Paolo Giacometti, La morte civile, 1861

e Agata. ¶ FERNANDO Dunque mi avete riconosciuto subito? ¶ AGATA

l'abate, mio zio, mi mandò in Catania agli

don Fernando mio, come mi sono invecchiata? Voi, all

questo, che vedutomi appena, mi squadraste con tanta meraviglia

è vero? ¶ AGATA Sí mi ero raccomandata tanto a

a san Gennaro! ¶ FERNANDO Mi facevate un bel servizio

e perciò da Catania mi fece passare a Roma

poco, ho goduto molto, mi scandalizzai moltissimo, e ritornai

coglier giusto, ma non mi pare un incarico per

Maria santissima, alla quale mi rivolgo sempre, perché mi

mi rivolgo sempre, perché mi conceda la grazia di

FERNANDO Uhm! mah!... Voi mi fate diventare piú curioso

del diavolone, che io mi diverto moltissimo. Mi piace

io mi diverto moltissimo. Mi piace lo straordinario e

curiosità... (piano ad Agata) Mi pare di conoscerla. ¶ AGATA

interromperlo) Può darsi... difatti mi sembra... ma dopo tanti

un po' gracile, che mi scuoto per le piú

generoso, sí buono, che mi vuol tanto bene, che

vuol tanto bene, che mi accarezza ad ogni momento

conoscete? lo amate? ciò mi fa piacere. Dite, signore

giacché... ¶ AGATA Come la mi comanda. ¶ ROSALIA Vi ho

poteva anche cangiarmeli. Non mi piace che tu sii

questa buona Rosalia, che mi tiene luogo di madre

Ora poi, signora Rosalia, mi parlerete un poco di

Emma esce a sinistra) Mi spiace disturbarvi... ma però

animo... giacché la poverina mi vuole un gran bene

le apparenze sono reali - mi fanno credere che vostro

Però i vostri occhi mi lasciano comprendere... Vi ha

egualmente, giacché certi sacrifizi mi sembrano inumani, e non

rimanere; la vostra presenza mi darebbe coraggio per... ¶ ROSALIA

qui?... è impossibile. Però mi raccomando a voi, don

voi, don Fernando, che mi conosceste giovinetta, che avete

ho patito tanto: che mi lasci vivere tranquilla, obliata

in questo asilo, che mi ha dato il Signore

ciò, o almeno non mi compromettete di piú, siate

una bellezza affascinante, e mi pare che anche un

fatti... e tali che mi costringono ad agire energicamente

FERNANDO (Maledetta!) ¶ ABATE Insomma, mi fa l'onore di

come il signor abate mi fa l'onore di

giorno o l'altro, mi facesse perdere quell'odore

perdere l'uomo. Perderlo?... mi è balenata un'idea

de' miei passi, giacché mi dirigevo verso di lui

scorazzando la montagna... ¶ GAETANO Mi pare senz'armi, a

al chiarore della lucerna, mi ha fatto una impressione

causa del Sanfedismo - dunque... mi pare che venga. ¶ Scena

giorno ed il tramonto mi sorprese sulla china della

CORRADO Quiete! rimorso!... monsignore mi crede un delinquente! ¶ ABATE

privilegio d'immunità... ¶ CORRADO Mi è noto. ¶ ABATE Ed

alterata, forse dai patimenti, mi prova abbastanza che la

lasciatemela. Le vostre interrogazioni mi sembrano quelle di un

di un giudice; voi mi fate paura - tacete. Vi

notte; domani, svegliandovi, non mi ritroverete piú. Suvvia, monsignore

ho nel sangue - non mi abbisogna altro. ¶ ABATE Che

nome Fernando Merrano? ¶ CORRADO Mi sembra di ricordare questo

la mia condizione civile, mi vedete in sí misero

un indiscreto, alla vergogna... mi fate pagar cara l

per Dio! - e giacché mi accorgo di essere entrato

grazia, fermatevi. Se non mi aveste detto di essere

con mio nipote, giacché mi pare che venga. ¶ CORRADO

dirò a costui? che mi dirà egli?... Ah! forse

Quello?... ¶ GAETANO Appunto; io mi ritiro, ma se avete

Eppure una rimembranza confusa... mi pare... ¶ CORRADO Infine, sono

Vicende crudeli... ¶ FERNANDO Capisco... mi è noto. ¶ CORRADO (subito

stravagante, perché mai piú mi sarei immaginato di rivedervi

vostra apparizione... Ma, permettete; mi sovviene benissimo, che allorquando

moglie, che per quanto mi ricordo era buona, bella

di loro, ma sfortunatamente mi accorgo che ignorate... ¶ FERNANDO

CORRADO È buona ancora? mi ha ricordato mai?... dite

Credetelo fermamente; per esempio, mi pare che potreste recarvi

infelice, pericoloso di Rosalia mi aveva intenerito siffattamente, che

confessore di Sua Maestà, mi disponevo ad impetrare la

le quali, siccome spero, mi faciliteranno i mezzi per

mio matrimonio... ¶ ABATE Poco mi disse. ¶ FERNANDO E poco

siete sposata. Ecco quanto mi è noto; in seguito

giusto, ma allora non mi sembrava cosí. Mia moglie

rapimento della sorella - io mi appostai sulla cantonata, e

a questa lava che mi scorre ancora per le

un uomo, quale io mi sono, giovine allora di

carcere. La mia immaginazione mi fu sempre fatale, e

questo lavoro assiduo, ostinato, mi produsse una lenta febbre

compassione di me, e mi fece trasportare in un

idea, al consueto lavoro. Mi diedi ad esaminare il

di un tavolo, che mi avevano recato per collocarvi

per collocarvi i medicamenti, mi arrampicai, e mi accorsi

medicamenti, mi arrampicai, e mi accorsi con gioia che

non si credeva che mi bastassero le forze per

avevano sospesa al muro, mi fu strumento di liberazione

strumento di liberazione, perché mi sono servito de' suoi

della ferrata. Alla perfine mi riuscí di smuoverne una

salto pericoloso. Qui pure mi giovò la catena, giacché

raccomandata alle spranghe rimaste, mi calai facilmente nel cortile

aria, il sole!... Io mi sentivo sano, robusto, felice

la notte, ben presto mi posi in salvo fra

montagne. Un buon abruzzese mi forní queste vesti, un

sulla cresta degli appennini, mi strascinai fin qui. ¶ ABATE

è vero - il cuore mi dirà... Che potrà mai

o l'altra che mi ha qui strascinato?... lo

dipende dalla risposta che mi darà Rosalia. - È un

ROSALIA Il signor abate mi ha fatto chiamare. Ma

darsi. Nullameno tranquillizzatevi; non mi occorre piú di rivolgervi

guardo io... Questa vittoria mi basta, monsignore; non voglio

sola. ¶ ROSALIA E chi mi accompagnerà? ¶ ABATE Vostro marito

disgusto la nuova che mi diedi la premura di

Dio! ogni altra moglie mi avrebbe ringraziato. ¶ ROSALIA Ogni

perché una legge divina mi autorizza a crederlo. ¶ ROSALIA

sogno, dal quale non mi è dato di risvegliarmi

ne avrò la forza; mi mancheranno le parole, mi

mi mancheranno le parole, mi mancherà il coraggio di

strana, spaventevole nella quale mi trovo, io sento nel

EMMA Nulla? veramente?... eppure mi sembrate piú malinconica del

malinconica del solito, e mi fa tanto dispiacere - via

cattiva. (Rosalia la bacia) Mi avete bagnata di lagrime

Rosalia). Perché piangete? perché mi guardate con tanta compassione

compassione? sono pallida io? mi credete malata? ¶ ROSALIA No

il suo buon umore; mi trascura, si dimentica di

casa paterna, io non mi farò sposa: no, non

mia! ¶ EMMA Ah? cosí mi piace - figlia! questo nome

nome sulla vostra bocca mi riesce sí caro! quando

sapete che chiamandomi figlia, mi fate dimenticare la mia

una cosa, ma non mi sgriderete, è vero? Una

seduta fra voi due; mi divertivo a legarvi con

tutta felice!... All'indomani mi svegliai, corsi allo studio

nella sua camera). ¶ EMMA Mi fugge via... ma mi

Mi fugge via... ma mi ha abbracciata e baciata

con tanto trasporto, e mi lasciò tale impressione!... Ah

due tizzi ardenti - non mi guardate; sento che il

detto; i vostri occhi mi bruciano. ¶ CORRADO Dai miei

tante... e orribili lagrime! Mi piace guardarvi - siete sí

e soave, che osservandovi, mi pare di ritornar giovine

adesso la vostra tenerezza mi fa piú paura della

Misericordia di me! chi mi soccorre? aiuto!... ¶ Scena quinta

vi domanderò, e voi mi direte chi sia la

istitutrice in questa casa, mi sono creduta dispensata dal

e con simile freddezza mi annunziate la sua morte

me?... non vi credo. - Mi mostrerete l'attestato mortuario

sotto il bastone? Chi mi ha tenuto in vita

che dall'ora fatale mi è sempre risuonato nel

voce di rimorso, che mi ha fatto trasalire, piangere

ma amore e gelosia mi armarono la mano - lo

detto? ¶ CORRADO Molte cose mi ha detto, e ne

sapete voi che se mi fosse mancato ogni altro

FERNANDO Purtroppo verrà, e mi spaventano le conseguenze di

So io quello che mi dirà?... quello che farò

a loro! se non mi confessano... guai! (Vedendo a

di vostra figlia. ¶ PALMIERI Mi domandate l'impossibile, perché

CORRADO Vi ripeto che mi basta. ¶ PALMIERI Ma io

La sua situazione deplorabile mi parlò subito al cuore

parlò subito al cuore; mi persuasi che, non a

a caso, il Signore mi aveva condotto presso quella

mia piccola Emma; non mi sarebbe stato possibile di

per una predestinazione singolare, mi si andava affezionando ogni

poco i due anni, mi accorgevo da' suoi lineamenti

direi, con violenza. Osservandola, mi persuadevo che coll'andare

un forzato?" - Queste riflessioni mi fecero pensare al rimedio

un principio, che non mi ha mai permesso di

il vostro cuore. ¶ CORRADO Mi diceste di farlo tacere

venne a dirmi che mi aspettavi - via, meno male

papà! pretendeva che io mi dovessi chiamare Ada... ¶ CORRADO

sei, è vero! non mi abbandonerai! resterò sempre con

di là, quell'uomo mi fa male al cuore

CORRADO Molto devo dirvi. - Mi si comanda di riflettere

stesse passioni quello che mi dice di riflettere, che

io faccio paura, che mi odia senza conoscermi e

leggi. ¶ ROSALIA Corrado - io mi sono creduta in diritto

da' macigni. Poc'anzi mi sono frenato, non so

generosità di quell'uomo mi aveva istupidito, pietrificato. Ma

una bianca mano che mi spiani la fronte, che

spiani la fronte, che mi rinfreschi il sangue, che

rinfreschi il sangue, che mi guidi e mi assista

che mi guidi e mi assista. Ma, se non

sola, lasciate che io mi stringa al seno la

non è possibile. Tu mi parli delle tue pene

dove viveva suo padre, mi sono privata de' miei

arrossire de' suoi genitori, mi sono assunto l'uffizio

nel silenzio della notte, mi accostai leggermente al suo

a Catania, qui, dappertutto mi han creduto una prostituta

lo vorrai. ¶ CORRADO Tu mi seguiresti?... mi seguirai? ¶ ROSALIA

CORRADO Tu mi seguiresti?... mi seguirai? ¶ ROSALIA Non hai

ne rallegri, e frattanto mi permetta di ritirarmi (entra

giacché, arrivato a caso, mi fermai un poco dietro

credo anzi che voi mi denunzierete. ¶ ABATE Voi ardite

dite a quelli che mi ricercano che io sono

aspettarli... ma pochi istanti mi bastano per essere piú

qual modo? ¶ CORRADO Non mi confesso che a Dio

possono sfuggirmi... Ah! eccola: mi ha esaudito - va bene

troppo commosso, troppo esaltato; mi mancavano le idee - ma

le idee - ma adesso mi trovo piú tranquillo. Rosalia

voglio che l'amico mi giudichi, che il marito

giudichi, che il marito mi condanni se lo avrò

Aggiungerò solamente ch'egli mi ha salvata da un

Nessun timore, nessun rimorso mi turbava; ma cominciai a

perdere la calma, quando mi accorsi che quel mio

mutamento era avvenuto. Allora mi posi subito in guardia

posi subito in guardia; mi esaminai e capii ch

sarei fuggita... e non mi bastava l'animo di

figlia. La nostra Ada mi salvò. ¶ CORRADO Ed egli

di sacrifizio. Ora che mi sono confessata, aspetto la

sentenza. ¶ CORRADO Ma non mi hai detto tutto. ¶ ROSALIA

Corrado... ¶ CORRADO No, non mi hai detto se nel

pari di lui. Egli mi ha detto, che se

del tuo carcere - o mi accoglierà un monastero; perché

monastero; perché il mondo mi ha troppo calunniata e

piú di prima. ¶ CORRADO Mi ami? mi ami?... Ah

prima. ¶ CORRADO Mi ami? mi ami?... Ah, Rosalia, quali

partire). ¶ CORRADO No, non mi fuggite ora, o fanciulla

CORRADO Sí - domani non mi vedrete piú - ciò vi

possa farvi del male, mi metterò ginocchioni davanti a

CORRADO Volete che io mi alzi? sono debole - aiutatemi

di lagrime... Ah! non mi fate piú paura, ma

conservo un liquore che mi farà guarire (mostrando il

mio buon angelo... io mi sento già meglio. ¶ EMMA

veramente, ma poco fa mi ha abbracciata e piangeva

non parta, che non mi lasci ora - dov'è

è vero ciò che mi ha fatto credere il