
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per me. Molte volte mi domando perché non dovrei
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Ma le confesso che mi sarebbe piaciuto di più
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non c'era. ¶ "Non mi sentivo troppo bene" spiegò
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La notte scorsa non mi è riuscito di prendere
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non più, di colpo mi sono sentita benissimo, e
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siamo a una ricaduta, mi sembra!" ¶ "I medici hanno
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Ah, basta, Rousset. Non mi secchi. Elena non ha
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Perché amici miei inglesi mi hanno raccontato storie straordinarie
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I miei amici inglesi mi hanno spiegato tutto. Perché
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vuole me lo dica. Mi avverta. Verrò senz'altro
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tanto per dire qualcosa. ¶ "Mi venga a prendere, allora
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quando Emilio fu vicino: "Mi guidi al mio posto
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tutta la sua forza". ¶ "Mi vede, adesso?" domandò ancora
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Penso a quello che mi ha detto lei di
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così amici. Per questo, mi facevi una rabbia. Non
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facevi una rabbia. Non mi davo pace. Tu non
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davo pace. Tu non mi guardavi, non mi sentivi
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non mi guardavi, non mi sentivi, non mi vedevi
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non mi sentivi, non mi vedevi neanche! Gli ultimi
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bisognerebbe che l'intelligenza mi servisse a qualche cosa
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sei, credi forse che mi sarei accorta di te
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ti avevo parlato. Lui mi ha dato delle prove
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non voglio che tu mi fraintenda. Io ti ho
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amato. Se soltanto tu mi avessi amato come ti
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ringrazierò per quello che mi hai dato. Forse tu
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dare di più. Questo mi consola, e sono meno
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In ogni modo, tu mi hai dato una cosa
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ringrazio lo stesso. Tu mi hai dato, per la
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in un solo blocco. Mi viene da ridere perché
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bene, facciamo una prova. Mi hai scritto regolarmente, è
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pelo dal venire. Poi mi sono detta: è stato
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modo, orgoglio o affetto, mi spiace, caro Milio, mi
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mi spiace, caro Milio, mi spiace sinceramente farti del
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quasi che tu non mi amassi più neanche un
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con le tue esitazioni, mi hai aperto gli occhi
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aperto gli occhi e mi hai, così, dato la
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Giorgio De Blasi, che mi hanno aiutato con i
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amara. "Magna Elisa non mi ha mai potuto vedere
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me! Diceva che Amedeo mi guardava con troppa simpatia
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lui! No, no: me, mi odia. Tu, piuttosto. Tu
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poi divertito a ricostruirla. ¶ "Mi? Mi, i saria cuntent
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divertito a ricostruirla. ¶ "Mi? Mi, i saria cuntent s
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e ridenti. ¶ Pierino diceva: ¶ "Mi, it mustru sübit. Nen
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Pierino, vedendo, rise: ¶ "O mi povr'om! Guarda: fuma
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era un ingegnere che mi faceva una corte, ma
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l'altro. Dell'uno mi hai detto. Ma dell
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successore: pensi che forse mi amerai, e che io
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hai paura che io mi stanchi per primo, hai
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zii Sanfront: per adesso mi piaci più di qualunque
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tra qualche anno; ma mi piaci più di qualunque
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molto meglio di lui. ¶ "Mi m' ciamu che türineis
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le carte: se no, mi vado a dormir anca
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vado a dormir anca mi" dice. Io non potevo
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vergine? E un po' mi sembrava già un paradiso
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confronto con quelli che mi dava la mattina. E
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Appena a letto, naturalmente, mi passa il sonno. Ma
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a füssa 'l gat. Mi volto e mi sembra
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gat. Mi volto e mi sembra di sognare: mi
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mi sembra di sognare: mi sembra di vedere, nel
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a chiave. Beh, Miliu, mi i ringrassiu ancura 'l
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dovresti dire: fortunatamente." ¶ "Infatti mi rincresce. Ma la responsabilità
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è quasi certo che mi trasferiscono a Venezia. Vuol
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sovente!" ¶ "Ti chiediamo poco, mi sembra! Ma questo poco
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al mio fianco e mi stia a ascoltare?". E
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Ho saputo di lei. Mi hanno detto. Mi congratulo
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lei. Mi hanno detto. Mi congratulo tanto" disse, stringendo
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più che tanto. Mai mi immaginavo che era un
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che era un altare. Mi somigliava una vasca: una
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le dicessi: professore, lei mi faccia l'Hermitage, tempo
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avrebbe ragione. A proposito, mi hanno detto che a
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Me, lasciami stare. Me, mi sento padre di famiglia
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questo faccio bene. Sì, mi sposerò presto, forse già
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Università di Heidelberg. Lei mi trova appunto alla perorazione
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capo: ¶ "Ti guardo, e mi domando come fai a
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Non è questo che mi preoccupa. È preparata. Lo
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che non è che mi faccia piacere: e basta
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ti aspetterò, e tu mi aspetterai: ci scriveremo. E
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Hai fatto benissimo. Serra mi ha detto che stai
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lu lassa dì a mi, ch'i l'ài
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rispose con una risata: ¶ "Mi fai pena, guarda" e
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l'à parlaje 'd mi. Ma mi, i proverbi
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parlaje 'd mi. Ma mi, i proverbi, a m
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signor Viotti. Mia figlia mi ha detto che... che
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i parla trop. Ma mi m' ciamu: a l
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corridori: allora, nella nostra, mi pare ci fosse un
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Superato il primo tourniquet, mi volto e vedo tutta
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primi di quelli che mi inseguivano, laggiù, nella polvere
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avevo preso forse due. Mi volto verso le case
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rosse di Barolo, e mi alzo anch'io sui
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fa sempre così quando mi agito un po'. Non
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voglio disturbare la suora: mi fai un piacere? Avvicinami
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Lo sai che cosa mi dico, quando orino?... devo
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altro di questi cosi... Mi dico: ecco, questo è
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mai questa malattia non mi abbia fatto perdere la
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vuoi dormire?" ¶ "No no. Mi ero distratto. Pensavo a
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Nessuno può sapere. Ma, mi sono detto, che cosa
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niente di ingiusto. A , a më smija che
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scese dal letto: ¶ "Muovermi mi dà dei dolori forti
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lo stesso. Quello che mi fa bene è l
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cosa tu debba dirmi, mi pare che questo non
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papà, che divorzierai e mi sposerai." ¶ Lo sguardo di
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stata la sola che mi ha convinto che era
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semplice: che tu non mi ami per niente, e
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bugiardo traditore porco maledetto. Mi fai schifo, hai capito
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fai schifo, hai capito?! Mi fai schifo! Perché so
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povero cornuto!" ¶ "Irma, scusa... mi devi ascoltare..." ¶ "Anche se
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troppo tradizionale, ma che mi sembrava più evidente per
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chila lui, lei ¶ ciamu, mi m'ciamu chiamo, io
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m'ciamu chiamo, io mi chiamo ¶ ciapa sü prendi
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l'à piàme preso, mi ha preso ¶ pície puttane
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pru abbastanza, abbastanza volte ¶ mi i lu fassu pru
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a m'smija sembra, mi sembra ¶ son questo ¶ stagh