parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
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1965
la conversazione con Baba mi aveva ispirato il sospetto
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1965
sera sono uscito e mi sono diretto verso la
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1965
stato; negli anni che mi occupavo ancora di Cora
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1965
della suoneria, era Cora, mi ha gridato da lontano
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1965
le due poltrone rosse. Mi sono seduto, ho preso
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1965
gettato via la rivista, mi sono di nuovo guardato
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1965
da un’improvvisa inquietudine, mi sono alzato, mi sono
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1965
inquietudine, mi sono alzato, mi sono affacciato nel corridoio
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1965
udiva parlare con animazione. Mi sono arrischiato nel corridoio
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1965
tende e tappeti chiari. Mi sono detto che proprio
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1965
di Cora, questa sartoria mi era, per così dire
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1965
non l’avrei vista, mi sarebbe sfuggita come sfuggono
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1965
ha detto niente e mi ha seguito. Nell’ascensore
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1965
ha domandato: “Dove andiamo?” ¶ Mi è venuta un’idea
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1965
fatto dare da Baba: mi sarei fermato davanti al
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1965
Non so. Penso che mi fermerò in un punto
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1965
matrimonio. Io vorrei sapere...” ¶ Mi sono fermato un momento
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1965
dieci anni fa. Tuttavia mi è sembrato anche questo
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1965
perché, secondo te, io mi sono innamorato di te
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1965
un poco la testa, mi ha guardato, forse ironicamente
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1965
dell’occhio: “Oh bella, mi volevi bene.” ¶ “E perché
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1965
è andata a finire?” ¶ “Mi sono disinteressato di te
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1965
tue famose idee, piuttosto.” ¶ Mi ha guardato a lungo
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1965
conviene di offrirgli: “Tu mi hai voluto bene, mi
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1965
mi hai voluto bene, mi hai amato sul serio
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1965
dubbio.” ¶ “E poi?” ¶ “Aspetta, mi hai amato e me
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1965
un certo genere. Quando mi hai incontrata ero appunto
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1965
l’autentico e così mi è sembrato di trovarlo
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1965
e a questi sentimenti mi ero convinto che il
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1965
innamorato di me e mi hai sposata.” ¶ “Già.” ¶ “Ma
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1965
Può anche darsi che mi sbagli.” ¶ “Infatti, ti sbagli
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1965
sbagli.” ¶ “Infatti, ti sbagli.” ¶ “Mi sbaglio?” ¶ “Sì.” ¶ “Perché?” ¶ “Te
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1965
dire che, per quanto mi riguarda, quello che tu
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1965
per niente e se mi prestava la camera e
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1965
prestava la camera e mi presentava degli uomini, lo
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1965
dimenticato?” ¶ “No, ma tu mi hai detto che lo
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1965
davi importanza.” ¶ “Perché?” ¶ “Perché mi hai fatto raccontare non
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1965
con chi, e quando. Mi assillavi di domande. E
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1965
come. Lo sai che mi dicevi mentre facevamo l
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1965
voltata del tutto e mi ha fissato un momento
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1965
il quale le dicevi, mi faceva piacere.” ¶ “Quale tono
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1965
cosa?” ¶ “Lo sai che mi dicevi quando qualche volta
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1965
quando qualche volta io mi scusavo con te perché
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1965
e rammendata?” ¶ “Che cosa?” ¶ “Mi dicevi: ‘non cambiarla, non
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1965
che eri iscritto davvero?” ¶ Mi sono confuso: non ero
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1965
che lei aveva riferito; mi vergognavo di aver mentito
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1965
No, volevo dire che mi pare strano di essermi
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1965
proprio con passione.” ¶ “Ora mi fai diventare anche feticista
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1965
l’atteggiamento dell’attenzione. Mi sono detto a questo
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1965
sottolineare il nesso che mi sembrava di essere finalmente
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1965
Che ti prende?” ¶ “Non mi prende niente. Sono stanco
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1965
quasi dieci anni e mi ero abituata. E poi
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1965
questa estate e non mi sono curata e mi
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1965
mi sono curata e mi è rimasta un po
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1965
avvertito nel prologo che mi riservavo il diritto, ogni
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1965
modo, una volta che mi fossi accinto a ricavare
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1965
dai veri. ¶ Ora, ecco, mi accorgo che già all
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1965
su alcuni versi che mi sono sembrati attagliarsi alla
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1965
a quanto era accaduto, mi è venuto fatto di
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1965
l’Edipo Re e mi è sembrato di notare
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1965
cedendo alla tentazione narrativa, mi lascerò andare a simili
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1965
scrivere come sto facendo, mi parlassi, credo che mi
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1965
mi parlassi, credo che mi apostroferei in questo modo
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1965
Compleanno. Compio vent’anni.” ¶ Mi guarda con espressione curiosamente
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1965
di questi giorni.” ¶ “Grazie.” ¶ Mi guarda ancora, insoddisfatta. Comprendo
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1965
guarda ancora, insoddisfatta. Comprendo, mi alzo, vado a baciarla
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1965
e poi, siccome lei mi tende la fronte, anche
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1965
È un’abitudine. Santoro mi ha già fatto un
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1965
io per te. Tu mi darai i soldi che
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1965
quale a sua volta mi dà una scatola oblunga
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1965
semplicemente la scatola, ma mi guarda fisso, con tranquilla
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1965
e programmatica pedanteria. Comprendo, mi alzo, e le dico
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1965
volta è lei che mi getta le braccia al
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1965
la mano di Baba mi sfiora languidamente l’orecchio
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1965
che pare dire: “Tu mi ami, lo so, e
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1965
fazzoletto, lo spiega e mi mostra il disegno: tutti
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1965
Non ti pare che mi stia bene? Dimmi come
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1965
stia bene? Dimmi come mi sta.” ¶ Qualche ora dopo
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1965
tutta la scena familiare mi si tinge di una
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1965
lo sforzo di Baba mi appare altrettanto vano che
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1965
irreparabilmente brutta. ¶ Questo pensiero mi fa dare un guizzo
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1965
dita nel vino e mi bagna l’orecchio dicendo
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1965
di qualsiasi brindisi. Baba mi urta il gomito e
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1965
dei nostri rapporti, poiché mi pianta direttamente in volto
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1965
legarsi le cinture; e mi dico che se volessi
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1965
simile, mentre l’aeroplano mi porterebbe lontano da Cora
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1965
momento vedo Baba che mi guarda e mi sorride
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1965
che mi guarda e mi sorride in una maniera
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1965
espressione assonnata e allora mi vergogno del mio pensiero
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1965
mio tavolino da notte. Mi ha colpito soprattutto l
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1965
illusione per sfogarle impunemente. ¶ Mi sono reso conto che
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1965
così era giusto che mi servissi della tragedia unicamente
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1965
la situazione in cui mi trovavo. ¶ L’interrogatorio attraverso
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1965
a conoscere la verità, mi ha ricordato finalmente che
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1965
ha ricordato finalmente che mi ero ripromesso di sottoporre
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1965
analogo. La lettera anonima mi aveva svelato la corruzione
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1965
quello di tanti altri?” ¶ Mi sono calmato di colpo
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1965
insomma tu ancora non mi hai detto perché l
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1965
chinata in avanti e mi ha stretto la mano
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1965
non lo so, ma mi sento portata ad amarla
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1965
ad amarla sempre più.” ¶ Mi stringeva quasi fino a
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1965
l’amo perché non mi ama. L’amo perché
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1965
essere, come dici, affettuoso.” ¶ Mi ha subito lasciato, si
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1965
dovuto andarmene, adesso: ma mi pareva che mancasse ancora
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1965
si è voltata e mi ha risposto: “ Stasera no
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1965
casa di Cora, benché mi renda conto che non
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1965
stato; questa sicurezza, forse, mi viene dalla vista della
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1965
letto matrimoniale sul quale mi sono seduto, in attesa
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1965
al più presto Cora mi farà incontrare. È una
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1965
mia. Ma, guardando bene, mi accorgo, tuttavia, che ci
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1965
E infatti, ecco, Baba mi sorride e poi, ad
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1965
poi, ad un tratto, mi strizza l’occhio, provocante
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1965
si aprirà e Cora mi presenterà la ragazza del
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1965
le parla all’orecchio, mi fa intanto dei gesti
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1965
anni fa. La ragazzina mi tende la mano; fa
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1965
è mia figlia”; e mi desto. ¶ Ero fradicio di
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1965
sudore, e il cuore mi batteva forte, mi sono
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1965
cuore mi batteva forte, mi sono levato a sedere
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1965
sono solito fare quando mi desto da un incubo
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1965
il primo libro che mi è capitato sottomano. ¶ Era
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1965
che si trascura.” ¶ e mi è sembrato che questi
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1965
me e per te”; ¶ mi sono accorto che piangevo
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1965
capito che piangevo perché mi trovavo nella stessa situazione
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1965
pareva affacciarsi una speranza, mi sono addormentato. ¶ Mercoledì 14 ottobre
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1965
sono addormentato. ¶ Mercoledì 14 ottobre ¶ Mi sono destato a giorno
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1965
la casa era silenziosa. Mi sono alzato, ho fatto
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1965
fatto per aprirla e mi sono quasi scontrato con
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1965
libri sotto il braccio. Mi ha detto: “Ti ho
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1965
palazzi; e alla fine mi sono seduto. ¶ Soltanto adesso
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1965
sono seduto. ¶ Soltanto adesso mi è tornata la memoria
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1965
soggiorno a Roma e mi sono domandato se, dopo
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1965
nel momento in cui mi accingevo a tenere il
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1965
i vetri della finestra. Mi è venuta questa idea
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1965
morbosa, macchinosa. ¶ Ma io mi trovavo, purtroppo, o per
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1965
la situazione in cui mi trovavo. ¶ Così, mentre potevo
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1965
rifiutarmi di riconoscere che mi stavano accadendo certe cose
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1965
capivo dallo sbigottimento che mi aveva assalito all’idea
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1965
in cui sentivo che mi dibattevo. Di che cosa
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1965
a dir poco drammatica, mi impediva di scrivere il
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1965
del romanzo senza dramma mi impediva di affrontare il
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1965
la parola “corruzione” che mi ha illuminato. Sì, la
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1965
che attraverso gli anni mi ero fatta del romanzo
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1965
di intendere la realtà, mi avvertiva quasi fosse stata
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1965
e, insomma, di contemplazione. ¶ Mi sono sentito sollevato, pensando
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1965
di una religione superstiziosa, mi sono apparse sopraffatte e
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1965
che era stata, come mi pareva di ricordare, sobria
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1965
il fondo del letto. Mi sono alzato e mi
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1965
Mi sono alzato e mi sono avvicinato al cassettone
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1965
piano di marmo bianco mi è apparso gremito di
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1965
fitta chincaglieria sulla quale mi sono chinato con curiosità
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1965
piacenti che non conoscevo. ¶ Mi sono voltato, ho appoggiato
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1965
medicinali, disposte in ordine. Mi sono avvicinato: erano sonniferi
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1965
una di quelle porte, mi ha ricordato che nell
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1965
e compiaciutamente tranquilla che mi ha detto di farmi
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1965
detto di farmi avanti, mi ha ispirato non sapevo
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1965
profilo alla scrivania, Baba mi guardava al di sopra
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1965
Ho insistito: “Forse non mi conosci?” ¶ Ancora silenzio. Ho
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1965
guardare a mia volta. Mi ha colpito la foltezza
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1965
siediti, Francesco, dimmi Francesco.” ¶ Mi è venuto fatto di
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1965
della lettera dell’anonimo. Mi sono seduto un po
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1965
l’altra e quindi mi ha restituito la lettera
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1965
di nuovo gli occhiali, mi ha guardato per un
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1965
dei conti tutto questo mi riguarda.” ¶ “E in che
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1965
bene, in questo caso mi pare che posso dirtelo
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1965
Cora, sei anni fa, mi ha portato in quella
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1965
parla la lettera che mi hai mostrato.” ¶ “Ti ha
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1965
realmente in ¶ quella circostanza?” ¶ Mi ha guardato per un
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1965
esami della licenza liceale. Mi comprendi adesso?” ¶ “Forse, sì
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1965
sa chi era.” ¶ “Non mi sono espresso bene: com
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sua figlia.” ¶ “Tutto qui?” ¶ “Mi pare più che sufficiente
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1965
stesso che poco fa mi aveva ispirato la sua
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1965
tolta gli occhiali e mi ha guardato: ¶ “Prego?” ¶ “Questo
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1965
Ha sorriso e poi mi ha detto con aria
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1965
drogata e fissa, non mi hanno illuminato. Poi ha
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1965
mai chiudersi del tutto. Mi stringeva la mano con
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1965
parte interna del pollice mi ha sorpreso per il
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1965
Allora guardando questa mano, mi è venuta un’idea
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1965
disponibilità e accessibilità. E mi sono detto che anche
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1965
ma in quel momento mi si sono presentate oscuramente
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1965
lieve peluria bruna. Improvviso, mi è venuto allora il
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1965
non già perché lei mi si offriva, ma perché
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1965
rivelate inautentiche e io mi ero dato al nulla
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1965
le compiacenti ragazze che mi venivano a trovare a
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1965
a casa. Ma poi mi ero strappato da questo
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1965
avevo amato Cora perché mi era sembrato che incarnava
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1965
carne ed ossa che mi sentivo attirato; e questo
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1965
e Baba. Ora io mi rendevo conto che se
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1965
detto: “Scusami,” e quindi mi sono lasciato ricadere indietro
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1965
contenta.” ¶ Pareva davvero contenta, mi sorrideva, ha teso di
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1965
è proprio questo che mi sorprende.” ¶ “Perché?” ¶ “Al tuo
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1965
quando?” ¶ “Ma, non so, mi sposerò oppure prenderò la
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un’altra città.” ¶ Improvvisamente mi sono adirato, ho alzato
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1965
passato di cui adesso mi vergognavo, mi aveva fatto
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1965
cui adesso mi vergognavo, mi aveva fatto amare Cora
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1965
illusione; e senza illusioni mi pareva impossibile di amare
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1965
e nuova; ma non mi riusciva di immaginare che
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1965
in che modo viaggiavo; mi resta da descrivere il
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1965
se qualcuno in passato mi avesse detto che avrei
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1965
Adesso, con mia meraviglia, mi accorgevo che non soltanto
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1965
contrario. ¶ Del resto Cora mi aiutò nella disattenzione che
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1965
tra le cure che mi doveva come affittacamere, e
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1965
più completa. E io mi rendevo conto che non
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1965
era la disattenzione, non mi riusciva ancora di capire
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1965
Sapevo infatti che non mi era possibile di stabilire
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1965
davvero un romanzo. Ora, mi veniva spesso fatto di
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1965
come mai il romanzo mi si era rivelato, una
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1965
che vi erano rappresentati? ¶ Mi rendevo conto che la
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1965
sola autenticità di cui mi sentivo capace, questa risposta
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1965
legittimità di questa aspirazione mi convincevano che la causa
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1965
di me. ¶ Alla fine mi parve di intravedere questa
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1965
parole stesse di cui mi ero servito per rappresentarle
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1965
ogni specie di azione.” ¶ Mi venne fatto di riflettere
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1965
autentico proprio del quotidiano. ¶ Mi domandai quindi se nel
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1965
tutte quelle cose che mi sembravano utili per il
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1965
avvenute e quelle ricostruite, mi ripromisi di contrassegnare in
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1965
sostituito l’osservazione diretta. ¶ Mi trovavo in Iran quando
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1965
del ritorno da Abdan, mi fermai a visitare le
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1965
che in poche ore mi portò in Italia. Il
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1965
nessuno del mio arrivo; mi introduco in casa di
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1965
straniera: apro le valigie, mi spoglio, prendo una doccia
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1965
spoglio, prendo una doccia, mi rivesto, faccio qualche telefonata
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1965
disattenzione, il quale, appunto, mi permette di vivere in
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1965
Ho aperto le valigie, mi sono spogliato, ho preso
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1965
ho preso una doccia, mi sono asciugato, sono rientrato
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1965
rientrato nella mia camera, mi sono rivestito, mi sono
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1965
camera, mi sono rivestito, mi sono seduto alla scrivania
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1965
sentito che il sangue mi fuggiva dalla faccia. Ho
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1965
un terreno sicuro. Addirittura, mi pareva di vederlo, l
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1965
di buone letture. ¶ Finalmente mi sono riscosso da queste
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1965
Strano a dirsi, non mi era venuto in mente
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1965
spazi tra le tende. Mi sono accorto che guardavo
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1965
maniera così convenzionale? Adesso mi pareva di capirlo: per
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1965
anacronistico ordine borghese, che mi nascondesse il disordine profondo
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1965
la lettera dell’anonimo, mi ha rivelato improvvisamente un
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1965
suo carattere che finora mi era sfuggito: appartata, segreta
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1965
raggiunto la porta, nessuno mi ha risposto, ho girato
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1965
girato la maniglia e mi sono affacciato. ¶ La camera
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1965
e vuota. Un odore mi ha colpito le narici
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1965
c’era. Ma come mi sono seduto sul letto
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1965
seduto sul letto e mi sono guardato intorno, ho
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1965
vorrà dire che tu mi darai quel tanto che
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1965
ci fossi. Io però mi occuperò di tutto, per
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1965
ho una cliente che mi aspetta.” Mi guardò un
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1965
cliente che mi aspetta.” Mi guardò un momento, stese
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1965
si svolgeva regolarmente. Dapprima mi limitai a una visita
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1965
Per quasi un anno mi diedi così a questi
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1965
il rapporto sessuale mercenario mi si presentava come la
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1965
azione; e così non mi era possibile dissimularmi che
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1965
ad aprire la porta mi trovai di fronte ad
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1965
donna che non conoscevo. Mi domandò se ero Francesco
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1965
ancheggiando. La guardai mentre mi precedeva: era molto giovane
252
1965
Gina era indisposta e mi ha pregato di venire
253
1965
Gliel’indicai e lei mi precedette aprendo la porta
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1965
la testa chinata mentre mi spogliavo; quindi levai gli
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1965
fianchi che poco fa mi era sembrato di indovinare
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1965
La guardavo silenzioso, lei mi guardava di rimando, senza
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1965
le spalle: “Per me mi chiamino come gli pare
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1965
come gli pare purché mi paghino. Quel tedesco con
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1965
con la sua totentanz mi ha dato una bella
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1965
intanto, passata la sorpresa, mi era venuto un desiderio
261
1965
salii sul letto e mi gettai con sufficiente ardore
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1965
era curata di chiudere: mi parve quasi incredibile che
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1965
l’accompagnai nell’ingresso. Mi disse sulla soglia: “Ti
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1965
al piano, la morte mi salutò con la mano
265
1965
Cora; e questo disinteresse mi favoriva: otteniamo tanto più
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1965
essere, per lo meno mi aveva dato la padronanza
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1965
origine dai motivi che mi spingevano a viaggiare, cioè
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1965
esperienza perché ogni esperienza mi avrebbe ricondotto a me
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1965
bene la sensazione che mi procuravano i viaggi: depaysement
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1965
se da una parte mi manteneva nello stato leggermente
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1965
del depaysement, dall’altra mi consentiva di parlare dei
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1965
molti miei colleghi, come mi accorsi, cercarono di imitarmi
273
1965
disattenzione. Rivedo treni che mi portano attraverso paesaggi sempre
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1965
alberghi in cui dormivo mi sembrano tutte uguali e
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1965
e ogni altro paesaggio mi appaiono sovrapposti gli uni
276
1965
disattenzione, del resto, non mi costava alcuno sforzo; sentivo
277
1965
sapevo quando; forse quando mi ero accorto di non
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1965
Cora; una bomba che mi aveva reso disattento, simile
279
1965
Questa condizione di sonno mi pareva tuttavia preferibile a
280
1965
nei paesi in cui mi trovavo a viaggiare, pian
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1965
effimeri dai quali non mi aspettavo più niente, neppure
282
1965
giorno, non so come, mi avvenne di pensarci e
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1965
non toccavo una donna. Mi domandai se desideravo di
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1965
desideravo di farlo e mi accorsi che non lo
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1965
Ma l’amore mercenario mi si era rivelato come
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1965
più, subito dopo che mi ero disamorato di Cora
287
1965
farlo sempre di meno, mi accorsi che potevo anche
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1965
rinunziavo all’amore; ma mi riusciva molto difficile immaginare
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1965
e mi parla e mi sorride e mi dà
290
1965
e mi sorride e mi dà del tu? Che
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dà del tu? Che mi sta distesa accanto nel
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accanto nel letto e mi volta le spalle e
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Come mai è qui?” ¶ Mi ripetevo ogni tanto tra
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me: “Cora Mancini,” e mi pareva di pronunciare non
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insegna di negozio; e mi dicevo: “Che può esservi
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posto a tavola, e mi misi in modo di
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di paralisi davvero progressiva mi irrigidiva sempre più in
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modo collegati con Cora. Mi fu facile interrompere i
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un quartiere lontano; ma mi fu più difficile farlo
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esasperazione stupida, di cui mi pentii subito, un giorno
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un giorno che Baba mi chiamava “Papà,” le risposi
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e perfino incuriosita che mi sconcertò. Ma poi, da
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rimorso, che la bambina mi evitava o per lo
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per lo meno non mi cercava più come in
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senso di estraneità che mi ispirava la convivenza con
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sarta?” E Baba era, mi dispiace dirlo, “la bastarda
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dispiace dirlo, “la bastarda”. Mi domandavo: “Che ha da
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ascoltando il suo chiacchiericcio mi pareva di provare un
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fosse davvero mia figlia. ¶ Mi restava il lavoro, cioè
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sei mesi, e adesso mi apprestavo a riscriverlo, o
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parte della mia vita mi sentivo protetto e sicuro
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miei affetti familiari, quando mi ritenevo ancora un uomo
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sentimento di orrore che mi ispirò questa scoperta. Per
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sul terreno fabbricabile. E mi resi conto ad un
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stato di profondo abbattimento. Mi pareva, come avviene qualche
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avevo finora creduto, né mi pareva di potere sostituirle
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altre più valide; infine mi ero arreso all’idea
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l’opera alla quale mi ero preparato, si può
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consapevolezza della mia gioventù mi faceva risentire con maggiore
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un’azione e io mi sentivo ormai del tutto
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la rottura che non mi sentivo di affrontare. ¶ Un
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di affrontare. ¶ Un pomeriggio mi ero addormentato sul divano
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fondo al divano e mi guardava. Aprii gli occhi
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presso i miei piedi, mi contemplava in silenzio. ¶ Cora
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a serbare benché, ormai, mi fossi svegliato e a
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volta la guardassi, quasi mi spaventò. Esclamai con voce
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è? Che hai? Perché mi guardi in quel modo
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cosa.” ¶ “Quale?” ¶ “Tu non mi vuoi più bene.” ¶ Feci
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cosa credi? Che non mi sono accorta che passi
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sentirmi rinfacciare quel pretesto, mi ispirò un senso di
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senso di vergogna. Cora mi guardava e poi improvvisamente
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salute. Adesso, invece non mi guardi più.” ¶ “È un
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speranza, diciamo così, tecnica. Mi strinse un momento, e
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Hai trent’anni, non mi dirai che sei diventato
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eh, Francesco. Dicevi che mi avresti amato per tutta
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da parte mia. Cora mi considerava adesso con indefinibile
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e le riflessioni che mi hanno suggerito di scrivere
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fu la vergogna che mi ispirava il passato. Questa
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che, al tempo stesso, mi ispirasse un senso di
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un senso di colpa. Mi vergognavo, insomma, ma non
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in preda all’ebrezza, mi era apparso giustificato, reale
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tutto ad un tratto mi appariva insensato, falso, irreale
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a questa vergogna che mi ispirava il passato, l
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E la domanda che mi veniva fatto di formulare
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altro?” ¶ La vergogna che mi ispirava il passato può
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giornale di sinistra. Improvvisamente mi si presentò l’occasione
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pochi furono coloro che mi giudicarono severamente e dissero
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dissero che, alla fine, mi ero comportato come tanti
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perché il denaro non mi interessava non essendo né
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non le avevo cambiate; mi ero limitato ad accantonarle
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ecco un apologo che mi pare illuminante. Dunque, passando
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a quello conservatore, io mi comportai un poco come
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e in che modo?” ¶ “Mi sposerei in chiesa poi
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albergo.” ¶ “Benissimo. E poi?” ¶ “Mi chiuderei con lei in
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ero povero, perché non mi pagavo questi viaggi con
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viaggio in sé che mi interessava ma gli effetti
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effetti. ¶ Dirò adesso perché mi premesse tanto viaggiare. Mi
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mi premesse tanto viaggiare. Mi premeva viaggiare perché non
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cui, come ho accennato, mi vergognavo. E questo non
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dalla suggestione dei luoghi, mi si presentasse alla memoria
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meglio che, probabilmente, non mi sentivo capace di fare
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che, almeno per ora, mi conveniva tenere nei confronti
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di crollare. Così io: mi occupavo, nei miei servizi
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Cora è presto detto: mi ero trovato a nascere
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incontro con Cora, io mi innamorai. Il mito, insomma
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che fu vero amore mi basti dire che il
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molto tempo che lei mi chiese di aiutarla a
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fratello. Nella parte che mi spettò era compreso un
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fino al matrimonio. Infatti: mi pareva che la mia
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una piccola rendita che mi permetteva di non lavorare
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condizioni di stabilità che mi sembravano indispensabili per affrontare
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popolari che un tempo mi avevano fatto innamorare di
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Cora che un tempo mi erano piaciute perché ci
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disperato bisogno, adesso non mi dicevano più niente e
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più niente e addirittura mi ripugnavano. Immobile al suo
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oscura e irriducibile che mi meravigliava e mi spaventava
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che mi meravigliava e mi spaventava. Fu allora che
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seguente. E Cora che mi era stata accanto in
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accanto in quel passato mi ispirava appunto il sentimento
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dell’illusione alla quale mi pareva adesso di avere
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soggiaciuto amandola e sposandola; mi rendevo conto che lei
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estraneità ossessivo e coatto. Mi avveniva di pensare a
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è questa donna che mi sta seduta davanti e
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sta seduta davanti e mi parla e mi sorride
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altra volta, ma oggi mi riesce difficile, era tanto
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Ricordo che una volta mi ha tenuto un’ora
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eri troppo piccola. Tanto mi ha tempestato di domande
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e conosce tanta gente, mi faccia avere una casa
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è arrabbiata e poi mi ha detto che non
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fosse offeso. Invece Cora mi ha detto che si
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Ma sta’ ferma, che mi spettini.” ¶ “Lo sai, Francesco
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domande. Fa la nipote. Mi tiene compagnia, vediamo la
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vediamo la televisione oppure mi accompagna nei negozi.” ¶ “E
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ha soggiunto: “La mamma mi ha pregato di dirti
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avevo fatto capire che mi piacerebbe avere una casetta
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Lo sa quello che mi dispiace di più?” ¶ “Che
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se hanno i soldi, mi sa che hanno anche
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E a me non mi riconosci? Non ti ricorda
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realtà non invento niente, mi limito a prolungare una
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quanto perché ciò che mi ha spinto a inventarla
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ne sono dimenticato, e mi sono coricato. Ma ho
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tornato nel mio studio, mi sono vestito, ho fatto
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vestito, ho fatto colazione, mi sono seduto al tavolino
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passate. A quell’ora mi è sembrato di udire
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riflettere anche questa volta, mi sono alzato, sono uscito
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particolare quest’ultimo che mi ha ricordato la scena
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del letto, sul tappeto; mi ha riconosciuto e si
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la coda, senza abbaiare. ¶ Mi sono avvicinato in punta
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spogliarsi e di coricarsi, mi ha fatto pensare che
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ed ecco il risultato.” ¶ Mi sono chinato, ho guardato
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da un inconscio desiderio. Mi sono accorto che, quasi
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accorto che, quasi irresistibilmente, mi chinavo sempre più verso
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a distanza ravvicinata. Alfine mi ha chiesto: “Che stavi
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chiesto: “Che stavi facendo?” ¶ Mi sono rialzato, ho risposto
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Ma quali tentazioni?” ¶ Non mi ha risposto subito. Ha
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Beh, è vero, tu mi piaci e io, a
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che tali rimaniamo. Intesi?” ¶ Mi ha colpito di nuovo
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sei stata stanotte?” ¶ “Dove mi pare.” ¶ Mi sono reso
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stanotte?” ¶ “Dove mi pare.” ¶ Mi sono reso conto che
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sette e mezzo?” ¶ Improvvisamente mi sono irritato, o meglio
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guancia e ha constatato: “Mi hai dato uno schiaffo
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dato uno schiaffo.” ¶ “Già.” ¶ Mi ha guardato ancora, quindi
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ha guardato ancora, quindi mi ha voltato le spalle
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a Roma e Santoro mi ha accompagnato qui e
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sua.” ¶ “E allora perché mi hai detto una bugia
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Secondo te che effetto mi ha fatto? Come ho
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Svizzera si facevano normalmente. Mi sono detto che non
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rifiutarle il favore che mi chiedeva perché avrei dovuto
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risposto a Cora che mi sarei informato e quella
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ho telefonato a Massimiliano. Mi pare che niente può
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grazie. E i tuoi?” ¶ “Mi sono separato da Matilde
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sono separato da Matilde.” ¶ “Mi dispiace.” ¶ “A me no
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a casa?” Telefona, come mi rendo conto dai frequenti
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di sostituirla; e Baba mi ha subito chiesto di
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andavi?” ¶ “Quasi dieci anni.” ¶ “Mi chiedevano spesso di te
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la nonna. E io mi sentivo imbarazzata perché non
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la ripugnanza.” ¶ “No, non mi secca. Cioè, mi secca
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non mi secca. Cioè, mi secca un poco, ma
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simpatia per loro. Rivederli mi è spiacevole perché mi
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mi è spiacevole perché mi ricorda la mia infatuazione
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casa come uno straniero, mi ha risposto: ‘È successo
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racconto.” ¶ “Voglio che tu mi racconti esattamente come è
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e guardavo e non mi saziavo mai di guardare
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giornale al quale collaboravo mi ha incaricato di fare
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disceso dalla macchina e mi sono diretto verso quel
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ordinato un caffè. Poi mi sono voltato e ho
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ricevitore e io allora mi sono mosso per telefonare
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mezzo della saletta. Lei mi ha guardato un momento
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al telefono e poi mi sono voltato e ho
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Si” ¶ “E poi?” ¶ “Lei mi precedeva, c’era un
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parlarci.” ¶ “E poi?” ¶ “Cora mi stava seduta accanto, guardando
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le persiane verdi. Cora mi ha detto di fermarmi
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e sgradevole, che Cora mi ha presentato con il
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le tre cose che mi hanno fatto innamorare di
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rovesciata indietro sul guanciale, mi ha ghermito e stretto
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di far l’amore, mi ha avvertito: ‘io faccio
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detto: cercavo l’autenticità; mi è sembrato di trovarla
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un pretesto per visitarli. Mi attiravano come mi attirava
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visitarli. Mi attiravano come mi attirava Cora e tutto
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cessato di vederli ma mi è sembrato quasi incredibile
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ottenere che un giorno mi portasse a casa sua
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di andarci?” ¶ “Un po’ mi vergogno.” ¶ “Ti vergogni?” ¶ “Sì
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vergogno.” ¶ “Ti vergogni?” ¶ “Sì, mi vergogno, come a tornare
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in un luogo dove mi ubriacai e feci delle
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questo punto Baba non mi ha chiesto più niente
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e i portoni. Baba mi ha chiesto: “Non sei
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dal coperchio colorato e mi ha chiesto, con la
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sul marciapiede, poi Baba mi ha preceduto in un
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cortile che, per quanto mi è stato possibile di
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occhi di lei e mi stupivo di non trovarvi
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i genitori di Cora mi erano piaciuti, oltre che
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adesso un rapido sguardo mi ha fatto scoprire un
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impolverava le guance floride. Mi ha guardato e ha
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anni prima, mia suocera mi aveva dato del tu
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e dopo il matrimonio, mi aveva chiamato: figlio mio
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Si accomodi qui professore.” Mi sono seduto, ho lanciato
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piace la televisione?” ¶ “Sì, mi piace, la sera soprattutto
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vicini, guardiamo i programmi, mi piace soprattutto la musica
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di fantascienza. Ma non mi è piaciuto tanto, mi
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mi è piaciuto tanto, mi ha fatto paura. Che
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Sa a che cosa mi fa pensare la signora
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religione non ammetto scherzi. Mi fa pensare a certe
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Lo sa che cosa mi ha risposto: ‘È la
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allora una mia amica mi ha portato da Cora
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da Cora e io mi sono lasciata convincere a
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e allora lei che mi aveva sempre detto di
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non pensarci e che mi avrebbe fatto credito, ha
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al papà. Allora lei mi ha fatto il ricatto
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signore e che lei mi faceva un favore presentandomelo
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favore presentandomelo e, insomma, mi aiutava e mi salvava
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insomma, mi aiutava e mi salvava da un gran
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suoi occhioni azzurri sbarrati, mi viene la tentazione di
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larga strada squallida. Allora mi ha detto che era
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era arrivata e io mi sono fermato. Mi ha
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io mi sono fermato. Mi ha raccomandato un’ultima
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nella villa della Cassia, mi ha dichiarato che le
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bene aperti, così dopo mi ricorderò di lei. Ma
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niente?” ¶ Ho promesso che mi sarei fatto vivo con
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fatto vivo con Cora. Mi ha salutato, è discesa
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enciclopedia questa definizione, perché mi sembra che si attagli