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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Massimo Carlotto, Il mistero di Mangiabarche, 1997

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
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d’amore». ¶ Sbuffai e mi rivolsi a Brundu, che
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in quelli dei “continentali”» mi rassicurò, con un certo
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notò la mia presenza, mi chiamò con un deciso
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cenno della mano e mi spinse sbrigativamente nello sgabuzzino
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clinica veterinaria... I clienti mi faranno delle domande...». ¶ «Può
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temere». ¶ Si avvicinò e mi perquisì alla ricerca di
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sapere?». ¶ «Voglio che tu mi dica... tutto quello che
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Sisde, tale Alberto Dedonato». ¶ Mi restituì la mazzetta delle
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aveva data per certa. Mi aveva spiegato che il
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la macchina. ¶ «Ehi, amico...». ¶ Mi voltai di scatto. «Non
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della nostra strategia, quando mi urlò: «Torna indietro... Accetto
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l’agente del Sisde?» mi chiese. Optai per quest
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già sentito parlare, poi mi ricordai che erano stati
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sempre soldi dello Stato». ¶ Mi accesi una sigaretta. «Passiamo
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ne era addirittura certo. Mi svelò che tutti gli
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scosse la testa. «Magari, mi sarei fatto ricco da
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ricco da un pezzo» mi confidò. «Il giro cagliaritano
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con la testa dura – mi ha detto che gli
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di Fiorenza Vadilonga ma mi trattenni. Meglio far finta
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impaziente il vecchio Rossini. ¶ Mi voltai verso il sardo
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il sardo. «Bravo Marlon» mi complimentai. «È stata un
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idea rivolgersi al maresciallo... Mi ha indicato la pista
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professionista in tono tagliente, «mi ha confidato che una
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lo stesso tono, poi mi zittii. Non avevo voglia
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certo» e nel dirlo mi fissò deciso, «che quello
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dell’avvocato del diavolo». ¶ Mi dedicò uno sguardo inespressivo
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l’impianto del ragionamento mi sembra solido... Potrebbe anche
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tuo genio di investigatore» mi provocò. ¶ «Vuoi rapinare la
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centomila...». Per tutta risposta mi misi le cuffie e
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idea di questo “lavoretto” mi è venuta pensando a
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venuta pensando a Marlon. Mi ci sono proprio affezionato
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a quel ragazzo, e mi dispiace pensare che una
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le cuffie ma lui mi bloccò il braccio. ¶ «Dai
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lui, e sai che mi dispiace vedere i bravi
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rispose. «È un amico». ¶ Mi voltai perché non si
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d’accordo, ma se mi prometti che aspetterai la
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posso certo impedirtelo...». Soddisfatto, mi batté una mano sulla
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un hotel poco distante. Mi avvicinai all’entrata e
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le chiavi della stanza, mi avvicinai all’impiegata della
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all’impiegata della reception. Mi trovai di fronte una
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Non abbiamo camere libere» mi salutò, in tono pratico
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per altri due giorni» mi confidò. «È arrivato ieri
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prendevo in mano. ¶ Non mi ero sbagliato. L’indice
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sceneggiatore e attore e mi consigliava di leggere pagina
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veniva dato al personaggio mi fece capire che avevamo
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parte di Giuseppina Beauharnais... ¶ Mi si gelò il sangue
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con i militari. ¶ Ora mi era chiaro anche il
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trovai Beniamino ad attendermi. Mi porse una bottiglia di
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stava richiudendo il portone mi avvicinai. «Buonasera Annabella» la
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rimase a guardarmi mentre mi allontanavo. Dopo una ventina
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una ventina di metri mi voltai e agitai festosamente
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comparvi di nuovo davanti. Mi fermai un attimo per
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Era venerdì e non mi avrebbe più rivisto per
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incontrare la mia Gina. ¶ Mi ero ripromesso di non
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corteggiai con aria sognante. ¶ «Mi hai detto che assomiglio
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Maltesa e Ramón Ruíz. Mi confidò che la sua
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un’adolescenza ipercalorica. Quando mi chiese se mi piaceva
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Quando mi chiese se mi piaceva le risposi di
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aveva un corpo che mi ricordava la Grande Odalisca
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da sole ma lei mi bloccò la mano con
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weekend. ¶ Il lunedì mattina mi svegliai di soprassalto. Ero
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Ero in ritardo e mi trovavo nella casa sbagliata
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a tarda mattinata e mi imbattei in un vecchio
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giro, come vuoi che mi sia sentito, per tutto
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un po’. Aveva ragione, mi ero comportato in modo
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pronta a richiuderlo se mi avesse visto nelle vicinanze
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E poi, altrettanto rapidamente, mi staccai dal suo braccio
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forte per potermi ascoltare. ¶ Mi preparai a rincontrarla al
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certo che sapesse che mi sarei fatto rivedere ma
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indurla a rinunciarvi. Quando mi sedetti al suo tavolo
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era senz’altro sbagliato. Mi limitai a un approccio
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signora?» chiese, guardandomi storto. ¶ Mi alzai. «Sì, non si
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andata?» chiese Beniamino che mi aspettava poco lontano, insieme
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casa e non appena mi vedrà, racconterà d’un
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lo trovassimo solo noi». ¶ «Mi sfugge il senso del
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della donna si muovevano. ¶ «Mi sembra voglia dire qualcosa
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Il cagliaritano arrivò sgommando. «Mi è scappato» annunciò. ¶ «Presto
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punto della situazione. ¶ «Allora?» mi sollecitò Beniamino. ¶ Accesi una
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fumata una buona metà, mi decisi a rispondere: «Allora
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León?...». ¶ Li guardai ma mi trattenni dal fare commenti
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la cosa che più mi interessa...». ¶ «Siamo sicuri che
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che è un pazzo» mi interruppe Beniamino, seguendo il
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domandai perplesso. ¶ «Sicurissimo» ribatté. «Mi è passato vicino, a
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Potrebbe essere» acconsentii. Poi mi colse all’improvviso un
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fissammo a lungo. ¶ «Proviamo» mi esortò il milanese. ¶ «D
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Lo imitai. ¶ «Dove vai?» mi domandò Rossini in tono
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sono un investigatore, non mi dovrebbe essere difficile rintracciarla
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erano ancora chiusi. Non mi rimaneva che cercare alla
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della classe. ¶ Alla fine mi si avvicinò esausta, con
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conto. ¶ Come al solito, mi accontentai di piluccare qua
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ci eravamo conosciuti. Lì mi ricordai di telefonare a
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con un grugnito e mi rampognò a dovere, per
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salutare. Quanto era successo mi aveva intristito e seccato
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nuovo giorno. Nel dormiveglia mi accorsi che stavo pensando
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che stavo pensando che mi sarebbe piaciuto addormentarmi con
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per cinque minuti, poi mi vestii e in silenzio
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sua musica. Al massimo mi sarei annoiato. Il primo
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cioè in lingua sarda, mi raccontò la storia di
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nonostante le palpebre abbassate mi resi conto di continuare
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casa. Alla terza strofa mi resi conto che i
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quell’incantesimo, che davvero mi cullava l’anima, come
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cullava l’anima, come mi aveva promesso Cabiddu, sarebbe
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rimasi folgorato, come non mi capitava da tempo, quando
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gattona anni Trenta che mi affrettai a scostare per
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ricordai la domanda che mi aveva rivolto e mi
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mi aveva rivolto e mi affrettai a rispondere: «No
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Scossi la testa negativamente. Mi piaceva sentirla parlare: quella
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ti chiamava così e mi sono incuriosita... Ho cominciato
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quello che ho visto mi è piaciuto, sai?». ¶ Portava
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anni prima ma non mi riusciva di ricordarmi di
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bianchi. In quell’istante mi innamorai. Prima ne avvertii
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carina tra quelle che mi vennero in mente: ¶ «Sono
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See you later, Alligator» mi salutò con la strofa
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di pensare a Gina. Mi convinsi perfino che era
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era un bel nome. Mi feci rivedere il lunedì
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un mitra. ¶ I due mi salutarono e poi rimasero
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tu?» ribatté il cagliaritano. «Mi sembri tanto strano». ¶ Il
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Il vecchio Rossini, che mi conosceva da tanti anni
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con un sorriso storto, mi puntò contro l’indice
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sera e guarda cosa mi combini» biascicò, sconsolato. ¶ «È
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dei figli da lei...» mi interruppe, tagliando corto e
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Solo nel tardo pomeriggio mi venne la saggia idea
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immediatamente il libro che mi interessava e si offrì
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del libro. ¶ All’inizio mi sfuggì perché pensavo a
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sulla rubrica numero quarantotto mi fece pensare che la
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Per non farli insospettire mi diressi a passo sicuro
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una bottiglia e poi mi avviai alla cassa. ¶ Feci
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basettoni. ¶ La mattina dopo mi presentai di buon’ora
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Moi di cambiare look» mi salutò l’avvocato. ¶ «Già
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aperto bocca e non mi avrebbe detto chi era
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gli occhiali e io mi preparai ad ascoltare con
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sbottai, richiamandolo alla realtà. ¶ Mi guardò negli occhi. «Ah
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negli occhi. «Ah, già. Mi scusi... Dunque, la scorta
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scena» dissi alzandomi. «Non mi occupo di casi dove
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sanno tutti». ¶ «Si risieda» mi ordinò con gentilezza, «e
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non di più. Ma mi dica, non avrete combinato
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occhi. Quel vecchio filibustiere mi stava prospettando il caso
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anima. ¶ La moglie-segretaria mi rivolse uno sguardo interrogativo
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un attimo prima. Ma mi guardai bene dal farglielo
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alla cagliaritana. «Che domande mi fai... Sono un malavitoso
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Elia, io... Gli sbirri mi fanno un baffo». ¶ Quel
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nome fittizio di cui mi aveva parlato l’avvocato
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Fu questa certezza che mi convinse che Dedonato altro
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braccialetti. «Ottima idea, socio. Mi sarebbe dispiaciuto strapazzarla... È
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finché sarò vivo io, mi comporterò da uomo». ¶ «Anch
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accordo che, mentre io mi ristabilivo dalla ferita alla
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indagini. ¶ La mattina dopo mi guardai allo specchio. Non
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decisamente consigliabile che non mi facessi vedere in giro
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assumevo in dosi massicce, mi stordiva a sufficienza tanto
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particolare a Fiorenza Vadilonga. Mi convincevo sempre più che
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tutte le volte che mi sono addormentato al cinema
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Con tanto amore. Giampaolo. ¶ Mi concentrai in particolare sulla
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razionalmente gli indizi e mi ero lasciato sviare dall
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un tempo. ¶ A ripensarci, mi rendevo conto che in
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entusiasmo svanì non appena mi ricordai che, per riprendere
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Poco prima di partire, mi venne a salutare. ¶ «Lo
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madre, leggendaria contrabbandiera basca, mi aveva sempre affascinato. ¶ «L
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storia. Cosa intendi dire?». ¶ «Mi manca il contrabbando, Marco
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manca il contrabbando, Marco. Mi manca proprio. Potremmo mettere
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Crossroads blues. Alla fine mi vide e mi insultò
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fine mi vide e mi insultò: «Sei proprio un
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rivolta. Un lancinante bruciore mi costrinse ad alzarmi e
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studio?». ¶ «Proprio quello...». ¶ Brundu mi interruppe: «Alligatore, ma non
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li ho visti arrivare, mi sono piazzato davanti a
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po’ il mio amico mi raggiunse e si sedette
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fitta allo stomaco, che mi aiutò a conferire maggiore
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alla frase. ¶ «Oh, basta. Mi hai proprio rotto i
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Aveva colto nel segno: mi sentivo responsabile ma non
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po’ di gambe rotte...». ¶ Mi afferrò un polso. «Ascolta
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ha qualcosa da rimproverarsi». Mi guardava fisso negli occhi
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miglioramento del mio aspetto mi permise di mettere il
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Ma qui è diverso...» mi rispose in modo enigmatico
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dopo quell’episodio che mi accorsi di Cagliari e
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più rognoso da disattivare. Mi occorre almeno una mezz
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arrotondata all’estremità. ¶ «Non mi sembra di un coltello
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la curiosità». ¶ «La cosa mi riempie di tristezza...» ironizzai
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vuoi sapere una cosa?» mi domandò Beniamino con una
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C’era qualcosa che mi sfuggiva e “sentivo” che
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Non appena lo vidi mi resi conto che era
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gli altri due non mi avevano parlato del ginocchio
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trascorsi con lui non mi ha mai parlato di
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di andarcene. Il gorilla mi diede un numero di
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testa... È irrecuperabile ormai». ¶ Mi alzai, strizzando l’occhio
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che ne era piena. Mi tornarono alla memoria luoghi
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persone e la malinconia mi invase fino a diventare
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in una paninoteca e mi feci preparare una baguette
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costi la mano e mi perdonò senza riserve. ¶ Quella
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senza riserve. ¶ Quella sera mi resi conto che a
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trattava della mia musica. Mi rifugiai al Libarium, dove
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con un secco: «Non mi avevi detto che in
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Ricordi il consiglio che mi ero permesso di darti
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musica... che il blues mi aveva intaccato l’anima
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Spalancai le ante e mi trovai di fronte a
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anche se velatamente annoiata, mi spiegò la procedura che
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speranza che fossero poche. Mi sbagliavo: gli aficionados dei
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rubriche...». ¶ «Non lo so...» mi interruppe Marlon. «Potrebbe essere
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tutta la notte...». ¶ Non mi andava. Cambiai argomento: «E
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al belga, eh?» domandai. ¶ «Mi sembra che non ci
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continuai, con tono canzonatorio. ¶ Mi lanciò un’occhiata di
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solitari». ¶ Lo ignorai e mi rivolsi invece al sardo
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minuti la testa già mi ciondolava e fui sul
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il bicchiere di liquore mi cadde di mano e
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letto. Il mattino successivo mi ci dedicai nuovamente; fu
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non subito?» domandai stupito. ¶ Mi guardò sconsolato. «Le solite
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cercando di ostentare indifferenza, mi affrettai a seguirli. Si
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seduto al mio fianco. ¶ «Mi ha riconosciuto» sbottò, alzando
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puntato l’indice e mi ha detto “Sei quello
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ristorante”». ¶ «E tu?» domandai. ¶ «Mi sono tolto il passamontagna
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come se fosse impazzito. «Mi vuoi spiegare perché hai
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coraggio di dirmi che mi aveva riconosciuto...». ¶ «E come
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Bella cifra” pensai. Poi mi concentrai sulla guida. Il
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del polso. ¶ «Questa faccenda mi piace sempre di meno
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chi cercare...». ¶ «Alligatore, smettila» mi interruppe Marlon. «Beniamino ha
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solo tempo sprecato. Così mi concentrai nello sforzo di
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preferisco, decisamente. Di solito mi sembra di stare seduto
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con un distacco rassicurante. Mi si stampa sulla faccia
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per riuscirci quando Beniamino mi prese per la manica
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manica del giubbotto e mi urlò di correre. ¶ Istintivamente
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bellicose. In un attimo mi resi conto che Benoit
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base Nato di Decimomannu. Mi sembrava di correre velocemente
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attraversare la strada. Beniamino mi costrinse a scavalcare un
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lunghe lame. Per quanto mi riguardava, ero disarmato e
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primo colpo di mazza mi spezzò il polso, il
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sentii il sangue che mi colava dentro le orecchie
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fortuna che fossi ubriaco: mi risparmiavo un bel po
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Lui e il sardo mi alzarono, sostenendomi per le
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per le ascelle, e mi trascinarono via di corsa
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Quando riaprii gli occhi, mi trovai sovrastato da una
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appuntata una targhetta che mi avvertiva di essere in
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la stessa passione». ¶ Non mi era simpatica. «Non sono
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metà film». ¶ La cosa mi diede da pensare. «È
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la prima volta che mi succede...». ¶ «E se era
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era anche l’ultima» mi interruppe. «Ho dovuto ricucirla
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dovrebbe bastare... Dentro non mi sembra ci sia niente
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in quel momento che mi accorsi di essere impacchettato
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alla spalla. Lo sconforto mi riacutizzò il dolore e
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pure con maggior convinzione. Mi risvegliai nel letto del
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non potevamo permettercelo... Marlon mi ha assicurato che Carla
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lasciar correre». ¶ «Per quanto mi riguarda sì» risposi deciso
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al Patto Atlantico». ¶ Marlon mi guardò incredulo, poi cercando
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di posto in cui mi sarebbe piaciuto vivere stabilmente
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piaciuto vivere stabilmente perché mi offriva la possibilità di
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passare inosservato. E non mi sentivo oppresso “dall’angoscia
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angoscia metropolitana” di cui mi aveva parlato per quasi
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non vogliono rinunciare, come mi aveva spiegato Columbu mentre
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aveva spiegato Columbu mentre mi illustrava il funzionamento dell
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affatto d’accordo ma mi guardai bene dal farlo
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e la cosa non mi metteva certo di buonumore
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possibile rinviare gli acquisti, mi incamminai verso il centro
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raggiungimento di tale obiettivo. ¶ Mi squadrò come se fossi
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qualcosa di sgradevole che mi facesse incazzare, estrassi dalla
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1997
il cargo filippino che mi ha raccolto non aveva
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un guardaroba ben fornito... Mi hanno detto che qui
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1997
di indossare ma «Che mi stavano un casino bene
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in merito alla vicenda. Mi ha colpito il fatto
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chiaro che nella vita mi occupo di ben altro
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sappia in giro che mi trovo costretto a fare
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di Leon Benoit, cosa mi dice?» domandai, per cambiare
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agganciarlo”... Non so se mi capisce...». ¶ «Perfettamente» risposi, alzandomi
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volta in strada, Beniamino mi chiese dove ci saremmo
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alla bocca dello stomaco mi impedì di essere altrettanto
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altrettanto brillante. Per rilassarmi mi rifugiai nel blues. Infilai
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alcolizzata» sentenziò Beniamino. Poi mi guardò: «Anche tu finirai
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la guardo e più mi convinco che Giampaolo Siddi
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vivo». ¶ Il vecchio Rossini mi dedicò un sorriso acido
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da beone. La quale mi dice che la signora
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concordai, «puzza di copertura. Mi sa che in quell
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non c’è dubbio» mi sussurrò Rossini. ¶ «...E protetto
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a meno» dissi. «Non mi piace avere tra i
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volume primo». ¶ «D’accordo» mi arresi. «Avvertirò i clienti
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sibilò con rabbia Rossini. ¶ Mi voltai a guardarlo preoccupato
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preoccupato. «E allora?» domandai. ¶ Mi rivolse un sorriso dal
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squadra. L’idea non mi piaceva affatto, ma ero
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avuto nulla da ridire. Mi venne sete e decisi
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mio amico al bar. Mi imbattei nuovamente nella tizia
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bicchieroni di Campari liscio. Mi invitò al suo tavolo
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al termine della quale mi propose una scopata altrettanto
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offerta con gentilezza e mi rifugiai nella lettura del
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locale. ¶ Il mio amico mi raggiunse un paio d
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scritta Black Rebels. Quando mi avvicinai, i due smisero
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di parlare e Beniamino mi presentò: «Marco Buratti, detto
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tolse il guanto e mi tese la mano: «Marlon
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enorme orso di peluche. Mi avvicinai per osservarlo meglio
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immediatamente la mano e mi ritrovai a fissare la
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volte. Un’improvvisa intuizione mi spinse a verificare la
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tutte le volte che mi sono addormentato al cinema
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struggente nostalgia. ¶ «Guarda qui» mi chiamò il vecchio Rossini
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una a una e mi indicò due particolari: la
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voglio senza tanti fronzoli». Mi guardò scandalizzato. Per tranquillizzarlo
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indomani, nel primo pomeriggio, mi svegliai con la certezza
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con quella notizia e mi pentii di aver lasciato
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Uscito dalla cabina telefonica mi diressi verso lo studio
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suo figlio è morto. Mi dispiace, eccetera. Se mi
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Mi dispiace, eccetera. Se mi sbrigo faccio in tempo
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traghetto delle diciotto”. ¶ Quando mi trovai di fronte alla
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magro e troppo triste mi sentii uno straccio. ¶ «Allora
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ansia. ¶ «Buone notizie, avvocato» mi sorpresi a dire. «Ho
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e dove e invece mi recita la parte dell
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Le faccio pena? Oppure mi ha preso per il
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e non so cosa mi ha preso questa volta
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Olivetti in anticamera. ¶ Non mi imbarcai. Mi infilai invece
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anticamera. ¶ Non mi imbarcai. Mi infilai invece in un
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avrei dovuto imbarcarmi e mi ubriacai, nella speranza di
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con me stesso. Non mi ero comportato da professionista
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all’albergo. Quando finalmente mi ritrovai nella mia stanza
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ritrovai nella mia stanza, mi isolai dal resto del
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una cassetta nel walkman. Mi addormentai con Slim Harpo
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Raining in my heart. ¶ Mi risvegliai a notte fonda
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trovato un cliente che mi ha paragonato a Marlowe
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c’è niente che mi faccia incazzare di più
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dovetti accendere il walkman. ¶ Mi ripresentai allo studio Columbu
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di jazz...» si scusò. ¶ Mi accesi una sigaretta e
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Lei crede che ascoltarla mi darà delle “buone vibrazioni
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ripartire per il “continente”». ¶ Mi bloccò con un gesto
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tutta la mia attenzione. Mi misi comodo sulla sedia
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faccia di Genesio Columbu mi disse che non c
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Lo sentivo. Il vecchio mi adulava con l’abilità
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di ristabilire la verità». ¶ Mi spazientii. «Signori, la vita
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andiamo subito al sodo. Mi trovo qui per decidere
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Ma l’idea nemmeno mi sfiorò. Si vedeva lontano
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colpo di scena... che mi fece andare di traverso
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dei cuochi». ¶ L’avvocato mi guardò divertito. «Lei è
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parola di quello che mi venne esposto in modo
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sorsata di calvados e mi accesi una sigaretta. Era
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andarcene tutti a letto. Mi servono un appartamento discreto
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capito» lo interruppi piccato. «Mi travestirò da persona normale
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voce di Moi che mi chiedeva: «Per lei è
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è vivo o morto?». ¶ Mi aveva letto nel pensiero
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non ne ho e mi posso permettere di dire
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genere di shopping». ¶ Mentre mi accomiatavo con un cenno
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e rispetto. La cosa mi fece piacere. ¶ La linea
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gentiluomini. Se rimani lì, mi costringi a raggiungerti e
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te perché in galera mi hai salvato la vita
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ti copre le spalle mi fa diventare ansioso, e
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ne risentono e non mi tira l’uccello... Ho
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quartiere. Tutto questo non mi dispiaceva affatto. Anzi era
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la pena di abbatterlo...». ¶ Mi guardò dritto negli occhi
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tra l’erba umida. ¶ Mi guardai intorno. Gli altri
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rauca. Si avvicinò e mi fissò dritto negli occhi
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esclamai con tono irriverente. ¶ Mi puntò il fucile all
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abbassò e il cacciatore mi fece il verso annuendo
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la seconda volta che mi imbattevo in questa strana
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Per scoraggiare ulteriori approcci mi distesi sul davanzale di
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Chiusi gli occhi e mi chiesi se era stata
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di un’indagine che mi aveva costretto ad abbandonare
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musicista di Cagliari che mi aveva portato in regalo
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omaggio di qualcuno che mi voleva ingaggiare e di
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e di cui neppure mi era stato fatto il
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giro. ¶ Col tempo però, mi ero stancato di passare
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Civitavecchia e da lì mi ero imbarcato per la
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e un attimo dopo mi addormentai. ¶ La città sembrava
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dove un cane antidroga mi annusò distrattamente. ¶ Seguii un
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che, come avevo immaginato, mi condussero in una pensione
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bottiglia di calvados e mi chiusi in camera, aspettando
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fumo, musica e alcolici. Mi sedetti sull’unico sgabello
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Cabiddu, il musicista che mi aveva contattato. ¶ «Certo. Era
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Quando l’avevo conosciuto mi aveva dato l’impressione
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un buon musicista. Non mi ero sbagliato. Possedeva una
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dotato. ¶ Non appena Cabiddu mi vide, strizzò l’occhio
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strizzò l’occhio e mi indicò un tavolo, dov
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dei cubani Los Compadres, Mi son oriental che parla
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avrei preferito passare inosservato. Mi rispose con un sorriso
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la ragazza. ¶ «Già». ¶ «Alberto mi ha parlato di te
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Quando ci raggiunse, Cabiddu mi strinse la mano con
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il cliente di cui mi hai parlato. Sempre se
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assunto qualcun altro». ¶ «No. Mi telefona ogni settimana per
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due passi dal tribunale. Mi aprì un’anziana signora
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segretaria del professionista e mi squadrò a lungo, dopo
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il motivo per cui mi trovavo lì. Alla fine
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fino a quando non mi sedetti. ¶ «Se l’è
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adatto. Così alla fine mi sono deciso a cercare
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sbuffando. ¶ «Sì». ¶ «Bene. Adesso mi spieghi perché mi ha
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Adesso mi spieghi perché mi ha chiamato». ¶ L’anziano
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e il suo sguardo mi convinse a non approfondire
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porta per uscire, Columbu mi bloccò. ¶ «Il disco che
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faccia la mamma-segretaria. ¶ Mi rintanai nella camera della
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ex coinquilino della centododici» mi presentai. ¶ «Oh, ciao Alligatore
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presentai. ¶ «Oh, ciao Alligatore» mi salutò sorpreso. «È un
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le notti in cui mi tenevi sveglio con le
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il solito stronzo» ridacchiò. «Mi hai chiamato per piacere
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scomparso». ¶ «Il nome non mi dice niente. In quale
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libera uscita e poi mi incamminai verso Castello, la
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cercavo Cabiddu il musicista. Mi guardai attorno: affollato, chiassoso
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per bevitori. ¶ Il cameriere mi servì il primo calvados
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è successo?» chiese calmo. ¶ «Mi sono scopato il sicario
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la trovo la stendo» mi comunicò laconico Rossini. ¶ «Lo
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una professionista a contratto...» mi concessi una pausa per
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se ripenso alla scena, mi rendo conto che quella
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continuai a spiegare. «Gina mi ha “agganciato” al Libarium
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Insomma, una prestazione professionale». ¶ «Mi sembrate due matti» gridai
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potevo più di ascoltarli. Mi distesi sul letto, con
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pirlaggine, dolore e amarezza mi avrebbero travolto, trasformandomi in
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a spell on you, mi aiutasse a tenere lontano
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è davvero grossa... E mi sa che è questo
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prima. Lui e Brundu mi accompagnarono con il furgone
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preso direttamente al banco, mi sedetti allo stesso tavolo
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continuare le mie elucubrazioni. Mi si piantò davanti un
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questa scuola di pensiero. Mi sono permesso di avvicinarmi
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Rigorosamente del primo tipo» mi rassicurò, spostando la sedia
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che la coccolano e mi additano come il più
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guadagnai l’uscita. ¶ Come mi avvicinai, si aprì la
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Espace tra gli alberi» mi informò mentre scendeva. ¶ Era
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fiuto ci avrebbe salvato» mi complimentai. «Mi piacerebbe sapere
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avrebbe salvato» mi complimentai. «Mi piacerebbe sapere con chi
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terza volta, Beniamino, esasperato, mi ordinò di fermarmi e
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e il silenzio non mi si addicevano proprio. Mi
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mi si addicevano proprio. Mi mettevano a disagio e
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disagio e il freddo mi innervosiva. L’aria pura
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Fulson di farmi compagnia. Mi cantò Reconsider baby, uno
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Alla fine del pezzo mi tolsi le cuffie. In
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solite battute del cazzo» mi ammonì. Poi, dopo avermi
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pentiti. Il quarto individuo mi sembrò non molto alto
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dubbio» confermò. «È lui». ¶ Mi strofinai le mani dalla
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è ancora vivo... Guarda». ¶ Mi porse il binocolo. Scossi
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amico contrabbandiere di Bastia. ¶ «Mi ha detto di tornare
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di avere fame e mi costrinse a fargli compagnia
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aveva deciso di eliminarmi. Mi augurai che la sua
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la sua fantasia malata mi avesse riservato almeno una
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orecchie e sapevo che mi avrebbe fatto compagnia per
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la possibilità di assistervi». ¶ Mi fermai per guardarlo negli
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Insomma, che intendi dire?» mi incalzò spazientito. ¶ «Che due
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il mio sesto senso mi dice che Mangiabarche sarà
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alzò dalla panchina e mi domandò se desideravo qualcosa
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non ha dormito qui» mi informò il mio socio
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è in buona salute...». ¶ «Mi sembra un’ottima idea
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moglie dell’avvocato Columbu mi aprì la porta, fui
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ufficialmente” non possono autorizzare...». Mi accesi l’ennesima sigaretta
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di cosa si tratta» mi sollecitò Vargiu. ¶ «Giampaolo Siddi
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Lo trovi, signor Buratti» mi ordinò Ignazio Moi, con
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Oh, ciao, bell’Alligatore» mi salutò una vocina tutto
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vero?...Volevo solo salutarti... Mi manchi tanto, lo sai
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è finita. Avete chiuso...». ¶ Mi interruppe con una risata
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proprio un Alligatorino sciocchino» mi canzonò, di nuovo mielosa
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nella scarpa. Se non mi fossi invaghita di te
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socio con un gesto mi consigliò di calmarmi e
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di vederti bell’Alligatore...». Mi salutò, felina, chiudendo la
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conoscevo già la risposta. ¶ Mi rivolse uno sguardo carico
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sul blues e tu mi rispondi... Se indovini, non
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se sbaglio la risposta?» mi sentivo gelare il sangue
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mannaia da cucina che mi ha regalato un cuoco
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minacciai, interrompendo la comunicazione. ¶ Mi guardai le mani: tremavano
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Non ci penso proprio». ¶ Mi mise un braccio intorno
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indovinarne il più possibile» mi incoraggiò. «L’obiettivo del
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fretta di cominciare. Non mi mossi. Beniamino mi prese
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Non mi mossi. Beniamino mi prese per le spalle
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asciugarmi il sudore che mi colava dalla fronte e
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trillo elettronico del cellulare mi avvertì che Gina aveva
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scandalizzato. ¶ «Così ha detto». ¶ Mi strappò il telefono di
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di Gina e poi mi ripassò l’apparecchio. ¶ «Il
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dalla bottiglia. Il liquido mi scendeva giù per il
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un che di animalesco. Mi fece paura. ¶ «Sì». ¶ «Allora
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Rossini. ¶ Gli ripetei quanto mi aveva detto il sardo
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uomo. L’accento lombardo mi fece capire che si
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Francesco a Monte Urpinu» mi informò, prima di troncare
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successo quella volta che mi hai costretto a impugnare
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prima di mezzanotte. Beniamino mi abbracciò. «Stai attento, Marco
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riusciva a trovare Marlon mi avrebbe avvertito con la
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individuato le loro posizioni» mi comunicò via radio Rossini
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carichi nel furgone...». ¶ «Gina mi sparerà». ¶ «Speriamo che non
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testa bassa...». ¶ «Beniamino?». ¶ «Sì?». ¶ «Mi sembra un piano tanto
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in cemento della base. Mi diressi decisamente verso il
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sardo ma all’improvviso mi trovai di fronte Gina
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completamente vestita di nero. Mi puntò addosso una mitraglietta
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anche se il sardo mi incitava a investirli entrambi
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carrozzeria. Gance e Dedonato mi sparavano non appena Rossini
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testa all’indietro e mi guardò fisso negli occhi
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la coda dell’occhio mi accorsi che lei mi
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mi accorsi che lei mi stava inquadrando con calma
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quel punto anch’io mi sentii autorizzato a piangere
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Salì sulla Panda e mi fece strada fino al
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merita». ¶ In quel momento mi resi conto di quanto
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con noi il cadavere. ¶ Mi fermai a una quarantina
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due potenti altoparlanti, io mi dedicai a sistemare la
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Ad un certo punto mi voltai e mi sembrò
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punto mi voltai e mi sembrò che il nostro
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è più». ¶ Con calma mi invitò a risedermi. «La
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Il mio socio non mi dava nemmeno la soddisfazione
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da istigazione alla rapina... Mi sa che vi facciamo
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a stroncarvi la carriera». ¶ Mi consegnò le loro pistole
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sua ultima speranza. «Se mi lasciate vivere vi dò
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See you later, Alligator» mi salutò. ¶ «In a while
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ubicazione sulla carta topografica, mi resi conto che si
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vaga impressione che non mi piacerà affatto». ¶ Si tormentò
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serafico. ¶ Lo fissai e mi resi conto che stava
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volume di fuoco che mi permette di affrontarli senza
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vero piano ancora no» mi decisi a dire, «ma
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cambio della vita: “Se mi lasciate vivere vi dò
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ma la sua testardaggine mi indispettì. «No. Proprio non
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Bel discorso ma non mi convince. Dedonato, spiandoci attraverso
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volentieri i corsi... Io mi accontento di Gina e
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che il vecchio gangster mi vedesse ridere. ¶ Il numero
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dalle varie stanze, poi mi chiamò. ¶ Richiusi la porta
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otto posti letto. Beniamino mi fece segno di seguirlo
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ex fidanzata. «Bisogna che mi sbrighi ad ammazzarla se
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lavora in Questura» continuò, «mi ha confidato che alcuni
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inquirenti e la Procura – mi riferisco sempre a confidenze
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nell’ambiente “Due Pistole”...». ¶ Mi accesi una sigaretta. «Ha
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in tono sgarbato. ¶ «Chi mi ha raccomandato il suo
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E Dedonato?» incalzò. ¶ «Avvocato, mi stupisco che un vecchio
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ghignando. ¶ L’anziano professionista mi fissò e io sostenni