parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

concordanze di «mi»

nautoretestoannoconcordanza
1
1962
finirei sul lastrico: lei mi capisce.» ¶ «Certo, commendatore.» ¶ Ossessivo
2
1962
mai.» ¶ «Mai cosa, Giovanna?» ¶ «Mi chiamo Giò, non Giovanna
3
1962
l’impressione che tu mi detesti.» ¶ «Non ti detesto
4
1962
detesti.» ¶ «Non ti detesto. Mi irrita soltanto che tu
5
1962
irrita soltanto che tu mi chiami Giovanna.» ¶ «Che tu
6
1962
chiami Giovanna.» ¶ «Che tu mi odi.» ¶ «Non ti odio
7
1962
odi.» ¶ «Non ti odio. Mi infastidisce soltanto che tu
8
1962
infastidisce soltanto che tu mi veda per ciò che
9
1962
nascere maschio. Lo abbracciò. ¶ «Mi sei caro, Francesco: lo
10
1962
caro, Francesco: lo sai. Mi piaci, Francesco: sai anche
11
1962
salvezza. Capisci? L’antico mi dà il senso dell
12
1962
questo simbolo d’oggi, mi dà tutto il contrario
13
1962
testa. Tra sei giorni mi scriverai che avevo ragione
14
1962
un contadino di Agrigento mi arricchisce più che un
15
1962
la cattedrale di Reims mi piace più del palazzo
16
1962
capisci nulla. A volte mi chiedo come tu possa
17
1962
dirò che la cosa mi riguarda: per ora stia
18
1962
giorni son passati e mi duole non poterti dare
19
1962
più bisognosa di funzionalità, mi sembra illecito scandalizzarsi perché
20
1962
è un miracolo che mi sorprende ogni giorno di
21
1962
che possa farmi male. Mi sento forte, forte, forte
22
1962
forte, forte, e non mi manca nulla all’infuori
23
1962
di te. Sai, caro, mi capita spesso di ripensare
24
1962
voltato le spalle quando mi hai fatto quella domanda
25
1962
quella domanda: certo che “mi riguarda”. Tua affezionatissima Giò
26
1962
so happy! Perché non mi hai chiamato prima, carogna
27
1962
lo era anche quando mi faceva la corte: e
28
1962
più vera. Del resto, mi piace. E tu cosa
29
1962
e all’inizio non mi guardava neanche. Tutto incollato
30
1962
scrive commedie. Ma io mi avvicino, dico che ho
31
1962
uomo! Chic, intelligente. Figurati, mi ha perfino spiegato perché
32
1962
è il tuo caso, mi pare: se ben ricordo
33
1962
è il tuo caso, mi pare. Non sei il
34
1962
peggio che mai. Io mi chiedo che faccia farebbero
35
1962
abitare con una vergine mi diverte da morire. E
36
1962
e la sua sceneggiatura mi hanno esaltato. Lei è
37
1962
facciano altri e lei mi scappi come un’allodola
38
1962
stata un uomo non mi sarei mosso di un
39
1962
Ma Gomez! Lei non mi conosce. Potrebbe sbagliarsi.» ¶ «Per
40
1962
il vestito sia sexy, mi raccomando.» ¶ «Lo sarà. Però
41
1962
ragazza con gli occhiali mi darebbe fastidio. E in
42
1962
meglio. Per intenderci: non mi va. In certe cose
43
1962
piace New York?» ¶ «Sì, mi piace New York.» ¶ «How
44
1962
preda migliore che tu mi abbia portato. Le hai
45
1962
sussurri. ¶ «Scommetto che John mi ha portato una barzelletta
46
1962
si ricompose. ¶ «No, grazie. Mi sembrava d’aver visto
47
1962
Allora ciao. E lavora, mi raccomando.» ¶ «Ciao, Gomez» disse
48
1962
un cognac lo stesso.» ¶ «Mi permetta di offrirglielo» disse
49
1962
sorpresa le labbra. ¶ «Non mi riconosci, Richard?» ¶ Richard tacque
50
1962
Richard Baline, vero?» ¶ «Sì. Mi chiamo Richard Baline.» ¶ Un
51
1962
Sì, c’ero. Qualcuno mi trascinò senza dirmi nemmeno
52
1962
tu! Cristo, perché non mi hai chiamato?» ¶ «Eri in
53
1962
nemmeno un Baline. Ciò mi distingue dagli altri americani
54
1962
No, era troppo tardi. Mi ritrovai queste mani.» Tese
55
1962
poi le cose che mi dicevi su New York
56
1962
mezzo ed io non mi addormento mai prima dell
57
1962
mai prima dell’alba: mi pare che il sonno
58
1962
chiamato Martine?» ¶ «Giò. Tutti mi chiamano Giò.» ¶ «Bene! Benissimo
59
1962
chiamano Giò.» ¶ «Bene! Benissimo! Mi piace! Ti chiamerò sempre
60
1962
Come mammy. Anche lei mi chiama soltanto Richard.» ¶ «Perché
61
1962
tu sei giuliva. ¶ «Dove mi porti, Richard?» ¶ «A Times
62
1962
E ne spense diciassette. ¶ «Mi hai battuto, mi piace
63
1962
diciassette. ¶ «Mi hai battuto, mi piace!» strillò Richard. ¶ «Diciassette
64
1962
paura. Paura di che?, mi dirai. Mah! Non lo
65
1962
di nulla. Forse perché mi sembra di avere vent
66
1962
la stessa bambina che mi aveva ceduto il suo
67
1962
e Richard che gridava «Mi hai battuto, mi piace
68
1962
gridava «Mi hai battuto, mi piace!» ma questo non
69
1962
stato perlomeno imprevedibile: io mi chiedo perché sia toccato
70
1962
spiegare ma che non mi fanno onore, io non
71
1962
Solvejg: le streghe non mi spaventano, anch’esse hanno
72
1962
bisogno di medici. Non mi sono mai sentita così
73
1962
Domani» disse riprendendosi subito «mi trasferisco da Martine.» ¶ VI
74
1962
a suggerire un viaggetto. «Mi hanno invitato a un
75
1962
caso che torni e mi chiami.» ¶ «Tanto non ti
76
1962
quel telefono, per carità! Mi fai venir voglia di
77
1962
l’avevamo perduta. Che mi abbia interessato per questo
78
1962
Figurati che una sera mi ha illustrato per due
79
1962
vivo. Ma se continui, mi fai morire. Sorry: non
80
1962
telefono! Prese tempo. ¶ «Bill, mi dispiace che tu non
81
1962
transistor appiccicate agli orecchi. Mi sbaglio o tra noi
82
1962
si arrabbia.» ¶ «Ah, sì?» ¶ «Mi ha mandato all’inferno
83
1962
ha mandato all’inferno. Mi piacerebbe se uscissimo una
84
1962
di Richard. ¶ «Dunque, Dick. Mi offri un whisky?» ¶ «Mi
85
1962
Mi offri un whisky?» ¶ «Mi dispiace, Bill. Sono esausto
86
1962
eccellente. Montalban mica male.» ¶ «Mi dispiace, Bill. Stasera ho
87
1962
Sai quanto simili cose mi faccian soffrire.» ¶ «Non ho
88
1962
l’aereo.» ¶ «Però non mi avevi detto che saresti
89
1962
mucchio di inutilità e mi stai infastidendo. Vorrei pregarti
90
1962
fa tanto piacere.» ¶ «E mi ha invitata a teatro
91
1962
Di che?» ¶ «Alta filosofia. Mi ha spiegato alcuni misteri
92
1962
non con Richard. Martine, mi presti l’abito bianco
93
1962
che ti pare.» ¶ «Martine, mi sta bene?» ¶ «Come no
94
1962
vedermi: abita nella Cinquantacinquesima. Mi era più comodo venire
95
1962
Conosce bene Tallulah Bankhead: mi ha organizzato un reportage
96
1962
via subito, aspetta.» ¶ «Oh, mi stai infastidendo!» ¶ «Ti supplico
97
1962
È bella. E non mi rompe le scatole.» ¶ Giovanna
98
1962
qualcuno ti viene incontro… Mi segui?» ¶ «Sì, certo… Sai
99
1962
certo… Sai, anche Bill mi ha parlato di questo
100
1962
preme perfino sapere se mi sono piaciute le uova
101
1962
arrivare al punto che mi preme. Grazie al cielo
102
1962
ciao? Il prossimo che mi interrompe lo scaravento nel
103
1962
del macabro scherzo che mi avevano fatto certi soldati
104
1962
sto facendo con te. Mi segui?» ¶ Lo seguiva, eccome
105
1962
meglio un caffè?» ¶ «Non mi seccare.» ¶ «Ho capito. Ce
106
1962
tua.» ¶ «Sì, invece. Quanto mi addolora, Martine.» ¶ «A me
107
1962
aspetti? Non capisci che mi spacca le tempie, che
108
1962
tempo in bottiglia io mi sento un mago, un
109
1962
sono qui.» ¶ «Per favore mi prendi una camicia? Nel
110
1962
ed ora che mangio? Mi sento americano fino al
111
1962
menu è fisso e mi risparmierà decisioni.» ¶ «Va bene
112
1962
Giò! Io sto cadendo, mi sto disfacendo, mi sto
113
1962
cadendo, mi sto disfacendo, mi sto denutrendo. Ho fotografato
114
1962
lo dico a Bill mi sento meschino. Vi sono
115
1962
Andiamocene, Giò. Questa lagna mi uccide.» ¶ Quella sera andarono
116
1962
va bene? Sai, Giò, mi viene in mente una
117
1962
cartolina: e questa separazione mi è più pesante di
118
1962
dal momento in cui mi sveglio al momento in
119
1962
al momento in cui mi addormento non faccio che
120
1962
soggetto: Martine. La notizia mi ha strappato un sorriso
121
1962
personaggi da telefoni bianchi mi hanno sempre dato fastidio
122
1962
foglio, rispose. ¶ «Caro Francesco, mi chiedi cosa è successo
123
1962
cosa è successo e mi conosci come donna leale
124
1962
ci penso e più mi sento una mosca caduta
125
1962
vederlo per una sera mi fa sentir povera. Perdonami
126
1962
per me, stanotte?». ¶ «No. Mi avevi detto che non
127
1962
non saresti tornata.» ¶ «Non mi chiedi cosa ho fatto
128
1962
non batte ciglio e mi chiede solo di camminare
129
1962
va bene e lei mi fa firmare dei fogli
130
1962
le cose perché non mi sono mai alzata alle
131
1962
ancora il telefono. ¶ «Questa mi credeva ubriaca. Oh, Giò
132
1962
Oh, Giò: perché non mi credono?» ¶ «Non ti crederanno
133
1962
fare con Bill. Oh, mi entra il nervoso. Ero
134
1962
Ero tanto felice e mi entra il nervoso. Perché
135
1962
fino a lunedì mattina: mi fotografano, sai? Devo essere
136
1962
rosa. E domani non mi svegliare, ti prego. Tu
137
1962
la tua Giò non mi vuole. Meglio me ne
138
1962
andartene? Giò, ascoltami: Bill mi ha proposto di accompagnarci
139
1962
ragione». ¶ «Ma perché? Io mi diverto.» ¶ «Via, ho detto
140
1962
farò ancora e quando mi pare, uomo.» ¶ «Io ti
141
1962
donna. La tua segretaria mi ha detto che desideravi
142
1962
vero? Oh, lo so: mi son comportata come una
143
1962
intende. Non dimenticare che mi ha regalato due mesi
144
1962
fare in due settimane. Mi perdonerà anche il tradimento
145
1962
quel tono da colonnello mi fai quasi paura. Stride
146
1962
Faccio solo ciò che mi merita: dalla vita ho
147
1962
una donna qualsiasi perché mi agito poco. Ma dentro
148
1962
qualsiasi. A volte, Gomez, mi chiedo se non sia
149
1962
strana, più chiusa. Baby, mi raccomando: per qualsiasi cosa
150
1962
sono felice, Gomez. Non mi manca nulla.» ¶ «Speriamo.» ¶ «Perché
151
1962
Come avrai osservato, non mi occupo mai delle faccende
152
1962
posseduto. Da bambina non mi piacevano.» ¶ Richard si agitò
153
1962
perfino ricordar l’episodio. Mi odiavi, l’altro giorno
154
1962
Sono maligno e poi mi piace vederti sulle spine
155
1962
fronte. ¶ «Su, Richard. Dove mi porti?» ¶ Richard agitò le
156
1962
Dopo le lampade che mi hanno bruciato le pupille
157
1962
inventato questo odioso passatempo, mi dico! E Martine qui
158
1962
il trucco si disfa. Mi ci portò un imbecille
159
1962
assomigliava alle lacrime. ¶ «Richard, mi ricorda qualcuno. Ma chi
160
1962
hai detto?» ¶ Quel rumore. ¶ «Mi butto, Giò? Che ne
161
1962
Giò? Che ne pensi: mi butto?» ¶ «Cosa hai detto
162
1962
Richard!» ¶ «Giò perché non mi aiuti almeno a fare
163
1962
sei stupida, Giò!» ¶ «Bè, mi hai seccato. Io me
164
1962
l’altra. Ecco, ora mi butto. Ancora un momento
165
1962
Ancora un momento e mi butto. Un momento piccolo
166
1962
piccolo. Ecco, è passato. Mi butto. Oh, perché non
167
1962
butto. Oh, perché non mi butto? Dio, fa’ che
168
1962
butto? Dio, fa’ che mi butti. Dio, mammy, Bill
169
1962
perché stavi lì? Cretino!» ¶ «Mi divertivo.» ¶ «Bel divertimento. Guarda
170
1962
di fare il ragazzo? Mi tieni il broncio perché
171
1962
Pensavo. Un’idea che mi pizzica dentro il cervello
172
1962
e insieme di disumano. Mi ricorda qualcuno, ma chi
173
1962
Cosa hai trovato?» ¶ «Chi mi ricorda quell’acqua.» ¶ Richard
174
1962
chinò sul tacchino. ¶ «Bill! Mi ricorda Bill! Bill quando
175
1962
È un mese che mi citate tutti e due
176
1962
sedici anni, naturalmente non mi riuscì di risolverli, e
177
1962
È… l’uomo che mi ha salvato la vita
178
1962
la vita.» ¶ «Richard, perché mi hai portato quaggiù? Perché
179
1962
hai portato quaggiù? Perché mi hai voluto raccontare questa
180
1962
squisito il tacchino canadese? Mi sento sempre meglio dopo
181
1962
un buon pranzo. Vieni: mi intenerisci quando vuoi essere
182
1962
il visone, Giò?» ¶ «Non mi sono mai posta questa
183
1962
dire che tu non mi sei affatto antipatica. Mi
184
1962
mi sei affatto antipatica. Mi piaci, anzi: ogni volta
185
1962
ogni volta di più. Mi piace la tua risata
186
1962
Se andassimo a letto mi piacerebbe perfino la tua
187
1962
Pago in assegno». ¶ «Non mi toccare, Bill. E va
188
1962
La sua sapienza amorosa mi fa sbadigliare. V’è
189
1962
Non prima che tu mi abbia spiegato perché ti
190
1962
ti sono antipatico.» ¶ «Non mi sei antipatico, Bill. Mi
191
1962
mi sei antipatico, Bill. Mi sei odioso. Stai sempre
192
1962
Io la licenziai e mi foderai di visone il
193
1962
parti, Giò?» ¶ «Non parto, mi dispiace per te. Sto
194
1962
un contratto con Gomez, mi dispiace per te. Resto
195
1962
Quando il dio americano mi chiederà conto dei delitti
196
1962
cattivi. Tu, ad esempio, mi fai sentir buona. Bill
197
1962
fai sentir buona. Bill mi fa sentire cattiva. Questo
198
1962
sentire cattiva. Questo bosco mi fa sentir buona. Il
199
1962
sentir buona. Il Monocle mi fa sentire cattiva.» ¶ «Non
200
1962
coda dello scoiattolo. ¶ «Anzi. Mi fa molto piacere, Richard
201
1962
in gamba: come te. Mi capisce, mi assolve e
202
1962
come te. Mi capisce, mi assolve e mi adora
203
1962
capisce, mi assolve e mi adora. Una volta schiaffeggiò
204
1962
schiaffeggiò un cavallo perché mi guardava con antipatia.» ¶ «Un
205
1962
da Giò che non mi chiede neanche un centesimo
206
1962
spiccata. Peccato che non mi riesca curarlo. Dica, cara
207
1962
non dica nulla: e mi scusi. Il mestiere mi
208
1962
mi scusi. Il mestiere mi prende spesso la mano
209
1962
accusa più frequente che mi rivolga mia moglie. Vede
210
1962
è da questa parte. Mi aiuti ad aprire le
211
1962
D’altronde l’America mi piace proprio per questo
212
1962
Luna, la sola idea mi riempie di immenso fastidio
213
1962
né pesci.» ¶ «Igor, non mi ascolti» disse Richard chinandosi
214
1962
dove ti porto.» ¶ «Dove mi porti?» ¶ «Dai russi.» ¶ «Ci
215
1962
ti piacciono?» ¶ «No. Non mi piacciono. Mancano di orgoglio
216
1962
Cassandra. Dico solo che mi indignano. Certo scapparono dalla
217
1962
l’ho detto che mi piaci molto di più
218
1962
forse Robert Hutchings Goddard?…» ¶ «Mi sembra sottinteso che solo
219
1962
bomba? Ecco quel che mi ha detto: “Sparare, figliolo
220
1962
di dignità. ¶ «Basta, perdio! Mi avete rotto le scatole
221
1962
il mio Funny Boy?» ¶ «Mi piace: non ama il
222
1962
a guardare i bengala?» ¶ «Mi ricordo.» ¶ «È un po
223
1962
devi conoscerla. Ti va?» ¶ «Mi va.» ¶ I passi si
224
1962
Jane Austen.» ¶ «E non mi infastidire con le tue
225
1962
gonfie di vene, e mi disse: “Sono il chirurgo
226
1962
pigiama rosso, e lui mi portò dentro una stanza
227
1962
volto coperto di garza. Mi legarono a un tavolo
228
1962
la garza: ma non mi dicevano nulla. Infilò l
229
1962
il mio ventre. Poi mi svegliai con un gran
230
1962
che era mio figlio. Mi disse: “Vuole vederlo?”. Risposi
231
1962
curiosità. Si avvicinò e mi fece vedere il bicchiere
232
1962
aspetta un figlio. E mi sentivo morire di disperazione
233
1962
che ho al dito mi piace troppo, non vi
234
1962
rinuncio: per quel che mi riguarda, ho già dato
235
1962
con questa frase: «Non mi è piaciuta, figliolo. Non
236
1962
di domani sera. Sai, mi presenta un’amica: Giò
237
1962
conosci?» ¶ «Sì. Perché?» ¶ «Niente: mi piacerebbe sapere che tipo
238
1962
Non ti riconosco.» ¶ «Non mi conosci abbastanza.» ¶ «Ma Bill
239
1962
Perché?» ¶ «Sto benissimo, Florence. Mi hai solo interrotto mentre
240
1962
stupito. ¶ «Figliolo, senza Giò mi divertirei molto meno! Se
241
1962
fosse a Roma, Giò mi accompagnerebbe dal papa. Chissà
242
1962
e il suo discorso mi offende» sibilò Florence. E
243
1962
alimenti, mia cara. O mi sbaglio?» ¶ Stavolta sembrò a
244
1962
probabile, mammy: se Giò mi vuole.» ¶ «Naturalmente che voglio
245
1962
shelter?» ¶ «La sola idea mi disturba, signora.» ¶ «Lei è
246
1962
Faccia buon viaggio e mi lasci il suo indirizzo
247
1962
quel Pentagono truce! Washington mi fa senso, la odio
248
1962
hai fatto di bello?» ¶ «Mi son riposata.» ¶ «Riposata?! Errore
249
1962
signora. La capisco, signora. Mi scuso, signora. Senz’altro
250
1962
amici.» ¶ «Non ti riguarda.» ¶ «Mi riguarda anche questo. Comunque
251
1962
cercare il ghiaccio. Tornò. ¶ «Mi sembra di vedervi: con
252
1962
Bill. Era lei che mi provocava. Tutto è successo
253
1962
il corteo: e lei mi aveva tirato un calcio
254
1962
tuo amore per lui, mi importa assai meno di
255
1962
ama e… accidenti! Non mi ero sbagliato su te
256
1962
Lo so.» ¶ «Ora non mi rendo più conto se
257
1962
rendo più conto se mi è più caro lui
258
1962
caro lui o se mi sei più cara te
259
1962
ne vai, Giò?» ¶ «Certo.» ¶ «Mi dispiace di tutto, Giò
260
1962
quello che sono. Non mi è mai piaciuto diventar
261
1962
diventar vecchio: ma ora mi piace meno che mai
262
1962
meno che mai. Non mi è mai piaciuto essere
263
1962
che sono: ma ora mi piace meno che mai
264
1962
Florence e nessun Dick mi avrebbe allontanato da te
265
1962
questo io ti…» ¶ «Richard mi ha chiamato e io
266
1962
non era reciproca? «Non mi rendo più conto se
267
1962
rendo più conto se mi è più caro lui
268
1962
caro lui o se mi sei più cara te
269
1962
queste doti in Italia.» ¶ «Mi dispiace, Gomez. Io parto
270
1962
perdere una occasione simile?» ¶ «Mi dispiace, Gomez. Io parto
271
1962
di bei giovanotti dattorno.» ¶ «Mi dispiace, Gomez. Io parto
272
1962
Giò!» ¶ «Ti indigna, Gomez? Mi spiace. Ma questa è
273
1962
la sconcertante realtà.» ¶ «Non mi indigna. Mi addolora soltanto
274
1962
realtà.» ¶ «Non mi indigna. Mi addolora soltanto. Ed è
275
1962
Gomez. E la lezione mi basta. Questo paese non
276
1962
Christian Dior, che dolore mi dai! Perché vuoi darmi
277
1962
dovuto sloggiare.» ¶ «Christian Dior, mi annoierò da morire.» ¶ «Non
278
1962
Martine? A casa non mi serve, è troppo vistoso
279
1962
eccesso bagagli se non mi disfo della roba più
280
1962
tua storia con Richard mi è sempre piaciuta pochissimo
281
1962
piaciuta pochissimo. Ma ora mi chiedo: è umano, è
282
1962
È notte, il rimorso mi sveglia, e inutilmente ripeto
283
1962
la sola certezza che mi conforta quando lo sguardo
284
1962
conforta quando lo sguardo mi cade sopra uno specchio
285
1962
specchio e lo specchio mi restituisce un fantasma coi
286
1962
valige in casa. «Intanto mi sono fatto dare le
287
1962
Ti stavo chiedendo se mi hai portato qualche bel
288
1962
scritto, lo so. Che mi avevi dimenticato? Era evidente
289
1962
Ne ha, invece.» ¶ «Non mi riguarda, Giovanna. Non c
290
1962
Bentornata carissima. Vedo che mi ha fatto risparmiare due
291
1962
bene, Giò?» ¶ «Benissimo, commendatore.» ¶ «Mi ha trovato un buon
292
1962
K. Andiamo a cena. Mi vesto.» ¶ La cena era
293
1962
degli altri? Se tu mi avessi detto: non lo
294
1962
amavo nemmeno, quel Richard. Mi piaceva, ecco tutto, e
295
1962
parla ad un uomo.» ¶ «Mi hai parlato come un
296
1962
Anche per ritrovare te.» ¶ «Mi dispiace.» ¶ Un lungo silenzio
297
1962
perfino un articolo che mi riguarda: “Le difficoltà emotive
298
1962
non piacciono e poi mi par di sentirlo il
299
1962
sposare. Ora vediamo: se mi alzo alle sette, preparo
300
1962
America, vo ad Hollywood, mi piglio un bel bungalow
301
1962
con quegli idioti che mi criticano perché sono una