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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Luigi Pulci, Morgante, 1483

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
1
1483
tu credessi ch'io mi curi ¶ contro a questo
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1483
busse. - ¶ Disse Margutte: - Tu mi piaci troppo; ¶ ma resti
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1483
disse all'oste: - E' mi piace il tuo ingegno
4
1483
capessi, ¶ tanto che tutto mi vi distendessi. ¶ Or vo
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1483
Disse l'ostier: - Non mi fu tocca mai. - ¶ Margutte
6
1483
troppo a questo tratto ¶ mi se' paruto, io mi
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1483
mi se' paruto, io mi chiamo il Graffigna; ¶ e
8
1483
io vo' che tu mi doni un po' di
9
1483
Disse Margutte allora: - Io mi vergogno: ¶ sappi che mai
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1483
mai la notte non mi spoglio ¶ per certo vizio
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1483
certo vizio ch'io mi lievo in sogno; ¶ vorrei
12
1483
Dormi, ¶ e disse: - Io mi starò sodo al macchione
13
1483
son cattivo; ¶ del livido mi guardo quant'io posso
14
1483
io posso, ¶ poi non mi curo più giallo che
15
1483
giallo che rosso. ¶ Or mi piacesti tu, Margutte mio
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1483
bocca non immollo: ¶ quel mi par luogo d'esservi
17
1483
di quel sasso là mi paia, ¶ noi gli faren
18
1483
la fame in corpo mi rimango. ¶ Quest'altra volta
19
1483
v'ho pazïenza: ¶ chi mi toglie il boccon non
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1483
ma ogni volta par mi cavi un occhio. ¶ Per
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1483
ranocchio. - ¶ Morgante rispondea: - Tu mi chiarisci ¶ di bene in
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1483
spegne ¶ per istanotte, io mi chiamo contento. ¶ Tu hai
23
1483
camin mostro, ¶ del laberinto mi conduci fore, ¶ sì ch
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1483
forza la svolse; ¶ quivi mi prese, e così, sventurata
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1483
modo al mio padre mi tolse; ¶ e strascinommi insino
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1483
quando costui per terra ¶ mi strascinava insino a questa
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1483
più disserra. ¶ Omè, che mi graffiò più d'uno
28
1483
né del gigante che mi facci torto ¶ e battami
29
1483
ch'io stessa non mi riconosco. ¶ padre, o madre
30
1483
dì questo gigante ladrone ¶ mi batte con un mazzo
31
1483
reca di caccia, ¶ che mi solieno a schifo esser
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1483
starne; ¶ se non che mi percuote e mi minaccia
33
1483
che mi percuote e mi minaccia, ¶ sì che per
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1483
sì che per forza mi convien mangiarne. ¶ Alcuna volta
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1483
m'hanno, ¶ perch'io mi spassi, serpenti piccini, ¶ come
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1483
E perché ignun non mi possi furare, ¶ da quel
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1483
furare, ¶ da quel lïon mi facevon guardare. ¶ Così di
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1483
vidi al principio apparire, ¶ mi rallegrai, dicendo nel mio
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1483
ve ne priego, io mi vi raccomando. - ¶ Così dicea
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1483
lïone uccisi io, ¶ che mi voleva, gigante, far torto
41
1483
è una testuggine: ¶ e' mi parea di lungi un
42
1483
un ciantellino. ¶ Del lïocorno mi rimase il torso; ¶ or
43
1483
Più da bomba non mi scosto, ¶ ch'io non
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1483
scosto, ¶ ch'io non mi fiderei di te col
45
1483
arrosto; ¶ pertanto io non mi vo' scostar da segno
46
1483
fussi dianzi, ¶ ch'io mi levai dalla furia dinanzi
47
1483
sai forse come io mi scontorco ¶ a comportar tua
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1483
vorrebbe mai beffare: ¶ io mi vedea schernito e vilipeso
49
1483
di combatter con teco mi pesa. ¶ Se ignun de
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1483
del castello; ¶ ché tu mi par', quand'io ti
51
1483
ma in Francia nostra mi par villania. ¶ Pur, se
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1483
io v'abbatto; ¶ se mi vincete, il castel vo
53
1483
meco, e so che mi potea ¶ uccider con la
54
1483
sofferse il ben che mi volea; ¶ e per suo
55
1483
sia tornato, il cor mi sta ¶ contento drento al
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1483
son teco io? ¶ Ove mi guidi, mio buon Vegliantino
57
1483
cristiana gente: ¶ io non mi leverò di terra mai
58
1483
nostra salute, ¶ che tu mi guidi dove è il
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1483
conosciute, ¶ come a Tobia mi manda Raffaello ¶ che m
60
1483
è il mio cugin mi manifesti: ¶ io te ne
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1483
gli dica ¶ quel che mi par per la mia
62
1483
si domanda, ¶ ma tu mi pari uom crudel e
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1483
al conte Orlando: - Assai mi duole ¶ dei denti e
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1483
acciò che traditor non mi chiamassi. - ¶ Pur Salicorno tanto
65
1483
che Fortuna ancor pur mi minaccia. - ¶ Diceva Orlando: - Non
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1483
io gli ho fatto mi pare una zacchera; ¶ tanto
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1483
dïavol fia, Macone! ¶ Questa mi pare un albero di
68
1483
Per Dio, s'io mi t'accosto, ¶ io ti
69
1483
per che cagion non mi feristi in terra? ¶ Tu
70
1483
strani; ¶ e vo' che mi prometta come amico, ¶ quando
71
1483
Dio ed a te mi raccomando: ¶ vedi come il
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1483
il Veglio: - Tuo servo mi chiamo: ¶ però comanda, ch
73
1483
sarà distrutta. ¶ Ma ben mi duol che innanzi al
74
1483
comprender questo fatto: ¶ tu mi faresti pigliarne sospetto. ¶ Io
75
1483
Or con colui che mi batté la fronte ¶ credo
76
1483
offesi; ¶ ché, s'io mi fo nimico al re
77
1483
punto si metta, ¶ questo mi piace e facciasi pur
78
1483
si sia mosso, ¶ troppo mi par che sia da
79
1483
disse: «Quel ch'io mi pensai ¶ sarà pur vero
80
1483
Disse il pagano: - Spinellon mi chiamo, ¶ e molto Orlando
81
1483
liberando? ¶ Per mio consiglio mi par che si faccia
82
1483
il gigante: - Orlando, io mi ti scuso, ¶ non può
83
1483
comportar nostra natura: ¶ costui mi par co' giganti poco
84
1483
Ignun mio guernimento ¶ non mi trarrò, Rinaldo, insino al
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1483
d'esser gigante, ¶ poi mi penti' quando al mezzo
86
1483
il solletico: ¶ per discrezion mi credo che tu intenda
87
1483
principio sonar la ribeca ¶ mi dilettai, perch'avea fantasia
88
1483
il mio vecchio papasso, ¶ mi posi allato questa scimitarra
89
1483
de' mortali, ¶ che non mi lascian mai lo state
90
1483
calca o in bestrica mi lodo? ¶ Io so di
91
1483
fo col braccio, ¶ tu mi diresti certo ch'io
92
1483
e quel che più mi piace è ch'ognun
93
1483
partito, ¶ e torno, chi mi caccia, come i cani
94
1483
s'accende. ¶ S' tu mi vedessi in una chiesa
95
1483
un pollaio; ¶ s' tu mi vedessi stendere un bucato
96
1483
falsi e gli spergiuri ¶ mi sdrucciolan giù proprio per
97
1483
poi ch'altro non mi giova: ¶ sappi ch'egli
98
1483
mio refugio, ¶ che non mi lasci in questi casi
99
1483
se questa grazia, Orlando, mi vuoi fare. - ¶ Orlando ch
100
1483
dono. - ¶ Orlando disse: - Tu mi pari or saggio, ¶ che
101
1483
la mia preda, ¶ poi mi minacci e dimmi villania
102
1483
il tratto; ¶ ch'io mi confido nella tua bontate
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1483
ch'a la prigion mi ti fusti mostrata; ¶ e
104
1483
m'arrechi, e che mi cavi dello inferno ¶ e
105
1483
Disse Ulivieri: - In terra mi distese ¶ un gran gigante
106
1483
Del tuo caso assai mi duole. ¶ Ma che tu
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1483
disse: - Per certo io mi maravigliai, ¶ ché con un
108
1483
torto, ¶ se non che mi dispiace per tuo onore
109
1483
far di lui vendetta mi conforto, ¶ né sanza giostra
110
1483
parole sì soave ¶ che mi parea sentir proprio dire
111
1483
anco io piango, anzi mi scoppia il core, ¶ che
112
1483
all'altro traditore. ¶ Così mi par che facciàn noi
113
1483
ch'un gran lïon mi veniva assalire; ¶ ond'io
114
1483
parlai per ventura; ¶ tu mi destasti in su questa
115
1483
ero tanto impaürito ¶ che mi pare esser di bocca
116
1483
tu se' colei che mi dài sol baldanza; ¶ tu
117
1483
truovi, ¶ acciò che tu mi creda, che tu 'l
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1483
il vespro, s'io mi cruccio. ¶ - Deh, taci! - Orlando
119
1483
del destriere: ¶ bench'io mi credo che se ne
120
1483
ne ridessi. ¶ Ma Cristo mi darà forza e potere
121
1483
e con sua man mi sosterrà lui stessi; ¶ e
122
1483
per viltà nel padiglione ¶ mi stessi addormentata»; e l
123
1483
ti domando ¶ che tu mi lasci con questa provare
124
1483
per queste contrade: ¶ aiutera'mi arrecar ciò ch'io
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1483
per le masnade? ¶ Tu mi par' poco pratico, gigante
126
1483
cristiano o saracino, ¶ tu mi pari uom da far
127
1483
certo un uom gentil mi par' da presso. - ¶ Disse
128
1483
se 'l tuo nome mi di' adesso. - ¶ Dicea il
129
1483
Orlando, e 'l destrier mi fu tolto. ¶ E 'l
130
1483
me' ch'io posso mi son qui condotto: ¶ l
131
1483
sotto. ¶ Or, perché sempre mi puoi comandare, ¶ colui che
132
1483
ogni cosa in te mi fideròe ¶ di ciò che
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1483
te lo 'nsegni. ¶ Io mi ritorno drento alla città
134
1483
col Veglio scampo; ¶ or mi parrebbe la tua figlia
135
1483
del traditor Rinaldo non mi grava. ¶ E' non ci
136
1483
sallo; ¶ e perché cavalier mi par' dabbene, ¶ vo' che
137
1483
Questo sospetto fa che mi persegua ¶ e cerchi quanto
138
1483
Ma vo' che tu mi dica, se ti piace
139
1483
Disse Rinaldo: - Ciò non mi dispiace. ¶ Io sono il
140
1483
pria che da te mi parti. ¶ E so che
141
1483
tornerei; ¶ e nel partir mi donò questa stella ¶ d
142
1483
disse: - O cavaliere, ¶ io mi t'arrendo e dommi
143
1483
dommi tuo prigione, ¶ ché mi potevi uccidere a giacere
144
1483
difesa; ¶ e certo tu mi par' donna sì bella
145
1483
di questo caso non mi duole. ¶ E vo' che
146
1483
dicendo: - Cavalier, di te mi pesa, ¶ e ciò che
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1483
padre in tal modo mi strazia ¶ e messo m
148
1483
mia voglia sazia: ¶ tra'mi di dubbio e di
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1483
E s' tu non mi puoi trar di questa
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1483
di questa torre, ¶ non mi lasciar almen la vita
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1483
dimmel, baron, ch'assai mi sarà grato. - ¶ Orlando rispondea
152
1483
sia quel desso. ¶ Io mi parti', né di mia
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1483
lo mio Iddio non mi mettea qui drento. ¶ A
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1483
qui drento. ¶ A te mi raccomando, poi ch'io
155
1483
si morrà certo, ché mi par disposto ¶ di non
156
1483
tutta nostra corte, ¶ che mi soccorran prima che qua
157
1483
che di sudor tutto mi bagno: ¶ volato son non
158
1483
Il tuo cavallo ¶ troppo mi piace, s'a me
159
1483
vuoi donallo. ¶ Questo mattino mi venne in visione ¶ ch
160
1483
lo iddio Macone, ¶ tu mi trarrai fuor d'uno
161
1483
siete così travisati, ¶ voi mi paresti quattro ragazzoni: ¶ non
162
1483
vo', Rinaldo, una grazia mi faccia: ¶ che meco venga
163
1483
ché lo star quivi mi parve disagio, ¶ però che
164
1483
e malvagio: ¶ sanza pietà mi pareva Brïusse. ¶ Io mi
165
1483
mi pareva Brïusse. ¶ Io mi fuggi', ch'attorno andavon
166
1483
Ulivier: - Per Dio, tu mi par pratico: ¶ a questo
167
1483
sezzo; ¶ della vergogna, io mi vi sono avvezzo. - ¶ Come
168
1483
sempre, dama, a te mi raccomando. - ¶ Passoron tutta la
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1483
in aria foglia, ¶ non mi lasciar perduto ire a
170
1483
con la tua man mi guida a salvamento ¶ insino
171
1483
vero o s'io mi vanto. - ¶ Così Rinaldo se
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1483
traditore, ¶ dieci leghe lontan mi venne odore. - ¶ Era la
173
1483
e per divino effetto ¶ mi manda in questa parte
174
1483
contraddire), ¶ benché alcun saracin mi fe' richiamo ¶ del vostro
175
1483
e 'l conforto, ¶ Lui mi diè forza che così
176
1483
potesta. - ¶ Dicea Rinaldo: - Intender mi fia a grado ¶ questa
177
1483
che di voi fidar mi posso, ¶ io vo' che
178
1483
d'un peso che mi grava insino all'osso
179
1483
è nominato. ¶ Vorrei che mi facessi compagnia, ¶ tanto ch
180
1483
e sue magnificenze: ¶ troppo mi piacquon l'opre sue
181
1483
Io voglio ancora ¶ che mi conceda che con essi
182
1483
non si onora, ¶ non mi lasciar mai più portare
183
1483
ben chi a te mi manda, ¶ nol chiameresti arcaìto
184
1483
che sia desso? ¶ Troppo mi piace tu l'abbi
185
1483
riservato. ¶ Ma vo' che mi prometta ritornarsi, ¶ finita la
186
1483
per sempre, se Macon mi vaglia: ¶ io te ne
187
1483
te ne priego, io mi ti raccomando. ¶ Un destrier
188
1483
piacimento, ¶ ché così Chiarïella mi consiglia; ¶ ché so che
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1483
ch'io sia vivo mi par maraviglia. - ¶ Armossi tutto
190
1483
disse: «O Dio, non mi lasciar morire! ¶ Aiutami tu
191
1483
baron gentile. ¶ Or se mi venne la mazza fallita
192
1483
triemo tutta, quando io mi rammento ¶ de' colpi fatti
193
1483
cavallo e la spada mi rendi». ¶ Tornato Ruïnatto a
194
1483
lo troverrò, se Dio mi vaglia; ¶ e che m
195
1483
baron di corte: ¶ - Carlo mi par che perda il
196
1483
sé: «La corona ¶ non mi torrà di testa più
197
1483
mostrato; ¶ e disse: - Or mi perdona, cugin mio, ¶ e
198
1483
degno Carlo Mano, ¶ io mi vo' battezar colla tua
199
1483
già fatta: onde e' mi duole ¶ che tua stirpe
200
1483
dubitai, ¶ perché già tese mi parvon le ragne ¶ e
201
1483
imperadore. ¶ Il mio signor mi manda a te, Carlone
202
1483
te, Carlone, ¶ che sùbito mi dia la sua figliuola
203
1483
questo, troppo in ver mi maraviglio. - ¶ Disse Ulivier: - Che
204
1483
mperador possente e glorïoso ¶ mi dia licenzia, e vo
205
1483
ragioni, ma furiando forte ¶ mi minacciava di farmi morire
206
1483
di farmi morire: ¶ io mi fuggi', temendo della morte
207
1483
la distanzia tua troppo mi grava. ¶ Torna a tua
208
1483
caro amico ¶ come stato mi se' pel tempo antico
209
1483
l capo Carlo Man mi tagli ¶ se non è
210
1483
hai sempre, e fa'mi poco onore. - ¶ Rinaldo, ch
211
1483
Dicea Rinaldo: - Ignun non mi s'accosti, ¶ ché gli
212
1483
mandato, car fratello: ¶ troppo mi piaci, e savio or
213
1483
il pensiero, ¶ se tu mi segui, cugin, di buon
214
1483
quando io pensai tu mi fussi fedele, ¶ a Montalban
215
1483
umilemente: - O imperadore, ¶ io mi t'accuso e chiamo
216
1483
lunghi tempi, Carlo, or mi perdona, ¶ per quel Gesù
217
1483
col capresto Gan ladron mi chiama. - ¶ Avino era venuto
218
1483
da poi che traditor mi chiama Giuda. ¶ Dove è
219
1483
uccida, e con parole mi confonda, ¶ nol sofferir, benigno
220
1483
Dicea Rinaldo: - Ignun non mi dia impaccio: ¶ io intendo
221
1483
ragione. - ¶ Diceva Gano: - Io mi ti raccomando ¶ che tu
222
1483
ti raccomando ¶ che tu mi salvi almen la vita
223
1483
E quel che più mi dà perturbazione ¶ è che
224
1483
vidi in visïone. ¶ E' mi pareva, a vederlo nel
225
1483
un atto molto disdegnoso ¶ mi guardassi nel viso a
226
1483
via; ¶ ed io temendo mi levai, e 'ntanto ¶ feci
227
1483
che detto m'hai ¶ mi pesa troppo, e dolgomene
228
1483
però che di dolor mi s'apre il petto
229
1483
terra fusti annunzïata: ¶ non mi lasciare, o Virgine di
230
1483
è sì grande che mi duole ¶ ch'a pena
231
1483
osservo, ¶ ch'io non mi curo per la lancia
232
1483
ma con la spada mi serbo ammazzallo. - ¶ Rispose Orlando
233
1483
alfana, ¶ e disse: - Io mi t'arrendo, ch'è
234
1483
al mondo: ¶ s'io mi dolessi, io arei certo
235
1483
tanto conforto ¶ ch'esser mi par d'ogni peccato
236
1483
molta allegrezza, ¶ dicendo: - Poco mi curo del resto. - ¶ La
237
1483
dicendo: - Del tuo caso mi pesava; ¶ or tutto alleggerito
238
1483
tutto alleggerito il cor mi sento. - ¶ Poi l'amostante
239
1483
ingannato; ¶ ma disse: «E' mi vorrà la vita tòrre
240
1483
mano insino al fin mi mena ¶ di questa storia
241
1483
chi son costor non mi voler celare, ¶ che tu
242
1483
alfin doglia, ¶ ch'io mi trarrò, Morgante, questa voglia
243
1483
il menerò, se tu mi crederrai. ¶ Credo che accordo
244
1483
perché più in dubbio mi teneva e tedio ¶ che
245
1483
dipartiranno, ¶ lasciàgli andar, che mi par più sicuro, ¶ però
246
1483
presente qui Orlando, ¶ non mi faresti sì gran villania
247
1483
di ieri, ¶ quando impiccar mi volea quel villano. - ¶ In
248
1483
vo' con Manfredon tu mi consenti ¶ che la battaglia
249
1483
squadre, ¶ d'accordo ancor mi ti darà il mio
250
1483
di virtùe ¶ ch'io mi ritorni a' baron nostri
251
1483
Ella rispose: - S' tu mi mostri aperto ¶ che 'l
252
1483
iddio sia vano, ¶ io mi battezerò per lo tuo
253
1483
fai tu? - disse - Tu mi pari un matto. - ¶ Ulivier
254
1483
in testa serberai, ¶ tanto mi fido alle virtù tue
255
1483
che passare in qua mi vedrai il monte: ¶ a
256
1483
m'hai promesso or mi contenta. ¶ Erminïon non vuol
257
1483
non vuol di lui mi lagni. - ¶ E mostrò i
258
1483
è Rinaldo, onde e' mi triema il core, ¶ né
259
1483
e per mia fé, mi parve un uom gentile
260
1483
quel cavaliere arrogante ¶ che mi volesti far villania in
261
1483
disse: - A te prigion mi vo' concedere. - ¶ Disse il
262
1483
tuo, baron, vo' che mi dica. - ¶ Namo rispose: - Questo
263
1483
i moccoli, ¶ ché tu mi pari una bertuccia in
264
1483
hai detto, ¶ che tu mi creda, così al primo
265
1483
questi patti: ¶ che tu mi lascia sol due dita
266
1483
di te maravigliare: ¶ questo mi pare un atto stato
267
1483
cornetto, ¶ e disse: - Questo mi par tristo segno: ¶ caduto
268
1483
mano insino al fin mi mena, ¶ che di mia
269
1483
mio sì sconsolato? ¶ Tu mi dicevi sempre esser costante
270
1483
piango. ¶ Ma questa grazia mi concederai: ¶ che, poi che
271
1483
ch'abbi potesta ¶ come mi parve veder poco avanti
272
1483
badi. ¶ Orlando disse: - E' mi dispiace solo ¶ che noi
273
1483
qui venuto ¶ è che mi manda Rinaldo d'Amone
274
1483
O caro padre, ¶ non mi volere una grazia disdire
275
1483
non dubitar ch'io mi diparta mai: ¶ così ti
276
1483
da partirsi; e molto mi fia caro, ¶ Orlando, se
277
1483
tutto il mondo qua mi viene addosso. ¶ Non gli
278
1483
Carlo, troppo di questo mi grava: ¶ perché pur bagni
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1483
traditor per nulla non mi piace, ¶ e piglierotti al
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1483
caro signore, ¶ una grazia mi fa' ch'io ti
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1483
che dell'arcion non mi son mossa. - ¶ Ebbe vergogna
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1483
è tempo, se Gesù mi vaglia: ¶ io veggo a
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1483
a torto: ¶ che Montalban mi doni, s'io t
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1483
dicendo: - Peregrin, di te mi lodo. - ¶ E Ruïnatto come
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1483
l sonno come te mi vinse dianzi, ¶ e non
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1483
e come stolto ¶ sempre mi tratti e poi ne
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1483
l fatto il modo mi dispiace»; ¶ e non potea
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1483
l capecchio ¶ par che mi stimi Rinaldo al suo
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1483
Brunor: - Poi che così mi conti, ¶ di questo fatto
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1483
ho qui, da cui mi tengo offeso. ¶ Se la
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1483
me par che tu mi vogli offendere: ¶ onor t
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1483
dire a lui, ¶ che mi pare uom assai giusto
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1483
giudicar nostra lite. ¶ Io mi posavo in queste selve
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1483
suoi frategli ogni dì mi facevano ¶ a torto mille
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1483
si possono udire. ¶ Tu mi parlavi simulato e fitto
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1483
paladino; ¶ però di questo mi fate contento: ¶ donde disceso
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1483
disse: - Rinaldo, benché duol mi fia, ¶ ché mai qui
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1483
fia, ¶ ché mai qui mi saresti rincresciuto, ¶ credo che
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1483
ti rivegga, quando? ¶ Non mi dorrà per certo poi
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1483
priego, Regina pietosa, ¶ che mi dimostri onde la via
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1483
e Dodone, ¶ o tu mi fa' fare scorta al
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1483
caminare, ¶ come se «drieto mi verrai» dicessi. ¶ Rinaldo si
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1483
e disse: - Veramente io mi credeva ¶ ch'omai tu
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e disse: - Il cervio mi sa di biscotto. - ¶ Erano
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1483
ch'a dirlo pur mi raccapriccio. ¶ Disse Rinaldo: - Se
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1483
in mio paese; ¶ io mi diletto un poco delle
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1483
la fera a dar mi vieni aiuto. - ¶ Allor Rinaldo
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1483
son contento, ¶ pur che mi tragga fuor d'esto
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1483
ogni modo te salvar mi piace; ¶ poi sia che
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1483
disse: - Il capo arrecarti mi vanto ¶ in ogni modo
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1483
signore. ¶ La tua benedizion mi da' col guanto; ¶ conforta
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1483
e di vederla, Rinaldo, mi grava. - ¶ Disse Rinaldo: - O
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1483
in vita: ¶ dunque io mi dolgo della tua ferita
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1483
anco altro tuo duol mi duole. ¶ Forse non era
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1483
costei. Che fo? Che mi consigli? - ¶ Disse Rinaldo: - Se
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1483
consigli? - ¶ Disse Rinaldo: - Se mi crederrai, ¶ di questo loco
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1483
così vuogli, Amor, così mi guidi! ¶ Ogni dolcezza volta
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1483
vuoi che in te mi fidi. ¶ Lasciato m'hai
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1483
di questo bosco non mi vanto ¶ se non m
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1483
Molto volentieri, ¶ ché tu mi par', vecchierel, mezzo morto
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1483
vecchio corre, e non mi pare or lasso, ¶ che
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1483
i vestigi, ¶ de' compagnon mi par di Malagigi. - ¶ Disse
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1483
Rinaldo: - A quel sasso mi mena, ¶ Ulivier, dove tu
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1483
e di tua grazia mi concederai ¶ tanto ch'io
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1483
ben la figlia mia mi chiederete. - ¶ Era presente a
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1483
colle tue genti. ¶ E' mi pareva, a guardàgli nel
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1483
Dio, baron, di te mi maraviglio: ¶ questa mi par
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1483
te mi maraviglio: ¶ questa mi par da chiamar villania
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1483
non fu, quand'io mi mossi, ¶ di venir qui
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1483
lui dipartita, ¶ questo brieve mi diè, ch'è d
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tornarsi oggi drento ¶ segno mi par di qualche tradimento
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1483
faremo, ¶ ché di piacerti mi sarà sempre agio. - ¶ Disse
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1483
quel colpo l'elmo mi cavasti, ¶ tanto che ancor
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1483
paladin di Francia; ¶ poi mi dicesti: «Tórnati alla terra
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1483
a far guerra». ¶ Questo mi parve un atto sì
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1483
bel cielo stellato, ¶ grazia mi dona che nel dir
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1483
lo tuo Iddio non mi dir villania. ¶ Di grazia
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1483
un serpente feroce: ¶ non mi valeva, per chiamar, Macone
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1483
la mia divozione; ¶ e' mi soccorse e fui libero
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1483
miei fratelli, Orlando, se mi duole, ¶ e s'io
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1483
sappi ch'io non mi maraviglio piùe ¶ che tu
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1483
Spirto infiammato, ¶ «Perché pur mi persegui?» disse Cristo. ¶ E
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1483
Un albero d'antenna ¶ mi par' più tosto, e
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1483
Quando sarà mestier, tu mi vedrai ¶ com'io mi
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1483
mi vedrai ¶ com'io mi proverrò nella battaglia. - ¶ Orlando
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1483
buon cavalier, se Dio mi vaglia; ¶ ed anco me
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1483
ch'a porlo addosso mi dia aiuto. - ¶ Orlando gli
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se non ch'io mi perito: ¶ non so mostrarvi
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1483
palagio? ¶ Orlando, questa stanza mi par buona: ¶ noi ci
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1483
il ver dirti, ¶ questa mi pare una stanza da
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1483
ero desto; ¶ or non mi curo s'egli è
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1483
e ratto. ¶ Se tu mi lasci questa tomba aperta
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1483
sito. ¶ Dicea Morgante: - E' mi darebbe il cuore ¶ che
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1483
sedia Plutone; ¶ un sorso mi vo' far di Flegeton
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1483
perché v'azzuffate? ¶ Voi mi parete corrier: chi vi
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1483
Rinaldo, il mio signor, mi fa cercare ¶ d'un
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1483
poco ci posamo. ¶ Costui mi dice che Gan di
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1483
O Dio, a te mi raccomando ¶ da questo traditore
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1483
non truovo, ovunque io mi dilegui, ¶ luogo che 'l
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1483
che 'l traditor non mi persegui. - ¶ Quando Morgante vede
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1483
io stesso ove io mi vada ¶ o dove ancor
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1483
vada ¶ o dove ancor mi guidi la ventura; ¶ ma
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1483
la strada: ¶ andrò dove mi porta mia sciagura, ¶ poi
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o signor mio: chiamar mi fo Chimento. ¶ Cristo ti
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1483
pensiere, ¶ ché tua risposta mi dà gran tormento: ¶ questo
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1483
Io voglio, Orlando, voi mi perdoniate, ¶ e ch'alquante
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1483
rimenassi. ¶ Il grande amor mi sforza a quel ch
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1483
sapete, ¶ ché cavalier discreti mi parete. ¶ Io vi dirò
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1483
qui tanta gente ¶ che mi darebbe il cuor di
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1483
per cui solo ardo, mi distruggo e moro, ¶ gentile
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1483
baroni, ¶ che 'l nome mi diciate in cortesia. - ¶ Orlando
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1483
ringrazio Iddio ch'io mi sarò abbattuto. - ¶ Orlando sprona
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1483
se' rimontato a cavallo, ¶ mi par che sia tuo
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1483
nsino al porto aiutar mi dicesti. ¶ Orlando gli rispose
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1483
in dubbio son se mi conosce scorto: ¶ il me
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1483
dicea: - Figliuol mio, ¶ chi mi t'ha morto? - e
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1483
dove un altro corrier mi diè gran doglia ¶ (ma
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1483
torto. - ¶ Disse Brunoro: - Io mi fo maraviglia ¶ che voi
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1483
campassi, e per Dio mi vergogno ¶ a dirvi quel
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1483
lo scotto pagherai tu, mi credo io: ¶ vedi che
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1483
messere»; ¶ disse: - Questo orzo mi par del verace. - ¶ Brunor
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1483
caval si vorrà, ché mi piace. - ¶ Rinaldo torna e
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1483
che di casa mia mi vuoi cacciare. - ¶ Disse Rinaldo
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1483
mia gente, che troppo mi grava? - ¶ Disse Rinaldo: - Come
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1483
briccone, ¶ ed ogni volta mi paghi di ghigno, ¶ e
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1483
dal giuoco però non mi parto, ¶ ch'io so
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1483
pur cattivo ¶ come tu mi dicevi, in detti e
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1483
battaglio: ¶ forse, Margutte, tu mi crederrai, ¶ s'un tratto
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1483
Margutte: - S' tu non mi terrai ¶ legato sempre stretto
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1483
s'io morissi non mi fia molesto. ¶ Margutte mio
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1483
fanciulla è questa? ¶ Non mi trarrò però la bruna
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1483
disavventura, ¶ ch'ancor pensando mi mette paura. - ¶ E cominciò
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1483
per questo di Francia mi mossi, ¶ ch'al conte
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1483
troppo torto. ¶ Ma sempre mi comanda, dov'io fossi
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1483
m'ama seco, ¶ io mi starò due giorni ancor
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1483
tutte le vergogne! ¶ Io mi credevo ben tu fussi
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1483
l primo dì, perché mi conoscessi, ¶ tel dissi pure
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1483
letter di speziali. ¶ Puo'mi tu altro appor ch
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1483
che mille cose oggi mi dica. ¶ Che è d
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1483
Non domandate come io mi colleppolo ¶ di farlo venir
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1483
or dello error commesso mi rimorsi. ¶ Torno a laudar
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1483
molto antico. ¶ Dunque io mi dolgo se t'ha
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1483
averne discrezione: ¶ perch'io mi vidi la strada impedita
404
1483
e con lui insieme mi trovai a 'mpiccallo; ¶ e
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dirai tu se tu mi vedi a scotto? ¶ E
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1483
ancor ne dubito. ¶ E' mi ricorda, sendo a Montalbano
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1483
vita così corta? ¶ E' mi fe' ricordar quel dì
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1483
l soldo che voi mi chiedete, ¶ che mi parete
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1483
voi mi chiedete, ¶ che mi parete cinque mascalzoni, ¶ sarebbe
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1483
ogn'altro peccatore, ¶ se mi darà Macon tanto di
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1483
Disse il pagan: - Tu mi di' villania; ¶ egli è
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Io vo' che chi mi morde lasci il pelo
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questo giovinetto; ¶ bench'io mi credo tu m'avanzeresti
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è Rosaspina, ¶ ed io mi chiamo per nome Aldighieri
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né, per piacerti, mai mi fia fatica ¶ essaudire il
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1483
loro stato ¶ quando tu mi gittasti del cavallo, ¶ so
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1483
furia è apparecchiata. ¶ Io mi parti' con questi del
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1483
hai tanto veloce: ¶ non mi lasciar, ch'i' veggo
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1483
per Macometto, ancor rider mi tiene ¶ che tu credevi
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1483
Se le man non mi son mozze, ¶ io ne
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1483
soglia. ¶ Disse Aldighieri: - Io mi ti manifesto: ¶ uccider vo
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1483
un'otta dormissino? ¶ Questo mi par pure il più
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1483
preso ¶ e nello inferno mi porti di peso! - ¶ Orlando
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1483
miei figliuol, quantunque e' mi dispiace, ¶ altra vendetta non
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1483
il lodi, tanto più mi piace. - ¶ Ecco ch'ognun
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mentre la lancia correr mi credea, ¶ mi dibatté, perché
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1483
lancia correr mi credea, ¶ mi dibatté, perché e' giucò
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1483
giucò di schiena; ¶ io mi lasciai cader giù per
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1483
meco ne verrà, ¶ ché mi bisogna un compagno menare
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1483
con lui; ¶ e non mi pare un matto anco
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1483
per farti chiaro, ¶ e mi faceva paura a guardallo
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1483
veggo ben che tu mi guati torto: ¶ non fu
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1483
elmetto. - ¶ Rispose Orlando: - Tu mi domandasti: ¶ non vuoi tu
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1483
affricante, ¶ il nome tuo mi venga palesando. ¶ Io tolsi
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1483
combattere al campo, ¶ poi mi prestò il caval per
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1483
in cortesia ¶ che tu mi dica se tu se
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1483
tuo. - Astolfo rispondia: ¶ - Chiamar mi fo per tutto Gallïano
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1483
Il regno mio, che mi fu tolto, ¶ vedi che
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1483
se' Gallïan, com'io mi stimo, ¶ che Chiaristante facesti
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1483
cristian, pur pel dovere ¶ mi muovo a questa impresa
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1483
a questa impresa, ché mi duole. ¶ Piglia del campo
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1483
l'ale ¶ ch'io mi comincio accordare or con
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1483
fare altri peregrinaggi: ¶ io mi botai quand'io ero
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1483
persona. - ¶ Diceva Dilïante: - E' mi dispiace, ¶ ma d'ogni
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1483
in linguaggio tedesco ¶ che mi ragioni sparecchiato il desco
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1483
di buon cavaliere? ¶ Tu mi ristori della cortesia! - ¶ Disse
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1483
il danno s'io mi spenno. - ¶ Rinaldo in su
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1483
cortesemente; ¶ ché s' tu mi dessi omai nell'una
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1483
bianco un tratto, ¶ che mi parea gentil, benigno e
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1483
dissi ti replicheròe: ¶ che mi doleva che in Francia
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Ciò che tu di' mi par la veritade, ¶ e
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1483
allaga; ¶ disse: - Pagan, chi mi fa cortesia, ¶ non gli
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1483
da te ben servito mi tegno, ¶ non posso far
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1483
Ma la tua fede mi darai per pegno, ¶ se
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1483
bocca così chiusa. ¶ E' mi dispiace tu resti qui
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1483
lo sanno. ¶ Però troppo mi son maravigliato ¶ come voi
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1483
meco nel catino intigne ¶ mi dèe tradire, anzi ha
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1483
il Veglio, quel gigante, ¶ mi par poco maggior che
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1483
quel che disse Rinaldo mi cappi? ¶ E se di
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1483
disse Orlando - così far mi piace! ¶ Ma che tu
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1483
crollava la testa: ¶ - Tu mi di' traditor, ma sia
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tratto: ¶ - O Carlo, tu mi fai morir di doglia
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Io vo' che tu mi creda questo, Carlo: ¶ che
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1483
di cavalier, ch'io mi vergogno a dillo; ¶ sempre
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questo paladino adorno, ¶ tanto mi son sempre di lui
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1483
tutte. - ¶ Rinaldo rispondea: - Tu mi solletichi, ¶ padrone, appunto dove
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1483
donde il pagan: - Tu mi fai torto! - grida; ¶ lasciò
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1483
aveva detto: ¶ - Cotesta lancia mi par troppo grave: ¶ e
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1483
mano; ¶ e disse: - Io mi t'arrendo: or mi
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1483
mi t'arrendo: or mi perdona! ¶ Io ho perduto
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ogni peccato a te mi scolpo. ¶ Io son prigion
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1483
anzi son morto: ¶ non mi toccar, poi ch'io
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Fortuna troculente e ria ¶ mi cacciassi nel fondo dalla
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1483
così la fede or mi prometterai, ¶ ed a tua
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ti manda; ¶ ma perché mi pari uom discreto e
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1483
uom discreto e forte, ¶ mi fiderò di te liberamente
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d'una novella ¶ che mi levorno con un Dilïante
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1483
in sella. ¶ Quand'io mi vidi venirlo davante, ¶ tu
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proveggia; ¶ e vo' che mi perdoni sol la morte
480
1483
mai più poi non mi vedrà in sua corte
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1483
Al conte Orlando mio mi raccomanda, ¶ che ti parrà
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1483
onte: ¶ così tu, Carlo, mi perdoni e 'l conte
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far questa figura, ¶ io mi sarei per modo disegnata
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poveretto, ¶ ch'a riguardarlo mi mette paura. ¶ Qui vidi
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1483
regno ci rende: ¶ non mi lasciar perir presso alla
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1483
cammin fino in porto mi mostra. ¶ Rinaldo pel deserto
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1483
ch'io sognai, ¶ che mi parea s'avviluppassi meco
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1483
per paura di ciò mi destai; ¶ non mi parea
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1483
ciò mi destai; ¶ non mi parea poterla sviluppare: ¶ tu
490
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dovuto. ¶ Da Montalban Rinaldo mi fo dire. - ¶ - Ah! - disse
491
1483
rassicurata: ¶ - Io vo', Rinaldo, mi facci un piacere: ¶ s
492
1483
fede vaglia; ¶ ma che mi doni la prima battaglia
493
1483
car mio Fuligatto: ¶ non mi lasciar, fratello, a questo
494
1483
manchi: ¶ morte da te mi può divider solo; ¶ dove
495
1483
Io vo' ch'ella mi porti a Saliscaglia. ¶ - Tu
496
1483
altra fantasia par che mi nasche: ¶ sento di lungi
497
1483
Omè, già negli orecchi mi rimbomba! ¶ Io veggo rovinare
498
1483
Padre: ¶ convien che tu mi tragga fuor d'Egitto
499
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pur pensando al cor mi nasce un gelo! ¶ Tornato
500
1483
sue belle chiose. ¶ Non mi riprenda il mio signor